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Autore: SherryKyuubiNoYoko    27/03/2009    8 recensioni
Eccomi a Forks. Una stupidissima cittadina che odio con tutto il cuore.
Mi chiamo Edward Anthony Masen e sono venuto qui con i miei genitori adottivi: Carlisle ed Esme...
Eccomi a Forks. Una stupidissima cittadina che odio con tutto il cuore.
Mi chiamo Isabella Marie Swan ma tutti mi chiamano Bella. Sono venuta a vivere qui da mio padre dopo il matrimonio di mia madre con un altro: Phil.
Edward/Bella
SOSPESA FINO A SETTEMBRE
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Capitolo 1


Edward Pov.

<< Buongiorno a tutti! >> salutai entrando in cucina.
<< 'Giorno Edward. Cosa vorresti mangiare? >> mi accolse Esme.
<< Niente, grazie! Prenderò solo un bicchiere di latte! >> dissi andandomi a sedere.
Mia madre sorrise e mi versò il latte.
<< Grazie! >> risposi al sorriso per non offenderla.
Mi alzai e dopo aver scoccato un bacio ad Esme uscii a prendere la mia Volvo.
Partii di filato verso la scuola e appena giunto parcheggiai accanto ad un pick-up rosso e dall'aspetto vecchio. Dal mezzo stava uscendo una ragazza dai lunghi capelli scuri e gli occhi nocciola. Aveva delle cuffie nelle orecchie e non sembrava a suo agio.
<< Coraggio Edward, vedrai che ti piacerà stare qui. Anzi sono sicura che ti capiterà qualcosa di bello! >> mi incoraggiò Alice.
Alzai gli occhi al cielo. << Tu hai visto qualcosa! >> l'accusai.
In risposta trillò una risata felice e mi trascinò all'interno della struttura.
<< Alice! >> mi lamentai.
Entrammo in segreteria  e trovammo la ragazza del pick-up. A quanto pareva pure per lei era il primo giorno..
<< Oh certamente! >> disse la segretaria. << Tu sei Isabella, la figlia del capo Swan. Stavamo aspettando il tuo arrivo! Tieni cara, questo è il tuo orario e questa è la mappa. Buona giornata! >>
<< Anche a lei! >> fece la ragazza di nome Isabella.
Si voltò e per un attimo i nostri sguardi si incontrarono. Verde nel marrone. Prato e terra. A confronto. Una scossa mi attraversò. Ed anche a lei successe.
Distolse in fretta lo sguardo ed uscì, in fretta, dalla segreteria.
Guardai Alice, ancora scosso, sembrava compiaciuta. Oh-ho! Snto puzza di ficcanaso.
<< Alice, non ci provare! >> l'avvertii sapendo bene che in ogni caso non avrei potuto contrastarla con la mia fragile umanità.
Mi sorrise furba ed io sbuffai. Dietro di noi Rosalie, Emmett e Jasper mi guardarono con una strana luce negli occhi.
<< Salve! >> salutò il mostricciattolo. << Sono Alice Cullen. E loro sono Rosalie Hale, Emmett Cullen, Jasper Hale ed Edward Masen! >> esclamò indicandoci man mano.
<< Oh! Siete i figli adottivi del dottor Cullen. Ecco l'orario e la mappa! Buona giornata! >> ci sorrise.
<< Arrivederci! >> dissi guardando l'orario. In prima ora avevo trigonometria.
<< Be'... io vado! Ci vediamo dopo! >> salutai e con la mappa in mano mi diressi verso la mia aula.
Con il naso ficcato nella mappa non mi accorsi di un'altra persona che si dirigeva nella direzione opposta con una mappa a coprirle la faccia. Inevitabilmente ci scontrammo. Tutto ciò che avevo si sparpagliò a terra insieme alle sue cose.
<< Scusa, non ti avevo proprio visto! >> esclamò.
<< Non preoccuparti, neanche io stavo guardando dove stavo andando! >> mi chinai a prendere le mie cose. Ci guardammo e rimasi sorpreso nel rivederla: era Isabella.
Di nuovo la scossa. Distolsi immediatamente lo sguardo e ripresi a raccogliere i miei libri. Aiutai lei a prendere i suoi, poi mi rialzai.
<< Grazie! Io sono Isabella Swan! >> si presentò.
<< Piacere di conoscerti. Io sono Edward Masen! >> risposi.
<< Primo giorno? >> chiese.
<< Anche il tuo eh? >>
<< Già. Dove stavi andando? >>
<< Aula di trigonometria! >> risposi istantaneamente.
<< Allora siamo in due. Credo di essermi presa. >> disse imbarazzata.
Sorrisi e insieme ci incamminammo verso l'aula incriminata.
Sospirai. << Buona fortuna, compagno! >> mi disse.
<< Anche a te! >> risposi sorridendo sghembo.
Entrammo. << Salve! >> salutò il professore.
<< Salve! >> esclamò la mia nuova compagna. << Sono Isabella Swan! >>
<< Io sono Edward Masen! >>
<< Ah, certo. Allora sedetevi nei due banchi, là infondo. Attenetevi a seguire finchè non vi metterete in pari! >>
<< Grazie! >> risposi.
Andai in ultima fila e, da cavagliere, qual ero, lascia che fosse Isabella a scegliere dove sedersi.
Sorrisi, al pensiero di aver trovato un'amica, che si trasformò in una smorfia di tristezza quando capii che non potevo fare amicizia perchè presto sarei diventato un essere dannato.
Un lamento mi distolse dai miei pensieri.
Guardai la mia compagna di banco, si teneva le mani in testa come se volesse strapparsi i capelli.
<< Qualcosa non va? >> chiesi.
<< Non ci capisco niente. Ma che sta facendo? >>
Cercai di spiegarle in modo semplice quello che doveva fare e lei i ringraziò con un sorriso a cui non seppi non ricambiare.
La campanella suonò e mi alzai raccogliendo le mie cose.
<< Allora, qual è la tua prossima lezione? >> mi chiese.
Controllai il foglio << Inglese! >> mormorai.
<< Ti spiace se do' un'occhiata al tuo orario? >> domandò.
Glielo passai in silenzio.
<< Mmm... >> cominciò. << ... tranne che ginnastica abbiamo lo stesso orario! >> sorrise.
Qesta non ci voleva. Stava diventando una mia amica e con lo stesso orario non avrei potuto ignorarla. Cercai di fare un sorriso.
Ci avviammo verso l'aula di inglese, conversando.
<< Quindi tu vieni da Phoenix? >> chiesi sorpreso. Non sembrava così abbronzata, anzi era pallida, quasi quanto i miei fratelli.
<< Lo so che non sembro una che viene da un luogo soleggiato, ma... >>
Fu interrotta da un mostricciattolo che mi saltò addosso. << Edward! >> trillò.
<< Alice? >>
<< L'ora di inglese è con te, lo sapevi? >>
Alzai gli occhi al cielo. << Staccati che ti presento una persona! >> esclamai.
<< Alice, lei è Isabella. Isabella, lei è mia sorella Alice! >> presentai.
Alice sorrise amichevole. Prese le mani di Isabella con occhi che brillavano. << Sai Bella... Posso chiamarti Bella, vero? >> senza attendere risposta, continuò << Ho l'impressione che diventeremo grandi amiche! >>
Guardai mia sorella ad occhi sgranati. Perchè stava facendo questo?
<< Lei è l'ultima! >> esclamò sotto lo sguardo confuso di Isabella e quello triste del mio.
<< Sei sicura? >> le chiesi. Non potevano fare di lei un mostro. Non potevano...
<< Dai, su con la vita! >> strillò felice il folletto.
<< Mostricciattolo! >> la riproverai.
Per tutta risposta ci prese a braccetto e ci trascinò in aula.
Entrammo e ci presentammo al professore.
<< Alice Cullen, e lui è mio fratello Edward Masen. Mentre lei è la mia nuova amica Isabella Swan! >> disse Alice.
Ci andammo a sedere in fondo a l'aula in tre banchi vicini.
<< Allora Bella, quanti anni hai? >> chiese il folletto.
<< Diciasette! >> rispose.
<< Ti va di unirti a noi a pranzo? Così conoscerai anche Jasper, Emmett e Rosalie. >>
<< Alice! >> sussurrai pianissimo. << Non ti permetterò di trasformarla. Lei non lo merita! >> il mio tono di voce era bassissimo e nessuno avrebbe potuto udirlo tranne Alice.
Mi scrisse un bigliettino.
Lei sarà la tua compagna. Nel futuro la sposerai. Io l'ho visto.
Accartocciai immediatamente il foglio in preda alla rabbia. Così, lei, era la mia futura compagna.
Be'... non che mi dispiacesse... Era davvero una bella ragazza, ma il fatto era che non volevo condannarla a giorni fatti di notte e buio. Mancava più o meno un mese poi sarei diventato immortale. Non dovevo legare con quella ragazza ma se c'era una cosa che avevo imparato, era che alla fine, Alice vinceva sempre. Quindi, decisi di godermi le ultime settimane che avremmo passato da mortali... Cioè, che io avrei passato da mortale...
La campanella suonò e noi tre uscimmo dall'aula. Era l'ora in cui non saremmo stati insieme. Sospirai. << Ci vediamo a pranzo! >> esclamò contenta Alice che, dopo aver dato un bacio a Bella, mi prese a braccetto e mi trascinò via.
Quando ci fermammo eravamo in cortile. Mi voltai verso di lei furioso. << Alice Cullen spero per te che tu non ci prova nemmeno a trasformarla. Non la condannerò ad una esistenza dannata e... >>
Mi interruppe mettendomi un dito sulle labbra << Edward, anche se tu non vuoi, accadrà. Lei è destinata a diventare un vampiro. Ho già controllato il futuro in tutte le alternative possibili e in un modo o nell'altro compare lei trasformata. A quanto pare lei si innamorerà perdutamente di te. Dei tuoi occhi verdi, poi dei tuoi occhi rossi ed infine di quelli dorati. Vorrà legarsi a te in tutti i modi possibili. Con un po' di pazienza entrerà a far parte della nostra famiglia e tu e lei prenderete il cognome che vi spetta: Cullen. Non c'è scampo! >>
Sospirai sconsolato.
<< Ehi, cos'è quel muso lungo? >> chiese una voce sarcastica accanto a me.
<< Non sono in vena di scherzi, Emmett! >>
<< Su fratellino, cosa potrà mai averti sconvlto così tanto? >>
<< Il fatto che presto avremo un altro membro nella nostra famiglia. Sarà la futura compagna di Edward. Oggi starà a pranzo con noi, mi raccomando comportatevi bene! >> disse Alice.
<< Oh, che bello... Avrò un'altra sorellina! >> l'orso scoppiò a ridere mentre Jasper socchiudeva gli occhi sospettoso e Rosalie mi guardava contenta.
<< Almeno, potrà condividere la vita da vampiro insieme ad una persona speciale. >> mi accarezzò la testa.
<< Ehi... >> mi lamentai << ...siamo in pubblico >>
Rise. << Sono felice per te! >>
Restammo lì a scherzare finchè non suonò la campana.
La giornata proseguì veloce e mi ritrovai a camminare verso la mensa insieme alla mia nuova amica e futura ragazza.
Entrati in mensa fummo accerchiati dai miei fratelli. Ci trascinarono in un tavolo vuoto e ci fecero sedere mentre Alice andava a prendere da mangiare.
<< Mmm... >> cominciò Emmett << ... Tu devi essere la nuova amica di Edward ed Alice! Io sono Emmett il fratello maggiore del nostro Eddy mentre lei... >> ed indicò Rose. << ... è la mia ragazza, Rosalie. >>
<< Piacere! >> affermò mia sorella.
<< Il piacere è mio, io sono Isabella! >>
<< Ciao Isabella. Io sono Jasper, il gemello di Rosalie! >>
<< E ragazzo di Alice! >> concluse Emmett. << Devi dirle queste cose fratellino. >>
Jasper alzò gli occhi al cielo mentre Alice ci mise davanti due vassoi e si sedette accanto al suo ragazzo.
<< Allora Bella vieni con noi a fare shopping, oggi? Rose ed io non abbiamo più niente da metterci! >> chiese Alice.
<< Prego? >> domandò educatamente Emmett. << E tutto il piano riservato ai vostri vestiti cosa contiene? >>
<< Ma Emmett, quelle cose sono fuori moda. Non si può rimettere la stessa cosa per due volte. >> spiegò pazientemente.
<< Allora bella, vieni? >> si intromise Rosalie.
Ti prego devi dire no, devi dire no o firmerai la tua condanna.
<< Ehm... o-ok! >> rispose.
Mi misi una mano in faccia mormorando << Buona fortuna! Ne avrai bisogno! >>
Alice mi fulminò. Io la ignorai e cominciaia mangiare.

Continua...

Eccomi con il primo capitolo. Oggi mi sentivo ispirta e quindi ho scritto e postato. Oggi sono un tantino in ritardo quindi non ho potuto rileggere il capitolo... Se notate errori o i dialoghi non si leggono vi prego di avvisarmi.
Be'... ehm... credo non ci sia altro.
Ringrazio chi ha commentato il prologo: bell; Sara25; cullengirl; vitti; stezzietta w; ale03; patu4ever; Shinalia.
Inoltre ringrazio coloro che hanno aggiunto la mia FF fra i preferiti:

abcdes
Amo90
bell 
Benjamina
daisy88
 Dubhe92
Ether
Fantasy_Mary88
fede72 
free09
irly18
mamy
marikina
miki18
mimi14

mistica88 
patu4ever
peppolina 
PlInCy4
Princesseelisil
RockAngelz
Shavanna

Shinalia
Shona
sole a mezzanotte

suxpicci_89 
 ysellTheFabulous

zlatyna
Grazie anche a quelli che leggono soltanto sono molto contenta.
Be' che dire... Sono in ritardo, quindi baci e alla prossima.
AmyGoku
   
 
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