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Autore: SellyLuna    24/01/2016    1 recensioni
# 1. Sole ● «Lo sai? Sei davvero carino quando sei geloso.» «Cosa? Io non sono geloso. Ti sbagli!» / «E tu? Perché hai deciso di metterti proprio qui a prendere il sole?» «E tu, perché flirtavi con quella ragazza bionda?»
# 2. Pallina da tennis ● «Che cura mi consiglia, dottore?» «Una cura infallibile.» /«Non per mettere in dubbio le sue capacità, dottore, ma io credo che ho ancora bisogno delle sue cure
# 3. Mimosa ● «Grazie» «Per cosa?» «Per i fiori. È stato un bel pensiero. Non sai che piacere mi ha fatto trovarli.»
# 4. Grano ● Silenziosamente, raggiunse la ragazza e le solleticò il collo con la piccola spiga di grano. / «Forse è arrivato il momento di una pausa» le soffiò, invitante, a un orecchio.
# 5. Spiaggia ● «Non possiamo baciarci ora» /«Logan, sei sempre il solito!» «Tu sei caduta e mi hai trascinato con te.»
[Quogan♥]
[Questa raccolta partecipa alla challenge "The Itten Challenge" Dipingi le tue storie indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di efp]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Reese, Quinn Pensky
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Custodirò gelosamente il nostro amore segreto
Autore: SellyLuna
Fandom: Zoey 101
Personaggi: Quinn, Logan,
Pairing: Quogan (Quinn/Logan)
Genere: slice of life, fluff, romantico
Rating: verde
Tabella: gialla
Prompt: pallina da tennis
Note: Anche questa shot è da collocarsi in un momento imprecisato dopo l’episodio 7, ma prima del ballo di fine anno.

Non ho molto altro da dire, quindi vi auguro una buona lettura!

 

 

Custodirò gelosamente il nostro amore segreto

 

 

# Ogni momento è buono per stare solo con te.

 

 

Era da settimane ormai che lavorava su quella invenzione e non riusciva a capire cosa non funzionasse.

Aveva provato di tutto, ma i risultati erano sempre più lontani dalla soluzione finale.

Non poteva farsi battere dal suo stesso esperimento; ne andava del proprio orgoglio. Non aveva un quoziente intellettivo pari a centosettantasette per niente.

Sapeva che era in grado di risolvere quella piccola difficoltà, solo che non aveva ancora avuto il lampo di genio.

Era consapevole della possibilità di evenienze simili; lei stessa ne aveva avuto già esperienza, ma nonostante tutto riuscivano sempre a mandarla su tutte le furie e questo non era affatto salutare, perché rischiavano di offuscare le sue doti di analisi.

Aveva ventilato un paio di volte la possibilità di rinunciare, se non in maniera definitiva almeno momentanea, preferendo concentrare la propria attenzione ad altro.

Quel giorno aveva il buono presentimento di giungere finalmente alla soluzione, che le avrebbe permesso di concludere il lavoro.

Dovrei solo cambiare le dosi dei miei ingredienti oppure ne devo aggiungere qualcuno?

Sì, ma quale?

Forse poteva–

Thud.

Qualcosa l’aveva colpita in fronte, arrestando le sue riflessioni. Era certa si trattasse di una pallina.

Ma come?

Era vagamente disorientata.

«Continuate pure senza di me! Vado a vedere come sta!»

Vide venirle incontro un ragazzo familiare in tenuta sportiva e, per un momento, si chiese se non l’avesse fatto apposta – con lui non si poteva mai sapere – e soprattutto per quale motivo, visto che a lei sfuggiva.

Due occhi carichi di sincera apprensione l’osservarono attentamente, come se valutassero il danno, controllando il suo stato di salute.

Intanto la ragazza si domandò da quando Logan praticasse il tennis e quante altre vittime avesse colpito con i suoi tiri perfetti.

«Bisogna proprio andare in infermeria» disse il ragazzo a voce piuttosto alta per farsi udire dagli altri giocatori. Così aveva un’ottima scusa per lasciare il gioco.

Gentilmente spinse Quinn nella direzione da cui era arrivata.

«Cosa? No, non credo di averne bisogno!» protestò lei, inutilmente.

«Io credo di sì. È mio dovere accompagnarti e accertarmi che tu stia bene, visto che sono stato io a colpirti.»

Il ragionamento non faceva una piega, ma per lei sembrava troppo esagerato.

Logan le rivolse uno sguardo supplice, chiedendole di fidarsi di lui.

Così, per il resto del tragitto, si lasciò guidare senza obiettare.

Constatò che la stava conducendo davvero in infermeria, solo che, invece di fermarsi alla meta dichiarata, si infilarono in un ripostiglio.

Questa decisione fece guadagnare a Logan un’occhiata confusa da parte della ragazza.

«Cosa?» gli domandò subito lei, desiderosa di risposte.

Il ragazzo la guardò con aria furbetta, senza però condividere con lei i suoi pensieri.

Quinn capì che aveva in mente qualcosa e sperò che fosse una buona idea, perché aveva visto cosa succedeva se si seguiva il suo intuito.

La giovane preferì tacere i suoi dubbi, prima di tutto perché solo pochi minuti prima Logan le aveva chiesto di fidarsi e, alla vista del suo sguardo deciso, pensò che tutto sommato non le avrebbe fatto nessun male assecondarlo.

«Vediamo cosa possiamo fare per questa paziente

Non era sicura di aver capito bene.

Che cosa ha in mente di fare?

Prima che potesse aprire bocca per ottenere delle spiegazioni, vide il viso di Logan avvicinarsi al suo, mentre con occhi clinici – la sua espressione metà tra la concentrata e metà divertita le sembrava troppo buffa che faticava a rimanere seria – analizzava la parte colpita.

«Che cura mi consiglia, dottore?» domandò Quinn, stando al suo gioco.

«Una cura infallibile.»

Logan le sorrise, complice, prima di avvicinare le sue labbra alla fronte della ragazza e lasciare un tenero bacio.

Quinn lo trovò un gesto inaspettato, ma molto dolce – sebbene avesse imparato da quando stavano insieme che da Logan poteva aspettarsi di tutto. E con tutto intendeva proprio tutto, sia cose belle, sia alcune un po’ meno belle.

E sorrise, felice, sentendosi una bambina e proprio come tale non avrebbe faticato a credere che con quel semplice – ma magico! – bacio il suo dolore sarebbe sparito.

«Allora, come andiamo ora?»

«Non per mettere in dubbio le sue capacità, dottore, ma io credo che ho ancora bisogno delle sue cure 

La ragazza gli regalò un largo sorriso; sapeva che a Logan non sarebbe sfuggito il significato nascosto delle sue parole.

Infatti non se lo fece ripetere due volte e avvicinò nuovamente il proprio viso a quello della ragazza, catturando le sue labbra in un bacio passionale.

I due giovani si presero tutto il tempo per gustarsi quel momento, dimenticandosi che all’esterno di quel ripostiglio il mondo continuava a girare, frenetico, e il tempo a scorrere, inesorabile.

Ma a loro non importava; avevano tutto ciò di cui avevano bisogno. Solo loro due. Logan e Quinn.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi prendo questo piccolo spazio per ringraziarvi.

Grazie a Farkas, che ha recensito il primo capitolo di questa raccolta. E grazie alle due persone che l’hanno inserita tra le seguite. Mi fa piacere sapere che questo piccolo progetto vi incuriosisce. Speriamo che continui a interessarvi. C:

Grazie anche ai lettori silenziosi.

Ma se vorreste farvi avanti e dire la vostra, io ne sarei molto felice. Come sempre consigli, opinioni e critiche costruttive sono ben accetti. ^^

E niente, questo è tutto.

Grazie.

Ci sentiamo al prossimo capitolo! ;)

Selly

 

   
 
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