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Autore: reflective_eyes    18/02/2016    0 recensioni
Un altro scontro dell'eroe di Hyrule per riuscire a sconfiggere definitamente il male, ma non sarà così facile.
In questa storia inserirò anche i punti di vista di personaggi quali Ghirahim, Faith, e altri.
That writig is always on your favour
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Faih, Ganondorf, Ghirahim, Link, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per quale motivo?
Non riuscivo a comprendere la causa della sua tristezza.
Mi avvicinai, ma lei si ritrasse di scatto. Cosa stava succedendo?
-Faith- cominciai, rompendo quel silenzio di ghiaccio- sono io, Ghirahim, mi riconosci?
Possibile che non riuscisse a ricordare? La mia mente cominciò ad andare in confusione.
Poi finalmente parlò, la voce limpida e cristallina che risuonava tremante nell'ombra scura della notte.
-Non...non ti avvicinare!
Aveva paura...di me?
Non le avevo mai fatto nulla per farla spaventare in questo modo di fronte a me.
-Faith, tranquilla, non voglio farti nulla.
-Ma..ma tu sei un servo di Ganon, secondo i suoi ordini dovresti eliminarmi.
Nonostante il tremito della sua voce il significato delle parole mi colpì, peggio di quanto chiunque altro avrebbe potuto fare.
Aveva paura che la uccidessi, ma non aveva capito che io volevo aiutarla.ù
Mi avvicinai nuovamente, e questa volta lei non si mosse.
Il suo respiro si fece più irregolare, mentre si mordicchiava il labbro per la tensione in costante crescita di quella situazione.
Per la prima volta non sapevo cosa fare.
Sembrava quasi che, in questi lunghi anni, avesse dimenticato tutto il tempo passato insieme.
Le poggiai una mano sulla spalla, e lei sussultò, non si era accorta che mi ero avvicinato nuovamente.
Ora solo pochi centimetri ci separavano. Potevo sentire il suo respiro, debole e irregolare.
-Faith.. c'è qualcosa che non va?
Era la prima frase che mi era venuta in mente, e appena ebbi finito di pronunciare l'ultima frase mi pentì di aver pronunciato quelle
parole.
Perché avrebbe dovuto rispondermi se credeva che volessi farle dal male?
Stranamente, invece, le parole uscirono dalle labbra sottili.
-Tu...sei stato mandato qui per uccidermi, vero?
Quell' affermazione mi fece più male di quanto avrebbe dovuto.
In effetti era logico, essendo io un servo di Ganon.
Nonostante questo non le avrei mai fatto del male, e mai avrei permesso che qualcuno la toccasse.
Provai a spiegarglielo, ma le parole suonarono prive di senso, sconfusionate, e soprattutto false.
Sembrava la promessa di un predatore alla preda, qualcosa per farle abbassare la guardia.
Lei se ne accorse ovviamente, non era stupida.
Si allontanò ancora di più, inciampando sul piede di Link. Il suo sguardo si volse immediatamente su di lui, che teneva ancora la testa bassa.
Gli occhi di Faith si spalancarono quando videro in che condizioni era il suo padrone.
-Link!
Mi irritava il fatto che si preoccupasse più per l'eroe che per me, che in questo momento stavo rischiando moltissimo anche solo per il fatto di non averla uccisa.
Possibile che non capisse che quello che le voleva veramente bene qui ero io?
Repressi lo scatto d'ira, non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose,e probabilmente avrei compiuto qualche azione che avrebbe solo portato danni.
I fatti, si sa, sono molto più importanti delle parole, che si dimenticano, si perdono nel vento senza significato.
Un clangore metallico.
Avevo lasciato cadere la mia spada.
Lei si voltò di scatto, spaventata da quel suono improvviso.
Mi guardò senza capire,e in effetti non mi spiegavo neanche io il motivo di un azione così irrazionale, ma era l'unico modo per convincerla a fidarsi di me.
Tirai un calcio alla lama, che arrivò proprio davanti a lei.
Rimanemmo in silenzio per un tempo che parve interminabile, il quale venne rotto solamente dalle flebili parole di Link.
-U...uccidilo...Faith...
Repressi l'istinto di colpirlo.
Doveva stare zitto!
Ma tanto non sarei neanche riuscito ad avvicinarmi, non volevo ammetterlo, ma l'eroe mi aveva fatto più male di quanto non dessi a vedere
Il bruciore era insopportabile, ma non potevo mostrarmi debole, non davanti al mio nemico, non davanti a Faith.
Lei fissò entrambi, squadrandoci.
Era in confusione, non sapeva a chi credere.
Io stavo in silenzio. Non volevo influenzarla.
Anche io avevo fatto la mia scelta, ed avevo sbagliato, non volevo che soffrisse come me solo a causa mia.
L'anima della Master Sword abbassò il capo.
Non mi sarei stupito se avesse provato a liberare il suo padrone, in quel caso l'avrei allontanata, e avrei portato Link in un posto nascosto.
Per quanto le volessi bene non le avrei mai permesso di aiutare l'eroe a liberarsi.
-Faith...non ricordi...tutto...tutto quello c-che ci ha fatto...passare?
Non riuscì più a trattenere la rabbia.
Feci comparire un pugnale, un cenno e si piantò nella spalla del ragazzino.
Gridò, ma a me non importava.
Avevo aspettato così tanto tempo, e ora volevo solo vederlo morto.
Ad un mio comando la lama si rigirò nella carne dell'eroe, facendo scorrere altro sangue.
Un altro grido si unì all'eco del primo, questa volta strozzato dalle lacrime che premevano per uscire, per scorrere insieme al sangue sul pavimento.
Faith agì di scatto, levado l'arma dall'arto dell'eroe.
-Sei un mostro!
Come osava parlarmi in questo modo? Dopo che l'avevo salvata così tante volte?
-Allora ti dovrai abituare al fatto che solo i mostri ti aiuteranno. Non ricordi l'ultima volta?
Il suo sguardo si abbassò, e si rimise in piedi, la mia spada stretta debolmente in pugno.
Quando fummo a pochi metri di distanza me la porse.
-Senti io... non posso stare con te, non potrei neanche parlarti o vederti, come è stato per questi ultimi tre lunghi anni.
Non ne comprendevo il motivo.
Non poteva essere stata una sua scelta, non dopo tutto quel tempo passato insieme, doveva essere stato qualcuno.
-Vedi...- continuò lei, incerta sul da farsi- quando ho detto che avevo paura di te perché sei un servo di Ganon... non era vero, non dubiterei mai di te.
È solo che, quando sono tornata ad Oltrenuvola la Dea mi ha parlato. Mi ha detto che per me erapericoloso frequentarti, parlarti, o anche solo vederti. Io non volevo separarmi da te...io...
Rimasi immobile.
La Dea.
Non riuscivo più a rimanere in piedi, la ferita al ventre aveva ricominciato a sanguinare, e le forze mi vennero meno.
Mi poggiai alla colonna portante del luogo di culto con aria disinvolta, per non far trasparire la mia debolezza.
Un debole raggio di sole penetrò dalla vetrata ad est, illuminando fiocamente il capo dell'eroe, il quale sollevò debolmente il viso, verso quella luce, quella libertà che mai più avrebbe riavuto.
Per la prima volta mi accorsi di aver vinto.
Esatto, io, patriarca dei maghi, avevo sconfitto l'eroe di Hyrule, colui che possedeva la triforza del coraggio.
Avevo finalmente avuto la meglio, dopo tanto tempo.
E poi si sa... la pazienza viene sempre premiata.


ANGOLO AUTRICE
Allora... questo angolo l'ho messo per chiedervi un favore.
A questo punto non so se mettere l'avvertimento "violenza" in questa storia... chiedo a voi e...taht writing is laways on your favour
   
 
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