Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: fefi97    25/02/2016    6 recensioni
[Sterek; Grey's Anatomy AU; Stiles/ Meredith e Derek/ Derek]
"-Forse sarebbe opportuno fare le presentazioni. -
Stiles lo guardò intensamente, fino quasi a metterlo a disagio, poi si risolse in un piccolo sorriso e in una scrollata di spalle.
-Non é importante. - dichiarò convinto.
L'uomo inarcò un sopracciglio.
- Non é importante che io sappia almeno chi sei? -
Stiles sorrise sghembo, alzandosi in piedi e porgendo una mano al bel sconosciuto, che lo fissava scettico ma in qualche modo interessato, come se fosse curioso di vedere dove diavolo sarebbe andato a parare.
-Sono solo un ragazzo. Un ragazzo in un bar. -
L'uomo sorrise e Stiles ebbe la netta impressione che la sua risposta gli fosse piaciuta.
-E io sono un uomo. Un uomo in un bar. - mormorò afferrando la mano di Stiles e alzandosi in piedi. "
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

STILES' ANATOMY

Prologo

Solo un ragazzo in un bar

 

 

-Non ce l'ha il coraggio... -
-Oh mio Dio, lo sta facendo sul serio! -
-Oddio, é completamente fuori di testa! Lo amo. -
Stiles, a metà strada dal bancone del bar, si girò con un sorrisetto irriverente per mostrare il medio a Scott, Kira e Lydia, che soffocarono le proprie risatine nei loro boccali di birra.
Stiles alzò gli occhi al cielo, poi riportò la propria attenzione sul suo obbiettivo. Deglutì e dopo essersi auto incoraggiato mentalmente, continuò la propria avanzata, tentando di ignorare le risatine dei suoi amici che sentiva provenire dal loro tavolo poco lontano.
Era l'ultima volta che accettava una stupida scommessa di Scott, parola d'onore.
Cercando di non pensare a quanto tutto quello fosse ridicolo, si lasciò cadere con disinvoltura sullo sgabello accanto all'uomo moro con una camicia rossa e l'aria corrucciata che stava bevendo una birra, lo sguardo assorto puntato dritto davanti a sé.
Stiles lo sbirciò brevemente con gli occhi compiacendosi della sua avvenenza, poi intercettò lo sguardo di Danny, il barista.
-Ehi, Danny bello, me la dai una tequila? - domandò con voce allegra e appositamente alta, sperando di attirare l'attenzione del bel sconosciuto.
Danny distolse l'attenzione dal cocktail che stava preparando giusto il tempo di lanciare a Stiles uno sguardo tra il divertito e l'esasperato.
-Quando é che ti metterai in testa che nonostante il tuo indiscusso amore per la tequila, lei non ricambia per niente? -
Stiles scoppiò a ridere, gongolando internamente come un moccioso della cauta occhiata che lo sconosciuto gli stava rivolgendo.  Poteva sentire i suoi occhi su di sé.
-Anche lei mi ama, deve solo imparare a conoscermi meglio! -
Danny roteò gli occhi, mentre gli posizionava davanti un bicchiere.
-Vedi solo di non vomitare sul pavimento del bagno stavolta! - lo redarguì con un'occhiata severa, prima di spostare l'attenzione su un nuovo cliente.
E okay, l'uscita di Danny era stata piuttosto imbarazzante, ma almeno ora aveva la completa attenzione del figo musone su di sé, poteva percepire il suo sguardo sulla propria pelle.
Stiles prese tempo, sorseggiando la sua tequila e facendo finta di niente, un sorriso non totalmente soppresso sulle labbra.
-Dì ai tuoi amici idioti di piantarla di fissarmi se non vogliono essere brutalmente uccisi tra due secondi esatti. -
Stiles sputacchiò assai poco elegantemente la sua tequila tutto intorno, preso di sorpresa dal suono inaspettato e roco di una voce indubbiamente incazzata.
-Come? - boccheggiò Stiles, voltandosi finalmente a guardare in faccia lo sconosciuto.
-Oh Cristo. - si lasciò sfuggire non appena i loro occhi si incrociarono, ignorando le altezze allarmanti che avevano raggiunto le sopracciglia dell'altro.
Okay, credeva che nessuno sarebbe mai stato più arrapante di Brad Pitt in Troy per lui, ma l'uomo davanti a lui superava di gran lunga tutte le sue più elaborate fantasie.
"Da stupro" avrebbe detto Lydia. Da stupro, pensava Stiles.
Doveva ammettere che era già piuttosto affascinante visto da dietro, con quell'aria misteriosa e derelitta, i capelli scuri scompigliati e le spalle larghe fasciate da una camicia stretta che era la fine del mondo.
Ora che aveva constato che aveva persino gli occhi verdi, Stiles credeva di amarlo follemente.
-Ne hai ancora per molto? - lo apostrofò l'uomo, sgarbato, distogliendolo dalla sua contemplazione e riportandolo bruscamente alla realtà.
Stiles arrossì, dandosi mentalmente dell'idiota.
-Mio Dio scusa, io non... non pensare male di me, okay? Di solito non sono così, non importuno uomini seduti nei bar, né lo fanno i miei amici, che poi detto tra noi quelli non sono poi così amici miei, sono più dei conoscenti, capisci. Non volevo darti una cattiva impressione, ma Cristo, sei così bello, cioè no, no! - Stiles cominciò a sbraitare, agitando le mani in maniera ridicola - Non volevo dire quello che ho detto, non che non trovi sul serio che tu sia bello, ma non volevo dirlo ad alta voce, sai sempre per quella cosa del non sembrarti un molestatore e insomma quello che voglio dirti é... -
-Dio, ma ci stai zitto? - sibilò l'uomo, massaggiandosi le tempie come se Stiles gli causasse il mal di testa.
-... scusa! - concluse Stiles d'un fiato, chiudendo poi di scatto la bocca.
L'uomo lo guardò male per qualche istante, poi grugnì e riportò la propria attenzione sulla sua birra, decidendo che non valeva la pena affaticarsi ad uccidere quel ragazzino rachitico con due occhi enormi e spalancati.
Stiles continuò a fissarlo, incerto sul da farsi, poi quando stava per battere in ritirata e tornare con la coda tra le gambe da Scott e gli altri, l'uomo parlò.
-E' tutta la sera che tu e i tuoi amici mi guardate bisbigliando e ridacchiando. Si può sapere che volete?-
Stiles lanciò una breve occhiata alle sue spalle, intercettando i giovali gesti di incoraggiamento di Scott, il sorriso incredulo di Kira e il quieto sguardo beffardo di Lydia. Stiles roteò gli occhi prima di riportare l'attenzione sull'uomo, imbarazzato a morte.
-Potresti essere oggetto di una piccola scommessa. - confessò Stiles, beccandosi uno sguardo acuto con tanto di sopracciglia inarcate dall'altro. Stiles stiracchiò un sorriso quasi timido.
-Ehi, mi troverò a conversare tutta la sera con le tue sopracciglia? Non che mi stia lamentando, sono le sopracciglia più carine che abbia mai visto, senza dubbio! -
L'uomo non si scompose, ma Stiles provò l'infantile impulso di ballare una piccola e improvvisata danza della vittoria quando intercettò le sue labbra stendersi nell'ombra di un sorriso.
-Tu parli troppo. - affermò vagamente divertito più che totalmente infastidito, poi tornò serio - Una scommessa? -
-Ahm, si, ecco... - Stiles annaspò un attimo, allargandosi con le dita lo scollo della maglietta aderente che indossava.
-Cerca di capire, domani iniziamo il nostro nuovo lavoro, un lavoro di responsabilità, e questa é la nostra ultima possibilità di ubriacarci e fare cose di cui ci pentiremo il giorno dopo, in uno squallido bar di Beacon Hills. -
L'uomo inarcò un sopracciglio, in quella che Stiles suppose essere un'espressione sarcastica.
-Beh, molto maturo come ragionamento da parte vostra.-
Stiles roteò gli occhi con un sorriso, mentre l'uomo lo fissava intensamente.
-Che tipo di scommessa? -
Stiles lo guardò, arrossendo d'un botto ma sforzandosi di rimanere calmo e non farsi prendere un fottuto attacco di panico.
-Beh... ti abbiamo visto qui tutto solo in uno squallido bar di Beacon Hills e sembravi così triste, solo, depresso, deprimente e... -
L'occhiata assassina dell'uomo lo spinse a concludere in fretta.
-E insomma, Scott mi ha sfidato a strapparti un bacio entro la fine della serata.- disse tutto d'un fiato, mordendosi spasmodicamente il labbro.
L'uomo lo fissò per un lungo istante senza dire una parola, il bel volto assolutamente indecifrabile.
-Ma quanti anni avete? Sette? - esclamò poi, con un che di esasperato.
Stiles gonfiò le guance offeso.
- Guarda che in ballo c'è una settimana di alcolici offerti dal perdente, mica roba da poco! E smettila di insinuare tra le righe che siamo dei pivelli! -
Il moro inarcò le sopracciglia. Dio, Stiles già le amava quelle sopracciglia.
-Io non insinuo un bel niente. Sei un ragazzino, e lo dico apertamente.-
Stiles gli scoccò un'occhiataccia.
-Non sono un ragazzino! Ho ventisette anni! Solo che mi mantengo bene!-
L'altro alzò gli occhi al cielo.
-Diciamo piuttosto che hai la corporatura di un sedicenne! -
-Oh, molto simpatico Mr. Sopracciglio! Davvero uno spasso! - finse di complimentarsi Stiles, incrociando le braccia al petto magro - Mica possiamo essere tutti ben dotati come te sai? -
L'uomo inarcò le sopracciglia e Stiles arrossì non appena capì il doppiosenso della sua frase.
-Oh santo cielo... non farti strane idee! Non intendevo ben dotato in quel senso. Lo intendevo nel senso comune, nel senso che sei molto muscol... -
Le parole gli morirono sulle labbra non appena il bel sconosciuto - Stiles ormai lo chiamava così nella sua mente - sovrappose la sua bocca con la propria, in un contatto lieve ma che ebbe il potere di congelare e incendiare allo stesso tempo Stiles. L'uomo aveva una barba un po' pungente, che gli grattava le guance, ma Stiles non se ne sarebbe lamentato per nulla al mondo.
In fondo al bar si sentirono le esclamazioni di Scott, Kira e Lydia, ma Stiles ci fece appena caso, mentre chiudeva gli occhi e apriva un po' le labbra, permettendo al bel sconosciuto di approfondire il bacio.
Fu l'uomo a staccarsi per primo, mentre Stiles apriva timidamente gli occhi nocciola, puntandoli titubante in quelli tempestosi dello sconosciuto, che non aveva perso per nulla la propria aria burbera e corrucciata.
-Ho... ho vinto.-  esalò Stiles come un idiota, sfiorandosi con la punta delle dita le labbra leggermente arrossate.  Anche l'uomo fece scivolare lo sguardo sulle sue labbra e Stiles ebbe la netta impressione che il ghiacciò dei suoi occhi si incrinasse per lasciare spazio a un chiaro desiderio.
-Non la farò molto lunga. Ho davvero bisogno di una sana scopata e, per un qualche scherzo del destino, ti trovo piuttosto desiderabile, se stai zitto. - pronunciò l'uomo con assoluta noncuranza e volto indecifrabile, come se stesse dicendo una cosa normalissima e non che aveva voglia di farsi un ragazzino che conosceva a malapena da venti minuti di cui non sapeva neanche il nome.
Stiles sbatté un paio di volte le palpebre, gli occhi spalancati.
-Wow. - esalò infine, incapace di dire altro.
Il moro gli rivolse uno sguardo severo.
-Se vuoi anche tu bene, se non vuoi va bene lo stesso, ma allora levati di torno e lasciami finire la mia birra in pace. -
Stiles scosse freneticamente la testa, guardandolo scioccato.
-Se non voglio! Amico, non hai sentito quel che ti ho detto prima? Questa é la mia ultima sera pazza prima di una monotona vita di responsabilità e doveri quindi... - assunse un'espressione seria e quasi solenne -... voglio scolarmi tutto d'un fiato la mia tequila... - l'uomo sorrise leggermente con gli occhi mentre Stiles finiva con disinvoltura il suo alcolico -... e si, mille volte si, arrapante sconosciuto: voglio andare a letto con te, e non mi importa se non ci rivedremo mai più, la vita é una sola, cavolo! - concluse con un sorriso assurdamente grande e contortamente innocente, guardando il moro con quegli occhi enormi e dorati, che sapevano di aspettativa.
L'uomo sorrise con un angolo della bocca, lanciando un'occhiata agli amici di Stiles dietro di sé.
-E i tuoi amici? -
Stiles si strinse nelle spalle, senza smettere di sorridere.
-Sopravvivranno per una volta senza di me, almeno spero. Sai, dipendono totalmente dalla mia intelligenza e dal mio super mega carisma, per non parlare del mio fascino irresistibile. -
L'altro sbuffò una risata, cercando invano di non mostrarsi troppo divertito.
-Non stento a crederlo. - disse, poi guardò Stiles con serietà, facendo immediatamente preoccupare il ragazzo. Non é che ora aveva cambiato idea, eh?
-Forse sarebbe opportuno fare le presentazioni. -
Stiles lo guardò intensamente, fino quasi a metterlo a disagio, poi si risolse in un piccolo sorriso e in una scrollata di spalle.
-Non é importante. - dichiarò convinto.
L'uomo inarcò un sopracciglio.
- Non é importante che io sappia almeno chi sei? -
Stiles sorrise sghembo, alzandosi in piedi e porgendo una mano al bel sconosciuto, che lo fissava scettico ma in qualche modo interessato, come se fosse curioso di vedere dove diavolo sarebbe andato a parare.
-Sono solo un ragazzo. Un ragazzo in un bar. -
L'uomo sorrise e Stiles ebbe la netta impressione che la sua risposta gli fosse piaciuta.
-E io sono un uomo. Un uomo in un bar. - mormorò afferrando la mano di Stiles e alzandosi in piedi.
Il sorriso di Stiles si addolcì leggermente quando avvertì le dita dell'uomo accarezzargli fugaci il palmo della mano.
-Casa mia é qui vicino. - sussurrò Stiles, sporgendosi leggermente con il viso verso quello dell'uomo.
Stiles rabbrividì quando l'altro fece scontare la propria guancia ruvida di barba contro la sua liscia, strofinando i loro profili in un approccio tenero e sensuale insieme.
Le loro mani erano ancora unite e a Stiles quel piccolo particolare piaceva più di quanto fosse lecito.
-E' proprio quello che speravo dicessi. - gli sussurrò all'orecchio.

 


Stiles aveva vissuto innumerevoli risvegli post sesso occasionale.
E sapeva che la loro caratteristica principale era di essere imbarazzanti e spiacevoli. Il che era buffo, se si pensa che solo poche ore prima si era stati del tutto disinibiti con quella persona che alla luce del sole invece ci appare solamente per quel che in effetti é: uno sconosciuto.
Un'altra cosa che Stiles sapeva di questo tipo di risvegli, era che l'intimità finiva nell'esatto momento in cui terminava anche il rapporto sessuale.
Quindi niente coccole mattutine o svegliarsi abbracciati come in una coppietta sdolcinata, stile Scott e Kira.
Insomma, gli sarebbe parso strano, troppo intimo.
Ecco perché quella mattina, quando si svegliò, completamente nudo e con la schiena a pezzi a causa dell'aver dormito sul pavimento del salotto, gli venne quasi un principio di attacco di panico quando si rese conto di trovarsi tra le braccia di... del bel sconosciuto, insomma.
Stiles aveva gli occhi spalancati e il corpo completamente irrigidito, ma cercò di non muoversi e di non emettere il minimo suono, per non svegliare lo sconosciuto il cui lento respiro gli scaldava la nuca.
Erano entrambi sdraiati sul fianco, e lo sconosciuto circondava il busto magro di Stiles con le braccia, premendo la schiena del ragazzo al suo petto muscoloso e nudo. Aveva il viso affondato nel retro del suo collo e ogni suo respiro contro la pelle provocava a Stiles un piccolo brivido.
Avevano le gambe intrecciate e, oddio, chi diavolo é che fa sesso occasionale e poi si addormenta abbracciato e con le gambe intrecciate?!
Okay, doveva calmarsi, non doveva farsi venire un attacco di panico.
Magari ti é finito addosso durante la notte... non significa niente, siete ancora due sconosciuti che si sono divertiti per una notte. Stai calmo, si impose Stiles, cercando di ignorare quanto possessiva sembrasse la stretta dell'uomo sui suoi fianchi.
O quanto lui la trovasse piacevole.
E' solo sesso occasionale, sesso occasionale, occasionale, Stiles!
Fu in quel preciso momento che Stiles si rese conto, con profondo orrore, che le sue braccia stavano niente poco di meno che ricambiando l'abbraccio dello sconosciuto, sovrapposte mollemente alle braccia muscolose dell'uomo.
-Oh mio Dio! - esclamò d'impulso, allontanando immediatamente le braccia e cercando di divincolarsi dalla presa dell'altro.
L'uomo dietro di lui grugnì appena e strinse maggiormente la presa sul corpo di Stiles, addossandolo contro il suo petto e immobilizzandolo.
-Sta fermo. - mugugnò con voce impastata, rilasciandogli un piccolo bacio sul collo  che lo fece semplicemente impazzire.
-Sono iperattivo, é difficile per me stare fermo. - sussurrò Stiles, smettendo però di divincolarsi e fissando  la camicia rossa dell'uomo che era appallottolata a qualche centimetro dalla sua faccia.
-Allora stai zitto. - sospirò l'uomo, sfiorando con le labbra la pelle di Stiles.
-Beh, anche quello mi risulta un po' difficile. - rispose Stiles dopo un ridicolo istante di silenzio - Sai, parlo tanto.-
-Si, l'ho notato. - mormorò l'altro, palesemente sarcastico.
-Ehm si... - Stiles tergiversò un attimo, poi prese coraggio, ricominciando a divincolarsi piano - Non che mi dispiaccia stare tutto nudo su un pavimento duro e freddo, ma oggi é il mio primo giorno di lavoro e... -
-Intendi il tuo "lavoro di responsabilità" per il quale non potrai più scolarti tequila e abbordare sconosciuti? - sbuffò l'altro, liberandolo gradualmente dalla sua presa.
Stiles si tirò immediatamente in piedi non appena fu libero, premurandosi di afferrare i propri boxer dal pavimento e infilandoseli in fretta. Con le guance arrossate, lanciò un'occhiataccia in basso verso il bel sconosciuto, che invece era  il ritratto della tranquillità, completamente nudo e con un gomito a sorreggerlo.
Era troppo bello, doveva farlo rivestire immediatamente o avrebbe mandato al diavolo il lavoro per cui aveva faticato tutta una vita per trastullarsi con il bel sconosciuto.
-Punto primo... - cominciò Stiles, guardandosi intorno per individuare i vestiti dell'uomo - ... non ti ho "abbordato", punto secondo... - gli lanciò in faccia i suoi boxer, guadagnandosi quello che sembrava in maniera alquanto inquietante un vero e proprio ringhio -... rivestiti, ragazzone! Come ho detto, primo giorno di lavoro! Non posso permettermi di arrivare tardi! -
Il moro sbuffò e gli lanciò un'occhiata omicida, ma con immensa gioia di Stiles si rinfilò le dannatissime mutande, dando un po' di pace al suo dannatissimo cervello malato che non faceva che elaborare fantasie irripetibili ad alta voce.
Oddio, molte di esse a dire il vero le avevano realizzate la sera precedente...
Era un po' andato, ma non così tanto da scordarsi che quello era stato il sesso occasionale più meraviglioso della sua vita.
-Quindi... primo giorno di lavoro, eh? -
Stiles trasalì, distolto bruscamente dai propri pensieri. gettò un'occhiata al bel sconosciuto, che si era alzato e si stava riabbottonando la sua sexy, sexy camicia...
Stiles PIANTALA! Lavoro di responsabilità, ricordatelo!
-Già. - fece Stiles, leggermente imbarazzato, chiedendosi come diavolo doveva comportarsi.
Di solito era più semplice liberarsi dei partner occasionali, perché questa volta era tutto così dannatamente complicato?!
Non doveva andare così. Quell'uomo non doveva addormentarsi abbracciandolo, non doveva baciarlo sul collo impedendogli di districarsi dalla sua presa, non doveva cercare di intavolare una conversazione amichevole.
Non era così che funzionava il sesso occasionale, cazzo!
-Quindi da domani niente più bar di Danny? - domandò l'uomo, lanciandogli uno sguardo quasi beffardo.
Malgrado tutto Stiles sorrise leggermente.
-Ehi, va bene il lavoro di responsabilità, ma ho sempre ventisette anni! -
Il moro inarcò le sopracciglia, tornando d'un tratto serio e Stiles si trovò confuso da questo repentino cambio d'umore.
-Ed é una cosa che fai spesso? -
Stiles inclinò la testa, confuso.
-Cosa? -
L'uomo fece una smorfia.
-Andare con uomini conosciuti in quel bar. -
-Oh. - Stiles si grattò una guancia, cercando di capire perché gli interessasse tanto - Beh qualche volta. -
Gli parve di vedere l'altro incupirsi, lasciandolo sempre più disorientato.
-Dai, non dirmi che non hai mai avuto storie da una notte. Figo come sei proprio non ci credo che io sono stato il primo. - scherzò Stiles in tono leggero, cercando di smorzare la tensione.
L'uomo fece un'altra smorfia e Stiles provò l'impellente desiderio di sprofondare.
-Io sono stato il primo. - mormorò, guardando l'uomo che invece evitava il suo sguardo.
-Beh, ho sempre avuto storie serie.-  biascicò l'uomo, vago. Lanciò uno sguardo a Stiles, che si ritrovò stupidamente a pensare che aveva degli occhi stupendi.
-Io sono Derek, comunque. -si presentò, avvicinandosi di un passo e tendendogli la mano.
Stiles, ancora nudo eccetto i boxer, sorrise con un angolo della bocca, stringendogliela.
-Stiles, e lasciami dire che hai rovinato tutto Derek. Ora la mia mente malata e contorta non potrà più ricordarti come l'uomo del bar. Era molto romantico non conoscere il tuo nome. -
Derek lo fissò intensamente, in un modo che faceva impazzire Stiles perché, andiamo, che cavolo stava succedendo!? Avrebbe già dovuto essere fuori di casa dopo un vago ringraziamento per la scopata della sera precedente, invece era ancora lì, a tenergli la mano, tra le altre cose.
-Forse potremmo rivederci, così la tua mente malata e contorta non dovrà sforzarsi di ricordarsi di me. - mormorò Derek con un sorriso storto, sporgendosi per cercare di catturare le labbra di Stiles con le sue.
Stiles si ritrasse con una risatina nervosa,facendo un passo indietro e rischiando di scivolare  sulla propria maglietta dimenticata sul pavimento dalla sera prima.
-No, noi non ricominceremo a fare sesso, scordatelo! Ho un lavoro di responsabilità! - dichiarò Stiles, continuando a indietreggiare a ad agitare le mani in direzione di Derek, che lo guardava tra il divertito e l'esasperato.
-Stiles... -
-No, niente Stiles o sguardo da lupo cattivo terribilmente sexy! Noi non faremo di nuovo sesso! Ora io vado di sopra a farmi una doccia e quando tornerò tu sarai magicamente sparito dal mio salotto. Okay? -
Derek alzò gli occhi al cielo.
-Sei terribilmente logorroico. E sei anche stupido, perché non hai capito niente di quello che ti ho detto. -
Per tutta risposta Stiles si precipitò sulle scale che portavano al piano di sopra, seriamente intenzionato a mettere quanta più distanza tra lui e il bel... Derek, tra lui e Derek.
-Ci vediamo Derek! - urlò, da sopra le scale. Derek fissava le sue gambe nude, snelle e lisce, sparire gradualmente dalla sua visuale, percorrendo di corsa gli scalini.
-Ci vediamo Stiles.- mormorò, alzando gli occhi al cielo con un microscopico sorriso.

 

 


ANGOLINO


Ciao!
Allora premetto subito che non ho assolutamente abbandonato la long omega verse "Complicated" ( aggiornerò sicuro domani o domenica, mi scuso per il ritardo ma la scuola mi fa impazzire), ma essendo una patita di Grey's Anatomy ( e di Teen Wolf naturalmente), non ho resistito all'insana tentazione di fare un Au che incrociasse questi due mondi.
Si tratta di un esperimento scritto tutto oggi di getto, non so nemmeno se é venuto bene, ma se dovesse piacervi mi impegnerò ad aggiornare il più regolarmente possibile, cercando di non sovrapporre questa all'altra storia ^^
Beh, fatemi sapere!
Un bacione, Fede <3

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: fefi97