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Autore: Silkye96    23/02/2016    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa fanfiction è principalmente yaoi, ma inserirò anche coppie het.
Allora, non penso di definirla una raccolta di One-shot in quanto ogni storia è collegata alla precedente.
Però, ogni capitolo tratterà di una coppia differente e verrà vista dal punto di vista di un personaggio diverso ogni volta.
Spero possa piacervi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Lyskye CAPITOLO 3:
                         LysandroxSilkye


Ciao a tutte!
Per questo capitolo le canzoni di riferimento sono: "Innocence" di Avril Lavigne e "Alice Underground" di Avril Lavigne.
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Tante di quelle volte ci si sente soli, poco compresi.
Si guarda fuori dalla finestra, osservando le stelle e tutto ciò che si vede è il buio del cielo, non la luce che esse emanano.
A volte, nonostante la stanza sia piena di gente ci si sente comunque soli, distrutti...
Soli...


Il sole irrompe debolmente dalla finestra, apro gli occhi e mi guardo attorno, non riconosco il luogo in cui sono ma deve essere la camera da letto di una ragazza.
Un orsacchiotto di peluche mi fissa, ha le braccia spalancate e indossa una maglietta bianca con un cuore.
-Dove...-
Mi fa male la gola, non riesco davvero a parlare, non so che cosa ho che non va ma mi sento tremendamente confuso, mi gira la testa e sento un freddo cane.
Volto appena la testa dolorante e leggera e noto la sagoma di una ragazza stesa in un sacco a pelo, noto che è rossa di capelli e che ha la pelle candida.
-Mmmh...-
La sagoma accanto a me mugugna e si volta appena per poi sollevarsi da terra, è una figura snella e sinuosa, inizio a riconoscere alcuni dettagli della figura femminile in piedi accanto al letto.
-Oh, buongiorno. Ti sei svegliato-
E' la voce di Silkye.
Non capisco bene che succede, so solo che le mie guance iniziano a scaldarsi istantaneamente, inizio a realizzare di star dormendo nel letto di Silkye.
Il mio cuore inizia a battere così forte che per un attimo mi sembra di avere una specie di infarto.
-Come ti senti?- chiede soavemente.
Ho la gola secca, mi fa male, vorrei solo bere un po' d'acqua.
-Sete...- mormoro.
Lei mi sorride dolcemente e, con una mossa agile, afferra una borraccia colma di acqua dal comodino.
-Ecco, bevi tanto mi raccomando, ieri sera eri totalmente disidratato-
Prendo a stento la borraccia e inizio a berne il fresco contenuto.
Mi sento subito meglio.
-Cosa...Come...- provo a chiedere cosa sia successo ma la mia testa non collabora.
Silkye continua a sorridermi, mi sento un bambino piccolo.
-Immagino sarai confuso, effettivamente sarebbe strano se ricordassi qualcosa- commenta lei.
Lo dice con tono deluso, come se si fosse creata delle grandi aspettative.
-L'ultima cosa che ricordi?- mi chiede.
Mi sforzo di sedermi e chiudo gli occhi per poter ricordare, di solito la mia memoria non è eccezionale ma oggi fa davvero pena!
-Ehm...Io...Non ricordo nulla- confesso.
La mia voce è roca.
-Allora, non saprei da dove cominciare ma...In sintesi, ieri sera tu e i ragazzi avete tenuto un concerto, hai bevuto un po' troppo e casa mia era la più vicina-
-Ho...Bevuto?- chiedo sconvolto.
Io non bevo!
-Oh eccome!- risponde lei.
-Non...Non è possibile io non...Non sembra un comportamento da me-
-Lo so, ero sconvolta anche io...C'è qualcosa che ti turba?-
-Non so...Forse...-
I suoi occhi verdi mi scrutano con attenzione, ogni volta che percorre la mia figura con le sue iridi luminose mi sento improvvisamente fragile.
Il mio corpo inizia a tremare e non ho idea del perché, mi sento così debole e confuso.
-Bè, non importa ora...L'importante è che tu stia bene- mi dice con un gran sorriso.
Inizio ad arrossire violentemente, mi porto una mano alla bocca per cercare di camuffare il mio imbarazzo palese.
-Senti io...Vorrei farti una domanda ma...-
Silkye torna a guardarmi in viso con espressione attenta.
-Dimmi pure- incalza.
Abbasso il capo, non voglio davvero guardarla negli occhi mentre le chiedo questa cosa.
-Ho...Ho provato a farti qualcosa o...-
-No, sei stato un perfetto gentiluomo- mi risponde con sicurezza.
Tiro un sospiro di sollievo, ringrazio mentalmente il mio autocontrollo miracoloso, in realtà penso che se fossi stato più ubriaco avrei sicuramente tentato qualcosa.
Il fatto è che, ogni volta che la guardo sento una pressione incredibile, come se non volessi far altro che baciarla e renderla mia per sempre.
Eppure, non riesco a dirle nulla e nemmeno a trovare il coraggio per farmi avanti, mi dico che devo prendere il toro per le corna e confessarle tutto ma ogni volta perdo tutta la mia spavalderia e mi tiro indietro.
-Perché Leigh non è venuto a prendermi?- chiedo.
-Oh, non ha risposto al cellulare in realtà...Non sapevo che fare e ho casa libera quindi...-
-Ho capito, bè grazie mille...-
-Ma figurati- mormora.
Rimaniamo immobili a fissarci negli occhi, muoio per quegli smeraldi brillanti che mi rendono così insicuro e così forte al medesimo istante.
Senza nemmeno rendermene conto mi avvicino pericolosamente al suo viso, il mio cuore perde un battito.
-C...Cosa stai facendo?- mi chiede.
Indietreggia di poco e continua ad osservarmi con gli occhi spalancati.
Non so cosa diavolo mi prende ma il mio controllo sul mio corpo sta vacillando in maniera incredibile, non so nemmeno che cosa io abbia in testa, so solo che voglio questa ragazza e in un modo o nell'altro l'avrò.
-Non è ovvio?- chiedo divertito.
Lei solleva un sopracciglio e fa una smorfia strana, per qualche motivo mi sento a disagio.
-Lysandro senza offesa ma...Non vorrei mai essere baciata da te in questo modo, non sei tu!- esclama.
Non credo di capire, mi sta rifiutando o mi sta facendo la dichiarazione?
-Che intendi?- chiedo confuso.
-Intendo dire che...Tu sei un ragazzo dai modi gentili, sei galante e non sei il tipo di ragazzo che si comporta in questo modo per puro impulso-
Mi sento talmente lusingato che non so come rispondere, il fatto è che...Mi sento così solo, così orribilmente solo.
Silkye è l'unica che sia sempre stata in grado di capirmi e di accettarmi, ho sempre saputo, dal primo momento in cui la vidi, che sarebbe stata la ragazza giusta.
Il mio autocontrollo vacilla ancora, non so cosa mi stia accadendo, il mio cuore batte all'impazzata e non penso di riuscire a trattenermi ancora a lungo.
-Io...- cerco di spiegarmi ma le parole non mi escono dalla bocca.
-Avrai fame, vado in cucina a fare da mangiare, scendi quando ti va- mi dice con aria comprensiva.
Sparisce fuori dalla stanza e io torno a stendermi su quel letto profumato.
Mi rendo conto che mi ha lasciato il suo letto comodo, caldo e soffice per dormire su un sacco a pelo bucato sul pavimento duro.
Mi alzo e inizio a girovagare distrattamente per la stanza, poi noto qualcosa di particolare sul comò.
C'è una mia foto incorniciata, una mia foto ad un concerto.
Il mio cuore ha un sussulto, chi può averle dato questa foto?



Avverto dei rumori lievi provenire dal piano di sotto, sono fermo a metà della scalinata con espressione smarrita.
Cerco di seguire i rumori per trovare la cucina.
Mi sono reso conto almeno cinque minuti fa del fatto che sono a torso nudo e indosso dei pantaloni della tuta un po' larghi.
Arrossisco.
Trovo la cucina e mi siedo al bancone.
Silkye mi mette davanti un piatto di riso in bianco e un bicchiere d'acqua.
-Oh, grazie...-
-Figurati, non sono una gran cuoca ma...Ho fatto del mio meglio- mi risponde.
Le sorrido sperando di essere rassicurante e inizio a mangiare, non è male!
-Mi piace- commento.
-Bene-
-Silkye...-
-Sì?- mi chiede.
Cerco di raccogliere il coraggio meglio che posso e parlo.
-Senti, m...Mi hai spogliato tu?-
Arrossisce immediatamente, i suoi occhi indugiano verso il parquet come se su di esso ci fosse qualcosa di estremamente interessante.
-Dovevo insomma...Eri...Eri parecchio ubriaco...- la sua voce sembra così timida.
Non sento quasi quello che mi dice per quanto parla piano.
-Ah...- non riesco a dire altro.
Siamo entrambi così rossi che potremmo esplodere da un momento all'altro.
Mi vergogno da morire, tutta la spavalderia che era padrona del mio corpo in camera scompare, non mi sono mai sentito così in imbarazzo in vita mia.
-Ti da fastidio?- chiede.
E' tutta rossa e ha un'espressione tenerissima stampata in volto.
-No, affatto- rispondo.
Speravo da tempo mi spogliasse in realtà.
Eh già, tipico pensiero da maschio...
Non so che diavolo mi prende, pensavo di avere un pochino più di classe onestamente e invece...Eccomi qui.
Mi tremano le gambe quando noto che lei si avvicina a me.
-Che avevi in mente prima?- mi chiede.
Inizio ad arrossire, è seduta sulle mie ginocchia a cavalcioni e mi guarda dritto negli occhi.
Le sue mani mi tengono saldamente le spalle e la sua fronte è ferma sulla mia, i nostri nasi si sfiorano e le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie.
-Ma che fai?- esclamo nervoso.
-Scusa, non pensavo ti desse fastidio-
Dice così ma non si muove.
-Non...Non mi da fastidio solo che...-
Lei mi sorride in modo strano, una scarica di brividi mi percorre la schiena e l'imbarazzo si fa largo nella mia testa.
-Sai? Non ho capito bene che intenzioni avessi prima ma penso di non sbagliare quando dico che nulla di quello che sto facendo ora ti dispiace-
La sua voce è soave ma decisa, sembra quasi che si stia dichiarando apertamente.
Improvvisamente, senza alcun preavviso di nessun genere, le sue labbra si infrangono sulle mie con decisione e io inizio a tremare dalla tensione.
Avverto il suo sapore dolce e mi rendo conto di voler approfondire il bacio, chiedo accesso alla sua bocca con la mia lingua e lei socchiude le labbra per permettermi di baciarla a fondo.
Non ho mai baciato nessuna in modo così passionale, nessuna ragazza è mai stata in grado di farmi sentire così compreso, così vivo!
Sento il suo respiro affannoso sul collo e sento che sto per perdere il controllo ancora una volta, inizio a sforzarmi per trattenermi il più possibile ma, non so perché, ho idea che sarà del tutto inutile provare così tanto a contenermi.
Improvvisamente lei si blocca, ha il viso totalmente rosso ed evita accuratamente il mio sguardo, si alza e corre a lavare i piatti dandomi le spalle.
Sono così confuso, che le prende?
Inizio a riflettere finché non mi rendo conto della mia proverbiale erezione.
Il mio viso si scalda talmente che mi sembra quasi di averlo dentro il forno.
Non so cosa dire, vorrei solo sparire alla velocità della luce.
Finisco in silenzio di mangiare e corro di sopra rapidamente, una volta giunto al corridoio del secondo piano, decido di farmi una doccia fredda.
Mi guardo attorno ed individuo il bagno con facilità.


L'acqua scivola dolcemente lungo la mia schiena, mi sento in pace con l'Universo e mi rilasso totalmente sotto al piacevole getto fresco della doccia.
I miei capelli sono zuppi e mi ricadono disordinatamente sul viso, porto indietro una ciocca per liberarmi la vista e continuo a passarmi lo shampoo.
La doccia di Silkye non è molto grande e ha i vetri trasparenti, si vede tutto, non ha una tendina, nulla di nulla.
La cosa mi mette davvero a disagio ma, al tempo stesso, non mi dispiace.
Inizio a canticchiare com'è mia abitudine mentre mi lavo, chiudo gli occhi ed immagino una melodia in testa, lascio che fluisca e che si liberi per dare sfogo a tutto me stesso, ogni volta è come liberare la mia anima.
Mi inizio a lavare il corpo con attenzione, ho male un po' ovunque anche se non so bene perché.
Mi sento come se avessi fatto otto ore filate di palestra.
Continuo a sciacquarmi per levarmi di dosso il puzzo di alcool e sudore.
All'improvviso noto i capelli rossi di Silkye sfrecciare di fronte alla doccia.
Mi copro con le mani cercando di non gridare come una femminuccia.
-Che fai qui?- esclamo.
-Non sapevo fossi in bagno, ho semplicemente portato gli asciugamani puliti- mormora lei.
Nemmeno mi guarda, il che è un bene in effetti.
Si catapulta fuori dal bagno e io torno a rilassarmi.
-Accidenti- mormoro fra me e me.
Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano limpido attorno alla vita.
E' un po' piccolo per me ma è l'unico che posso usare, non copre molto tuttavia.
Mi sporgo dalla porta ed esclamo.
-Silkye!-
La ragazza corre verso la porta, evita ancora il mio sguardo, la cosa mi da enormemente fastidio ma non posso biasimarla, sarà in imbarazzo poverina!
-Dimmi- mormora.
A stento riesco a capire quel che dice.
-Senti un po', non è che avresti un asciugamano un poco più grande?-
-Mh? E' troppo piccolo?- chiede.
I suoi occhi ora sono fermi sui miei.
-Eh sì, non copre molto...- dico con un fil di voce.
Lei torna inevitabilmente rossa come un pomodoro e io non posso fare a meno di seguirla a ruota, tutta questa situazione non solo è paradossale ma anche tremendamente imbarazzante.
-Aspetta, dovrei avere un asciugamano da mare-
La vedo entrare nella sua camera, ne esce poco dopo con un grande telo arancione.
-Questo dovrebbe coprirti di più- mi dice porgendomelo.
Le sorrido caldamente :-Grazie infinite-



Entro in camera senza bussare, sono quasi certo che Silkye stia riposando.
Ho ragione.
E' nel suo letto con le coperte tirate fin sopra il naso.
-Mi dispiace di averti rubato il letto stanotte- mormoro.
-Non dirlo nemmeno per scherzo, mi ha fatto piacere che dormissi nel mio letto-
-Ascolta, riguardo a quel che è successo prima io...- provo a scusarmi ma lei mi blocca subito.
-Non mi ha dato fastidio, ero solo in imbarazzo per via del mio comportamento. So bene che ti piacciono le ragazze più quiete-
Sgrano gli occhi, come può pensare che mi dia fastidio il modo in cui si è comportata?
-Hey! Che dici? Frena! Io...Io non...Non posso credere che tu pensi che non mi sia piaciuto-
-Bè, in realtà so che ti è piaciuto parecchio- mi dice ridendo.
Arrossisco subito.
-Sì bè...A proposito di...Io non...Ehhh...-
-Lysandro stai tranquillo, come ti ho detto non mi ha dato affatto fastidio, mi ha fatto piacere in un certo senso-
-B...Bene...- mormoro.
Il mio cuore batte forte, non so che cosa dire e nemmeno cosa fare!
Mi siedo accanto a lei nel letto e mi metto sotto alle coperte.
-Lysandro, voglio essere sincera con te...Tu...Tu mi piaci moltissimo-
Il mio cuore ha un sussulto.
-A...Anche tu mi piaci- rispondo balbettando.
-Non so dirti se mi sono innamorata onestamente, quello che so è che...Vorrei uscire con te- mi confessa lei.
Annuisco.
-S...Sì, capisco che vuoi dire...-
Lei volta il suo viso splendido verso di me e, senza aggiungere nemmeno una parola, mi bacia con dolcezza.
Il bacio si fa via via pià intenso e mi rendo conto di non riuscire a fermarmi, senza preavviso mi ritrovo sopra di lei, il suo corpo si inarca contro il mio mentre il bacio continua.
Mi sorreggo con i gomiti e la osservo con stupore, non pensavo fosse una ragazza così passionale.
-Quando tornano i tuoi?- chiedo ansimando.
Lei controlla l'orologio e sgrana gli occhi.
-Vestiti subito!- esclama uscendo dal letto.
Mi lancia i vestiti sporchi del concerto e mi fa cenno di vestirmi velocemente.
Ubbidisco senza fare domande, appena tolgo l'asciugamano mi rendo conto di essere nudo e, a quanto pare, se ne rende conto anche lei dato che mi lancia i boxer con violenza.
Mi rivesto alla velocità della luce e,comprendendo l'andazzo la saluto e corro fuori dalla casa.


Leigh entra in camera mia silenziosamente, mi osserva mentre me ne sto seduto sul mio letto a scrivere sul mio note book.
-Allora?- mi chiede con fare inquisitorio.
-Nulla di nuovo- commento.
Leigh mi osserva perplesso ma non approfondisce la sua indagine, mi ha messo in punizione per essermi ubriacato, ha chiamato mamma e papà e ha raccontato loro ogni cosa, mi hanno strigliato per benino.
Sono di nuovo solo, così solo e chiuso in me stesso.
Sto per mettermi a riposare quando mi arriva un messaggio da Silkye.

                                                      I miei non hanno indagato, sei salvo.
                                                      Domani magari usciamo e andiamo a mangiare qualcosa?
                                                      -Silkye.

Sorrido istintivamente, mi sa proprio che stavolta mi sono innamorato.
E chi l'avrebbe mai detto?


E' meravoglioso il mondo se trovi qualcuno che non ti faccia sentire solo.
Anzi, non c'è nulla di meglio che sentirsi circondati da persone anche quando si è con una sola persona.
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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ecco qui il terzo capitolo di "Egoist!"
Voi lo aspettavate e io lo aspettavo xD
Questo capitolo non tratta di una coppia yaoi ma di una coppia het come potete leggere.
Avevo preannunciato nel capitolo precedente che avrei inserito anche coppie etero.
Spero il capitolo sia stato di vostro gratimento.
Un bacio!
-Silkye96.

  
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