Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: bex bex bex    23/03/2009    4 recensioni
[...]"Era fatta. Se Mikey aveva realmente accettato di diventare il nostro bassista i Midnight Nightmare potevano avere un futuro. Potevamo continuare a sperare.
<< Fatemi capire>> intervenne trepidante Violet << significa che da adesso il gruppo è di nuovo al completo? Ma ci pensate? Finalmente possiamo anche noi avere l’occasione di suonare la nostra musica in giro per i locali di tutto il mondo! Potremmo persino diventare più famosi della tua band >> disse rivolgendo un sorrisetto provocatore al ragazzo seduto vicino a lei.
<< Fossi in te non ci conterei troppo cocchina.>>
<< COCCHINA?>> ribattè Violet allontanando il suo uomo e perforandolo con uno dei suoi micidiali sguardi omicidi. Non sopportava che le venissero messi i piedi in testa. Neanche da Gerard. Se mi avessero mai chiesto chi tra i due fosse stato il più orgoglioso non so se sarei stata in grado di rispondere.
<< Caro il mio Gerard Arthur Way, il giorno in cui leggerai My Chemical Romance gruppo spalla dei Midnight Nightmare è più vicino di quanto pensi>>"[...]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
midnight1 Midnight
Capitolo1


Corro…Corro più veloce che posso...Sento le gambe pesanti, il respiro affannato…Inizia a mancarmi il fiato…Vorrei chiedere uno sforzo maggiore al mio corpo ma non ci riesco…Vorrei poter scappare in un luogo deserto, sperduto chissà dove…Un luogo che lui non possa trovare…Ma non ne conosco nessuno.
Non ho possibilità di fuga. Sento che è sempre più vicino…Mi tremano le gambe…Sono allo stremo delle forze…Lo sento…Sta arrivando…Concentro tutte le mie energie nell’ultimo scatto veloce che il mio corpo riesce concedermi, ed ecco che…


Mi svegliai di soprassalto.
Mi sentivo completamente indolenzita, come se qualcuno mi avesse buttata in una lavatrice, avesse premuto il tasto “turbo” e una volta tirata fuori mi avesse messa ad asciugare sotto un sole cocente. Davvero una sensazione sgradevole. Ero a pezzi e morivo di caldo.
Ancora mezza addormentata cercai di alzarmi da letto nel tentativo di alleviare un po’ il fastidio che sentivo, ma qualcosa me lo impediva. Mi accorsi di avere uno strano peso che mi schiacciava il busto e qualcosa di altrettanto opprimente all’altezza delle gambe. All’improvviso la sensazione di panico che avevo provato fino ad un attimo prima di svegliarmi dall’incubo si fece di nuovo strada nel mio corpo. Sentivo il respiro accelerare, il cuore in gola e prima che potessi rendermene conto, spinsi con tutte le mie forze il peso che m’incombeva addosso lasciandomi sfuggire un << Ah!>> mezzo soffocato.
In tutta risposta sentii un tonfo e un << Ahio!Ma che cavolo…>>  provenire da terra.
Accesi di scatto la luce.
Rivolta sul pavimento, Violet mi stava perforando con uno dei suoi soliti e micidiali sguardi omicidi, uno di quegli sguardi che spesso mi avevano fatto riflettere sul detto “se solo si potessero uccidere le persone con un’occhiata” e a quanto fossi fortunata che ciò non fosse possibile.
Dal fondo del letto sentii  muoversi qualcosa e una vocina preoccupata quanto assonnata dire
<< Ragazze…cosaaaah…mmmh…che succede?>>
La riconobbi subito. Era Lily.
<< Piacerebbe saperlo anche a me. Quella cretina di Sunlit mi ha buttata giù dal letto.>> le rispose infastidita Violet.
<< Ahahahah Davvero? Forse russavi troppo>>
<< Guarda che qui l’unica che russa sei tu, Lily>>
<< Senti senti. Ma intanto quella che è stata cacciata via sbaglio o non sono io?>>
Ed ecco di nuovo lo sguardo omicida di Violet rivolto a me.
<< E dai. Scusa tanto V… Non l’ho certo fatto apposta. Anzi a dirla tutta è colpa vostra! Ve l’avevo detto che non sopporto i film dell’orrore! E invece voi “no dai guardiamolo, non fa paura” ed eccone le conseguenze. Ho avuto un incubo devastante! Dovresti ringraziare che ti ho semplicemente buttata giù dal letto. Avrei potuto prenderti a calci o a pugni nel sonno terrorizzata com’ero.>>
<< A si? Beh allora eccoti il mio segno di gratitudine!>> ridacchiò Violet tirandomi uno dei suoi devastanti sberloni in testa. Da quando l’avevo incontrata la prima volta, al terzo anno di liceo, non era cambiata di una virgola, tranne forse per il colore di capelli. Quello variava quasi ogni due/tre mesi. Si potrebbe dire che tra i miei compagni di classe lei tenesse il primato per quella che aveva sperimentato il maggior numero di tinte. Primato che temo di averle rubato all’inizio dell’ultimo anno, presentandomi a scuola con circa cinque diverse tonalità di colori in testa. Per il resto Violet era sempre rimasta altissima (circa 177cm a confronto dei miei miseri 166), permalosa e soprattutto manesca. Spesso mi aveva dato della ritardata. L’aveva mai sfiorata l’idea che forse stavo diventando celebrolesa a causa delle innumerevoli botte che mi dava? Ormai ero davvero in ansia per i piccoli poveri ultimi neuroni che erano rimasti ad occupare il mio cervello. Tuttavia non si poteva non volerle bene. E poi era anche merito suo se avevo incontrato Lily. Lei e Violet si conoscevano dalle scuole elementari. Praticamente erano cresciute assieme. Tra di loro c’era sempre stato un legame così forte che più che due amiche d’infanzia mi erano spesso sembrate una coppia di coniugi. Potrei azzardare a dire che se Violet rappresentava una sorta di madre violenta ed isterica, Lily era il mio papino gentile e comprensivo, anche se forse, a volte, un po’ troppo perverso. Probabilmente doveva al suo carattere così tenero il grande successo che aveva con i ragazzi. O forse dipendeva più semplicemente dai suoi lunghi capelli biondi e dai suoi occhioni azzurri. Già, i suoi occhi. Bastava uno dei suoi sguardi color ghiaccio per spingerti a fare tutto quello che voleva. A ben pensare è stato proprio a causa dei suoi occhietti angelici che mi sono lasciata trascinare nel Midnight Progect. Non che la cosa mi avesse mai dispiaciuto. Infatti mi divertivo molto a passare tanto tempo con loro.
Una delle cose che mi piaceva maggiormente fare assieme a Violet e Lily era restare a guardarle mentre litigavano, o meglio, mentre facevano finta di litigare. Era uno spettacolo davvero esilarante. Spesso partecipavo attivamente anch’io, ma ascoltare gli insulti che le due si rivolgevano a vicenda era molto meglio che ricevere offese personalmente. Violet  sapeva andarci pesante.
Questa volta però, mentre ero concentrata sulle mie due compari che continuavano a ridere e battibeccare, qualcosa d’improvviso attirò la mia attenzione. L’ora sul display della sveglia.
<< Ehmmm…gente…>> le interruppi. << Spero davvero che la tua sveglia sia avanti con l’ora Violet perché sennò… Siamo nei cazz-voli>>
 Le due si voltarono verso l’orologio e Violet  sembrò sbiancare per un decimo di secondo, prima di assumere la sua tipica espressione da ‘momento di panico’.
 << Sono già le 14.15?? Oddio dobbiamo muoverci! Siamo in ritardo! Mikey non aspetterà in eterno! Giù dal letto! Subito!!>>
Nel giro di mezz’ora ci cambiammo, preparammo e ci fiondammo fuori casa per raggiungere il luogo dell’appuntamento dal quale sarebbe dipeso il nostro futuro.
Violet aveva ragione. Mikey non avrebbe certo atteso all’infinito il nostro arrivo, il che significava solo una cosa. Perso Mikey. Addio Midnight Nightmare.



Questo primo capitolo fa un pò schifo... Ma è solo un' introduzione... Ci tengo comunque a precisare che è la primissima volta che scrivo una fic, ma spero di superare la mia maestra/ fidanzata ^o^, oh oh.
Se vi sembra carina, i prossimi capitoli sono anche meglio.
Bex ^^

Dislcaimer: Alcuni personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: bex bex bex