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Autore: EmilyG66    12/02/2016    7 recensioni
La mia prima fanfiction nel grande e magico mondo di Harry Potter in cui Draco è una Veela ed Hermione è la sua compagna.
Per essere più precisi Malfoy ha una parte di sangue Veela in corpo e non si trasforma in un uccello. (Arpia)
(Altre storie Veela presenti nel sito inglese: https://www.fanfiction.net/community/Veela-Stories-About-Draco-and-Hermione/50814/ )
I personaggi non appartengono a me ma alla Rowling.
Ps: In questo racconto Draco non beve, non fuma, non si droga, non “dorme” con tutte le ragazze della scuola e suo padre non lo disprezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un giorno…
Draco era steso sul divano poggiando la schiena sul bracciolo del sofà e aveva tra le braccia Hermione la cui schiena era poggiata sul proprio petto.
Mentre la Grifondoro leggeva un libro il Serpeverde le stringeva la vita con un braccio mentre l’altra mano era impegnata nell’accarezzarle i morbidi capelli arricciandoseli al dito.
-Quando posso portarti a Villa Malfoy dai miei? –chiese il biondo rompendo il silenzio che regnava da molto.
-…Presto…- rispose Hermione senza voltarsi e continuando a leggere.
-Hermione…- la riprese lui dolcemente mettendo una mano sulla sua.
La bruna sospirò, mise un segno alla pagina che stava leggendo e chiuse il libro posandolo a terra poi si voltò verso “il suo ragazzo” mettendogli la mani sulle spalle per tenersi e sostenere i suoi occhi grigi.
-Malfoy mi sembra pazzesco che i tuoi vogliano incontrarmi! Non sono pronta a ciò che potrebbe succedere! E sinceramente tuo padre un po’ mi spaventa. –ammise lei guardandolo con occhi supplichevoli.
Draco ridacchiò e le accarezzò una guancia.
Non sapeva proprio cosa fare per placare la sua ansia. Non poteva dirle: “Tranquilla mio padre è solo un Serpeverde, ex Mangiamorte, e un potente mago che tiene in pugno moltissime persone” no, decisamente no.
-È ora Hermione. –decretò lui.
-E i miei amici? –chiese lei.
-Non occorre che tutta la scuola lo sappia ma sì, dovrai dirlo anche a Potter e a Weasley che sarai mia moglie presto. –disse lui in tono scherzoso.
La Grifondoro lo guardò risoluta.
-Chi ti dice che io voglia sposarti? –domandò.
Draco si sentì mancare la terra sotto i piedi e la guardò quasi con spavento ma lei sorrise.
-Stavo scherzando Draco! –gli disse vedendo la sua espressione afflitta.
Lui tirò un sospiro di sollievo e socchiuse le palpebre mentre Hermione ridacchiava.
Dopo un po’ aprì gli occhi, prese la mano della sua compagna e se la portò al petto proprio dove si trovava il suo cuore.
-Mi hai fatto prendere un colpo. –ammise lui.
-Scusa…-si scusò lei.
Malfoy scosse la testa, mise una mano dietro la nuca di Hermione e la fece avvicinare prima di baciarla.
……
Il giorno seguente la Grifondoro si prese molto tempo per pensare alla maniera meno indolore di dire ai suoi amici che avrebbe dovuto passare il resto della sua vita accanto a Draco Malfoy, il loro ex acerrimo nemico.
Alla fine la bruna optò per scrivere una lettera ad entrambi e dargliela non appena avesse lasciato la scuola per andare a Villa Malfoy con Draco.
Avevano chiesto il permesso di usare la metro-polvere spiegandone le ragioni d’uso e Silente aveva acconsentito.
L’ansia seguì Hermione ovunque quel giorno dalla prima colazione, dove a volte lei e il Serpeverde si scambiavano fugaci occhiate, all’inizio delle lezioni.
La Grifondoro era talmente tesa che, quel pomeriggio, quasi non ascoltava la lezione di Piton.
Ad un certo punto vide planare sul proprio libro di testo un uccellino di carta.
Si riscosse e senza farsi notare dall’insegnate di pozioni aprì il bigliettino su cui era scritto:
Smettila di essere così tesa, altrimenti dovrò darti un abbraccio e un bacio.
DLM
La bruna sorrise e si voltò alla sua sinistra. Perché le mandava messaggi se era proprio di fianco a lei?
Il biondo alzò le sopracciglia in modo tentatore e Hermione sorrise riuscendo finalmente a concentrarsi sulla lezione.
Amava che il Serpeverde fosse una Veela perché così riusciva sempre a capire quando lei aveva bisogno di lui.
Non avrebbe mai pensato di avere un legame così unico e speciale con Draco.
Ma a volte anche lui aveva bisogno di lei, dei suo baci e dei suoi abbracci.
Conclusa anche l’ultima lezione Hermione salì nel suo dormitorio, posò la cartella, si diede una sistemata cercando di essere presentabile e affidò al gufo di Draco le due lettere che avrebbe dovuto consegnare a Harry e Ron.
Una volta che ebbe sistemato tutto sia lei che Malfoy presero la polvere volante che Silente gli aveva dato e si posizionarono di fronte al camino della loro sala comune.
Si scambiarono uno sguardo e si presero per mano prima che Draco, con in mano una manciata di polvere, scandisse: Villa Malfoy! E gettasse la polvere sui loro piedi.
Delle fiamme verdi li avvolsero ed entrambi sparirono da Hogwarts per riapparire in un elegante camino che si trovava al centro di un enorme sala.
Il prefetto Serpeverde uscì dal camino trascinandosi dietro la sua compagna.
Hermione non fece in tempo ad ammirare neanche un dettaglio che davanti a loro comparì un elfo domestico.
-Oh il signorino Malfoy è qui! –disse questo prima di sparire nuovamente.
Dopo quasi un minuto nella stanza fecero il loro ingresso i genitori di Draco.
La signora Malfoy a destra e il signor Malfoy a sinistra.
Lucius aveva uno sguardo da superiore stampato in faccia, quasi lo stesso che fino a poco tempo fa utilizzava anche suo figlio. I capelli erano sciolti, indossava abiti neri e aveva in mano il suo bastone.
Narcissa invece sembrava stesse sorridendo leggermente, portava i capelli sciolti e un lungo abito nero.
La Grifondoro guardò entrambi sentendosi un pesce fuor d’acqua e strinse leggermente la mano del biondo accanto a lei sostenendo però lo sguardo dei signori Malfoy con un coraggio da vera grifone.
Quel gesto non passò inosservato a nessuno e Draco iniziò a parlare.
-Madre, padre, vi ho portato la mia compagna Hermione Granger. –ammise.
Nessun segno di disgusto trapelò dall’espressione di Lucius mentre Narcissa si apprestava a dire:
-Benvenuta a Villa Malfoy.
-Grazie signora Malfoy. –la ringraziò la bruna facendo un cenno con il capo.
-Viste le circostanze puoi chiamarmi semplicemente Narcissa. –disse lei tentando di spezzare l’ansia che regnava nel salone.
-Lei sa già tutto e ha anche accettato di amarmi. –decretò Draco avvertendo la crescente tensione della sua compagna e guardando sicuro suo padre.
-Dunque da adesso farai parte della nostra famiglia… -constatò ad un tratto Lucius che fino a quel momento non aveva parlato.
Hermione si irrigidì.
-…Credo di sì…- rispose non molto sicura.
Il signor Malfoy odiava, ed era risaputo: babbani, mezzo-sangue, sangue sporco, i Weasley e Harry Potter e chiunque avesse a che fare con loro.
Lei non era certo la ragazza che avrebbe voluto come nuora.
Lucius la scrutò per un momento con occhi gelidi e privi di emozioni poi gettò uno sguardo su suo figlio.
-Beh signorina…Hermione Granger tu sai che non ho in simpatia persone all’infuori dei purosangue, però Draco è mio figlio e io non lo voglio perdere. –ammise Lucius sorprendendo sia Hermione che Draco mentre Narcissa lo guardava con orgoglio e con amore.
-Discuteremo in futuro delle altre questioni e vorremmo che passassi più spesso qui da noi. –ammise Narcissa alla sua futura nuora.
Hermione con gli occhi fuori dalle orbite annuì.
-Bene, dunque…benvenuta tra i Malfoy…-disse Lucius in tono secco e quasi distaccato lasciando la stanza.
Si vedeva che si stava sforzando per dare un’impressione diversa di se stesso.
Intanto Narcissa si avvicinò ai due e abbracciò Hermione.
-Grazie per aver salvato mio figlio. –la ringraziò Narcissa un po’ rigidamente poi anche lei se ne andò salutando entrambi.
Draco osservò la sua compagna e la trovò rigida come un manico di scopa evidentemente scossa.
-Beh è fatta Hermione. Ti hanno accolta ma dovrai farti vedere più spesso qui. –ammise lui risvegliando la bruna dai suoi pensieri.
-Wau…tuo padre l’ha presa bene e anche tua madre, decisamente! –esclamò lei avviandosi con Draco verso il camino.
-Lo credo anch’io, forse è perché tu sei la migliore della scuola anche se non purosangue. –le ricordò prima di prenderla per un braccio e fermarla.
-Hermione sei davvero sicura di volere tutto questo? –le chiese un po’ preoccupato.
-E tu? –chiese lei a sua volta osservando il biondo negli occhi.
-Io voglio te, non potrei desiderare altro. –ammise lui serio con gli occhi grigi che scintillavano.
Hermione sorrise.
-Anch’io voglio solo te perché ti amo. –decretò.
Draco sorrise e mentre la sua Veela era al settimo cielo per la confessione lui prese la sua compagna e l’avvicinò a se.
-Ti amo anch’io. –e detto questo si baciarono.
Le Veela sono creature speciali, sia in pure che in parte, e quando si innamorano sarà per SEMPRE.
Fine.
  
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