Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Shatzy    22/03/2009    7 recensioni
[Dedicata a Sara e a Roberta]
Kankuro e Ino si guardarono ancora, sconvolti.
“Ma… Ma che è successo?” chiese Kankuro, più rivolto a sé stesso che ad altri.
“Non lo so…” rispose l’altra, pensierosa.
“Certo che quei due insieme sono un pericolo! Credevo di morire” cercò di sdrammatizzare, vedendo l’espressione preoccupata sul bel visino della ragazza. “Sarà colpa del troppo caldo, gli avrà dato al cervello…”
“Mh…”
“Non ti preoccupare, non è la prima volta che litigano” riprovò, vedendo che la sua frase non aveva sortito alcun effetto.
“No…”
“Beh, noi non possiamo fare altro, che ne dici di rientrare?” propose cambiando discorso, tra un misto di delusione e speranza.
“Oh, no” rifiutò decisa.
“N-no…? vuoi rimanere qui?” chiese scettico.
“No, noi possiamo fare altro!”
[ShikaTema][KankuIno]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Temari, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questo è tutto per Sara

Questo è tutto per Sara.

Tanti auguri, tesoro ^^

 

An (im)perfect Love plan for you

 

Capitolo Tre.

 

“Allora?”

Temari era in piedi, braccia incrociate sul petto e uno sguardo indagatore che avrebbe perforato anche l’intera montagna dei volti degli Hokage. Per fortuna che erano a Suna, pensò Shikamaru.

Il ragazzo si appoggiò stanco alla finestra, le mani in tasca. “Allora cosa?”

“Che vuoi da me?” spiegò lei, sostenuta.

“Io? Che vuoi tu!”

“Questo biglietto” e Temari indicò il pezzo di carta che recava l’inconfondibile grafia precisa di Ino, “dice di farmi trovare qui a quest’ora, e ci sei soltanto tu. Quindi?”

“Quindi hai trovato me, punto.”

Shikamaru! Non farmi arrabbiare ancora!” s’infuriò.

“E va bene…” capitolò, borbottando un qualcosa che assomigliava fin troppo a unche seccatura’. Fuori un paio di uccellini cinguettavano allegri sul davanzale, tanto per ricordare che la vita andava avanti lo stesso, anche se lui fosse morto quel giorno e in quella stanza. “E’ ovvio che Ino abbia usato questo metodo infantile per farci parlare e fare pace” chiarì, evitando di dire che lui sapeva benissimo tutto, e che era stato costretto dalla sua amica a quel teatrino.

Temari alzò gli occhi al cielo, spazientita. “E che c’entra? Se hai capito le sue intenzioni, che ci fai qui?

“Beh, ci sei anche tu, no?” la contraddisse.

Temari si risentì. “Io non sapevo chi mi avesse mandato il biglietto” trovò la scusa.

“Oh, ma per favore, non sei così stupida.”

“E questo sarebbe un complimento?”

“Senti, non ho voglia di litigare.”

“Nemmeno io” ammise, concedendosi un minuscolo sorriso.

Shikamaru si rallegrò in segreto di quel piccolo gesto di lei. “Com’è che sei ancora qui? Hai detto che non volevi più vedermi.”

Lei alzò le spalle, tranquilla. “Ormai ho fatto tutta questa strada, tanto vale sentire cosa hai da dire.”

Il ragazzo la guardò, attonito. “Questa è una mossa sleale” sussurrò, mentre lei ridacchiava.

“Sentiamo pure le tue scuse, avanti” lo incoraggiò, appoggiandosi con la schiena al muro, con un bel ghigno sul viso.

“Non c’è proprio nessuna scusa, è vero che il tuo Villaggio è troppo caldo e che vorrei non metterci mai più piede” ammise, sbuffando.

“Perché invece Konoha è tanto bella…” lo riprese, scontrosa.

“Meglio di questo forno…” ammise serio.

“E tutto quello che hai detto su di me?” domandò lei, con un tono freddo e curioso.

Shikamaru sbuffò per l’ennesima volta, evitando di guardare quegli occhi indagatori. Sembrava che il cinguettio degli uccellini sulla balaustra fosse assordante, per quanto silenzio era calato nella stanza.

“Ti infiammi subito, ti credi la migliore e non accetti la verità. Questo non cambia” dichiarò calmo.

“E tu sei immaturo, pigro e noioso” caricò lei, sorridendogli impunemente.

“Perfetto.”

“Non c’è altro da dire.”

“Affatto.”

“Bene…”

“Bene.”

“Bene!”

Ed entrambi tornarono in silenzio, assorti nei loro pensieri. Forse era vero, forse mettere quei due insieme sarebbe stata una catastrofe, e non sarebbero durati più di un giorno senza uccidersi, però, magari, una piccola speranza l’avevano pure loro. Anche se diversi, anche se perennemente in lite.

Oh, insomma, ma che importava se avevano caratteri opposti? Stavano bene insieme, punto. Non è che si deve spiegare per forza ogni cosa, spesso la vita va presa come viene, anche se sembra assurda, anche se mette insieme un ragazzino pigro e una donna pericolosamente infiammabile. E poi c’era quella componente particolare a tenere legato il tutto. L’imprevedibilità.

“Tregua, ok?” propose Temari, allontanandosi dal muro.

“Ci sto” accettò lui, avvicinandosi.

“C’è un nuovo locale, a pochi minuti da qui, che ne dici se andiamo a prenderci qualcosa di fresco da bere?”

“Non chiedevo altro” sospirò drammatico lui.

“Oggi fa veramente caldo, te lo concedo. Ah, ovviamente paghi tu” evidenziò pragmatica.

“Io? E perché? L’idea è tua” provò.

“Perché sei tu che mi hai fatto infuriare, tu che hai voluto fare pace e sei tu che mi hai fatto fare tutta questa strada fino a qui” gli sorrise.

“Quanta strada, eh? Temari, la tua camera è in fondo al corridoio!

“Sempre a lamentarti, tu!”

“E va bene, pago io” si arrese, sconfitto. Lo sapeva, doveva stare il più lontano possibile dalle donne…

“Grazie” sussurrò lei, sfiorandogli la guancia con un bacio leggero.

… O forse no.

Shikamaru rimase stupito, toccandosi quel punto sul viso con un dito, incredulo.

“Cos’è quella faccia sconvolta?” lo aggredì lei.

N-niente” mentì.

Lei ghignò, trovando il suo punto debole. “Ne vuoi un altro?”

“Cos- no! Assolutamente no!” negò, allontanandosi da lei di un passo.

“Bene. Poche storie, andiamo!” lo incitò, prendendolo per un polso e trascinandolo via.

Temari, fermati, così mi fai male!” si lamentò, mentre uscivano dalla stanza.

“Sempre a lamentarti… Muoviti!”

E si richiusero la porta alle spalle.

 

*

 

Ino aprì gli occhi all’improvviso, riprendendosi. Si ritrovò seduta per terra, all’ombra di una tettoia, tra le braccia di Kankuro.

“Tutto bene?” s’informò il ragazzo, aiutandola ad alzarsi.

“Sì, perfetto” disse, pulendosi la gonna viola con le mani.

“Vuoi sederti? Vuoi un po’ d’acqua?”

“No, sto bene così.”

“E allora?” domandò, curioso.

Lei sorrise vittoriosa. “Era esattamente come dicevo io!”

“Cosa?! Mi stai dicendo che mia sorella e quel co bravo ragazzo di Shikamaru si sono messi insieme?” chiese sconvolto, correggendosi dopo aver notato lo sguardo gelido di lei.

“Non proprio, ma ci manca davvero poco. E comunque il nostro piano era far riappacificare quei due.

“Ah sì?” chiese atono lui, ricordando il discorso di lei della sera prima sul loro vero piano.

“Dovevi vedere quanto erano carini” sorrise al ricordo, espirando stanca.

“Dai, siediti e raccontami tutto” la convinse, sedendosi anche lui sulla panca di legno.

Ino gli raccontò nel dettaglio tutta la scena e tutte le battute, sorvolò abilmente sul bacio finale per concludere con “la fuga romantica”, a detta di lei, dei due.

Kankuro la guardava parlare sicura di sé, mentre esponeva tutto in modo chiaro e preciso, come una vera pettegola. Si ritrovò a sorridere di questo pensiero, notando anche quanto fosse più carina quando era tutta intenta in qualcosa. E lo dovette ammettere, quella ragazza di cervello ne aveva eccome!

“Ho capito. Quindi la storia si è risolta, bene.”

“Sì, e si è risolta grazie a noi due!” evidenziò contenta, sorridendogli.

“Beh, io ho fatto ben poco” ammise, alzando le spalle. “Sei tu che hai deciso di aiutarli, sei tu che hai convinto il tuo amico a fare pace e mia sorella ad incontrarlo. E sei tu che hai usato il tuo jutsu per spiarli mentre parlavano. Non c’è che dire, un piano geniale” ammise.

“A forza di stare in squadra con Shikamaru, un po’ della sua intelligenza sarà entrata anche nel mio cervello” scherzò, sincera.

“Hai dimostrato di saper gestire una situazione da cui io, un Jounin, volevo scappare. Ci sei nata con questa dote, fidati” concesse, non rendendosi nemmeno conto della profondità delle sue semplici parole, tanto che non capì il rossore sulle guance di lei. “Ti senti male? Hai consumato troppo Chakra?”

N-no, affatto. Ho solo trasferito la mia mente in un piccolo uccellino, non è difficile” si vantò, riacquistando sicurezza. “Non ero nemmeno sicura che avevate animali del genere, con questo caldo” rise.

“E invece Suna ti ha sorpreso, eh!”

“Sono stata fortunata, meglio un uccellino che una lucertola, no?”

“Di quelle ce ne sono a milioni” la informò, mentre una smorfia di disgusto nasceva sul viso di lei.

Rimasero in silenzio per un po’, guardando la sabbia ai loro piedi che veniva smossa da un venticello caldo.

“Ehi…” lo richiamò lei.

“Che c’è?”

“Non hai approfittato di me mentre ero incosciente, vero?”

Kankuro arrossì all’improvviso.

“Oddio, sei arrossito! Allora è vero! Che mi hai fatto?” chiese sconvolta lei, allontanandosi da lui di poco.

“Ma niente! Ma che domande sono? Certo che non me ne sono approfittato! Per chi mi hai preso?” si difese, mantenendo un diffuso rossore sul viso, senza trucco per una volta.

“Meno male” sospirò sollevata.

“Ma guarda chi mi doveva capitare…” borbottò, mentre ripensava a quei pochi minuti che era rimasto solo con il corpo incosciente di lei. E gli tornò in mente quel viso candido, che mai avrebbe pensato di vedere così vicino al suo, quei capelli morbidissimi che gli sfioravano la mano, e quell’espressione delicata, almeno ora che non lo sgridava per qualcosa. Non pensava che una ragazza potesse essere tanto fragile e forte al tempo stesso. Ino in quei tre giorni lo aveva colpito.

“Io ho fame” esordì lei, alzandosi in piedi.

“Cosa?” Kankuro si riscosse dai suoi pensieri.

“E’ quasi ora di cena ormai” spiegò.

“Ah, ok, ci vediamo domani, ciao” la salutò, alzandosi a sua volta per rientrare in casa, sotto lo sguardo attonito della ragazza.

E poi, improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, gli tornarono in mente le parole di sua sorella, a severo monito.

Non può fare il bambino sempre, è ora che cresca e che impari a comportarsi con una ragazza.

E sentì scattare qualcosa in lui. Si voltò, richiamando Ino, che si stava avviando stancamente verso il centro del Villaggio.

Ino! Aspetta” la raggiunse. Lei si voltò, in attesa, con un’espressione indecifrabile. “Ecco, mi chiedevo se… Beh, ho fame anche io, quindi perché non… C’è un nuovo ristorante proprio qui vicino, magari noi due possiamo…

“Ci stai provando” affermò lei, scettica, incrociando le braccia al petto.

“Ma no…” il ragazzo perse tutte le forze, abbassando le spalle. “Senti, lascia stare, ci vediamo” la salutò di nuovo, voltandole le spalle.

E Ino si morse un labbro, riflettendo.

Ha un carattere forte, e tende sempre a comandare su tutto e tutti, alla fine ci si stanca, no?

Shikamaru aveva dannatamente ragione, e lei non voleva che qualcuno si stancasse di lei. Non qualcuno a cui lei teneva.

Kankuro” lo richiamò. “Come sono le porzioni in quel ristorante di cui parli?”

Il ragazzo si voltò, speranzoso, e trovò ad accoglierlo un bel sorriso dolce. Un sorriso di chi accetta un invito.

“Enormi” le rispose, sorridendo a sua volta e riavvicinandosi.

“Bene, allora accompagnami. Non so se riesco a finire tutto il piatto, e mi servi tu.

“Ma guarda che quelle porzioni vanno benissimo per una persona…

“Ho lo stomaco piccolo, io” affermò, sospirando.

“D’accordo allora. Lascia fare a me, la metà che lasci la mangio io!” affermò, battendosi una mano sul petto. “E comunque tu sei perfetta così, non farti problemi se poi vuoi finire tutto il piatto.”

Noi donne vogliamo soltanto un po’ di gentilezza, che ci vuole a dire due paroline carine? Mettete da parte il vostro stupido orgoglio maschile, una volta tanto!

Ino arrossì, annuendo.

“Allora andiamo…” disse lui, ancora un po’ scettico per un probabile rifiuto.

Ino gli sorrise, prendendogli il braccio. “Ok” accettò. 

Se mostrasse anche il suo lato gentile, ogni tanto, la potrei sopportare meglio. Così è… impossibile.

Si avviarono per le vie del villaggio, vicini, parlando di qualcosa di estremamente banale.

Nessuna porta da sbattersi alle spalle, nessuna sorella o migliore amico da salvare, nessuna teoria misogina da abbracciare.

Era perfetto così, nella sua imperfezione.

 

*

 

“Allora?”

“Allora cosa?”

“Che ti avevo detto? Ho vinto io, come sempre…”

“Quanto sei noiosa…”

Temari si alzò, scendendo con un salto dalla tettoia di legno, dove era rimasta in ascolto fino ad allora, seguita dall’altro.

“Questa storia è stata proprio divertente!” esordì lei, stiracchiandosi, sentendo l’aria della sera scendere più fresca.

“Questa storia è stata una noia totale…” la contraddisse lui, sbadigliando.

Temari lo guardò con un sorrisetto di sfida. “Dici così solo perché ho vinto la scommessa.”

“Ricordami di aggiungere alla lista delle tua qualità anche ‘infantile’.”

“E alle tue ‘incapace di perdere’.”

Shikamaru osservò la stradina buia dove i due erano spariti poco prima, riflettendo. “Tu sei proprio sicura che Ino e tuo fratello siano una bella coppia, eh?”

“Sì. Hai visto come è andata a finire, no? Sono perfetti insieme” dichiarò convinta.

“Mah…”

“Ma cosa?”

“Niente… Conosco Ino, e tuo fratello, beh… senza offesa, eh!” provò lui, facendo una smorfia.

“Lo so che Kankuro è un bambinone, ma sta imparando, no? Ha colto alla perfezione tutti i miei consigli, e anche Ino ha fatto lo stesso con i tuoi. Altrimenti non sarebbe finita così. E io non avrei vinto. Ma questo era impossibile…” aggiunse ghignando.

“Ho capito, ho capito…” sbuffò seccato.

“Che bella coppia! Non ti senti soddisfatto dopo tutto questo lavoro?” chiese, contenta.

“Se lo dici tu…” concesse, scettico. Un fratello in meno da affrontare.

“Lo dico io!”

“Ma perché ci tieni così tanto che Ino si metta con tuo fratello?” chiese, ancora.

“Beh, è una brava ragazza, merita un po’ di amore, no?”

“E credi che Kankuro sia in grado di piacerle?” domandò scettico.

“Ovvio!” E almeno così Ino ti starebbe alla larga, nel caso si accorgesse di te.

“Bah… Ancora mi chiedo come questa assurda recita abbia potuto funzionare” continuò.

“Il nostro piano era perfetto, non potevamo fallire.”

Shikamaru si limitò a scrollare le spalle, evitando di dire che per quell’idea assurda di Temari lui era stato, per i tre giorni della missione a Suna, chiuso in camera senza poterla nemmeno vedere. Perché grazie al piano della ragazza, loro due dovevano fingere di aver litigato, così Kankuro e Ino sarebbero caduti nella trappola, desiderosi sicuramente di aiutarli.

Oh, certo, come se a lui fosse interessato qualcosa… Ino era come una sorella, e ci teneva forse più della sua stessa vita, ma era più che convinto che sapeva trovarsi da sola un uomo; e quel Kankuro… non è che lo ispirasse poi molto.

Un attimo. Quella era gelosia fraterna?

“Non so cosa hai detto a Ino, ma ha funzionato. Non ti credevo capace di affrontare discorsi del genere” lo prese in giro.

“Le ho detto quello che mi hai detto di dirle, che ai ragazzi non piacciono le donne con un carattere troppo duro e autoritario, proprio come quello che tu hai mostrato l’altro giorno sulla terrazza.”

Temari annuì. “Beh, ha funzionato, ha capito che anche lei si comportava allo stesso modo, e per evitare di finire come noi è cambiata” rifletté.

“Come noi secondo il tuo piano” precisò lui, ponendo l’accento sul fatto che fosse tutta una farsa fin dall’inizio.

“Sì , certo…” continuò. “Ma lei che ti ha risposto?”

Shikamaru arrossì improvvisamente, ripensando alle parole della sua amica.

Beh, ma a te piace lo stesso, no?

E odiava ammetterlo, ma Ino aveva proprio ragione.

“Ma niente, non me lo ricordo” mentì.

Lei lo scrutò, poco convinta. “Ah, sì? E cos’è questo niente diffuso su tutta la tua faccia da bravo bambino?” chiese ironica, tirandogli una guancia.

“Ahi, mi fai male” si lamentò. “Pensa a tuo fratello invece che a me, che non è riuscito nemmeno a convincerti a fare pace… Ma di che avete parlato? Ah, inutile che te lo domandi: di me, immagino, e male…” cambiò discorso, toccando inconsciamente un tasto dolente.

“Non sono affari tuoi!”

E non hai negato! Temari, tu sei cotta totalmente!

Ma da quando Kankuro aveva la sensibilità di capire certe cose? Di certo si era esposta troppo, e lui se ne era accorto. Quei tre giorni erano passati lentamente, per lasciare suo fratello e Ino da soli, lei e Shikamaru si erano accordati di vederli il meno possibile, e dato che nemmeno loro due potevano stare insieme, per via del litigio, Temari aveva avuto tanto tempo libero. Per stare da sola. A pensare.

E la cosa le dava sui nervi, perché ovunque guardasse, quello stupido e infantile sentimento continuava a riemergere più chiaro che mai.

Ok, un giorno gli avrebbe fatto pagare anche questo, a Shikamaru. O a Kankuro. In fondo era uguale.

“Io ho fame, mi porti a mangiare qualcosa?” esordì, cambiando argomento.

“Cosa? E perché io?” si allarmò l’altro.

“Vedi qualcun altro qui?” gli fece notare, decisa.

Shikamaru sbuffò. “D’accordo…”

“Bene! Dobbiamo trovare un posto in cui stare abbastanza lontano, ma abbastanza vicino per sentire cosa si dicono” pensò ad alta voce.

“Eh? Ma vuoi seguire Ino e Kankuro anche a cena?

“Certo! Devo vedere come quello scapestrato si comporta con lei” ammise seria.

Il ragazzo espirò forte, alzando gli occhi al cielo. “Non ne hai abbastanza? Sono tre giorni che li spii…”

“No, ormai devo sapere come si conclude questa storia” s’intestardì lei. 

“Guarda che sono abbastanza grandi per gestirsi da soli” chiarì.

Temari ci pensò su per un secondo. “Sì, ma io…” provò.

“E se andiamo in quel ristorante in fondo a quella strada?” propose lui, indicando la via opposta a quella presa da Kankuro e Ino.

“Quello?!” chiese conferma lei, interessata. “Fa delle porzioni minuscole, però.”

“Mi sembra quello giusto, quindi…”

Temari arrossì. “Che intendi dire?”

“Che prendiamo due piatti, e il terzo lo mettiamo al centro, così chi vuole lo mangia, ok?”

“Ok!” accettò entusiasta.

Gli prese il braccio con entrambe le mani, avvicinandosi a lui e iniziando a incamminarsi sulla strada. Entrambi arrossirono per quella vicinanza gradita, rimanendo per una volta in silenzio. Non che ci fosse poi niente da dire.

Erano incompatibili, strani, facilmente propensi al litigio e imperfetti in tante piccole cose.

Ma insieme, formavano una squadra a dir poco perfetta.

 

There is no such thing as perfection. The world itself is imperfect, that’s what make it so beautiful.

 

 

Fine

 

 

Note: inizio col dire che la citazione finale è copiata pari pari dalla puntata 51 di FullMetal Alchemist. Chi mi conosce, sa! <3

L’ho messa in inglese perché non ricordavo bene le parole in italiano XD “Niente al mondo è perfetto, ed è per questo che è così bello” devono averlo tradotto in questo modo.

*O*

Ok, mi sono ripresa, devo solo evitare di pensare a quella scena.

Sì, è una ShikaTema, è un altro fandom, io ce la posso fare! *fa tutto da sola*

(Anche nell’altra fic, “Useful fever”, avevo messo qualche accenno sempre a questa puntata… chissà perché XD Che poi mi ero totalmente dimenticata di quella fanfic, meno male che mi hanno avvertito, dovrei finirla ^^”).

Ma passiamo al capitolo! (finalmente). Sto tergiversando perché non so che dire, ovviamente era tutto calcolato dall’inizio, e se Kankuro e Ino sembravano i cupidi, in realtà i veri cupidi erano Shikamaru e Temari. Beh, si sono fatti del bene a vicenda, dai XD Per questo dicevo che il primo capitolo faceva schifo, perché quella litigata continua a sembrarmi talmente finta che non so come avete fatto a non insultarmi ^^”

E metto la parola fine alla mia prima long… che emozione! Ce ne sarà mai un’altra? Dipende solo da voi (e da me, e dai miei prof).

Bene, è tutto finito nel verso giusto, viva l’ammmore!!

*fugge*

 

Spero che la fic sia piaciuta, e ne approfitto per fare ancora gli auguri a Sara ^^

 

Grazie mille a chi ha commentato e a chi lo farà.

Grazie a chi ha messo la fanfic nei preferiti dal primo capitolo, ma pensate che vedrò mai un vostro commento? Lo so che la fic vi piace dato che è nei vostri preferiti, ma mi farebbe piacere lo stesso sapere cosa effettivamente vi ha colpito ^^

E poi i lettori anonimi… beh, per modo di dire anonimi, lo so bene chi è che legge XD Ma come lo devo dire che bisogna commentare? Altrimenti poi gli autori perdono interesse! Questo fandom è pieno di gente, eppure le fanfic hanno pochi commenti, siete pigri! Ho letto in questi giorni due fanfic ShikaTema bellissime, una lime e una dolcissima e tenera, ebbene? Quindi non è solo me che non commentate, non lo fate con nessuno ^^” Non so se sentirmi meglio o peggio XD

Su, avanti, due paroline di commento non hanno mai fatto perdere tempo a nessuno, fate contenta me e vi sentite più leggeri voi.
Grazie ^^

 

 

Risposte ai commenti:

Vale: c’è una cosa che devo dirti e te lo dico qui perché almeno non puoi rispondermi subito come su msnVale-chan, mi sono rotta del comico! Voglio scrivere qualcosa di serio, una deathfic! Così la gente mi apprezzerà di più ù_ù Darò sensazioni forti, e mi prenderanno per una persona seria, sarò ad un livello più alto! *O* Che ne dici? Mi seguirai? O mi spari perché sono uscita dal percorso stabilito? (citazione) XD Tesoro, ovviamente scherzo, lo sai come la penso e quali sono i motivi che mi spingono a scrivere. Ma siamo in vena di commenti scleranti per questa minilong, quindi… Passando al commento, Kankuro e Ino mi danno tanta idea di comicità (mi dirai, chi non te la dà… ^^” vero), quindi mi piacciono. Prima o poi descriverò solo per te un Kankuro mezzo morto e mezzo nudo avvolto da una copertina azzurra, ok? Ma in fondo, di lui seriamente ho già scritto ^^ (il tuo vero regalo non pubblicabile XD). Sono contenta che ti piaccia sempre, so che sei una estimatrice ù_ù E grazie per il 30 e lode *faccina che ridacchia dietro il ventaglio* Ciao ^____^

 

Rinalamisteriosa: allur, Kanky non è il nomignolo che gli ho dato io, lo chiamano così e ne ho approfittato XD e no, lui non mi piace “in quel senso” perché mi ricorda in modo spaventoso mio fratello (e non hanno nemmeno niente in comune, da notare). Ma lo sai che tanto scrivo sempre di personaggi maschili che non mi piacciono XD Sarei da far vedere a uno bravo. E Ino… beh, questo capitolo è la conclusione, per cui niente sfuriata XD Povero Kanky altrimenti, non si meritava tanto, non ha alcuna colpa. E grazie per la solidarietà con i lettori anonimi, ma come vedi, è tutto inutile XD Grazie ancora, ciao!

 

bambi88: ah, mi spiace, niente yaoi L è andata così per stavolta, vedremo la prossima! In effetti mi sa che la protezione dei Kankuro maltrattati mi verrà a cercare, ho esagerato… ma non ho resistito *-* e poi sono stata fin troppo buona nel finale, deve solo ringraziarmi! E anche quell’altro idiota! Come sono buona ^^

E noi non abbiamo solo il territorio di caccia moro-biondo diverso, noi abbiamo anche il genere comico-serio diverso! Siamo un po’ come lo Yin e Yang, tutto nero però ù__ù Ciao XD

 

Jiraiya: grazie mille! Sono contentissima che ti sia piaciuto come ho reso i vari personaggi, ma come hai potuto leggere dal capitolo, c’era qualcosa sotto (mi diverto a incasinare le trame ^^” è un vizio). Grazie ancora, sei stato gentile, ciao!

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Shatzy