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Autore: Veryroro    01/03/2016    0 recensioni
Ciao a tutti!!
Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato frequentare Hogwarts così ho deciso di scrivere la mia prima ff proprio su questo.
Veronica è una ragazza Italiana ed è la nipote del grande Albus Silente che la invita a trasferirsi a Hogwarts all'inizio del sesto anno per finire lì i suoi studi. Lei accetta ma non è solo per suo zio. Uno dei motivi principali è conoscere il tanto famoso Harry Potter. Riuscirà a diventare sua amica? Quali sfide dovrà superare per proteggere le persone che ama? Qualcuno riuscirà a conquistare il suo cuore?
Vi ho incuriositi??? ;)
Spero di si!!
Vi chiedo solo di non esser troppo spietati visto che è la mia prima ff in assoluto..
Con la speranza di ricevere molte recensioni vi auguro una buona lettura ;)
Veryrorò
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Quel cappello non è solo un cappello!!

                                    Quel cappello non è solo un cappello!!






Il silenzio venne subito interrotto da mio zio, che si alzò in piedi e, con un gran sorriso, mi disse:


“Benvenuta Veronica, avvicinati”


Imbarazzantissima, mi feci coraggio e, con falcate non molto decise, attraversai quell’immenso corridoio che sembrava non voler finire mai.


Chiunque in quella sala aveva gli occhi puntati su di me (sicuramente anche Harry!) e ciò rese veramente molto arduo mettere un piede d’avanti all’altro senza rischiare d’inciampare davanti a tutti. Fortunatamente, arrivai al tavolo dei professori senza cadere. Mi stavo ancora chiedendo come ci fossi riuscita, quando venni presa alla sprovvista da mio zio, che mi abbracciò, dicendomi di seguirlo. Mi portò verso uno sgabello con sopra uno strano polveroso cappello dicendomi che quello era il loro modo di smistare i ragazzi nelle quattro differenti case. La cosa mi lasciò veramente basita. Come diavolo era possibile che l’arduo compito di smistare gli studenti era stato dato a quel vecchio cappello? Il mio stupore dovette essere evidente perché zio Albus mi incoraggiò dicendomi di sedermi e non preoccuparmi.


E così feci.


Appena mi fui seduta, mi adagiò sul capo il capello che iniziò, con mia immensa sorpresa, a parlare. Allora non era solo un logoro e vecchio cappello!


“Mhhh... cosa abbiamo qui? Una studentessa più grande? Sei un caso molto raro signorina e sei veramente un soggetto molto particolare. Hai almeno una qualità di ogni casa quindi non è semplice. Ma dove ti colloco? Serpeverde? Grifondoro? Corvonero? Mhhh... Magari sai darmi un suggerimento?”


Ancora incantata dal fatto che quel cappello parlasse, fui presa in contropiede e non riuscii a pensare lucidamente, per cui dissi la prima cosa che mi venne in mente:

“Voglio un posto dove possa stare tranquilla e farmi degli amici”


Il cappello, dal canto suo, non sembrava molto rassicurato, ma decise lo stesso per me e disse:


“Allora forse sarebbe meglio smistarti in... Grifondoro!”


Ottimo, ero nella casa di Harry Potter! Potevo chiedere di meglio?


Scoppiò un boato di grida e applausi e venni subito accolta da una decina di ragazzi, che mi trascinarono a sedermi insieme a loro. Non ebbi neanche il tempo di guardarmi intorno per vedere dove fosse Harry, che il mio sguardo fu subito rapito da “Occhi di ghiaccio” che, non solo non stava applaudendo come tutti gli altri, ma mi guardava come se fossi la cosa più strana sulla faccia della terra. Imbarazzantissima, voltai la testa e cercai lo sguardo di mio zio, che con un gran sorriso si unì agli applausi.


Appena l’esuberanza si fu placata, mio zio prese la parola e con l’incantesimo “Sonorus” amplificò la sua voce per poter essere udito in tutta la sala.


Così, iniziò il suo discorso di benvenuto:


“Cari studenti, per i nuovi benvenuti e per i vecchi bentornati. Voglio augurarvi un buon inizio anno scolastico e darvi le nuove notizie.


A partire da quest’anno, Veronica Silente, mia nipote, frequenterà la nostra scuola. Si è trasferita qui su mio consiglio, vi prego di farla inserire e di spiegarle le nostre abitudini principali. Tornando a noi, vorrei avvisarvi che l’ala est del quinto piano è al momento in ristrutturazione e sarà inaccessibile fino a nuovo ordine. C’è stato qualche cambiamento nel corpo insegnati per cui il mio amico, nonché ex professore, ha accettato il mio invito ed è tornato ad occupare la sua vecchia cattedra di pozioni.


Ecco a voi il signor Lumacorno”


La sala venne all’improvviso attraversata dagli applausi e dal chiacchiericcio insistente di tanti studenti che si domandavano chi avrebbe occupato il posto di Difesa contro le Arti Oscure.


Nel frattempo, un uomo alto e abbastanza cicciottello si alzò per prendere i suoi applausi. Non appena si fu accomodato, mio zio riprese la parola e diede la notizia che tutti stavano evidentemente aspettando.


“Come avete capito, il professor Piton non insegnerà più pozioni, ma gli è stata affidata la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure. Ora, prima di lasciarvi alla vostra cena, volevo ricordarvi che le selezioni per le squadre di Quidditch saranno la prossima settimana, di rivolgervi al Signor Gazza per quanto riguarda la lista degli oggetti proibiti e di seguire i rispettivi Prefetti a fine serata. Adesso dateci dentro ragazzi!!”


Detto ciò, il tavolo, poco prima vuoto, fu sommerso da mille pietanze diverse, che avevano tutte un odore e un profumo veramente invitanti.


Non sapendo da quale pietanza assaggiare per prima, decisi di riempirmi il piatto con del semplice pollo al forno con le patate e un po' di verdure miste grigliate. Nel frattempo, stavo già facendo amicizia con due gemelli dai capelli rossi veramente molto divertenti, che iniziarono, tra un boccone e un altro, a spiegarmi alcune cose riguardanti i professori.


I ragazzi si chiamavano Fred e George Weasley ed era veramente difficilissimo distinguerli, per cui non li chiamai mai per nome, ma cercai di farli parlare il più possibile, limitandomi ad annuire o facendogli qualche domanda. Mi dissero che il posto di Difesa contro le Arti Oscure era da sempre molto sfortunato, visto che alla fine di ogni anno si cambiava professore. Questa sfortuna, mi disse Fred, era iniziata nel momento in cui a Voldemort fu rifiutata la cattedra di codesta materia e, aggiunse George, quel posto era sempre stato molto ambito dal professor Piton, ma che fino allora non gli era mai stato concesso. Era per questo che la cosa li aveva completamente sconvolti.


Parlammo del più e del meno, mi chiesero da dove venissi, com’era la mia scuola di magia in Italia e come mai avessi deciso di trasferirmi lì per concludere i miei studi. Visto che non avevo una risposta a quest’ultima domanda, decisi di tenermi sul vago e dire soltanto che era perché volessi cambiare aria. Non mi parsero molto convinti, ma lasciarono correre.


A fine cena, mio zio diede la buonanotte a tutti e mi fece segno di seguirlo.


Mentre stavo andando verso di lui, lo trovai intento a parlare con un ragazzo cicciottello con in mano un rospo, riferendogli di avvisare il Prefetto che mi avrebbe accompagnato lui nella mia stanza.


La prima cosa che mi disse fu:


“Grifondoro? Non me l’aspettavo”


Non sapendo cosa dire, mi limitai ad annuire, così lui iniziò ad incamminarsi verso i dormitori, spiegandomi che le lezioni sarebbero iniziate l’indomani mattina alle 8.30, che avrei diviso la stanza con una ragazza e che, al mio arrivo, vi avrei trovato i miei bagagli, più la divisa e l’occorrente con lo stemma di Grifondoro. Più camminavamo e più mi fu difficile seguire i suoi discorsi, anche perché il castello era di una bellezza e di una cura così surreali, da lasciarmi senza parole ad almeno ogni svolta.


Arrivati alla torre di Grifondoro, mi disse la parola segreta per accedervi e mi salutò dicendomi che il giorno dopo mi avrebbe aspettato nel suo ufficio alla fine delle lezioni per poter parlare in tranquillità di tutti quei cambiamenti.


Così gli diedi la buonanotte, dissi la parola segreta al ritratto di una signora molto in carne e varcai il buco dietro di esso.


Se siete arrivati fin qui vi meritate un grandissimo abbraccio *-* Grazie mille per aver letto anche il secondo capitolo ;)

Ringrazio di cuore anche la mia amica e scrittrice Ellynor K. Watson per aver rivisto e corretto la mia storia.. Senza di te ci sarebbero state mooooolte meno virgole di quante realmente ne servano xD Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che decidiate di lasciare una recensione qui sotto e che mettiate la storia tra le ricordate/seguite/preferite ;) detto ciò vi aspetto la prossima settimana per il prossimo capitolo!!


Veryrorò

  
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