Wow! Quattro
preferiti! Non me lo sarei mai aspettato! Comunque grazie, anche se avete solo
letto … mi fa piacere …
Solo una piccola cosa
… recensite, mi fareste capire cosa ne pensate …
Vi lascio al nuovo
capitolo. Posto oggi perché la settimana prossima sono in gita con la scuola, e
quindi non avrò tempo …
Baci
Scimmietta
Rose e Scorpius _Un nuovo Amore_
2° Capitolo
“Primo Giorno”
La mattina arrivò presto. Nel
dormitorio femminile, Rose fu la prima a svegliarsi. Era sempre stata una
ragazza mattiniera, perché non le piaceva aspettare il suo turno per il bagno.
Poi, era ancora scossa per il sogno. Non aveva mai pensato o sognato ragazzi,
né tantomeno lui. Scosse la testa per allontanare quel pensiero- prese
l’uniforme e andò a lavarsi.
Nel dormitorio maschile, anche
Scorpius si svegliò. Sorrise, ripensando al sogno di quella notte. Era stato
ancora più vivido del solito, tanto che gli sembrava di viverlo davvero. Si
vesti, prese la cartella e uscì.
Fu il primo dei maschi a scendere in
Sala Comune. Era la prima volta che succedeva, e gli venne da ridere. Di solito
era l’ultimo a svegliarsi, ma se lo faceva, era solo grazie ai rumori
spaccatimpani che faceva Albus con la bacchetta.
La trovò lì, con il solito libro in
mano, a leggere o a studiare.
“Ciao Scorpius!”
Scorpius non credette alle sue
orecchie. Lo stava salutando. Lei, di sua iniziativa. Le altre volte era sempre
stato lui a salutare per primo. Con il cuore a mille e leggero per la felicità,
la guardò negli occhi.
“Ciao Rose”.
Con una nuova speranza, fece per
avvicinarsi e sedersi vicino a lei, sulla poltrona. Proprio in quel momento
però, arrivò Albus.
“Ciao Rose. Hey Scorp, come mai ti
sei alzato cos’ presto stamattina?”
“Così. Non avevo molto sonno”. Il
sorriso entusiasta era sparito dalle sue labbra, nel momento stesso in cui Rose
aveva distolto gli occhi da lui, per tornare a leggere.
“Ah, ok. Beh andiamo a mangiare, tra
un po’ inizieranno a scendere tutti. Rose tu vieni con noi?”
“No Al. Scendo tra un po’. Ci vediamo
dopo”.
Nello stesso istante in cui Scorp e
Al scomparvero dietro ilo ritratto della Signora Grassa, Rose tirò un sospiro
di sollievo, e una miriade di domande iniziarono a prendere forma nella sua
testa.
Perché Scorp aveva sorriso quando l’aveva salutato? E perché sembrava essersi
rattristato quando era spuntato Al? Perché a lei interessavano le sue reazioni?
Fortuna che Lily era appena scesa.
“Rosie! Finalmente ti ho trovata!ma
che fine avevi fatto?” esclamò esasperata.
“Sono sempre stata qui. Scendiamo a
colazione, ho fame”. Non era vero. Aveva solo rivedere Scorpius , per capirci
di più.
Rimase delusa. Appena preso il suo
orario, il giovane Malfoy era corso alla sua prima lezione. Rose non toccò
cibo, e anche lei, appena preso il suo orario scappò alla prima lezione. Era
fortunata. Pozioni con il professor Clapp. Con lui, Scorpius.
Fu la seconda ad arrivare in classe,
naturalmente dopo lui.
“Oh! Buongiorno signorina Weasley.
Prego, si sieda vicino al signor Malfoy. Oggi si lavoro a coppie!” annunciò
Clapp, lieto.
Per la seconda volta quel giorno,
Scorpius non credette alle sue orecchie. Avrebbe lavorato in coppia con Rose,
per due ore. Possibile che la fortuna l’avesse scelto due volte?
Guardò la sua compagna per capire se
anche in lei, quella notizia, aveva fatto scaturire qualcosa. Non si sorprese
nel vedere che era rimasta impassibile. Rose era famosa per il suo scarso
interesse verso i ragazzi. Scorpius, però, non sapeva, che anche dentro di lei
qualcosa stava cambiando, qualcosa che non si poteva fermare. Che la stava
facendo impazzire, perché non riusciva a capire cosa fosse. Non l’aveva mai
provato prima. Le faceva battere forte il cuore.
Le due ore passarono velocemente, e
la preparazione della pozione era talmente impegnativa che i due ragazzi non
ebbero neanche il tempo di scambiarsi gli orari.
Accadde però una cosa che, sia Rose
che Scorpius, non avrebbero mai dimenticato.
Stavano per prendere entrambi
l’elemento fondamentale per la riuscita della preparazione: la radice di
mandragola. Le loro mani si sfiorarono. Un piccolo tocco, quasi impercettibile,
che li fece arrossire entrambi. Come una scarica elettrica.
Al suono della campanella, Rose fu la
prima ad uscire dall’aula.
Per tutto il resto della giornata,
evitò chiunque, persino Lily. Aveva bisogno di stare sola. Voleva capire cosa
le stesse succedendo, e non voleva parlarne con nessuno.
Scorpius, dal canto suo, fu su di
giri tutto il giorno, e nessuno riusciva a capirne il motivo, né lui lo diceva.
Sentiva che
da quel momento, tutto sarebbe andato per il meglio.