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Autore: CrisAndree    15/02/2016    5 recensioni
Arriva un momento in cui tutti dobbiamo maturare. Non tanto, ma almeno un pochino! Bisogna tirare le somme e capire dove si vuol andare! E' il caso di questa mia FF. Come sempre, le femminucce sembrano maturare prima dei maschietti. Akane sembra prendere un pò più di coscienza di sé stessa, ma Ranma?
Riguardo il titolo "Unconventional Days" l'ho dato più che altro per segnalare che i personaggi potrebbero risultare leggermente diversi, ma io non sono la Takashi ;)
Buona lettura!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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-Ranma insomma!!! Vuoi smetterla di correre avanti e indietro come un matto?! Stai facendo un disastro!!!

-Non è colpa mia, è lei che non si decide a staccarsi dalla mia testa!!!

-Possibile che non sia mai colpa tua! E finiscila di agitarti, non riesco ad avvicinarmi se non stai fermo!!!!

-Toglila toglila toglila toglila toglila!!!

-Miaaaaaaaao!!!

Akane cercò inutilmente di avvicinarsi a Ranma inseguendolo da cima a fondo del locale, intanto Midori non poté fare altro che guardare basita tutta quella folle situazione.

-Ma che sta succedendo, qui?

Ukyo, alle spalle della biondina, si sollevò da terra ancora grondante d'acqua.

-Accidenti, ma che ti dice il cervello!? Ti sembra normale lanciare secchiate d'acqua ai passanti senza motivo????

Sul "senza motivo" Midori avrebbe avuto di certo da ridire ma, troppo presa a non capire, si limitò a girarsi per guardarla. Ukyo la riconobbe e la indicò con l’indice.

-Ma tu sei la pattinatrice di ieri!!! Maledizione, possibile che ogni volta che t’incontro crei solo problemi!!! C'è qualcosa che non funziona, dentro a quel tuo cervello????

Midori si limitò a guardarla, poi abbassò lo sguardo sulla papera ancora alla ricerca degli occhiali. Dopo alcuni secondi, sempre ignorando le domande della cuoca, flesse le ginocchia e raccolse gli occhiali fermi vicino ai suoi piedi.

-Stai... cercando questi?

Mousse si voltò cercando di metterla a fuoco e allungando le ali a caso per intercettare l'oggetto offertogli. Riconoscendo i suoi occhiali emise un suono gracchiante ed euforico, sfilandoli dalle mani della biondina e inforcandoseli sul becco. Tornò a vedere.
Si voltò verso Midori e le fece un inchino, piegando un’ala davanti allo sterno e flettendo il lungo collo.
La ragazza lo guardò sempre perplessa, ma passò poco prima che le si illuminasse lo sguardo.

-La papera mi ha ringraziato!!!! Quanto è carina!!!

Prese Mousse fra le braccia portandoselo al petto e, sollevandosi, si decise a guardare Ukyo.

-HAI DECISO DI IGNORARMI PER TUTTALA VITA????

-Mh? Ahhh, tu sei la ragazza che stava con quel ragazzo che urlava appresso ad Akane ieri nel parco, giusto? Spero che non si sia fatto troppo male.

Le sorrise radiosa come se nulla fosse successo, né il suo scontro con Ranma e tanto meno il fatto di averle tirato una secchiata d'acqua.
Ukyo si chiuse nelle spalle stringendo i pugni.

-Cos'è, mi prendi il giro? Certo che non si è fatto niente! Ranma non si fa certo mettere KO da una scemetta con i pattini a rotelle!!!!

Allungò la mano verso l'interno del locale indicando Ranma ragazza ancora alle prese con Shampoo: Midori seguì la direzione del dito e guardò la ragazza dai capelli rossi. Batté le palpebre un paio di volte.

-.... Io me lo ricordavo più alto e con meno seno.... e non aveva i capelli neri?

-Ranma!!!! Fermati, dannazione!!!!!!

-Togliemela toglimela toglimela toglimel... eh?

Ranma percorse il corridoio fra i tavoli per la miliardesima volta, sbraitando e agitando le braccia come indemoniato. D’improvviso si sentì mancare la terra sotto i piedi e Shampoo emise un miagolio di protesta nel venir tolta dalla testa del Futuro Marito.
Ranma girò il volto per capire cosa fosse successo.
Al suo fianco, Jean teneva  lui e Shampoo per la collottola: in forma femminile era molto più basso e più leggero, ed essendo Jean decisamente alto e robusto, non sembrò fare alcun tipo di sforzo a tenere i due separati.
Ranma né incrociò gli occhi di ghiaccio apparentemente privi d'espressione, eccezion fatta per un’impercettibile sfumatura di fastidio e disappunto.
Osservando il quadretto da fuori, Akane ebbe la sensazione di vedere un maestro che separava due bambini monelli osservandoli con rimprovero.

-Ah... Jean, mi dispiace per il baccano che hanno combinato... vedi, Ranma proprio non tollera la vicinanza dei gatti.

Akane gli sorrise in imbarazzo, abbassando il capo e incrociando le mani al ventre, simile anche lei a una bambina che si scusa con il maestro.

-Fatti gli affari tuoi, Akane!!! E tu, razza di energumeno, vuoi deciderti a rimettermi a terra??? Non sono un dannatissimo gatto!!!

Ranma si agitò nella presa di Jean tentando di liberarsi: era innegabile che, paragonato alla sua versione femminile, l'altro ragazzo fosse notevolmente più "energumeno".

Jean guardò di sfuggita Akane del tutto impassibile ai movimenti convulsi di Ranma, studiandola come ormai d'abitudine.
Mise a terra la ragazza, in silenzio ma in maniera delicata, assicurandosi che fosse ben piantata a terra prima di lasciarle il collo della casacca.

-Era ora! Provaci di nuovo e giuro che ti prendo a pugni!

Ranma ragazza sollevò il pugno leggermente rosso in viso mentre Jean, ignorandolo di nuovo, s’inchinò per lasciar andare la gattina. Come Shampoo fu a piede libero, Ranma saltò alle spalle di Akane.

-Akane... tienimela lontana...

Akane lo guardò con una gocciolona sulla nuca.

-Sei senza ritegno, lo sai Ranma?

Midori le saltellò affianco con ancora in braccio Mousse.

-Dunque... questa ragazza è il ragazzo con cui non volevi parlare ieri al parco?

Ranma strinse la presa sulle spalle della fidanzata,  socchiudendo gli occhi mentre una vena gli si gonfiava sulla nuca.

-Allora avevo ragione... sei stata tu a lanciarmi quella stupida pietra ieri...-

Akane avvampò irrigidendosi sotto le mani di Ranma ragazza, pensando che Midori avrebbe anche potuto non uscirsene con quella storia.
Sorrise imbarazzata senza rispondere.
Midori si avvicinò a Ranma sporgendosi in avanti per arrivare alla sua altezza: anche lei infatti, come il fratello, era più alta della media... e a essere più alti di Ranma ragazza ci voleva ancora meno!

-Continuo a dire che mi sembra un po’ diverso...

-Ma tu ed io ci conosciamo?

Midori sorrise.

-Oh, nulla... solo un incontro di pochi secondi

-Lo hai investito con i pattini! (Ukyo)

La biondina si avvicinò maggiormente al viso di Ranma.

-Rimane che ieri non avevo capito che fosse una ragazza... Akane, mi stupisci. E' vero che mi sei parsa particolare da subito e mi sei piaciuta, ma non immaginavo fossi così tanto particolare...

-MIDORI, MA CHE DICI! RANMA E'UN RAGAZZO!!!! SOLO CHE ADESSO E'.... oh, insomma, non è facile da spiegare!

-E che ci vuole!

Ranma ragazza si staccò da Akane voltandosi verso Jean, che in tutto quel tempo era rimasto immobile a guardare la scena a braccia conserte. Gli si rivolse come suo solito, con tono strafottente e colloquiale... a ben guardare, Ranma parlava sempre come se conoscesse tutti da una vita.

-Senti, puoi dirmi dove trovare dell’acqua calda, per favore?

Almeno il "per favore" l'aveva detto.
Jean osservò quel "microbo" rosso che lo sfidava dal basso in silenzio, ma curiosamente Akane parve percepire un che d’infastidito in quello sguardo.
Si sentì in dovere di intervenire.

-Ecco... diciamo che servirebbe dell'acqua calda un po’ per tutti. Mi dispiace crearti tutto questo fastidio ma....insomma...

Sorrideva e ridacchiava impacciatamente affiancandosi al compagno, senza sapere esattamente come spiegare le trasformazioni senza apparire pazza.
Ranma notò quell'atteggiamento remissivo: non poté astenersi dal provare una dose massiccia di fastidio.

"Ma che diamine di atteggiamento hai, brutta stupida?"

Di soppiatto osservò anche il Gigantone e notò l'intensità con cui lui sembrò studiare fisso la SUA fidanzata.
La vena sulla tempia si gonfiò di più.
Passarono diversi secondi e Ranma sentì che se si fossero guardati un altro po’ avrebbe preso fuoco, ma alla fine Jean si decise a staccare gli occhi da Akane e voltare loro le spalle dirigendosi alle cucine.

-A cosa ti serve l'acqua calda?

Midori si avvicinò poggiando Mousse su uno degli sgabelli.

-Ah si... ecco...

Akane sorrise alla biondissima, sentendosi più a suo agio a spiegare a lei che non a Jean.

-E' che Ranma è davvero un ragazzo... solo che se si bagna con l'acqua fredda, si trasforma in ragazza... e anche Lui e Lei in realtà sono persone...

Indicò Mousse e Shampoo -di cui Ranma si era completamente dimenticato e, non appena questa miagolò, saltò di nuovo alle spalle di Akane.

-Quindi... se poteste portarmi solo dell'acqua calda... davvero Midori, non so proprio come scusarmi per tutto il disturbo..

-Non preoccuparti, Akane! Di cose strane ce ne stanno tante al mondo, almeno voi sembrate divertenti! Acqua calda eh....sono proprio curiosa!!!

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Tornarono tutti più o meno alla solita normalità.
Avendoli inzuppati da capo a piedi e non potendo stare nudi nel salone principale del locale, l'intera combriccola si spostò nelle cucine.
Midori offrì a Shampoo, Mousse, Ukyo e Ranma una maglietta a testa con il logo del pub, nello specifico alle ragazze diede le più grandi che aveva in modo che si potessero coprire. I panni umidi furono stesi davanti ai forni.
Akane, accomodata per terra come gli altri al fianco di Ranma, sospirò rassegnata.

-Accidenti, guarda che razza di figura che stiamo facendo...

Ranma, di nuovo ragazzo, con le gambe incrociate e il mento poggiato su una mano, la guardò storto ma non commentò.
Ryoga, all'altro fianco di Akane, le sorrise rapito dal semplice fatto di esserle vicino.

-Avanti Akane, non preoccuparti... non sei certo tu che stai facendo una brutta figura. Sono questi idioti a essersi resi ridicoli correndo e starnazzando qua e là.

Ranma agitò il pugno contro il compagno.

-Senti, sei stato fortunato che non ti sei beccato quella secchiata d'acqua, altrimenti qui l'unico che avrebbe fatto davvero una figura da Idiota saresti stato tu!!!

-Come hai detto???

-Solo la verità, P-chan!

-CHI HAI CHIAMATO P-CHAN!!!!

Ryoga, furente fra imbarazzo e furia scattò in piedi pronto a ingaggiare battaglia.

-Ranma, che c'entra adesso P-chan.. a proposito, l'avevo lasciato solo da Ukyo prima... poverino, dovrò scusarmi quanto lo rivedo...

-Puoi scusarti ora, se ti fa piacere...

-Mh?!

-Ranma, vuoi morire per caso?

-Provaci...

-La volete smettere, voi due? Non potreste stare tranquilli almeno per un pochino?

-Ha cominciato lui!

-Tsk, non è colpa mia se hai l'intelligenza di un suino...

-Che coooossssssssaaaa????!!!!

-Ranma! Ryoga! Ora basta, tutti e due! Stiamo già arrecando problemi così, non voglio che ne causiate altri!

Ryoga si sedette in ginocchio vicino ad Akane come un bimbo ripreso dalla maestra, mentre Ranma si limitò a sbuffare e girarsi dall'altra parte.
Midori li raggiunse dopo qualche istante seguita da Jean: entrambi avevano con sé dei vassoi.

-Ecco qui!!! Vi abbiamo preparato del tè e portato qualche dolcetto, per scusarmi della secchiata d'acqua!

La biondissima si sedette a terra insieme agli altri, fra Ryoga e Mousse, senza curarsi di quanto fosse strano avere 4 persone mezze nude sedute sul pavimento a scaldarsi davanti ai forni accesi.
Jean al contrario posò il vassoio su uno dei piani di lavoro, apparentemente per niente incline a mischiarsi con i pazzi nel suo locale.

-Allora, vi state scaldando?

-Va sicuramente meglio.

Shampoo rispose da vicino il forno: da brava gatta la sensazione di calore la attirava più che agli altri. Mousse annuì alle sue parole e Ukyo si limitò a fare cenno con le spalle: la biondina proprio non sembrava piacerle.
Akane sorrise in imbarazzo.

-Grazie per la comprensione.

Midori le mise davanti la tazza di tè e facendo lo stesso con gli altri con atteggiamento esuberante.

-Scherzi, questa è la cosa più divertente che abbia mai visto! Se non fossi venuta, chi avrebbe mai creduto possibile una cosa simile... e poi dici che Cenerentola non è un nome azzeccato! Siamo proprio sicuri che nessuno di voi si trasformi in un topolino???

Squadrò i presenti con euforia e sincero divertimento.
Ranma la guardò con stizza.

-Tsk. Credi sia divertente non avere il controllo del proprio corpo? E' una scocciatura!

Prese il tè e bevve un sorso.

-Non ne ho la minima idea, ma da fuori si direbbe davvero divertente!!!

Tutti i "trasformisti" la guardarono male, Ukyo si limitò a tacere -visto che anche lei,una volta scoperto il "giochetto di prestigio", aveva usato Ranma come giocattolo per giorni.

Jean, alle spalle di Midori e ancora in piedi, all'improvviso le diede un colpetto alla nuca con il vassoio vuoto.

-Ehi, ma che ti prende!

-.................................

-Non li sto prendendo in giro, sono davvero incuriosita dalla cosa!!!

-.................................

-Come ti permetti! Non mi trasformerei in una gallina!

-.......................

-E io non starnazzo!

Tutti osservarono Midori parlare apparentemente da sola visto che Jean sembrava essere in religioso silenzio. Ranma si chinò verso l'orecchio di Akane.

-Ma... parla da sola?

-Veramente credo che parli con Jean....

-Non mi sembra che lui stia rispondendo però...

-Sai, mi ricordano tanto mia sorella e Chaski... hai presente, la fidanzata di Sentaro... solo mia sorella è riuscita a sentire la sua voce, anche se non so perché. Con lui credo sia uguale...

 Smisero di parlare fra loro quando il ragazzo si abbassò per posare davanti ad ognuno un bel piattino con sopra una discreta varietà di dolcetti: occhi di bue con la marmellata, frollini al cioccolato, biscotti decorati con la glassa reale, macaron e dei minuscoli cup cake con il cappuccio spiraleggiante di panna.

-Ma come sono cariini!
 
-Fanno davvero venire l'acquolina in bocca!

-Ovvio che sono belli!!! Li ha fatti mio fratello!!!

Dimentica del battibecco con il fratello, Midori si sedette gonfiando il petto pavoneggiandosi.
Ukyo la guardò storto.

-E' incredibile che tu sia la sorella del signor Yamashita... lui che è sempre così composto e a modo.

-Vero?! Per questo sono così fiera di esserne la sorella!!! Mi fa guadagnare un sacco di punti!

Nulla da fare, Midori sembrava non percepire proprio il disappunto che Ukyo provava per lei.
Dalla sala principale arrivò il trillio del telefono.

-Scusate... vado a rispondere, voi mangiate pure!!

Midori si alzò da terra e lasciò le cucine. Shampoo, Mousse, Ukyo e Ryoga iniziarono a mangiare mentre Ranma e Akane vennero serviti per ultimi.
Quando Jean si trovò al fianco di Akane, dal lato opposto di Ranma -per la cronaca già impegnato a gustarsi un dolcetto- lei tentò di intercettarne lo sguardo.
Intimamente era dispiaciuta: si sentiva come se avesse invaso lo stato di quiete che lo circondava.
Non che fosse prettamente colpa sua... ma la sua "quotidianità" aveva finito per caracollare dentro il locale fra urli, strepiti, disastri e follie generali.
Jean sembrò percepire lo sguardo su di sé e la guardò solo con la coda dell'occhio.
Akane sobbalzò curvando le spalle. Nonostante l'espressione indescrivibile, notò di nuovo quella parvenza di fastidio.
Sorrise appena.

-Ecco... mi dispiace per tutto il trambusto...

Piantò gli occhi a terra e non disse altro; Jean si limitò a restare fermo con il piattino a mezz'aria.
Stettero così per non più di due secondi, ma tanto bastò per non passasse inosservato agli occhi di Shampoo -che se avesse avuto ancora le orecchie da micetta le avrebbe fatte vibrare.

Alla fine Jean mise a terra il piattino davanti ad Akane schermando le iridi azzurre.

-Nessun problema...

Akane trattenne il respiro, poi si voltò verso Jean.
Si stava accomodando al suo fianco, anche lui a terra: poté notare che l'espressione era tornata quieta.

"Ma... mi ha parlato?....

Rimase indecisa se domandare di ripetere o meno, il cuore che iniziò a battere all'impazzata.

Contemporaneamente di quello "scambio" di battute, Shampoo rimase attenta come il gatto che abbia puntato la preda. Sorrise fra sé e sé.
Si avvicinò a Ranma, infantilmente entusiasta dei biscotti, scivolandogli al fianco voluttuosa.

-Certo che quei due sembrano andare proprio d'accordo, non è vero Lanma?

-Mh?

Ranma guardò la cinesina ancora con il boccone fra le labbra, lei fece un piccolo gesto con il capo. Volse lo sguardo per assistere all'accomodarsi di lui a terra.

-Non ci trovo nulla di strano.

Chiuse gli occhi e ingollò un altro dolcetto. Una volta tanto fu Shampoo ad alzare gli occhi al cielo contro l'inettitudine e l'insensibilità del "futuro marito".
Decise di non andare oltre, tirandosi nelle retrovie ma tenendo sempre sotto controllo la piccola dei Tendo.

Mangiarono e bevvero tutti con allegria, senza battibecchi o frecciatine, troppo impegnati a godersi il piacere dei dolci per farsi rovinare l'atmosfera.

-Bene... penso che ormai i nostri vestiti siano asciutti. Potremmo anche rivestirci.

Ukyo si alzò per prima avvicinandosi alla sedia dove erano sistemati i suoi pantaloni e la casacca da cuoca; la maglietta del locale le scivolò lungo i fianchi comprendo quanto bastava per non farla apparire in mutande.

Fu seguita da Shampoo, Mousse e Ranma.
Mentre loro si rivestivano, Ryoga -che chiacchierava con Akane- guardò per caso Jean.

-Ehi amico?... Va tutto bene?

Akane si voltò.
Rimase perplessa nel notare che il ragazzo sembrava rigido e in imbarazzo.

Va detto che, per tutta la bella combriccola di svitati, le semi nudità di ragazze e ragazzi erano diventate un abitudine, ma insomma... non si vede proprio tutti i giorni un gruppo di belleragazze che ti sfilano davanti in intimo, pronte a vestirsi e svestirsi a tre metri da te, oltretutto insieme ad altri ragazzi anche loro in boxer.

Jean tenne fermamente gli occhi chiusi bevendo il proprio tè, tremando leggermente.

Shampoo gli si parò davanti, indossando il suo vestitino cinese di raso rosa pallido decorato con fiorellini rossi ricamati...

Diciamo pure che la maglietta del locale copriva di più.

Gli sorrise chinandosi in avanti mostrando la maglia.

-Grazie per il prestito... dove possiamo lasciarle?

Jean non alzò gli occhi e rimase in silenzio.
Nonostante il temperamento indifferente, tutti poterono notarne il disagio.

Dopo un pò che non ricevevano risposta, fu Ranma ad avvicinarglisi con espressione interrogativa: mise le mani ai fianchi e si fletté quanto bastava per cercarne il viso.

-Va tutto bene? Non mi sembri avere una bella cera, sai....

Jean scostò lo sguardo di poco, quasi fosse indeciso se dare segni di emozione o mantenere il suo aspetto impassibile.

Per la prima volta ad Akane lo vide innegabilmente in difficoltà.
Le fece tenerezza.

Si alzò da terra e si avvicinò alla cinesina, prendendole l'indumento.

-Dai pure a me Shampoo. Ho visto dove tengono i panni da lavare. Le sistemo io.

Passò a Ukyo, quindi a Mousse e infine a Ranma. Allungò la mano verso di lui.

-La tua è l'ultima.

Gli sorrise.
Ranma non fece altrettanto.
Tenne stretta la maglia prendendosi del tempo per guardarla, l'espressione imbronciata: Nella testa vagliò tutta una serie di domande che iniziarono a vorticare.

Perché sembri tanto preoccupata? Cos'è quell'espressione comprensiva ed empatica? E' lui che hai seguito? E perché l'avresti fatto? Che diamine ci trovi di così interessante in questo pappamolle? Possibile che tu sia così stupida?

-Certo che quei due sembrano andare proprio d'accordo, vero Lanma?

DemonChibi gli sussurrò all'orecchio mimando lascivamente la voce di Shampoo, facendo gli occhioni Grandi Grandi, dalle ciglia Lunghe Lunghe e indossando una bella parrucca dai capelli viola con i codini.

-Ma come cavolo sei conciato!!!!????

Chibi2 guardò con orrore la versione Pin-up Lasciva di DemonChibi.

-Perché, tu non trovi che vadano d'accordo?? Hai notato come è solerte ad aiutarlo? E Ranma che ha perso anche tempo appresso a lei in questi giorni.

DemonChibi si tolse la parrucca.

-Se fossi io a scegliere, sicuramente sceglierei Shampoo.

-Ma che vai blaterando!!! Smettila!!!

-Bleeeeeah, non mi prendi!!!!!

DemonChibi e Chibi2 iniziarono a rincorrersi.
Corsero, corsero e corsero fin quando l'urlo di Chibi 1 non li investì in pieno.

-LA VOGLIAMO FINIRE!???

All'esterno, Ranma consegnò stizzosamente la maglietta ad Akane, quasi lanciandogliela.

-Tsk, sembri sentirti a tuo agio qui... devi essere una cliente fissa.

Akane abbassò la stoffa che le era finita in faccia.

-Ranma, ma insomma!!! Che diavolo ti è preso?!

-Niente, che cosa dovrei avere?!

-Caprone, abbi un po’ di rispetto nel rivolgerti ad Akane!

-Non t’intromettere, stupido Suino!

-NON CHIAMARMI SUINO!!!!

-Jean...

Ryoga e Ranma furono interrotti da Midori tornata dal salone centrale.
Il fratello, ancora a terra, sollevò gli occhi verso di lei.

-Abbiamo un piccolo problema per stasera. Toki, Mimì, Ashitara e Yuki non potranno essere dei nostri al servizio.

Intravedendo in quel discorso un modo per togliersi dalla situazione di imbarazzo, Jean colse la palla al balzo e assunse il suo solito sguardo impenetrabile, sollevandosi e distraendosi di buon grado dai presenti.

-Cos'è? Erano andati a fare un'uscita tutti insieme che non c'è nessuno?

-Già... hanno approfittato della giornata per farsi un'uscita fuori porta ma sulla via del ritorno si sono imbattuti in un incidente.

-Stanno bene?

-Si, loro non sono coinvolti... però hanno assistito e si sono fermati a dare una mano.

-Ho capito.

Jean le si avvicinò per oltrepassarla.

-Vorrà dire che ci arrangeremo solo in quattro. La serata è su prenotazione quindi non avremo il problema del flusso incontrollato.

-E va bene... sarà una bella seratina. Converrà metterci subito all'opera.

Midori si rivolse agli ospiti con un sorriso.

-Bene, vedo che vi siete riappropriati dei vostri abiti. Vi chiedo ancora scusa per la secchiata d'acqua ma sapete com'è... mi stavate distruggendo la strada davanti al locale.

Fece l'occhiolino avvicinandosi ad Akane: il suo tono meno sciocco e più pratico ricordò alla minore dei Tendo la ragazza incontrata al parco e non la folle sorella di Jean.

-Grazie per averle raggruppate, Akane. Purtroppo ora non possiamo dedicarvi altro tempo per via dell'organizzazione, ma mi ha fatto piacere rivederti. Spero tornerai in un momento meno... Agitato.

Akane le consegnò le magliette senza guardarla davvero: spostò gli occhi oltre le sue spalle seguendo Jean che spariva dietro la porta delle cucine.
A quel punto era innegabile: aveva sentito Jean parlare.

-Senti Ryoga... ma secondo te quella ragazza è un po’ matta?

-Non saprei, Mousse... sembra parlare da sola ma credo risponda al fratello...

-Ma tu l'hai sentito parlare?

-Io no... e tu Shampoo?

-No... Ukyo?

Lei annui.

-Anche se ammetto che, dal vivo, devo concentrarmi per sentirlo. Al telefono, quando chiama al negozio di okonomiyaki per le ordinazioni, ha la voce più alta.

"Più alta?... ma io l'ho sentita bene..."

-Bene, allora vi accompagno e vi apro la porta.

Midori diede le spalle ad Akane.

-Aspetta, Midori!

-Mh?

-Ecco... visto il tempo che vi abbiamo fatto perdere... potrei rimanere stasera a darvi una mano al locale?



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METTO IL PUNTO E VIA!!!!

Ammetto che avrei voluto metterci altre due o tre battute e terminare in un altro modo, ma spero che la decisione sia giusta e permetta al prossimo capitolo di essere interessante.

Ben ritrovati a tutti!!! ^ò^//

Intanto chiedo scusa per l'immensità di tempo trascorsa dall'ultimo capitolo, ma nel bene e nel male mi sono successe un sacco di cose che mi tengono distante dal pc... o meglio ancora, mi tengono lontana dai formati Word! ><""""
Inoltre, questa parte mi preoccupava molto dovendo finalmente interagire Tutti con I Fratelli Mezzosangue (mi piace, come soprannome *w* da buona Harry Pottiana, mi suona prooooprio bene!!!! <3)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Sappiate che mi rendo perfettamento conto che Akane sembra soccube di Jean fino allo sfinimento, ma giuro che non c'era altro modo per descriverla TT___TT

Ci tengo a ringraziare come sempre tutte le persone che mi avevano letto e che mi leggeranno.
In particolare ringrazio Annahk44 (Annalisa) e Mary_Mari per i loro commenti <3<3<3

Spero di aggiornare quanto prima!

Un abbraccio a tutti!!!!! <3<3<3
   
 
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