TOC TOC!
Un timido bussare distrasse la famiglia Cullen dai
melancolici pensieri che dominavano la mente di tutti. Quando Edward captò i
pensieri della persona che stava al di là della porta, alzò di scatto la
testa.
-Quante volte ti devo dire che non hai bisogno di bussare? Avanti,
entra...
-Edward, ma chi é?
-Lo scoprirai presto, cara...
La porta
d'ingresso si aprì e poco dopo arrivò nel salone un ragazzo dai capelli
lunghissimi e dalla pelle scura, tipicamente indiana. A Bella quasi non venne un
colpo quando vide che il suo migliore amico si trovava a pochi passi da lei e
quando si riebbe dalla sorpresa andò di corsa ad abbracciarlo.
-Ehi, Bells,
fai piano... mi stritoli.
-Ops.
Bella si staccò mentre il suo migliore
amico ancora rideva.
-E poi, il tuo odore non é dei migliori se devo essere
sincero...
-Senti chi parla!-commentò Rosalie dal punto in cui si trovava. La
battuta, però, non era stata acida come secoli prima ma era addolcita da un tono
scherzoso mentre la diceva.
-Bionda, vorresti forse dire che puzzo?
-Chi?
Io? No, non lo farei mai...
Risero tutti, stupiti da quel nuovo scambio di
battute al quale non erano ancora abituati ad assistere. Intanto, Edward aveva
raggiunto Jacob e lo aveva invitato a sedersi accanto a loro.
-Sono felice
che tu sia tornato, sai?
-Mi dispiace tanto che per colpa mia non siate più
al sicuro, non avrei dovuto...
-Jake, tu non hai fatto niente di male. É Sam
che sta sbagliando, non tu, mettitelo bene in testa.
-Grazie Edward, davvero.
Grazie a tutti; secoli fa non avrei mai pensato di dirlo, ma siete fantastici...
comunque, come stanno i bambini? Sono venuto apposta a trovarli.
-Sono di
sopra che dormono, chiedono sempre dello zio Jake e di come mai non viva più
qui.
-E tu che hai risposto, Bella?
-Ho detto loro che ti serviva una
piccola pausa, solo così sono riuscita a calmarli.
Alice si offrì di andarli
a prendere ma il ragazzo la bloccò. Non voleva svegliarli.
-Oh, ma loro sono
già svegli. Vado di sopra...
La vampira tornò poco dopo tenendo per mano i
suoi due nipotini che corsero a velocità sovrumana quando videro chi c'era in
salotto.
-Zio Jake! Che bello, sei tornato!
-Adesso rimani con noi,
vero?
-Bambini, non posso rimanere qui. Siete ancora troppo piccoli per
capire ma sappiate che verrò a trovarvi spessissimo, non siete
contenti?
-Certo che lo siamo. Adesso vuoi giocare con
noi?
-Sicuro...
-Ehm, bambini, perché non andate fuori un
attimo?-interruppe Edward-Lo zio arriva tra poco...
-Va bene!-esclamarono
all'unisono.
Corsero alla velocità della luce fuori dalla portone principale
mentre gli adulti si parlavano di cose molto serie e di questioni che stavano a
cuore a tutta la famiglia.
-Jacob, prima dicevamo sul serio: perché non torni
a vivere con noi? Sai che così si sentirebbe meglio anche Esme, le dispiace così
tanto che tu viva nel bosco tutto solo...
Esme annuì, con lo sguardo dolce di
una madre che guarda un figlio. Certo, un figlio un po' strano, ma lo
considerava sempre suo figlio.
-Vi ho già causato abbastanza problemi, non
voglio causarvene altri...
-Jacob,-Esme parlò con voce dolce e triste allo
stesso tempo-allevia un po' il mio senso di colpa e torna a vivere con noi. E
poi anche i bambini ne sarebbero felici...
-Ma Sam...
-Niente Sam, non
pensare a lui,-gli disse Bella-é ora che pensi alla tua vita.
-Va bene, ci
penserò... comunque, se adesso volete andare a caccia potete andare. Dovete
affrettarvi, tra poco non sarà più sicuro.
Edward, Bella, Carlisle ed Esme
annuirono e si affrettarono ad uscire: avevano proprio bisogno di andare a
nutrirsi. Mentre i quattro sfrecciavano fuori, il lupo si diresse fuori seguito
da Alice per giocare coi bambini. Era vero che era migliorato il rapporto con
tutti i Cullen, ma forse quello migliore lo aveva instaurato con Alice la
vampira-folletto.
-Bambini, oggi zia Alice vi porta a vedere le cascate di
Howth. Siete contenti?
-Ehi, nana, non sarà un po' pericoloso? Volevo
portarli a vedere i giardini di Powerscourt, veramente...
-Niente da fare,
andremo a vedere le cascate!
-Ma...
-Ce la giochiamo a morra
cinese?
-Si, come no... come se tu non avessi già visto il posto dove
andremo. Il fatto che non puoi vedere me non significa che non sai dove siamo
diretti.
-Bravo, vedo che stai diventando intelligente, eh
lupacchiotto?
-Comincia a correre, nana, se ti prendo...
Jacob cominciò a
rincorrere Alice mentre anche i bambini li seguivano senza sforzi, ridendo di
come quei due se la ridevano insieme.
Scusate per il ritardo, ma ho un mare di
impegni e non so dove sbattere la testa @__@
Spero che questo capitolo vi
piaccia e che come al solito commentiate in tanti
^^