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Autore: Silkye96    20/02/2016    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa fanfiction è principalmente yaoi, ma inserirò anche coppie het.
Allora, non penso di definirla una raccolta di One-shot in quanto ogni storia è collegata alla precedente.
Però, ogni capitolo tratterà di una coppia differente e verrà vista dal punto di vista di un personaggio diverso ogni volta.
Spero possa piacervi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Natstiel CAPITOLO 2:
                          CastielxNathaniel


Ciao !
Oggi vi suggerisco un paio di canzoni da ascoltare mentre leggete questo capitolo, da oggi in poi ne abbinerò una ad ogni capitolo.
Le due canzoni che vi consiglio oggi sono: "Un piccolo amore" di Alina e "All of me" di John Legend.
Buona lettura!
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Chiudi gli occhi, ascolta il tuo cuore battere forte ed ignora ogni altra sensazione, abbandona le tue convinzioni, il tuo orgoglio.
Chiudi gli occhi e respira profondamente, lasciati andare e apri la tua mente.
Chiudi gli occhi....
Ti porterò in un mondo nuovo...


Oggi nevica.
I fiocchi bianchi danzano leggiadri nel cielo scivolando dolcemente sull'asfalto, l'intera città brilla come una sposa in bianco.
La luce fioca del sole si riflette sul bianco candido della neve.
Osservo Blanche stesa sul mio letto, i suoi occhi color zaffiro splendono nella mia direzione.
Mi sono sempre chiesto che cosa si celi dietro gli occhi dei gatti, ho sempre ammirato il modo in cui il loro sguardo si focalizza sulla preda, è come se l'afferrassero prima con gli occhi che con le zampe, è come se la trattenessero con il loro sguardo glaciale.
Avverto un bussare feroce alla mia porta.
E' lui.
E' sempre lui.
Mi dirigo in salotto e apro la porta solo per trovarmi davanti una massa informe di capelli rossi.
-Non ti aspettavo così presto- dico.
Castiel mi rivolge un ghigno malizioso.
-Non potevo più aspettare!-
La sua voce suadente mi cattura in un attimo, improvvisamente divento la sua preda, con i suoi occhi gioca nella mia mente, cercando di insinuarsi dentro di me annientando ogni mia certezza.
-C...Castiel...- mormoro.
Lui entra in casa, non mi da nemmeno il tempo di richiudere la porta e mi stende sul divano.
-Che ti prende oggi?- chiedo confuso.
Il mio intero corpo si scalda sotto al suo tocco fermo, deciso...
Il cuore mi batte talmente forte che sembra voglia esplodermi dal petto.
-Ho voglia di te- mi sussurra queste parole all'orecchio.
Il suo respiro caldo e affannoso inonda il mio collo con dolcezza.
-Castiel ... Aspetta!- esclamo spingendolo via.
-Da quando in qua pensi di avere il diritto di rifiutarmi?- mi chiede lui mentre si accende una sigaretta.
-Non si fuma qui, lo sai!- gli rammento.
Lui mi ignora e continua a fumare in silenzio.
-Non ti stavo rifiutando solo che...Oggi mi sembri un po' frettoloso, è successo qualcosa?-chiedo.
Sono preoccupato, di solito prima di arrivare al dunque facciamo altro.
Nessuno al liceo sa che ci vediamo e che abbiamo una relazione, tutti pensano che ci odiamo a morte.
In realtà, è successo tutto due mesi fa...

*FLASHBACK*
-Allora ragazzi, per questo progetto di storia, dovrete essere distribuiti a coppie...Ovviamente, non potete scegliere la persona con cui sarete in binomio-
Il professor Faraize parla ormai da ore, io mi sento sempre più preoccupato.
Non vorrei mai trovarmi in coppia con uno come Castiel,nemmeno per sogno!
-Nathaniel e Castiel-
Quelle parole mi risuonano nella testa come una trivella.
Il mio sguardo incontra quello cinereo di Castiel, mi sta letteralmente fulminando.
-Professore ma come le viene in mente?- esclamo alzando la mano.
Faraize sospira portandosi una mano alla fronte.
-Signor Nathaniel, sarebbe meglio per tutti se lei e il Signor Castiel iniziaste a superare le vostre differenze-
Castiel si alza ed esce dall'aula.
Ha le mani in tasca, la testa bassa e le cuffie alle orecchie, che razza di menefreghista.


Siamo a casa mia, la tensione è palpabile,in fondo non siamo mai stati soli in un luogo chiuso...Forse ci scappa il morto.
Improvvisamente, la sua mano sfiora il mio ginocchio e mi ritrovo, non so bene come, steso sul pavimento gelido.
-Che diavolo pensi di fare?- esclamo furioso.
Voglio spingerlo via ma le sue mani bloccano i miei polsi a terra con determinazione.
-Castiel lasciami stare!- esclamo.
Mi dimeno con energia, voglio che mi lasci in pace!
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, le sue mani mi stringono con più forza, non avevo mai notato quanto il suo fisico sovrastasse il mio di parecchio!
-Non so perché Delegato ma... Ho voglia di fare qualcosa di diverso- mi sussurra.
Si avvicina a me e si insinua a pochi centimetri dalle mie labbra.
-Castiel se è uno scherzo non mi fa ridere!- esclamo infastidito.
-Sta' zitto-
Sto per protestare ma le sue labbra si infrangono con forza contro le mie.

*END FLASHBACK*

Tutto è iniziato così, dal nulla ...
Accidenti, a me non sono mai piaciuti i ragazzi e non pensavo che anche Castiel avesse gusti così peculiari.
-Mi chiedi che c'è che non va e nemmeno mi dai retta-
La sua voce profonda, un po'roca per via del fumo, mi giunge alle orecchie e mi desta dai miei pensieri.
-Scusa...- mormoro.
-Stavo dicendo che...Sono un po' triste-
Sollevo un sopracciglio.
-Perché?- chiedo.
-Sai, ultimamente passi tanto di quel tempo nella tua stanzetta di delegato, sembra che tu non abbia più tempo per me-
Scoppio a ridere, nel frattempo divento tutto rosso.
Insomma, la situazione è paradossale.
Se me l'avessero detto qualche mese fa non ci avrei mai creduto, non avrei mai creduto possibile questa relazione ma, forse è ora di ammetterlo...Io amo questo ragazzo, questo grandissimo idiota, penso davvero che la mia vita non sarebbe la stessa senza di lui in essa.
-Idiota- mormoro.
Lui alza lo sguardo, ha un'espressione accigliata in viso.
-Come?- mi chiede.
Assumo un ghigno malizioso e mi sistemo sopra di lui stendendolo sul divano.
-Sei un idiota- gli sussurro baciandogli il collo.
Sento il suo corpo tremare sotto al mio.
Sposto il mio peso sul suo baricentro in modo da bloccarlo sotto di me, blocco le sue braccia afferrando i suoi polsi con le mani.
Lo tengo ben saldo per evitare che possa muoversi.
Mi avvicino alle sue labbra, ora semichiuse, lascio che il mio respiro indugi un poco su di esse per poi premere le mie contro le sue con forza.
Chiedo accesso con la lingua intensificando il nostro bacio.
Il suo corpo non smette di fremere sotto di me, e ciò mi provoca un immenso piacere.
Mi stacco da lui con dolcezza, libero le sue mani tremanti e senza indugiare un secondo in più gli sfilo la maglietta.
-Mi spiace che tu ti sia sentito trascurato- mormoro baciando il suo petto.
Le sue mani mi cingono la vita con fermezza.
-Ora come ti senti?- chiedo carezzandogli i capelli setosi.
Lo vedo arrossire fino alla punta delle orecchie, osservo i suoi occhi chiudersi piano per l'imbarazzo.
-Ora sto bene- mi risponde con un fil di voce.
-Eccellente- sussurro.



Mi sveglio fra le braccia muscolose del rosso, sembra quasi di essere in un'altra dimensione completamente nuova e speciale.
Il mio cuore batte ancora molto forte.
E' incredibile come un solo suo sguardo possa farmi perdere la testa, tanto al punto da non essere nemmeno più me stesso.
Osservo il suo corpo nudo accanto al mio, le sue coscie possenti e il suo ventre muscoloso.
I suoi capelli morbidi ricadono leggieri sulle sue spalle potenti.
Quando dorme, il suo respiro diventa profondo e costante, non ha più la sua solita espressione scura ma ne ha una più dolce, sembra un gatto randagio, all'inizio graffia e soffia sperando di allontanare qualsiasi interesse umano nei suoi confronti e poi, quando si affeziona, inizia a richiedere attenzioni.
Carezzo soavemente la sua nuca, è ancora sudato ma non mi da fastidio.
Il chiarore della neve si riflette sulla sua pelle pallida, è come avere accanto un maestoso persiano dallo sguardo truce e dalle linee sinuose.
Apre un occhio e mi scruta, le sue mani afferrano il mio viso e mi trascinano verso il suo con attenzione, le sue labbra si scontrano con le mie in una danza passionale.
-Tu non ti stanchi mai- mormoro sorridendo.
-Che vuoi che ti dica? Sono pieno di energie-
Ridiamo di gusto e torniamo a stenderci con cautela l'uno accanto all'altro.
Ci siamo presi la mano a vicenda.
-L'avresti mai creduto?- mi chiede carezzandomi il pollice.
Castiel volta il suo viso verso il mio con calma assoluta.
-No, sicuramente no...Insomma...Ricordi quando Silkye sospettò che io e Lysandro...Sì insomma...Mi arrabbiai così tanto e invece guardami ora-
Sorrido.
-Non so nemmeno perché debba essere tu l'oggetto del mio interesse- dice.
-Bè, su questo io ne so quanto te- rispondo con veemenza.
-Insomma, te lo sei mai chiesto? Perché abbiamo iniziato questa relazione?-
Volto di scatto il capo, non voglio che metta in dubbio quello che abbiamo.
-Che vuoi dire?- chiedo.
-Bè, è una relazione di sesso come tante altre, perché fra tutti proprio con un ragazzo?-
Le sue parole mi trafiggono come un milione di aghi.
Ma come può fare certe considerazioni?
-Insomma, tu non sei gay e non lo sono nemmeno io, perché d'un tratto dovrei sentire il bisogno di fare sesso con te?-
La sua voce è roca e svogliata, sembra quasi che non si renda conto di quel che dice.
-Castiel...-
-Non dirmi che pensi che questa sia una vera relazione! Non siamo gay, non lo siamo mai stati... Stiamo solo soddisfando dei bisogni primari-
-Cosa vuoi dire?- chiedo ferito.
Castiel ridacchia, ha assunto un'espressione strafottente.
-Voglio dire che quando troverò una ragazza disposta ad aprire le gambe per me io e te avremo chiuso-
Il suo tono è sempre più menefreghista.
Io mi stavo iniziando a fidare di lui...Io credevo...
Credevo che...
Sento la testa leggera, il mio cuore perde un battito, non sento più le gambe.
Mi alzo dal divano ignorando la mia nudità,mi copro con le lenzuola e inizio a guardarlo in cagnesco, lui se ne sta lì, nudo, bellissimo, immobile come un gatto.
-Sparisci!- inveisco con furia.
-Che ti prende?-
-Vettene via! Vattene!- le mie grida si fanno disperate.
Cado sulle ginocchia, il mio corpo sembra non reagire alle mie preghiere disperate, non voglio fargli vedere quanto io sia affranto.
Il mio intero corpo inizia a tremare sotto al peso della mia delusione, le sue parole crudeli continuano a girovagare per la mia testa senza donarmi pace.
Sento il rumore dei suoi piedi sul pavimento, si inginocchia con le lenzuola avvolte strette attorno alla vita, solleva il mio viso con l'indice.
-Delegato...- mormora.
In quel momento me ne rendo conto.
Sto piangendo, il mio viso è accaldato e dai miei occhi escono lacrime salate.
-Delegato non mi dirai che ti sei innamorato?- mi chiede con stupore.
Mi mordo le labbra.
-Io...- sto per dirlo ma le sue labbra mi bloccano.
Non ci sto capendo più nulla.
-Dillo- mi dice :-Di' che mi ami Nathaniel!-
Posa la sua fronte sulla mia e con un tono disperato ripete quel mantra :-Dimmi che mi ami-
Ora ho capito, ora so quanto deve sentirsi solo questo ragazzo,ora so che assume questa corazza da duro per celare la sua fragilità, il suo bisogno di sentirsi dire due semplici parole, non importa da chi.
Il bisogno di sentirsi dire ....
-Ti amo- mormoro.
I suoi occhi si spalancano, lo sento tremare e noto delle lacrime cristalline scivolargli lungo il mento.
-Ti amo Castiel- ripeto con sicurezza.
Cerco di sovrastare il suo corpo con il mio, vorrei farlo sentire al sicuro.
-Mi dispiace per quel che ti ho detto, volevo solo... -
Lo zittisco con dolcezza.
-Lo so...- mormoro carezzandogli i capelli.
Blocco il mio sguardo sul suo viso e lo sollevo con dolcezza fino a portarlo alle mie labbra.
Il suo sapore si insinua nella mia bocca con impudenza, avverto ogni sua singola emozione e assaggio il sale amaro delle sue lacrime calde.
Non mi sono mai sentito così, come se fossi su una nuvola.
-Castiel, di' che mi ami- gli dico con il sorriso.
I suoi occhi perdono sicurezza, arrossisce e inizia a spostare lo sguardo altrove.
Mi ricorda tanto Blanche quando ne combina una delle sue.
-T...Ti amo...- borbotta.
Non posso a fare a meno di ridere, non avrei mai pensato che certe parole potessero uscire così facilmente dalla mia bocca e così tentennanti dalla sua.
E così, tra il silenzio dolce della neve, il chiarore pallido dei suoi fiocchi candidi e lo sguardo attento di Blanche, ci amiamo di nuovo, entrando in un mondo interamente nostro, respirando a pieni polmoni questa nuova consapevolezza.
Non so come tutto questo andrà a finire ma, per ora, posso essere sicuro di una cosa: io amo alla follia questo ragazzo così diverso da me.


Chiudi gli occhi e lasciati amare....

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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Allora, che dire?
Questo capitolo è uscito esattamente come lo volevo, ne vado davvero orgogliosa e spero che piacerà a voi tanto quanto piace a me.
Me lo auguro di tutto cuore!
Bene, fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio.
-Silkye96.

  
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