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Autore: ImmaEFP    21/02/2016    3 recensioni
Dopo cinque mesi,le cose cambiano,i ruoli si invertono. Risentimenti,rinunce,lacrime. La rabbia negli occhi,la delusione di se stessa. Ritrovarsi a vivere nei ricordi e far di tutto pur di inseguire i propri sentimenti. Stavolta però nulla è così semplice..
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Una folata di vento entrò dalla finestra,facendole sbattere insistentemente. 
Quel trambusto lo fece sobbalzare dal sonno. 
Ancora intontito cercò di capire cosa stava succedendo. 

Voltandosi dall'altro lato,si accorse che Camilla era sparita,lasciando all'angolo del letto solo la sua vestaglia di raso blu. Sbadigliò stiracchiando le braccia. 
Probabilmente si era riaddormentato dopo aver rifatto l'amore con lei,che ricordò di aver lasciato poi rilassarsi sul suo petto. 

Percepì una strana sensazione. Non avrebbe mai potuto immaginarsi di nuovo con lei quando decise di chiudere per sempre quel capitolo,almeno in apparenza. 
Tentò di fare qualsiasi cosa pur di rifarsi una vita,di lasciarsi alle spalle dodici lunghi anni. Ma evidentemente non era scritto nel suo destino. 
Non riusciva a dimenticarsi di lei,pur se si sforzava. Poteva persino andare in capo al mondo per non vederla,distruggere ogni ricordo di lei,cancellare la sua immagine,ma anche a distanza di anni,le loro strade si sarebbero incrociate. Perchè loro due erano proprio questo. Scappavano soltanto per riprendersi,si evitavano solo per rincorrersi,si odiavano solo per amarsi.

Non ci era riuscito neppure lui. Lui che aveva deciso di sostituirla con Erica. Non era stato fedele. Qualsiasi cosa pur di riavere Camilla,persino imporle il ruolo di amante. 
Ecco,ora i ruoli erano stati completamente invertiti. 
Quando qualche mese prima la incontrò sulle scale,si promise di non cadere più in tentazione. Sapeva che effetto aveva quella donna su di lui. 
La paura più grande non fu solo spiegare a Erica la situazione ma soprattutto come avrebbe potuto non innamorarsene più. Anche se effettivamente non aveva mai smesso.
Ora,sembra che tutti quei pensieri siano spariti. 

Entrambi decisero di ignorare le conseguenze di quella notte. Sembravano due ragazzini alle prese con la loro prima storia seria. 
Era consapevole che dopo quella notte sarebbero cambiate molte cose. Intanto c'era il discorso da affrontare con Erica,raccontarle tutta la verità dall'inizio.

La cosa che contava era sapere che Camilla non sarebbe più scappata,perchè era stata lei a volerlo. Era stata lei a rincorrere quel sentimento che aveva ignorato per mesi. E probabilmente se lei non fosse ritornata,se lei non avesse fatto di tutto per conquistarlo,lui non avrebbe sicuramente fatto neanche un passo per ritrovarla. 
Si sollevò dal letto e allungò una mano sul mucchio di vestiti che evidentemente Camilla aveva provveduto a portare in camera dopo essersi alzata. Infilò i suoi boxer e si incamminò verso la cucina.
L'odore del caffè dilatò le sue narici.
Avvertì la sua presenza e si accostò leggermente alla parete per spiarla. 
Quella era la sua camicia,che lei indossava divinamente. 
Anche se era di qualche misura più grande,riusciva a intravedere le sue gambe nude e affusolate. 
Era di una bellezza incantevole. 
Non avrebbe mai voluto interrompere quel momento. Qualcosa però lo ridestò facendolo avvicinare alla donna voltata di spalle,intenta a versare il caffè nelle due tazzine. La colse di sorpresa,avvolgendole il bacino con le braccia e lasciandole un bacio sul collo. 

-Buongiorno amore.- era il secondo in una sola giornata. 

Ma era come se stessero insieme da sempre,come se non si fossero mai lasciati. 
Erano state poche le volte in cui di mattina si ritrovavano insieme nella stessa casa a godersi ogni istante,ogni secondo. 
Di solito Gaetano era sempre di fretta,e volava in ufficio dopo averle preparato la colazione e lasciata in un vassoio sull'angolo del letto. 
Oppure,era Camilla a mettersi la sveglia un quarto d'ora prima per scappare a casa e non destare sospetti. Ora era tutto diverso. 
Loro due erano lì,insieme,nella stessa casa,nello stesso posto,a ignorare il tempo che passava e a disdire tutti i loro impegni. A vivere quella relazione come una coppia normale. 
Camilla sorrise impulsivamente,lasciandosi cullare dal suo respiro. Sistemò anche i biscotti nel piatto e quando fù pronta,si voltò verso di lui.

-Avevo dimenticato quanto ti piacesse dormire.- parlò sottovoce guardandolo negli occhi. 

Lui aveva un'aria serena. Non sembrava affatto teso o imbarazzato. La cosa che spaventò Camilla per un istante,quella notte,era il risveglio. Forse Gaetano se ne sarebbe pentito. Quello poteva essere stato soltanto un momnto di debolezza. Sarebbe corso immediatamente da Erica. E lei,l'avrebbe lasciata lì,da sola,avvolta nelle lenzuola. 
Invece Gaetano era a pochi centimetri da lei. Abbastanza lucido per scegliere la persona giusta. 
E a quanto pare,la sua scelta era Camilla.
Era sempre stata lei,anche nei momenti in cui avrebbe preferito farla sparire.

-Io invece mi ricordo tutto di te,anche quando infilavi la mia camicia alle sei del mattino.- puntò gli occhi sul suo busto per indicare la camicia. 

-Scusami,ma sai,nella confusione,è stata la prima cosa che ho trovato.- mormorò una risata. Si morse il labbro inferiore passandogli le braccia intorno al collo. Lo avvicinò lasciandogli un bacio sulle labbra.

-Ti sta benissimo.- sussurrò al suo orecchio,provocandole un ennesimo brivido.
Era stato il buongiorno più bello della loro vita. Ritrovarsi insieme alle prime ore del mattino a stringersi,a guardarsi negli occhi e a desiderarsi ogni secondo più del primo. Era una sensazione meravigliosa.

                                                                          

-Tommy! Svegliati! Lo sai vero che devi andare a scuola. Non farmelo ripetere ancora.- 

Aprì prepotentemente la finestra della camera del piccolo che stava dormendo tranquillamente,intrappolato nei suoi sogni.
Ma nonostante i continui richiami,Tommy era davvero troppo stanco per alzarsi. 

Come regalo per il suo compleanno,Eva aveva organizzato una sorpresa. 
Il giorno dopo partì da Los Angeles arrivando a Torino,dove l'attendeva Gaetano. 
Anche se il loro rapporto era precipitato e si sentivano esclusivamente per Tommy,avevano deciso di mantenere una tregua. Quei due erano diventati come estranei. Non conoscevano nulla della propria vita,o comunque,nessuno dei due,volutamente,si era interessato dell'altro. 
Quando qualcosa si è rotto,rimettere insieme i cocci,è davvero complicato. Soprattutto,se per strada,hai smarrito quel pezzo in grado di far combaciare tutti gli altri. E allora,il legame,si spezza. 

Forse negli ultimi tempi,Tommy si era aperto abbastanza con sua madre. Gaetano non le aveva mai detto di Camilla e della relazione che avevano avuto,ma per come era andata poi a finire tra loro,a rimetterci fu il bambino. 
Cominciò a sfogarsi con lei,dopo aver appreso che Camilla era stata magicamente sostituita dalla donna bionda. Era deluso,arrabbiato. Anche se,alla fine fu la stessa Eva a rassicurarlo,pur non sapendo come erano andati realmente i fatti.
Così Eva era venuta a conoscenza della storia tra i due,anche se,in qualche modo,se lo aspettava.
Lei l'aveva capito subito.
Ormai erano passati molti anni dalla fine del suo rapporto con l'ex marito,e della vita di Gaetano non voleva saperne più nulla,a patto che ciò non coinvolgesse anche suo figlio. 
D'altra parte Tommy aveva sempre parlato bene di Camilla,e anche se con fatica,alla fine aveva accettato che facesse parte della sua vita.
Quando sbarcò a Torino,Gaetano aveva provveduto a farle arrivare un taxi che la portasse fino a destinazione. Si erano salutati con un innocente bacio sulla guancia e silenziosamente,l'aveva guidata in camera del piccolo che non vedeva da qualche mese. 
Tommy non era a conoscenza di nulla,se non che quel giorno non sarebbe andato a scuola.

-Me lo stai viziando Gaetano. A che ora è andato a dormire? - Il modo in cui glielo chiese era talmente irritante,che era meglio starle lontano venti passi. 

-Beh,siccome ieri è stato il suo compleanno,farlo andare a dormire alle nove e mezzo,mi sembrava assurdo. Ma tranquilla,si è trattato di una mezz'ora.- 

-Lo sai,anche se non sei stato molto presente quando è nato,hai recuperato tantissimo. Non fa altro che parlarmi di quanto vi divertiate insieme,dei momenti belli che trascorrete,da soli o con lei,Camilla.- 

A quel nome,Gaetano si sentì travolgere. 
Già,Tommy raccontava di loro due come una sorta di favola tutta sua. Una di quelle dove quando arriva l'ostacolo,i due innamorati,sono costretti a separarsi. Ma anche e soprattutto una di quelle favole dove chi legge,spera di arrivare presto al lieto fine,che è sicuramente scontato. 
Così Tommy aveva inteso la loro 'separazione'. 

Un modo per ritornare insieme. 

-La cosa che ora lo spaventa,è quella di non poterne più trascorrere. Pensaci Gaetano,Tommy le vuole bene,come se fosse sua madre,anche se questo non mi toglie nulla. Tu invece la ami,Gaetano. Come non hai amato mai me,e nessun'altra donna. Camilla ti ha cambiato,ti ha aiutato a riprenderti qualcosa che stavi per perdere. Non sforzarti di amare qualcun'altra,neanche lei è stupida. Puoi sempre decidere di fare la scelta sbagliata,ma non puoi impedire che sia la vita a scegliere per te. E se ti chiedi come l'ho saputo non importa,ma si impara tantissimo dai bambini.- Gaetano rimase pietrificato di fronte alla figura della donna che lo esortava senza compromessi. 

Erano giorni che lui ci pensava,sicuramente non furono solo le parole della donna a fargli riaprire quel capitolo,ma fu solo un motivo in più per convincersi che non poteva stare senza di lei. 
Ogni volta che ripensava a Camilla come la donna che continuava ad amare,sentiva anche le botte moralmente ricevute dalla stessa,e questo lo faceva sprofondare. 
Ma si era reso conto di non voler ammettere che nonostante tutto,era la donna della sua vita. 

Eva,potè dare definitivamente conferma di quanto stava accadendo,era stata il punto alla sua risposta. 
Non erano stati solo i tentativi di Camilla a farlo prendere quella decisione,o il sentimento che nutriva per lei da una vita,ma prima di tutto la consapevolezza di avere persone intorno che lo incitavano a seguire il proprio destino. 

-Quando si è da soli,si fanno scelte che non vorremmo mai fare,o non si prendono mai quelle che vorremmo prendere. Bisogna che ci sia qualcuno,dall'altra parte,che ti incoraggi,che ti faccia capire dove stai sbagliando,perchè un minimo di consapevolezza c'è.Ma si è davvero troppo deboli,per seguire il cuore.-

Eva era stata proprio la sua carica giusta. Nessuno,prima di lei,in quei mesi ci era riuscito così tanto.

Per quanto sapeva di ricambiare il sentimento di Camilla,di essere constantemente condizionato da quello che aveva tentato di fare,ma se nessuno l'avesse tirato da lì dentro,non avrebbe potuto mai stare in pace con se stesso,e rendersi conto che non c'erano alternative. O Camilla,o nessuno.

Alla fine Gaetano non rispose,sentì soltanto qualcosa dentro di lui,una vocina. Forse la sua coscienza,che gli urlava continuamente di darsi una mossa,o sarebbe stato troppo tardi.
Eva,davanti all'espressione assente del suo ex marito,lentamente svegliò suo figlio.

-Lo so che è difficile. Io non so cosa è successo tra di voi,ma quello che senti per lei,non sparisce se continui a convincerti che ami un'altra. Ti porto Tommy entro stasera,spero di non trovarti. Lo lascio a lei.- 

In quella frase Gaetano aveva praticamente avuto informazioni su come muoversi in giornata. Quando Tommy fu sveglio,rimase sorpreso alla vista di sua madre. Le si buttò tra le braccia cominciando a saltellare sul letto.
Dopo i rispettivi saluti tra madre e figlio,Tommy andò a prepararsi,lasciandoli ancora qualche minuto a confrontarsi.

-Gaetano,qualche anno fa,mi spaventava l'idea di vedere che tu potessi avere una relazione seria,sempre perchè le altre erano state di passaggio,e sinceramente,il pensiero che mio figlio,potesse voler bene a Camilla,mi portava a credere che si sarebbe affezzionato a tal punto di dimenticarsi di me. Ma lo so,lo vedo,quando è con me,io sono sua madre.Lei però è la donna che Tommy vorrebbe vedere al tuo fianco,perchè sa che tu sei felice.Metti tra parentesi tutto,le tue paure,le tue delusioni,e vorri il rischio di essere felice.- lo lasciò assorto in chissà quale pensiero,trascinando il piccolo bagaglio di Tommy in cucina.

Quando fu da solo,si mise comodo sul divano,anche se con i nervi tesissimi. Doveva fare qualcosa. Per un istante pensò a tutti quei momenti vissuti negli anni precedenti,e a come erano giunti poi a quel punto. E fu proprio tra le indagini che trovò la risposta.


-Tommy! Guarda che chiamo papà!- 

Erica rimase un attimo a soffermarsi su quanto aveva detto. 

Già,lei era tornata a casa verso le nove,dopo una lunghissima giornata di lavoro,e non aveva trovato nessuno in casa. 
Neanche un messaggio in segreteria o una chiamata persa sul cellulare. 
Sapeva che in quei giorni stava risolvendo un caso abbastanza complicato,ma solitamente non ci passava ore in commissariato senza neppure avvertirla del ritardo.

Quando sentì il campanello suonare,tirò un sospiro e ancora con il suo cappotto scattò ad aprire. Tutte le sue speranze finirono bruciate. Filmò la donna dalla testa ai piedi,e poi dai piedi alla testa. Accanto a lei,c'era Tommy,di cui sicuramente non si era preoccupata. Un pò di pace con Gaetano le avrebbe fatto comodo.

-Ciao,tu devi essere Erica.- sorrise soddisfatta Eva,vedendo l'espressione delusa della donna che si aspettava di vedere Gaetano. Le porse la mano ma la donna di fronte a lei era praticamente immobile.

-Si,sono io.- rispose in tono infastidito.

-Sono la mamma di Tommy,oggi siamo stati insieme ma l'ho riportato qui perchè devo partire subito.- Aspettò prima di aggiungere altro,ma il silenzio era devastante.

-Gaetano non c'è?- le chiese dando un occhiata in casa. Una parte di lei sapeva già la risposta,ma voleva sentirglielo pronunciare.

-Ancora non è tornato,perchè? Devi dirgli qualcosa?- 

-No,no,volevo solo saperlo.- rispose Eva,abbozzando un sorriso senza farsi troppo notare. 

Gaetano aveva seguito il suo consiglio. Non voleva trovarlo al rientro di Tommy,e così era stato. La ringraziò lasciando il piccolo dopo avergli dato un bacio,e attese che la donna chiudesse la porta.

Si voltò verso l'appartamento di Camilla e d'impulso,sorrise. Era sicura di aver contribuito a sistemare le cose,anche perchè,per quanto i loro rapporti non erano meravigliosi,la felicità di suo figlio veniva prima di tutto. E la felicità di Tommy,era proprio Camilla e Gaetano insieme.

-Bravo Gaetano,cominciamo a ragionare.- disse tra sè e sè,spostando lo sguardo in direzione delle scale e raggiungedole subito dopo. 
                                                                                
-Se sapessi almeno dove è finito! Maledizione,ma perchè non è tornato?- le sue gote divennero rosse,cercò di raccogliere il più disordine possibile,ma fece scaraventare tutto sul pavimento. Il che,fece sobbalzare Tommy dal letto,frustato dal fracasso e dalla voce agitata della donna.

-Erica,ho capito. Mi alzo,mi alzo.- volò dal letto in due secondi,e senza neppure chiedere perchè era diventata rossa,si diresse in bagno,lasciando lei china a raccogliere le cose,con lo sguardo diretto però in direzione del piccolo.

Stufa,lasciò le cose lì,e andò alla ricerca del suo cellulare.

                                   


Il tavolo imbandito per colazione. Caffè,biscotti,succo di arancia. 
Tutto quello che può creare la giusta atmosfera di casa. 
Anche la colazione rappresenta uno dei momenti più belli per una coppia. 
Seduti uno di fronte all'altro.
Le bocche che masticavano,ma i sorrisi a fare da cornice a tutto.

Camilla,aveva ancora un ora di tempo per prepararsi.Sarebbe entrata alla terza ora,ma tanto,la sua amica Anna l'avrebbe sicuramente coperta in caso di ritardo.
Gaetano invece era nei casini,o meglio non ancora,ma sapeva di finirci presto.
Torre lo stava sicuramente cercando,per non parlare di Erica. E pensare che se fosse uscito di lì,avrebbe potuto incontrarla,e come se ne fosse uscito,non lo sapeva neanche lui. Una buona scusa per restare con lei almeno fin quando Erica non sarebbe uscita per recarsi al lavoro.

Ancora sorridenti e con gli occhu lucidi,ricordando quella notte magica,furono distratti da un suono a cui sembravano non essere più abituati.
Gaetano lasciò il cornetto sul tavolo e afferrò il cellulare. Sul display comparve il nome Erica,e in un attimo,l'ansia si impossessò della sua voce.

-E' lei,che faccio?- guardò Camilla in segno di aiuto,ma lei,era sicuramente più confusa di lui. 

-Ti avevo detto di lasciarlo spento.- 

-Non sei di aiuto Cami.- quel tono di voce la fece sciogliere,soprattutto sull'ultima parola. 

Non l'aveva mai chiamata Cami,eppure le piaceva. Si setiva protetta,in un certo senso. Era felice,anche se dopo quella chiamata,potevano compromettersi le cose.

-Ti chiederà sicuramente perchè non sei tornato a dormire.- addentò un morso.
La situazione era delicata ma lei non aveva assolutamente intenzione di rinunciare ai suoi di momenti.

-Appunto,che cosa le dico? Che dormivo nell'appartamento di fronte a lei?- batteva le dita sullo schermo del cellulare in cerca di un aiuto,che non arrivava di certo dall'altra parte.

-Dormire non proprio.- quella punta di sarcasmo,non fece che peggiorare lo stato di Gaetano.

-Amore mi metti proprio coraggio. Se tu potessi provarci,messo insieme al tuo intuito investigativo,guarda,saresti un genio.- si tirò indietro con la sedia,si alzò agitato e cominciò a camminare avanti e indietro,aspettando che il suo cellulare smettesse di squillare.

-Perchè? Non lo sono?- e lei continuava a scherzare. 

Si voltò verso di lei,con i muscoli a dir poco tesi,si portò le mani alla testa e chiuse gli occhi.

-Cami,per favore,ho solo bisogno di uscire da questa situazione.- A quel punto,si vide Camilla arrivare con aria seria. 

-Gaetano,non dovresti neanche chiedermelo. Ti sei messo tu in questo casino,non ti ho chiesto io di venire. E' tua responsabilità uscire di qui e affrontarla,io non posso farci niente. Non voglio essere io a mettermi in mezzo e dirle che siamo amanti,anche perchè solo a pronunciarlo,mi viene la nausea. Dovresti essere consapevole di quello che hai fatto,e soprattutto..- le parole si fermarono alla gola.

-E soprattutto?- 

-Soprattutto se vuoi davvero stare con me,non dovresti neanche farti tutti questi problemi,e tenere nascosta la nostra relazione.- cacciò fuori in maniera determinata.

-Mi stai chiedendo di rispondere e dire che sono qui con te? Che stanotte invece che tornare a casa,siamo stati a letto insieme?- Camilla lo guardò anche irritata,se possibile.

-A letto insieme? E così che definisci quello che è successo? Che paura c'è Gaetano? Hai paura di perderla,o di dover essere tu per una volta a chiudere qualcosa? Sei vuoi davvero essere felice come lo eravamo prima,bisogna che tu prenda una decisione.-

Quella notte per lei era stata il vero inizio della sua vita nuovo,non era stata una notte,come tutte le altre.

-Ma non è facile Camilla. Come posso agire subito? Non me la sento di dirglielo ora.- sospira,tormentando i capelli e portandosi leggermente la testa all'indietro,sperando in qualche soluzione.

-Erica dovrà saperlo prima o poi,lascia che non vuoi dirglielo ora,ma devi trovarti una buona scusa per stanotte,lo sai?-

Incrociò di nuovo il suo sguardo. Il tono di voce di Camilla era diventato più pacato,e se possibile,anche piuttosto comprensibile.

-Cami..- annullò le ditanze afferrandola per un braccio. -Voglio solo che tu sappia che voglio stare con te,e che ti amo.-

Camilla sorrise,anche se era abbastanza scettica su come sarebbero andate da quel momenti in poi le cose.

-Lo so,è quello che voglio anche io. Aspetta che vada a lavoro,poi vai anche tu e ci pensi fino a stasera. Però,lo sai che deve essere una scusa plausibile,e quando ti senti pronto,le dirai la verità.- Gli poggiò una mano sulla guancia bollente,cercando di rassicurarlo.

-E qualsiasi cosa,prenditi tutto il tempo,anche a costo che io e te dobbiamo vederci clandestinamente o sentirci solo tramite cellulare. In fondo,per quello che ti ho fatto passare,un po me lo merito no? Ti aspetterei anche tutta la vita,ma,a condizione che tu non ci metta troppo,l'idea di te con lei..- solo il pensiero le fece venire un brivido,abbassò lo sguardo,stringendo i pugni.

Gaetano,intuì subito il problema. Le sollevò il viso e incastrò gli occhi con i suoi.

-Guardami,non devi temerlo neppure. Tu sei l'unica donna con la quale voglio passare le notti a fare l'amore. Si tratta di capire come uscirne il più rispettosamente possibile,senza essere troppo pungente. Tu lo capisci questo,vero?-

Si limitò ad annuire,poi lo strinse forte in un abbraccio,sentendo tutto il calore possibile che l'attraversava. 

-Ora...- lentamente l'afferro per le spalle e ritornò a guardarla -Vado a farmi una doccia,poi vado in commissariato che sicuro Torre mi sta dando per disperso. Non so quando ci vediamo,Erica oggi ha il turno fino alle quattro.- le sorrise,sfiorandole la guancia con la punta del pollice.

-Va bene,io sono qui che ti aspetto.-

Era una promessa. Anche se il desiderio di averlo tutto per sè,era talmente forte che avrebbe potuto pensarci lei a Erica e dirle tutto.
Ma non spettava a lei,e soprattutto non aveva nulla da ribadire,in quanto,dopo cinque mesi di silenzio,non poteva pretendere che andasse tutto come entrambi volevano. Non era sicuramente dalla parte di chi agisce in buona fede,visto che non aveva proprio fatto passare dei bei momenti a Gaetano nell'ultimo periodo.
 


-Allora...Ci sentiamo?- 
-Non vedo l'ora che tutto questo sia finito,voglio stare con te tutti i giorni.- 

Gaetano aveva fatto una doccia trattenendosi il più tempo possibile. 
Nel frattempo Camilla,aveva sistemato in cucina e si era anche dedicata a fare il letto. 
Poi,anche lei,si era preparata. 
Dalla finestra che dava sul cortile scorse la fugura di Erica che teneva lo zaino di Tommy sulla spalla destra. Uscito dal bagno,le si avvicinò lasciandole un bacio sul collo.

-Sta andando via.- disse Camilla afferando la mano di Gaetano e portandosela sul ventre. 

Il suo tono,faceva supporre che da una parte era profondamente dispiaciuta. Quel momento,se avesse potuto,l'avrebbe fatto durare tutta la vita. In cuor suo desiderava tanto che Erica avesse avuto un contrattempo e sarebbe rimasta barricata in casa. 
E si,desiderò anche,con tutte le sue forze,che potesse vederli,così magari si evitavano le mille balle e poi,la spiegazione.

-Vorrei poter restare ancora un po,ma devo andare.- Rimase ancora con le dita incrociate alle sue,poi si voltò scontrandosi con quell'azzurro cielo che la guardavano in modo incantevole.

-Lo so.- sorrise maliconicamente. 

Erano entrambi consapevoli di doversi separare,ma sapevano anche di non riuscire a staccarsi. Non riuscivano a stare l'uno senza l'altro. Era come se tra di loro ci fosse un qualcosa di invisibile che li teneva legati,e che qualsiasi movimento sarebbe risultato invano.
Una forza li stringeva ancora di più,fino a rompergli le ossa. 
Si abbracciarono ancora una volta,ispirando l'uno il profumo dell'altro. 
Si dissero qualcosa di travolgente in quel gesto,un linguaggio tutto loro.

Poi,ripresa conoscenza,si staccarono dirigendosi verso la porta di ingresso. 


-Anche io non vedo l'ora. Ti amo.- gli disse poggiando la testa allo stipite della porta. Lui l'afferrò per il bacino e le tolse quel sorrisetto a suon di baci. Prima di andare via,le sfiorò la guancia,e la guardò negli occhi.
Ora lo sapeva. Senza di lei,sarebbe finito tutto. Anche lui.
 


-Non lo so. E' sparito ieri sera. Non è tornato a dormire. No,non credo sia in commissariato. Non ci passa mai la notte e poi,mi avverte quando succede.-

Il suo tono di voce non era affatto calmo. 
Aveva come il presentimento che dietro tutto,c'era qualcosa. Gaetano non gliela stava facendo giusta. Avrebbe indagato fino in fondo per scoprirlo.

-Certo.Lo sai come la penso. Ho le mie fonti,stai tranquillo. Non mi lascio di certo prendere in giro.-

Staccò la chiamata e socchiuse gli occhi in segno di rabbia.

'Non funziona con me commissario Berardi'- girò i tacchi ed entrò nell'edificio.

 


Grazie per essere arrivate fin qui.
Questo più o meno è stato un capitolo di passaggio,ma mi permette di andare avanti con la storia.
Alcune cose tra Camilla e Gaetano,ancora non sono chiare. Ci sono tnte spiegazioni che devono darsi,ma credo che un po di pace,la meritano,e non solo in questo capitolo.
Non ho intenzione di rovinare tutto proprio ora che sono felici,visto che vi ho fatto già aspettare abbastanza nei precedenti.Ma quello che ho in mente,non so se vi possa piacere,spero solo sia attendibile.
Comunque,la questione che sia entrata Eva,non è a caso. Anzi,c'è un motivo per il quale l'ho inserita,ma non vi dico nulla.
Spero vi sia piaciuto,e che soprattutto non sia risultato noioso,sempre la mia più grande paura. 
Se vi va,fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione.
   
 
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