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Autore: Justice Gundam    30/01/2016    4 recensioni
Nel continente di Vesrin, una regione sconosciuta ma tecnologicamente avanzata del mondo di Pokemon, stanno per accadere degli eventi straordinari. Il giovane ricercatore Gary Oak e la piccola coordinatrice Lucinda Berlitz saranno proprio al centro di queste vicende quando saranno chiamati a Vesrin per quella che all'inizio si preannuncia come un'innocua commissione... e che porterà i due giovani allenatori e i loro compagni a confrontarsi con un passato che tutti ritenevano ormai sepolto e dimenticato. Storia iaspirata al fangame Pokemon Zeta / Pokemon Omicron. Ambientata dopo le mie storie "Heart Soul Adventures" e "Best Wishes Reload", la cui lettura è consigliata per comprendere certi elementi della fanfiction. (Cavaliershipping)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gary, Lucinda
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Pokemon: The Quest for Zeta and Omicron
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 2 - In arrivo a Vesrin
 
"Finalmente... siamo arrivati!" 
 
Qualche giorno dopo, dopo non più di quattro ore di volo, un aereo proveniente da Kanto era atterrato in un piccolo aeroporto del continente di Vesrin - l'aeroporto di Niasipoli, una cittadina nel nord del continente, un po' distante dalle grandi città ipertecnologiche per le quali quel continente un po' misterioso era conosciuto. Ma anche dando un'occhiata a quello che, fondamentalmente, era un aeroporto di periferia, si poteva già avere un assaggio di quello che avrebbe atteso Lucinda e Gary a Vesrin - la torre di controllo sembrava più grande e più tecnologicamente avanzata di quelle che avevano visto a Kanto o ad Unima, e anche l'aereo stesso aveva più spazio e più comodità di quelli a cui erano abituati.
 
"Gentili passeggeri, siamo lieti di annuncirvi che siamo arrivati all'aeroporto di Niasipoli in perfetto orario." affermò la voce del pilota. "In questo momento sono le 15 e 35 ora locale, e il tempo è splendido. Ci auguriamo che il vostro soggiorno a Vesrin sia piacevole, e vi ringraziamo per aver scelto Vesrin Air! Arrivederci!"
 
"Beh, intanto il benvenuto non è male..." commentò Gary, slacciandosi la cintura di sicurezza. Lucinda si sgranchì un po' la schiena e prese in braccio il suo piccolo Piplup, attendendo poi che abbastanza passeggeri fossero scesi per alzarsi in piedi e cominciare a seguire la folla. Nel giro di appena un'ora, Lucinda, Piplup e Gary erano scesi dall'aereo, saliti su un bus navetta che li aveva condotti all'aeroporto... e dopo un po' di attesa per le pratiche doganali, il giovane ricercatore e la piccola coordinatrice avevano raccolto i loro bagagli, per poi farsi strada verso l'uscita dall'aeroporto. Nonostante fossero un po' stanchi per il viaggio, stavano tutti e tre guardandosi attorno, emozionati all'idea di trovarsi in un posto completamente nuovo, e desiderosi di vederne quanto più possibile.
 
"Piplup, piplup..." Il piccolo Piplup aveva notato fin da subito alcuni cartelloni pubblicitari che sponsorizzavano il campionato di gare di Pokemon che sarebbe iniziato da lì a qualche giorno nel continente - cartelloni che dominavano quasi completamente lo scenario, visibili su dei grandi tabelloni elettronici vicini alle tabelle degli arrivi e delle partenze. Era evidente che la moda delle gare di Pokemon era ancora agli inizi, in quel continente... e per questo, stava apparendo come qualcosa di nuovo e sorprendente agli abitanti di Vesrin.
 
"Lo vediamo, Piplup! Sono molto entusiasti per l'inizio di questo campionato..." disse Lucinda, accarezzando la testa al suo starter mentre dava un'occhiata al cartellone. In bella mostra nella parte superiore della parete, si vedeva la scena di un gruppo di ragazzi e ragazze, tutti vestiti con abiti eleganti o comunque carini, accompagnati da altrettanti Pokemon che si stavano esibendo in qualche numero di abilità con le loro mosse. Era una scena molto vivace e colorata... in effetti, riflettè Lucinda, faceva vedere molto bene com'erano le gare di Pokemon. "Non appena arriviamo a Niasipoli, ci riposiamo un po', visto che è stato un viaggio un po' faticoso... e poi, io e te andiamo ad iscriverci al campionato! Che ne dici, ti va?"
 
Il Pokemon pinguino alzò un'ala in segno di assenso. "Piplup!" cinguettò, sorridendo gioiosamente. Non vedeva l'ora di passare nuovamente sotto i riflettori e far vedere a tutti di cosa fosse capace...
 
"Prima però... direi che è il caso di arrivarci, a Niasipoli." disse Gary con un sorrisetto ironico, indicando le porte scorrevoli che davano verso la strada principale. "Prendiamo i nostri bagagli e saliamo sul primo autobus che troviamo. Se devo essere sincero... anch'io sono un po' stanco e desidererei prendermi un po' di relax."
 
"Hai ragione... scusa, è che io e Piplup siamo emozionati!" rispose la ragazzina dai capelli blu, raggiante. "Sto per fare un altro passo importante sulla strada per realizzare il mio sogno! Diventare una coordinatrice brava come la mia mamma... e non vedo l'ora di cominciare! Wow, me lo sento, sarà una grande avventura!"
 
"Piplup!" assentì il Pokemon pinguino.
 
I tre raccolsero i loro bagagli e, facendosi strada un po' a fatica tra la folla che riempiva il terminal dell'aeroporto, raggiunsero l'uscita e mossero i loro primi passi nel continente di Vesrin, ricevendo una ventata di aria tiepida nel momento in cui uscirono all'aperto e raggiunsero la fermata degli autobus...
 
Il viaggio a Vesrin era iniziato... e nè Lucinda nè Gary immaginavano che sarebbe stato molto più avventuroso di quanto si sarebbero mai aspettati!
 
 
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Infatti, mentre i due ragazzi e Piplup cominciavano a dirigersi verso la loro prima destinazione, in un luogo sconosciuto e avvolto dal mistero di Vesrin, una sinistra riunione era in corso tra alcune tra le persone più pericolose di quel continente - una riunione che da tempo era stata pianificata, i cui partecipanti si erano mossi nell'ombra per molti anni, e finalmente, dopo aver atteso a lungo, si apprestavano a cogliere i frutti del loro lavoro...
 
"Beh... speriamo che sia valsa la pena di correre fin quaggiù più di quanto le mie gambe avrebbero gradito." disse uno dei partecipanti, prendendo posto ad uno dei lati di un lungo tavolo, in una grande sala semibuia illuminata solo da qualche fioca lampada alogena appesa al soffitto, e dalla luce bianca che proveniva dallo schermo vicino al capo opposto del tavolo. C'erano già diverse persone accomodate ai loro posti, in attesa di qualcuno... e gli sguardi di diversi di loro si volsero verso chi aveva parlato.
 
"Dovresti essere grato al nostro signore per aver deciso finalmente di metterci a parte della sua decisione, Apollo." disse una voce femminile, appartenente ad una giovane donna i cui capelli erano elegantemente raccolti dietro la nuca... e che, da quel poco che si poteva vedere data la scarsa luce, indossava una tunica simile a quelle che nell'immaginario collettivo indossavano le matrone romane ai tempi della repubblica! In effetti, tutti i partecipanti a quella riunione erano vestiti in modo alquanto strano, e certo per nulla moderno, con quelle toghe in stile greco-romano e quelle pettinature che non sarebbero state fuori luogo in un film peplum...
 
"E' da molto tempo che il nostro signore, il sommo Zeus, sta preparando il suo piano per mettere in ginocchio il continente di Vesrin." continuò la donna che aveva parlato un attimo prima. "Il Team Olimpo è sul punto di raggiungere l'obiettivo che si è prefisso... e tra non molto, Vesrin sarà nelle nostre mani... quello, e molto di più!"
 
"Lo so bene, Atena..." rispose l'uomo di nome Apollo. "E' solo che mi piacerebbe che il nostro signore... come dire... ci lasciasse un po' più di tempo per organizzarci e raggiungere la sede centrale quando prende simili decisioni. Ad ogni modo, anch'io sono impaziente di sapere cosa ha deciso. Per il Team Olimpo, si preannuncia l'inizio della nuova età dell'oro!"
 
"Ovviamente, tutto dipende se prima riusciamo a togliere di mezzo quei dannati impiastri del Team Asgard." affermò una seconda donna dai lunghi e lisci capelli blu elettrico, seduta a fianco di Apollo. "Quelli ci hanno messo i bastoni tra le ruote fin da quando il Team Olimpo è stato fondato, dieci anni fa. Ancora non si rassegnano al fatto che il Fato ha stabilito che saremo noi ad impadronirci del potere assoluto. I falsi dei cadranno... e il Team Olimpo regnerà incontrastato."
 
"Il Team Asgard non va sottovalutato, Artemide." continuò Atena. "Il loro leader, Odino, può contare su servitori potenti e su Pokemon ben addestrati, forti quasi quanto i nostri. Se riuscissero a lavorare insieme, invece che essere divisi tra meschine rivalità interne, potrebbero ancora costituire una seria minaccia."
 
Artemide stava per rispondere, ma una voce acuta, proveniente dalla parte opposta della stanza, interruppe ogni ulteriore discussione, e fece in modo che le discussioni si interrompessero all'istante!
 
"Sta arrivando il sommo Zeus!" esclamò una recluta dell'organizzazione - un uomo vestito alla maniera dei soldati dell'antica Grecia, con una corazza dorata a coprirgli il torace e l'addome, una sorta di gonnellino rosso, un paio di schinieri di bronzo sulle gambe, sandali e un elmo di bronzo con il pennacchio rosso sulla testa. "Tutti in piedi alla presenza del sommo Zeus!"
 
Immediatamente, gli uomini del Team Olimpo scattarono in piedi, cercando di mostrarsi quanto più attenti e solerti possibile quando un uomo di una certa età, ma dall'aspetto ancora robusto e dal fisico prestante, entrò nella sala a passi lenti, guardandosi attorno con un paio di occhi azzurri gelidi e magnetici al tempo stesso! Apollo deglutì quasi per riflesso condizionato quando posò gli occhi su Zeus, il leader del Team Olimpo - anche se era ormai abituato a vederlo di persona, non gli faceva certo meno impressione!
 
Il leader del misterioso Team Olimpo era un uomo alto e muscoloso, che raggiungeva tranquillamente il metro e novanta in altezza, e forse anche più... e malgrado avesse di sicuro superato i cinquant'anni manteneva una forma fisica invidiabile, accentuata ancora di più dal suo abbigliamento - una toga bianca pulita al punto da essere immacolata, con un paio di pantaloni lunghi bianchi e scarpe dello stesso colore. La sua età avanzata era resa immediatamente visibile dai suoi corti e ben tenuti capelli bianchi, accompagnati ad una corta barba un po' arricciata che  nascondeva per buona parte la metà inferiore del suo volto, e anzichè renderlo ridicolo, riusciva in qualche modo a renderlo più minaccioso. Una corona d'alloro circondava la sua testa, accentuando il suo aspetto da divinità olimpica, e al suo fianco erano appese diverse Pokeball. Zeus si guardò attorno, godendosi privatamente lo spettacolo dei suoi subordinati che restavano in rispettoso silenzio davanti a lui... e quando fu sicuro che tutti stessero dedicando a lui la loro totale attenzione, prese posizione a capotavola, su un trono scolpito fatto appositamente per lui.
 
"Vedo che siete venuti tutti, e anche in tempi relativamente brevi... nonostante la distanza che, mi rendo conto, separa molti di noi." tuonò Zeus, con una voce profonda che sembrava provenire da una grande nube temporalesca! "Molto bene. Dichiaro quindi aperta la seduta straordinaria dei vertici del Team Olimpo. Immagino... che voi tutti siate al corrente della situazione attuale nel continente di Vesrin. Al momento, la Lega Pokemon di Vesrin è ancora giovane. E' stata istituita da poco, non è dotata di allenatori particolarmente potenti, e anche i superquattro di Vesrin non sono potenti come quelli di altri continenti come Kanto, Sinnoh od Unima. Questo significa... che per noi è il momento ideale per agire. Se aspettassimo troppo, daremmo ai nostri potenziali nemici il tempo di organizzarsi, rafforzarsi, e diventare una seria minaccia per il Team Olimpo. Dobbiamo battere il ferro finchè è caldo, come si suol dire, o non avremo una seconda possibilità."
 
"Ne siamo perfettamente consapevoli, sommo Zeus." disse Atena, riavviando un po' i suoi corti capelli castani. "Ora che il nostro progetto sta entrando nella fase terminale, è il momento di muoversi, finchè possiamo sperare di cogliere di sorpresa la Lega Pokemon. Ma... per quanto concerne il nostro obiettivo principale, abbiamo la conferma che ha cominciato a muoversi? Perdoni la domanda, ma... è necessario essere sicuri."
 
Zeus annuì lentamente, e i suoi sottoposti più vicini videro un bagliore avido saettare nei suoi occhi elettrici. "Ne siamo sicuri, Atena... al cento per cento!" esclamò. "Da quando i nostri informatori ci hanno aggiornato sugli ultimi sviluppi nel continente di Unima, abbiamo tenuto la situazione strettamente monitorata. E adesso... sappiamo per certo che il nostro obiettivo è arrivato a Vesrin. E' solo questione di tempo prima che... i nostri collaboratori lo attirino sul Monte Pressa. E anche il soggetto R... non potrà sfuggirci a lungo! Abbiamo individuato la sua posizione con un margine di errore molto scarso!"
 
I subordinati di Zeus non mancarono di notare come il loro signore avesse messo una certa enfasi sul fatto che avessero dei collaboratori esterni, ma non fecero commenti in proposito, e restarono ad ascoltare mentre Zeus abbandonava il suo modo di fare stoico e controllato, e permetteva ad un ghigno feroce di apparire sul suo volto segnato dagli anni e dalle traversie. 
 
"Presto... molto presto... il sogno che tutti noi del Team Olimpo abbiamo coltivato con pazienza, per tutto questo tempo... diventerà realtà!" esclamò il leader dell'organizzazione, già pregustando la vittoria...
 
 
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Lucinda, Piplup e Gary dovevano ammettere che Niasipoli non era esattamente come se l'erano aspettata. Si trattava di una cittadina dall'aspetto abbastanza modesto, non troppo dissimile da Biancavilla, e questo, per chi si era già fatto l'idea di Vesrin come un luogo molto avanzato tecnologicamente,  poteva essere un po' una sorpresa. Il villaggio era costituito per la stragrande maggioranza di piccole case ad uno o al massimo due piani, con dei graziosi giardini di fronte, arrangiate attorno ad una grande piazza nella quale spiccava una fontana decorata con delle statue di Pokemon Leggendari - Mew, Celebi, Jirachi, Shaymin e un altro Pokemon abbastanza simile come aspetto, con delle grandi orecchie che formavano una sorta di V sulla sua testa. Lucinda e Gary non avevano mai visto un Pokemon come quello... tuttavia, ricordavano i racconti che Ash aveva fatto loro quando erano stati nel continente di Unima e quando erano tornati a Biancavilla. 
 
Si trattava di un Pokemon che il loro amico e i suoi compagni avevano incontrato durante una breve avventura in un luogo chiamato "la Spada della Valle": Victini, un piccolo Pokemon Leggendario di tipo Fuoco / Psico che aveva fatto gola a molti... non ultimi il Team Rocket, che aveva mandato diversi suoi agenti sul posto, e il giovane Damon, discendente dell'antico Popolo della Valle che sperava di usare la Dragoenergia sigillata dalla Spada per riportare il suo popolo alla gloria passata. Solo per un pelo Ash e i suoi compagni - tra i quali per l'occasione c'erano l'intenditrice di Pokemon Burgundy e (neanche a farlo apposta) l'autonominata Annientadraghi Georgia - erano riusciti a scongiurare la catastrofe, e Damon, pentitosi delle sue azioni sconsiderate, aveva promesso che avrebbe cercato un altro modo, meno estremo, di dare al suo popolo un futuro migliore.
 
Ad ogni modo, Piplup si dimostrò immediatamente molto curioso, e zampettò allegramente verso la fontana, per dare un'occhiata a quel nuovo Pokemon. Con Lucinda che stava molto attenta che non si allontanasse troppo, il Pokemon pinguino raggiunse la fontana e guardò verso la statuetta di Victini che spruzzava acqua dalla bocca. Fu allora che lo starter di Lucinda si rese conto che, in effetti, non c'erano solo cinque statuette, ma sei - ce n'era una sesta, un po' nascosta rispetto alle altre, che rappresentava un altro Pokemon sconosciuto alla ragazzina di Sinnoh e al suo fidanzato - un Pokémon femminile dal corpo di pietra grigia, la testa tonda con orecchie ovali e appuntite con un corno sulla fronte. Aveva due grandi occhi tondi e una piccola bocca sorridenta, sulla testa ha una grossa gemma incastrata sul corno, da cui partivano altre sei gemme, quasi a fare delle trecce alla Pokémon. Le mani della Pokémon erano prive di dita eccetto il pollice, mentre la parte inferiore era una roccia irregolare. La Pokémon aveva inoltre il busto coperto da quello che sembrava un vestito con i bordi inferiori del busto ondeggianti e maniche lunghe.
 
"Pip, piplup? Piplup pip!" cinguettò Piplup, indicando la sesta statuetta a Lucinda e a Gary. Pur sentendosi tenuti sott'occhio dagli abitanti della città, che come c'era da aspettarselo sembravano piuttosto incuriositi da quei forestieri, i due fidanzatini raggiunsero Piplup davanti alla fontana, e Lucinda raccolse il suo grazioso starter per fargli vedere meglio quella rappresentazione. Lei stessa si ritrovò a guardare incuriosita le statuette di Victini e di quella Pokemon sconosciuta dal corpo fatto di gemme...
 
"Riconosco diversi di quei Pokemon..." disse Gary, dopo aver osservato la fontana con attenzione. "Mew, Celebi, Jirachi, Shaymin... un altro dovrebbe essere quel Victini di cui Ash e Misty ci hanno parlato, non sembra anche a te, Lulù?"
 
"Sì... sì, la descrizione corrisponde a meraviglia!" rispose la bambina dai capelli blu sopo un istante di esitazione. "Ma non so che Pokemon sia quell'altra... la vedi? Quella vicina a Shaymin che sembra fatta di cristalli! Gary, tu ne hai mai sentito parlare, per caso?"
 
Il giovane ricercatore scosse la testa, con un'espressione vagamente dispiaciuta. "No, mi spiace... ho visto un bel po' di Pokemon nel mio viaggio e nei libri del nonno... ma quella Pokemon mi è completamente nuova."
 
"Quella che vedete è Diancie, ragazzi miei." disse la voce di una donna proveniente da dietro di loro. Gary e Lucinda guardarono dietro di sè, e videro che a parlare era stata una donna già matura - probabilmente attorno ai quarant'anni - con lunghi capelli castani ben raccolti dietro la testa, che indossava un vestito intero di colore verde brillante, con una gonna che arrivava fin sotto le ginocchia, una leggera giacca rosa a maniche corte, e un paio di scarpe bianche dai tacchi un po' alti. Effettivamente, aveva un aspetto un po' anonimo, ma ciò nonostante si portava con notevole sicurezza ed autorità, e Lucinda non si sarebbe stupita di sapere che si trattava di una personalità abbastanza importante nel continente di Vesrin.
 
La seguiva a poca distanza un uomo dall'aspetto un po' buffo che doveva avere al massimo qualche anno più di lei: dava l'impressione del classico scienziato un po' eccentrico, visto che indossava un camice da laboratorio bianco sopra una maglietta dello stesso colore e un paio di pantaloni lunghi di colore grigio, con delle pesanti scarpe da lavoro, un paio di spessi occhiali da vista, e un cravattino viola legato al collo. Nelle tasche del suo camice teneva delle provette sigillate, e aveva diverse Pokeball legate alla cintura. Entrambi i nuovi arrivati si stavano mostrando accoglienti, e stavano salutando Lucinda, Piplup e Gary con calore.
 
"Buongiorno, ragazzi. Voi... dovete essere quei ragazzi di cui mi parlava il mio stimato collega, il professor Oak, dico bene? Tu sei suo nipote Gary... e tu sei Lucinda, quella coordinatrice di Pokemon proveniente da Sinnoh, giusto?" chiese l'uomo con gli occhiali. Aveva un modo di fare alquanto vivace, quasi frenetico, che non faceva altro che dare ancora di più l'impressione di un tipo eccentrico ma simpatico "Benvenuto a Niasipoli, l'inizio del vostro viaggio nel continente di Vesrin! Speriamo che il viaggio sia stato gradevole... e che non ci siano stati inconvenienti lungo la via! A proposito, il mio nome è Wilson... e sono uno dei più geniali ricercatori di Pokemon di questo continente! E... questa bella signora che è con me è la mia cara ex-mogliettina, Aria! Piacere di conoscervi, ragazzi, ragazze e Pokemon!"
 
Wilson terminò il suo saluto mettendosi in posa, piegandosi su un ginocchio e facendo un teatrale gesto con entrambe le braccia in direzione dei nuovi arrivati... che restarono fermi dov'erano, con dei grossi goccioloni di sudore che gli scendevano dalla testa! "Piplup, pip?" chiese Piplup, non sapendo come commentare quella strana presentazione... e non ricevendo alcuna risposta dagli altrettanto ammutoliti Lucinda e Gary!
 
"Un... comitato di benvenuto alquanto originale..." disse sarcastico il giovane ricercatore. "Piacere di conoscerla, Dr. Wilson. Sì, io sono Gary Oak, il nipote del famoso studioso di Pokemon, il professor Samuel Oak. E... lei è la mia fidanzata, Lucinda Berlitz, una coordinatrice di Sinnoh che è qui per partecipare al campionato di gare di Pokemon che aprirà tra poco."
 
"Il piacere è tutto mio, signora Aria... dottor Wilson..." disse Lucinda, inchinandosi con educazione ai due nuovi arrivati.
 
"Piacere di conoscervi, ragazzi." continuò la donna, altrettanto cordiale ma un po' meno esagitata dell' ex-marito. "Mi scuso per i modi di fare un po' esuberanti del qui presente Wilson. Essendo stata sposata con lui per diversi anni, ho un'idea migliore di come funziona la sua mente un po'... pazzerella, se vogliamo usare questa parola."
 
"Ooooh, mi ferisci, mia cara e dolce Arietta!" esclamò Wilson, con tono falsamente offeso e volutamente melodrammatico! "Non ti è forse piaciuto questo mio modo originale di comportarmi, nei tredici anni in cui siamo stati sposati e abbiamo condiviso il nostro nido della felicità?"
 
Aria ridacchiò e alzò le spalle. "Hehehee... beh, non posso negare che abbia giocato un ruolo determinante nel fare sì che noi restassimo assieme per così tanto tempo!" affermò la donna, per poi schiarirsi la voce e riprendere il discorso che si stava accingendo a fare a Lucinda, Piplup e Gary. "Ehm... comunque, a nome della Lega Pokemon di Vesrin, e in particolare del comitato per l'organizzazione del primo campionato di gare Pokemon nella storia del nostro paese... vi do il benvenuto! Ti chiami Lucinda Berlitz, vero? Beh, sei arrivata con un buon anticipo rispetto all'inizio del campionato! Se vuoi, puoi comunicare a me la tua iscrizione, visto che sono io la presidente del comitato."
 
"Piplup!" esclamò Piplup, piacevolmente sorpreso dalla loro fortuna - erano passate solo poche ore dal loro arrivo, e già avevano incontrato una personalità di spicco!
 
Lucinda fece in modo che il suo Pokemon si mettesse più comodo in braccio a lei, e si presentò ad Aria e a Wilson, sorridendo entusiasta. "Se posso, lo vorrei fare già adesso! Sì... il mio nome è Lucinda Berlitz, ho quasi dodici anni, e sono una coordinatrice. Ho... già una certa esperienza, e ho già vinto il Gran Festival del mio paese d'origine, anche se è stata più fortuna che altro... e sarei felice di poter partecipare anche a questo campionato!"
 
"Perfetto! Se mi dai il tuo Pokedex, Lucinda, sarò ben felice di registrarti qui ed adesso!" affermò Aria. Raccolse il Pokedex che Lucinda le stava porgendo e premette qualche tasto, per poi riconsegnarlo. "Sei di Sinnoh, quindi... beh, non sei la prima che viene da quel continente ricco di storia e leggende per iscriversi a questo campionato! L'altro giorno ho accolto un'altra coordinatrice di Sinnoh come te... aveva qualche anno più di te, e dava tutta l'impressione di una che ci sa fare!"
 
"Pip pip lup!" cinguettò Piplup, e fece un cenno alla sua allenatrice, che aveva trasalito leggermente quando aveva sentito. Lucinda si era già fatta un'idea di chi potesse essere... e incontrarla di nuovo lì a Vesrin sarebbe stato fantastico!
 
"Era... era per caso una ragazza alta, con i capelli rossi un po' spettinati e un paio di occhiali da sole?" chiese la bambina dai capelli blu. 
 
Wilson riflettè per un attimo, prima di confermare a Lucinda che effettivamente era così. "Sì... sì, era piuttosto alta per la sua età, portava dei vestiti comodi per il trekking, e aveva i capelli rossi spettinati e un paio di occhiali da sole. Vi conoscete, per caso?" chiese.
 
"Certo! Lei dev'essere la mia migliore amica, Zoey!" esclamò Lucinda raggiante al pensiero di incontrare nuovamente la sua compagna. "Come immaginavo, anche lei si è iscritta a questo campionato!"
 
"Piplup!" Piplup tese un'aletta verso la sua allenatrice, che gli diede il cinque come aveva l'abitudine di fare con Ash.
 
"Sarà una buona occasione di incontrarvi di nuovo e vedere quanto siete migliorate!" affermò Gary, il cui pensiero tornava all'incontro che aveva fatto con Ash ad Unima, e nel quale il ragazzino moro era uscito vincitore. Poteva immaginare che in quel momento la sua fidanzatina si sentisse più o meno nello stesso modo: desiderosa di incontrarsi nuovamente con la sua rivale ed affrontarsi in uno scontro leale in nome dei vecchi tempi. "Ad ogni modo... grazie per l'aiuto! Dov'è che si terrà la prima competizione del campionato?"
 
"Nella città di Superipoli, a non molta distanza da qui." affermò Wilson, indicando una strada che, a partire dalla piazza principale di Niasipoli, si addentrava nella foresta di conifere visibile all'orizzonte. "A circa un'ora di cammino da qui si trova la città di Zarivaria, una tranquilla cittadina di campagna conosciuta principalmente per la sua particolare scuola di Pokemon, e perchè è lì che ho uno dei miei laboratori. Sapete com'è, anch'io sono uno scienziato come tuo nonno, Gary... e durante i miei viaggi per la regione di Vesrin, ho spesso bisogno di avere un laboratorio vicino e a mia disposizione. Per questo ho fatto costruire dei laboratori in diverse delle città principali di questo paese."
 
"Ad ogni modo..." proseguì Aria. "Zarivaria si trova vicino all'ingresso della Foresta Arancio, che dovrete attraversare per arrivare a Superipoli. Non credo che vi ci vorranno più di tre giorni di tempo, quindi vi consiglierei di prendervela comoda e rilassarvi un po'. Avrete bisogno di essere freschi e riposati, se vorrete partecipare alle gare di Pokemon che si terranno da qui a poco." 
 
"Giusto... per adesso, credo sia meglio accomodarci al Pokemon Center, e far sgranchire un po' i nostri Pokemon." disse Gary. "Vi ringraziamo per il vostro aiuto, signora Aria, dottor Wilson... e speriamo di incontrarci ancora presto!"
 
"Non ne dubito, ragazzi miei! Se avete intenzione di partecipare al campionato, allora avremo molte occasioni di rivederci!" affermò Wilson. "Oh, e a proposito... se avete il tempo, quando arrivate a Superipoli, passate al laboratorio. Ne ho uno anche lì, e vorrei farvi vedere qualcosa di molto interessante."
 
Gary ci pensò su un attimo. "In effetti, è proprio lì che mio nonno mi ha detto di andare. Dovrei fare una commissione per lui, e far vedere alcuni risultati della sua ricerca ad alcuni suoi colleghi di Vesrin." affermò. "Riguardano... alcuni eventi che si sono verificati diversi mesi fa a Sinjoh."
 
Aria assunse un'espressione pensierosa e vagamente allarmata alla menzione di quel luogo tuttora avvolto nel mistero. "Sinjoh? Sì... sì, ne ho già sentito parlare. Qui a Vesrin non abbiamo sentito parlare troppo di quello che è successo, ma sappiamo che quasi un anno fa sono avvenuti degli strani incidenti da quelle parti, e sono stati avvistati numerosi Pokemon Leggendari." rispose. "In tal caso... beh, vi posso solo augurare buona fortuna, buon riposo e buon viaggio verso Superipoli. E spero che tu trovi lì la tua amica, Lucinda!"
 
"Grazie, signorina Aria... lo spero anch'io!" affermò la bambina dai capelli blu. "Comunque, grazie infinite per il vostro aiuto e il vostro benvenuto! Sono sicura che il nostro soggiorno a Vesrin sarà piacevole!"
 
"Non ne dubito." concluse Wilson. "Bene, in tal caso... a me e alla mia cara ex-mogliettina non resta che congedarci! A presto!"
 
"A presto, ragazzi miei, e buona fortuna!" ripetè Aria, muovendo una mano in segno di saluto. Lucinda, Piplup e Gary restituirono il gesto di cortesia e accompagnarono Aria e Wilson con lo sguardo mentre i due facevano ritorno in una casa vicina... un'abitazione non certo spartana ma comunque modesta, che certo non dava l'impressione di essere la casa di due persone in vista nella Lega Pokemon di Vesrin...
 
"E così quei due sono stati marito e moglie..." disse Lucinda una volta che i due furono rientrati in casa. "E anche ora, vedo che non si fanno problemi a stare assieme. Anzi, sembrano andare molto d'accordo. Come mai due persone così avrebbero divorziato?"
 
"Piplup..." cinguettò il piccolo Pokemon d'Acqua. Non poteva immaginare la risposta nemmeno lui.
 
Gary alzò le spalle. "Non lo so proprio, Lulù. Mi danno l'impressione di due persone che vanno d'accordo e si vogliono bene." affermò. "Ad ogni modo, immagino che andarlo a chiedere sarebbe... quanto meno inopportuno, non credi anche tu?"
 
"Sì, è vero... non credo che nemmeno io vorrei raccontare faccende così personali." disse la ragazzina, sempre tenendo in braccio il piccolo Piplup. Si voltò verso il grazioso Pokemon pinguino e gli fece un sorriso. "Beh, adesso abbiamo proprio finito, Piplup. Adesso raggiungiamo il Pokemon Center per trovare un posto per la notte... e domani mattina ci incamminiamo verso Superipoli! Non vedo l'ora di cominciare!"
 
"Pip pip piplup!" esclamò Piplup con entusiasmo.
 
 
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Il Pokemon Center di Niasipoli era più o meno quello che Gary e Lucinda si aspettavano da una cittadina così modesta e tranquilla: si trattava di un edificio ad un solo piano, con una piccola veranda decorata con vasi di fiori nella zona frontale, e all'interno si trovavano diversi tavoli e panche in legno dove si stavano riposando alcuni allenatori in attesa che i loro Pokemon venissero rimessi in forze. Al lato opposto della stanza si trovava il banco al quale lavoravano l'infermiera Joy di turno e la sua Pokemon, una graziosa Wigglytuff - una Pokemon simile ad un batuffolone di morbida pelliccia rosa con un ciuffetto sulla fronte, lunghe orecchie da coniglio e il ventre bianco, oltre che grandi occhi azzurro-verdini dall'espressione dolce, e braccia e gambe tozze, un po' come la sua pre-evoluzione Jigglypuff. Lucinda ricordava di aver già visto un Pokemon come quello nella squadra di Harley, uno dei rivali della sua amica Vera, ma quel particolare Wigglytuff era molto diverso, soprattutto a causa del cipiglio minaccioso che aveva costantemente sulla faccia.  
 
L'unica differenza rispetto ai Pokemon Center a cui erano abituati, in effetti, erano gli sguardi stupiti ed incuriositi che diversi degli allenatori presenti rivolsero loro, attratti dalla presenza di quegli stranieri. Tuttavia, non si fecero problemi ed entrarono nel Pokemon Center salutando educatamente. 
 
"Buongiorno, e benvenuti al Pokemon Center di Niasipoli." disse l'infermiera dai capelli rosa, facendo un inchino assieme alla sua Wigglytuff assistente nel momento in cui Lucinda e Gary la raggiunsero. Anche lei mostrò curiosità nei confronti dei due giovani allenatori, e si fermò per un attimo a guardarli. "Hmm... non credo di avervi mai visto da queste parti, ragazzi. Siete dei viaggiatori, immagino. Oh, e il tuo Piplup è davvero carino, allenatrice!"
 
"In un certo senso... sì, stiamo viaggiando!" affermò lusingata la piccola coordinatrice di Sinnoh. Il suo starter, inorgoglito per le lodi, si mise le alette sui fianchi e portò in fuori il petto in modo da darsi un po' di arie! "E... grazie mille, il mio piccolo Piplup è stato ilprimo Pokemon con cui ho viaggiato! Il mio nome è Lucinda Berlitz... e lui è il mio fidanzato, Gary Oak."
 
"Piacere." disse Gary, tenendo gli occhi chiusi con fare sbarazzino e facendo un cenno di saluto con la mano. 
 
La Wigglutuff assistente riconobbe al volo i nomi. "Wiggly? Wiggly, wigglytuff!" esclamò con una vocetta acuta e tenera, indicando i due ragazzi e Piplup all'infermiera. "Wigglytuff!"
 
"Oh... ma certo! Ecco dove mi sembrava di aver già sentito i vostri nomi!" esclamò Joy, dandosi una finta botta in testa per rimproverarsi della sua memoria corta. "Tu sei la vincitrice del Gran Festival di Sinnoh dell'anno scorso, vero? E tu... sei il nipote del famoso ricercatore di Pokemon, il professor Samuel Oak! Hehehee... noi a Vesrin non abbiamo delle personalità di spicco nello studio dei Pokemon, devo ammetterlo. Siamo più concentrati sullo sviluppo tecnologico... ma immagino che questo avrete modo di capirlo più avanti, quando visiterete qualche altra città."
 
"Abbiamo intenzione di goderci il continente di Vesrin, anche se siamo qui per faccende personali faremo in modo di non perderci nulla!" rispose Gary. "Ma... visto che siamo arrivati da poche ore, e che non è stato esattamente il viaggio aereo più rilassante di tutti... per oggi vorremmo fermarci qui al Pokemon Center, e far riposare un po' i nostri Pokemon."
 
"Certo, con grande piacere!" rispose l'infermiera Joy. "Prego, consegnatemi pure le vostre Pokeball, e i vostri amici saranno di nuovo in forma in men che non si dica! E poi... beh, credo che potrete godervi una notte tranquilla! Niasipoli non è certo una città turbolenta... non certo come Fiangapoli o Manoscuria!"
 
"Devono essere tra le città più grandi del continente..." riflettè Gary tra sè. "Beh, se è per questo, vorrà dire che ci godremo la tranquillità per stasera! Grazie mille!"
 
"Di niente, figuratevi! Per noi è un piacere accogliere nuovi ospiti!" rispose Joy, ricevendo le Pokeball di Lucinda e Gary prima di piazzarle nella macchina ricostituente.
 
 
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Come l'infermiera Joy aveva detto, la città di Niasipoli si era rivelata tranquilla e silenziosa, soprattutto ora che era calata la notte. Tutti gli allenatori presenti nel Pokemon Center avevano già cenato, e adesso stavano passando un po' di tempo seduti ai tavoli del Pokemon Center, chi a chiacchierare a voce contenuta, chi a giocare a carte, chi a guardare la televisione... ognuno stava passando il tempo a modo suo in attesa che arrivasse il momento di andare a letto. E Lucinda e Gary non facevano certo eccezione. Avevano lasciato i loro Pokemon liberi per un po', e in quel momento, alcuni dei Pokemon di Lucinda stavano facendo un po' di pratica per le gare di Pokemon che sarebbero cominciate di lì a poco. Qualche esercizio di base, giusto per non perdere il ritmo e non adagiarsi sugli allori.
 
Nel prato attorno al Pokemon Center, Ambipom richiamò l'attenzione di Quilava e Buneary battendo tra loro le mani che aveva sulle code... e i due Pokemon si voltarono di scatto verso di lei, eseguendo ciascuno un numero di abilità. La Pokemon simile ad un coniglietto bruno sferrò qualche pugno in aria con le sue lunghe orecchie, usandole come braccia vere e proprie... poi, una fiammata rossa si accese attorno alla punta del suo orecchio destro, mentre il sinistro venne avviluppato da una splendente aura bianco-azzurra che irradiava gelo. Con tutta la forza di cui era dotata, Buneary volteggiò su sè stessa tenendo le orecchie spiegate, in modo da diventare per un attimo un vortice di luce rossa e azzurra... e poi, fece scontrare tra sè il Fuocopugno e il Gelopugno, provocando una spettacolare scarica di scintille!
 
Quilava non volle essere da meno, e drizzò gli ispidi ciuffi di pelliccia rosso-arancione che gli spuntavano dalla testa e delle spalle, eseguendo così un agile attacco Ruotafuoco. Delle lingue di fuoco cominciarono ad orbitare attorno al corpo del simpatico Pokemon Vulcano, che poi si produsse in un attacco Murodifumo per creare un vortice di fuliggine e fiamme tutt'attorno a sè. Muovendosi in modo tattico e studiato, Quilava intensificò sia le sue fiamme che il fumo che stava scagliando... e creò un vero e proprio vortice che si levò verso il cielo per un breve tratto, prima di esaurirsi.
 
"Quilava..." disse il Pokemon di Fuoco. A giudicare dalla sua espressione, appariva soddisfatto di quello che era riuscito a fare, ma ancora pensava che ci fosse posto per i miglioramenti. Ambipom, da parte sua, applaudì ai suoi compagni più giovani con le sue due code, e annuì in segno di approvazione. Poco lontano, alcuni dei Pokemon di Gary si stavano a loro volta allenando, o stavano di guardia per evitare che quelli di Lucinda si cacciassero nei guai.
 
"Blast!" esclamò il Blastoise di Gary, sferrando una serie di pugni davanti a sè e in direzione di Scizor, che deviò abilmente tutti i colpi con le sue chele metalliche e rispose a sua volta con un Ferrartigli. Blastoise reagì più rapidamente di quanto la mantide metallica avesse previsto, e parò il fendente usando il suo possente guscio. Gli artigli di Scizor rimbalzarono sulla corazza naturale del Pokemon d'Acqua, e il Pokemon Coleottero/Acciaio, spinto indietro dalla potenza del suo stesso attacco, restò stordito per un breve istante, il braccio intorpidito per la violenza del colpo.
 
"Sciiiizor..." mormorò impressionato il Pokemon mantide, annuendo in direzione di Blastoise per congratularsi con lui.
 
La testuggine fece il segno dell'okay, a sua volta congratulandosi con il suo compagno di squadra e di avventura. "Blastoise! Blast blast... blastoise!" affermò, facendosi serio verso la fine, e facendo drizzare un po' le antenne a Scizor. L'insetto metallico aveva avvertito una punta di inquietudine nel tono del suo compagno...
 
"Zorrrr?" chiese, arrotando un po' la R. 
 
I sensi acuti di Scizor percepirono qualcosa che si muoveva accanto a lui... e un attimo dopo, degli anelli dorati si accesero nell'oscurità, annunciando l'arrivo del grazioso e letale Umbreon di Gary. Il Pokemon oscuro apparve dalle tenebre accanto a Scizor, facendogli un cenno di congratulazioni per non essersi fatto cogliere di sorpresa.
 
"Umbrrrreon..." affermò, guardando Scizor che si rilassava giusto un pochino. Approvò tra sè la prudenza del Pokemon Coleottero/Acciaio. Anche se Vesrin era sembrato un posto tranquillo fino a quel momento, con tutto quello che era successo negli ultimi tempi, tutti loro erano nella forma mentale di essere sempre in stato di allerta. "Umbreon, eon eon."
 
"Blast!" continuò Blastoise, sfregandosi il mento con una mano. Stava riflettendo su quello che Umbreon aveva detto, e gli stava dando ragione. "Blastoise?"
 
Con un po' di riluttanza, Scizor guardò verso il terreno, ripiegando un po' le ali metalliche contro il corpo. "Scizor!" affermò poi, comprendendo quello che volevano dire i suoi compagni. Se i loro sospetti erano giustificati, e Scizor non vedeva perchè non avrebbero dovuto esserlo, forse li aspettavano tempi difficili... dopotutto, era da un po' di tempo a quella parte che quelle che iniziavano come commissioni di poco conto si dimostravano invece il preludio a qualche grave pericolo. Prima il Team Vicious, poi quello che era successo ad Unima... Insomma, non c'era davvero da abbassare la guardia.
 
Un suono improvviso fece scattare Scizor, un rapido e riverberante fruscio... e la mantide rossa alzò lo sguardo... e vide che si trattava di nient'altro che del Maractus di Lucinda che, sotto lo sguardo vigile del suo compagno Arcanine, si stava esibendo in uno spettacolare attacco Petalodanza, circondato da un vortice di petali rosa che si dipartivano dai fiori che aveva sulle "orecchie". Il Pokemon simile ad un cactus si stava esibendo in qualche divertente passo di danza, scuotendo un paio di maracas che si era portato dietro in chissà che modo, mentre accanto a lui Piplup creava una scarica di bolle con il suo attacco Bollaraggio, in modo da creare un grazioso motivo di petali e bolle iridate.
 
Il Pokemon Chele sorrise divertito. Se non altro, i Pokemon di Lucinda sembravano non avere le preoccupazioni che assillavano lui e i suoi compagni. O almeno, questo era quello che appariva guardandoli esibirsi senza alcun accenno di inquietudine. Ad ogni modo, era il caso di cominciare a ritirarsi. La luna era ormai alta nel cielo di Niasipoli, punteggiato da innumerevoli stelle, tutt'attorno risuonavano i canti melodiosi dei Kricketot, delle Ninjask e dei normali insetti... e tra non molto, era convinto che l'infermera Joy avrebbe spento le luci. Si avvicinava il momento di tornare dai loro allenatori e riposarsi.
 
"Scizor?" disse, indicando la finestra ancora illuminata del Pokemon Center con un cenno della testa. Blastoise ed Umbreon si dissero d'accordo, e cominciarono a richiamare i loro compagni e i Pokemon di Lucinda, facendo in modo che si raccogliessero accanto alla porta d'ingresso del Pokemon Center. Maractus e Piplup si presero giusto un momento per concludere il numero che stavano facendo... poi, dopo aver ripreso fiato, e dopo che il vortice di petali e bolle danzanti si fu dissolto, lasciando soltanto una scia di scintille argentate in aria, fecero un cenno ad Arcanine, che rispose con un cenno di assenso e un sorriso che fece vedere appena appena i suoi canini acuminati.
 
"Marrrractus!" disse il Pokemon cactus con vivacità. Piplup fece un cenno di intesa ad Arcanine, e il cane-tigre fece salire il Pokemon Pinguino sulla sua groppa, prima che tutti i Pokemon si tiunissero e tornassero all'interno del Pokemon Center, dove gli allenatori erano ancora intenti ai loro passatempi, anche se stavano cominciando a togliere la loro roba dai tavoli e prepararsi per la notte. Lucinda e Gary erano seduti ad un tavolo ad un angolino del Pokemon Center, e stavano leggendo alcuni fogli che il giovane ricercatore aveva portato con sè.
 
"Capisco, capisco..." disse Lucinda, sinceramente interessata a quello che Gary le stava spiegando. "E quindi... il professore pensa che sia un fenomeno in qualche modo legato alle Lastre che il Team Vicious voleva usare? Pensi che questo sia in qualche modo legato... a quello che è successo quando Ash e Pikachu hanno affrontato di nuovo Kodai?"
 
"E' quello che pensa mio nonno, e io non ho motivo per dubitarne." affermò Gary. "Tra l'altro, mio nonno ha una sua teoria su quello che è successo a Mewtwo... ma non ha delle prove concrete per dimostrarlo, e ha bisogno di raffrontare i dati che ha con ciò che eventualmente qualche altro ricercatore di Vesrin ha scoperto. Ci rendiamo conto che è un po' un azzardo, e non sappiamo se qui troveremo chi ne sappia più di noi, ma... per quanto ne sappiamo, Vesrin è il luogo più adatto a fare queste ricerche."
 
"Sì, lo capisco." affermò Lucinda. "Essendo un luogo con delle tecnologie avanzate, è più facile che qui si trovi qualcuno che sappia di più di questo strano fenomeno."
 
"Già, e non solo. A quanto pare, uno dei continenti più vicini a Vesrin, il continente di Torren, è stato in passato lo scenario di una grande guerra con il continente di Kalos..." continuò Gary. "Pare che la guerra abbia coinvolto in parte anche Vesrin, e che per questo si possano trovare dei reperti che hanno qualcosa a che fare con la misteriosa evoluzione temporanea di Mewtwo."
 
"Umbreon?" chiese il Pokemon Buio di Gary, avvicinandosi al suo allenatore e fissandolo con espressione interrogativa.      
 
"Oh, salve, Umbreon. Io e Lulù stavano dando un'occhiata ad alcuni rapporti che il nonno ha fatto sugli eventi di Sinjoh, tempo fa... soprattutto, quella strana evoluzione temporanea che Mewtwo ha fatto e grazie alla quale è riuscito a sconfiggere Dialga e Giratina." affermò il ragazzo. "Purtroppo, non ne sappiamo abbastanza da decifrare tutto quello che il nonno ha scritto, ma vediamo che ha comunque fatto delle analisi più accurate possibile con i dati che aveva a disposizione. Ho l'impressione che questi dati porteranno un certo clamore nella comunità scientifica."
 
"Buneary?" chiese il coniglietto bruno di Lucinda. La sua allenatrice, pur non essendo una grande esperta nel campo in cui il suo fidanzato si stava invece specializzando, pensò che fosse il caso di tranquillizzare i suoi Pokemon.
 
"Comunque non vi preoccupate... se ci saranno dei problemi, li risolveremo man mano che si presenteranno." disse la bambina dai capelli blu. "Allora... come sono andati gli allenamenti? Mi sembra bene, a giudicare dal vostro entusiasmo!"
 
"Eary!" esclamò il Pokemon simile ad un coniglietto. Drizzò le orecchie in segno di approvazione, e indicò i suoi compagni con lo sguardo... in particolare Maractus, che stava ancora agitando le sue maracas per festeggiare!
 
"Marrrrractus!" esclamò il simpatico Pokemon simile ad un cactus. Quilava drizzò i suoi aculei fiammeggianti, e Ambipom fece un segno di vittoria con entrambe le mani sulle code!
 
"Bene, vedo che siete tutti molto carichi!" affermò Gary, ricevendo a sua volta un segno di assenso da parte del suo Arcanine, che strizzò un occhio con complicità. Soddisfatto di come fosse andato il loro primo giorno a Vesrin, il giovanissimo ricercatore cominciò a mettere via le sue cose, e fare cenno ai suoi Pokemon che era ora di andare a dormire. "Okay... allora credo che per oggi possa bastare. Domani ci attende una lunga camminata nella Foresta Arancio... e speriamo quanto prima di arrivare a Superipoli."
 
"Già... non vedo l'ora di iniziare!" disse Lucinda. Lei e Gary si scambiarono un bacetto, e la piccola coordinatrice salutò uno ad uno i suoi Pokemon. "Buona notte, Piplup... Ambipom, Quilava, Buneary, Maractus, Togekiss! Ci vediamo domani! Dormite bene!"
 
"Togekiss!" esclamò la Togekiss di Lucinda, la graziosa Pokemon Folletto/Volante che aveva ricevuto dalla sua sosia, la principessa Salvia. Uno alla volta, i Pokemon di Lucinda salutarono lei e Gary, e si coricarono vicino ai sacchi a pelo dei due ragazzi. I Pokemon di Gary fecero la stessa cosa, piazzandosi lì vicino come tanti angeli custodi, e anche Lucinda e Gary, dopo aver dato un'ultima occhiata a quello che stava accadendo nel Pokemon Center - non molto, considerando che praticamente tutti gli allenatori stavano ritirandosi nei loro giacigli, ed entro mezz'ora al massimo l'infermiera joy avrebbe spento la televisione - raggiunsero i loro sacchi a pelo e vi si infilarono dentro, scambiandosi un ultimo sguardo.
 
"Va bene... buona notte anche a te, Gary!" disse Lucinda, rivolgendo un caldo sorriso al suo ragazzo con le guance tinte di rosso.
 
Gary strizzò un occhio. "Buona notte anche a te, Lucinda." disse. Piplup ed Umbreon, volendo stare un po' con i loro allenatori, si infilarono nei rispettivi sacchi a pelo, e il simpatico Pokemon Pinguino si accoccolò sulla sua allenatrice, che ridacchiò gentilmente e lo accarezzò sulla testa. 
 
"Grazie, Piplup." sussurrò la bambina. "Sono contenta di averti con me."
 
"Piplup!" cinguettò Piplup, prima di addormentarsi accanto a lei.
 
 
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Un suono appena udibile di passi disturbò il silenzio della notte... e la figura seduta alla scrivania sollevò lo sguardo dallo schermo del suo computer quando sentì che qualcuno si avvicinava. Aveva già una buona idea di chi potesse essere, ma era comunque desideroso di vederlo arrivare. Dopotutto, se era come pensava lui, i loro piani sarebbero presto arrivati ad un punto decisivo.
 
Qualcuno bussò alla porta dell'ufficio oscurato, e l'uomo sorrise sinistramente prima di dare alla persona il permesso di entrare. "Avanti." disse con una voce gutturale, dall'accento gelido e crudele. Con un lieve cigolio, la porta si aprì, facendo entrare qualche raggio di luce artificiale nel lussuoso ma inquietante ufficio, decorato con mobili dall'aspetto antico ma perfettamente ben tenuti e lucidati...
 
"Loki al suo servizio, grande padre." disse il giovane dai capelli verdi smeraldo lunghi fino alle spalle, vestito elegantemente con un completo viola sopra una camicia bianca, una cravatta rossa e un paio di scarpe nere e bianche, che entrò nella stanza un attimo dopo, avvicinandosi con calma alla scrivania. Fece un inchino, fermo a pochi passi dall'uomo seduto dietro al banco. "Sono qui per comunicarle che la parte finale del piano è ormai pronta. Abbiamo trovato quello che ci serve... nel museo di Onegapoli! E' proprio quello che per tanto tempo abbiamo cercato... e cosa ancora migliore, non abbiamo trovato traccia dei nostri concorrenti!"
 
Un ghigno feroce deformò il viso della persona seduta alla scrivania... un uomo sulla cinquantina d'anni, vestito un po' come il suo subordinato ma dal fisico più prestante e robusto. Era completamente calvo, e portava una benda nera, come quella di un pirata, sull'occhio sinistro, assumendo così un'aria ancora più minacciosa. "Eccellente. Ottimo lavoro, Loki.  Ma non è il caso di muoversi subito. Prima è il caso di assicurarci che, quando sarà il momento, potremo colpire senza esporci a rischi eccessivi. E' vero che abbiamo molte risorse a nostra disposizione, ma non è comunque il caso di abbassare la guardia. Anzi, potrebbe essere una buona idea lasciare che siano i nostri concorrenti ad agire per primi. Se si metteranno loro in mostra, avremo più probabilità di sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine, e ottenere quello che vogliamo."
 
Il ragazzo dai capelli verdi si inchinò di nuovo. "Ho sentito ed obbedisco, grande padre Odino." affermò. "Il Team Asgard trionferà."          
      
 
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CONTINUA...
 
 
Nota dell'autore: E con questo, il secondo capitolo si conclude! Per adesso non è successo nulla di eclatante, ma ho come l'impressione che tra non molto il Team Olimpo o il Team Asgard faranno il loro ingresso in scena, e in grande stile! Per adesso, mi auguro che vi siate goduti l'arrivo a Vesrin, qualche scenetta Cavaliershipping, e qualche momento con i Pokemon dei nostri giovani eroi! 
 
Per adesso è tutto... spero che mi lascerete qualche commento, anche se temo che sia stato un capitolo un po' noiosetto! A presto!     
 
          
  
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