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Autore: heykurt    15/03/2016    2 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 29


 




 

 

 

SOUNDTRACK

“Hungry Eyes” - Eric Carmen ( https://www.youtube.com/watch?v=2ssCL292DQA )


 


 



 


 

Quando Kurt si sveglia Sebastian lo sta fissando sorridendogli dolcemente e, con gentilezza, fa scorrere la mano lungo il suo fianco, dandogli poi un bacio sulla fronte.

“Buongiorno...” lo saluta con un filo di voce.

“'Giorno.” biascica Kurt ancora in dormiveglia.

“Dormito bene?”

Kurt borbotta qualcosa di incomprensibile, stiracchiandosi e lasciandosi sfuggire un sonoro sbadiglio “Hai russato ancora.” dice accasciandosi di nuovo sul suo petto.

Sa che il suo aspetto in quel momento non è di certo dei migliori e che sicuramente è pallido, con profonde occhiaie e i capelli arruffati, però non gli importa; sta bene tra le braccia di Sebastian e non vorrebbe scollarsi da lui per niente al mondo.

Sebastian sembra leggergli nella mente di nuovo ed abbozza un sorriso “Hai un aspetto orribile.” dice con l'intento di provocarlo e farlo svegliare del tutto.

Kurt non si scompone e lo abbraccia con più sicurezza “Il tuo non è peggiore del solito, posso superare la tua visione di prima mattina.” controbatte sarcastico emettendo una serie di versi gutturali per trattenere altri sbadigli.

“In effetti, sono appena le otto. Possiamo starcene qui un altro po'.” dice Sebastian facendo scorrere la mano sotto le lenzuola fino a posarla sul suo inguine.

A quel tocco Kurt sbarra gli occhi, scattando a sedere sul materasso, puntandogli contro un indice “Cosa avevamo accordato?! Non mi farai cedere di nuovo Bas.” sentenzia, esitando appena. Sebastian se ne sta a braccia spalancate, appoggiato alla pila di cuscini e lo sta guardando in un modo così provocante e sexy da rendergli difficile controllarsi “No.” ribadisce scuotendo la testa “Devo andarmi a fare una doccia. Ho ancora il tuo odore su tutto il corpo.” aggiunge schizzinoso, alzandosi dal letto.

“E io il tuo se è per questo.” dice squadrandolo da capo a piedi.

Kurt non si sente più a disagio ad essere completamente nudo di fronte a lui, ma gli occhi concentrati e quasi affamati di Sebastian lo mettono un poco in soggezione “Che c'è?” gli chiede arricciando le labbra “Non guardarmi in quel modo.”

Sebastian sbuffa, mettendosi a sedere “Ah, sentiamo. Come dovrei guardare il mio ragazzo? Non iniziamo a battibeccare già a quest'ora Kurt. Sei fottutamente sexy ed hai un corpo da sballo, quindi lasciami ammirarti in pace.”

“Hai detto che ho un aspetto orribile.” farfuglia prendendo dei vestiti dalla valigia.

“E da quando mi prendi sul serio? Pensavo che fossi attraente anche la prima volta che ti ho visto se è per questo, solo mi seccava ammetterlo. Senza contare che quando ci siamo conosciuti ho interrotto una pomiciata piuttosto intensa tra te ed Anderson e non sarebbe stato appropriato.”

Kurt sospira, giù di morale “Non lo è nemmeno adesso Bas.” mormora dirigendosi in bagno.


 

Gli ci vuole quasi mezz'ora per finire di lavarsi e Sebastian è dispiaciuto per il fatto che non gli abbia proposto di fare la doccia assieme, condividendo un altro momento di intimità. Intanto recupera della biancheria pulita e i vestiti per quel giorno, aspettando con calma che esca dal bagno. Quando Kurt esce, avvolto da un asciugamano striminzito legato in vita, gli lancia un'occhiata sfuggevole, superandolo (sperando in realtà di provocarlo e costringerlo a seguirlo di nuovo sotto la doccia). Con disappunto, però, Kurt non lo raggiunge e, solo con la biancheria addosso, si sistema davanti allo specchio a parete per asciugarsi i capelli.

Quando anche Sebastian ha finito di lavarsi ed ha indossato a sua volta la biancheria, si danno il cambio di nuovo senza dirsi una parola. C'è un po' di imbarazzo perché si desiderano tantissimo entrambi ma nel contempo sanno che non potrà esserci altro -almeno non in quel momento-.

È passata quasi un'ora da quando si sono rivolti per l'ultima volta la parola e Sebastian sente di aver raggiunto il limite di sopportazione e di non essere più in grado di sostenere quel silenzio “Andiamo Hummel!” esclama dunque facendo girare la chiave nella toppa “Dobbiamo smetterla di colpevolizzarci fino a questo punto. Non abbiamo fatto nulla di così catastrofico!”

“CAZZO!” urla improvvisamente Kurt dal bagno, facendo sussultare Sebastian.

“Che c'è?!” gli chiede preoccupato accorrendo nella stanza.

Kurt si sta guardando allo specchio con gli occhi praticamente fuori dalle orbite. È diventato decisamente pallido e sembra che abbia visto un fantasma. In preda ad un attacco di panico esce di nuovo dal bagno per raggiungere un punto più illuminato nella camera da letto “E' decisamente catastrofico! Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!” impreca camminando avanti e indietro.

“Ecco, questo mi sarebbe piaciuto sentirlo ieri sera mentre lo facevamo..” sghignazza Sebastian che non ha capito la reazione improvvisa di Kurt.

“Non scherzare Bas! Guardami! Cosa vedi?” dice facendo scorrere le mani dalla testa fino ai fianchi.

Sebastian fa svettare le sopracciglia, mordendosi il labbro inferiore “Un gran fico che mi farei.”

Kurt lo fulmina, chiaramente esagitato e gli intima a prestare più attenzione “Sii serio per un secondo! Guardami bene! Non dirmi che non lo vedi!”

Il sorriso strafottente di Sebastian si spegne a poco a poco e al suo posto si fa strada un'espressione puramente terrorizzata “Oh... cazzo...”

“ESATTO!” squittisce Kurt fuori di sé “Siamo spacciati, finiti, fottuti! Dovevi proprio mordermi così forte?! Merda, si vede tantissimo!” urla toccandosi il punto marchiato da Sebastian sul suo collo, prima di tornare in bagno.

“Passaci un po' di fondotinta! Te lo metti sempre comunque!” cerca di risolvere la cosa Sebastian, sdrammatizzando “N-non è poi così grave.” balbetta guardandolo appoggiato allo stipite della porta.

Kurt si volta di scatto, sul punto di commettere un omicidio “Dammi una mano invece che startene lì impalato!” protesta isterico.

Sebastian ha appena fatto un passo verso di lui quando sentono la porta della loro camera aprirsi ed entrambi si rivolgono un'occhiata gelida, visibilmente nel panico.

“Chi è?!?!” chiede Kurt, con voce strozzata.

“Santana!”

Kurt e Sebastian tirano un sospiro di sollievo, uscendo dal bagno col fondotinta in mano. Alla loro vista Santana strabuzza gli occhi, decisamente impreparata; non si aspettava di certo di trovarli in mutande coi capelli completamente scombinati.

“Che ci facevate in bagno assieme?” chiede alquanto perplessa.

Sebastian, anche se aveva cercato fino a quel momento di mostrarsi sicuro di sé, dà un colpetto sul fianco a Kurt col gomito, per spronarlo ad inventarsi qualcosa “Ci stavamo preparando per venire a fare colazione. Ci siamo svegliati prima per farci una doccia.” dice quindi Kurt, deglutendo rumorosamente. Sa perfettamente che il tono della sua voce lo ha tradito, ma spera con tutto sé stesso che la questione si concluda lì.

“Oh mio Dio!” esclama invece Santana, portandosi una mano sulle labbra.

Merda. “C-che c'è?” farfuglia impacciato Kurt.

Santana si avvicina a lui, fissandolo sbigottita “Quello che diavolo è Kurt?” gli domanda indicandogli il collo.

“Quello cosa?”

“E' il più grande succhiotto che io abbia mai visto!” strilla in realtà più ammirata che sconvolta, posandogli una mano sul marchio rosso, beccandosi uno schiaffo da parte di Kurt “Ma chi-?”

Sebastian sbuffa sommessamente, digrignando i denti “Lo Spirito Santo!” sbotta spazientito “Secondo te Lopez? Dio mio! Perché diavolo ho aperto la porta! Non si può più avere un po' di privacy a quanto pare! Non ti hanno insegnato che è buona educazione bussare, Evita Peròn?”

Santana, improvvisamente riportata alla realtà, passa lo sguardo dall'uno all'altro ora decisamente sconcertata “AVETE FATTO SESSO?!”

Kurt si copre il volto con le mani. Vorrebbe piangere, gridare e decisamente prendere a sberle sia Santana che Sebastian (giusto perché lo ha ridotto in quello stato) “Fallo sapere fino ad Amsterdam, mi raccomando! Vuoi abbassare la voce!?”

Santana, ancora shockata, si porta una mano al petto “Lo avete fatto davvero?”

“Secondo te questo succhiotto me lo sono procurato da solo? Non sono Mr. Fantastic, non posso allungare ogni mia parte anatomica!”

“Ieri sera una l'hai allungata.” si lascia sfuggire Sebastian rendendosi subito conto di essere tremendamente inopportuno.

“Sebastian!”

Santana però, a quella battuta, non riesce a contenere una risata, anche se il fatto che il suo migliore amico sia realmente andato a letto con quello che lei aveva sempre reputato il loro più acerrimo nemico la scombussola “Cristo Smythe, devi essere più discreto la prossima volta. È seriamente enorme e il fondotinta lo copre appena.” constata con una smorfia “Vieni con me tesoro, ti faccio vedere come si mette decentemente anche se qui ci vorrebbe un miracolo per nasconderlo.” aggiunge con tono comprensivo, posandogli una mano sulla schiena per condurlo in bagno.

“Complimenti Sebastian.” lo trucida Kurt, inclinando appena il collo per farsi mettere il trucco da Santana.

Sebastian lo fissa a bocca aperta alzando le mani al cielo “Ah adesso è colpa mia?!” esclama non credendo alle sue orecchie “Chi è che mi è saltato addosso?!” gli ricorda poi passando dietro di lui per poter vedere meglio la ragazza sistemargli il fondotinta.

“Quello è un piccolo dettaglio su cui possiamo sorvolare.” brontola Kurt, sconfortato.

“Non riesco più a guardarvi allo stesso modo senza avere conati di vomito, sappiatelo.” dice Santana radiografando schifata Sebastian da capo a piedi “Qui devi inventarti una storia, bello. Non posso fare magie. L'ho nascosto meglio, ma si vede ancora l'alone. Mi ricorda la forma della Groenlandia.”

“Non è il momento migliore per fare battute San. Ho i nervi a fior di pelle e sento che sto per scoppiare. Avrei bisogno di una camomilla per rilassarmi in questo momento.”

“Non hai uno di quei ridicoli foulard che eri solito metterti a scuola?” prova a trovare un'altra soluzione Sebastian “O ti alzi un po' il colletto di una delle Polo. E poi in fondo non c'è da preoccuparsi, potrebbe avertelo fatto chiunque!”

Kurt ride sprezzante “E chi?! Santana?”

“Possiamo dirgli così se te lo chiede.” si sacrifica l'amica, non molto convinta “Gli dico che ero ubriaca e mi sono avvinghiata a te. So fingere bene quando voglio.”

“E' la cosa più patetica che abbia mai sentito. Non se la berrebbe mai!” esclama avvilito Kurt, spalmandosi ancora un po' di fondotinta, senza successo.

“Allora forse dovreste andare di sotto e-”

“E dirgli cosa?” la ferma subito Kurt “Sai Blaine, stanotte ho scopato col tuo migliore amico nel tuo letto! Buongiorno comunque! Vuoi forse che lo ammazzi?!”

“Okay, effettivamente non sembra la soluzione migliore. Dovrete farlo prima o poi comunque. Magari evitate il fatto che avete contaminato il suo letto, ma dovete dirgli che, insomma, state... assieme. Perché state assieme no?” domanda con aspettativa.

Kurt e Sebastian si rivolgono un'occhiata incerta, un po' confusi sul tipo di rapporto che hanno creato. La sera prima non hanno avuto modo di stabilirlo ufficialmente e nessuno dei due sembra intenzionato a parlare per primo.

Kurt ha paura di mettergli pressioni e, considerato che Sebastian non ha mai avuto una storia seria, non vuole che si spaventi ancora prima di poter vivere quel sentimento. Dall'altra parte c'è Sebastian, che invece teme che la frase detta da Kurt il giorno prima sia stata dettata solo dalla foga del momento e che non sia ancora pronto ad impegnarsi in una vera e propria relazione con lui.

Si guardano per quasi un minuto senza aprir bocca, sperando di decifrare i loro sguardi e quando Sebastian capisce che Kurt non è intenzionato a parlare, si azzarda a rispondere.

“Si..?” sussurra, tentennando.

Kurt fa un sorriso sghembo “Già.” concorda poco dopo, allentando la tensione fra loro “Senti San provo a nasconderlo un po' col colletto come ha detto Sebastian. Qualcosa mi inventerò se dovesse chiedermelo... Dio mio, spero non se ne accorga.” dice ammirandosi allo specchio. La macchia rossa ora si vede appena ma il fondotinta -più scuro di alcune tonalità rispetto alla sua pelle- è ben visibile in quel preciso punto ed è chiaro che sia stato messo per coprire un succhiotto.


 

*


 

Sono le 9.40 quando Kurt e Sebastian decidono di affrontare la cosa e scendere al piano inferiore. Mentre percorrono la grande scalinata principale si sfiorano appena le mani, e Kurt sospira quando è costretto ad allontanare la sua per evitare che la sua parte irrazionale afferri quella dell'altro. Hanno quasi raggiunto la soglia della cucina quando Sebastian si lascia sfuggire un'imprecazione, prima di afferrare Kurt per il colletto e farlo sbattere contro la parete della stanza accanto.

Kurt vorrebbe replicare ma non fa in tempo ad aprire bocca che si ritrova quella del ragazzo premuta con decisione sulla sua. Sebastian tira il labbro inferiore di Kurt tra i propri denti, succhiandolo appena, costringendolo a sua volta a spalancare la bocca, più per lo stupore che per approfondirlo.

Sebastian ne approfitta e fa intrufolare la lingua nella sua cavità orale, leccando e mordicchiando la sua pelle, sempre più bisognoso. Kurt sentendolo gemere nella sua bocca si lascia andare per un secondo, aggrappandosi alle sue spalle per poter ricambiare con più passione. Quando realizza che si trovano appena ad una stanza di distanza da Blaine, però, preme le mani sul suo petto per respingerlo.

“Sei impazzito!?” esclama a denti stretti per non farsi sentire “Avevamo detto basta Seb. Ora andiamo di là e ci comportiamo come sempre, fingendo indifferenza e poi lasciamo che le cose vadano come vadano.” continua con un filo di voce “Ma dimmi... si vede tanto?” gli chiede indicandosi il collo.

“Mh, sono stato proprio bravo.” ghigna Sebastian, ricevendo un'occhiataccia “Okay, indifferenza.” acconsente poi contraendo il labbro inferiore all'interno della bocca per trattenersi dal baciarlo di nuovo.

Prendono entrambi un bel respiro, cercando di tranquillizzarsi, e si decidono ad entrare in cucina. Anche quella mattina gli altri sono già tutti a tavola, ed alcuni di loro hanno già finito di mangiare.

“Siete sempre ritardatari voi due!” esclama Colin masticando visibilmente a bocca piena.

Kurt forza un sorriso sedendosi vicino a Santana, mentre Sebastian si accomoda di fronte a lui, ignorando il ragazzo. Blaine sta preparando la colazione anche per loro come al solito, e Kurt non riesce a far altro che lanciare occhiate colpevoli a Sebastian. In quel momento si rende conto che fingere sarà più difficile del previsto e che sicuramente si lascerà sfuggire qualcosa, sovrastato dai sensi di colpa.

“Dormito bene?” gli sorride Blaine porgendo ad entrambi una tazzina di caffè e dei croissant alla crema.

“AH!” si lascia sfuggire Santana ridendo, finendo subito nel mirino di Sebastian. Se avesse potuto l'avrebbe ridotta in cenere.

Blaine alza un sopracciglio confuso, ma la ignora, sedendosi vicino a Kurt e mettendo un braccio attorno al suo collo “Allora? Tutto bene?”

“Si, tutto bene.” balbetta Kurt, sentendo il respiro smorzarglisi in gola “Cioè, ho dormito bene. Molto bene in effetti. Ehm, benissimo.”

“Che hai?” gli domanda un po' preoccupato.

“In realtà” interviene Sebastian che tra i due è quello più calmo “è arrabbiato con me perché mi sono rigirato per tutta la notte. Avevo bevuto un po' troppo ieri sera e non mi sentivo tanto bene. E russo, russo un pochino.” ridacchia, facendo l'occhiolino a Kurt.

“Un pochino? Russi tantissimo.” lo corregge, stando comunque al gioco “Siamo rimasti svegli quasi fino alle tre, ci credo che ci siamo alzati tardi. È sempre colpa sua.”

Blaine ridacchia dando un bacio a Kurt sulla tempia, facendo calare un vero e proprio gelo nella sala. Jessica, Tim, Nick e Colin sono piuttosto disorientati e non capiscono il perché di quelle reazioni: Santana fa svettare le sopracciglia nel punto più alto della fronte, con un'espressione di scherno, Sebastian impugna con forza una forchetta infilzando un pezzo di ananas su uno dei piatti da portata sistemato in centro tavola, e Kurt invece si irrigidisce, estremamente a disagio.

Blaine realizza di essersi spinto un po' oltre, vista la situazione già scomoda, e fa scivolare il braccio dietro di lui, tossendo nervoso “Bas, posso parlarti?” gli chiede all'improvviso.

Sia Kurt che Sebastian si lanciano uno sguardo complice, e Kurt lo supplica indirettamente di non aprir bocca riguardo quello che è successo.

“Certo.” risponde Sebastian alzandosi da tavola, facendo un breve cenno a Kurt per rassicurarlo. Un po' titubante fa dunque segno al suo migliore amico di allontanarsi assieme dalla cucina per poter discutere, ma l'idea di rimanere da solo con lui dopo quello che ha passato con Kurt lo terrorizza “Cosa c'è?”

“Cos'ha Kurt piuttosto. Hai visto come si è pietrificato quando l'ho sfiorato?” gli domanda con un certo tremolio nella voce “Pensi che ho fatto qualcosa che lo ha infastidito?”

“Ehm, no? Però sai, non state assieme e quello che avete vissuto in passato è stato importante per lui ed ora forse non gradisce questo tipo di attenzioni.” dice, sotto lo sguardo perplesso di Blaine “Voglio dire, forse ha bisogno dei suoi spazi e non se la sente di... Ascolta, non so che gli passa per la testa e non ho intenzione di continuare a dirti ogni cosa. Non è giusto nei suoi confronti e lo sai anche tu. Io non lo so se è ancora innamorato di te e non posso certo essere io a chiederglielo.” balbetta agitato.

“Pensi che ci sia un altro?” gli domanda dunque.

Sebastian impallidisce, emettendo una serie di suoni confusi “Non lo so. S-sarebbe così grave se ci fosse?”

“Beh, sai com'è... io sono ancora innamorato di lui e per me significa tutto. Non posso perderlo ancora Seb, l'ho già lasciato andare due volte e adesso sono sicuro di quello che voglio, ed è lui. Non desidero altro al mondo. L'idea di qualcosa di più serio mi spaventa ancora ma so che possiamo farcela assieme, passo dopo passo.”

Sebastian scrolla le spalle, coprendosi il viso con le mani “Non potevate iniziare passo dopo passo quando si è presentato in camera tua quella maledetta sera? Perché te ne vieni fuori adesso con questa storia?! Insomma, è da mesi che mi tormenti con questa faccenda, dicendo che lo ami ma hai paura. Cioè, tu non hai mai fatto niente per dimostrargli di essere pronto ad impegnarti seriamente. Non gli hai mai fatto capire di poter rimediare ai torti commessi in passato. Come escamotage hai mandato me a consolarlo e per tutto questo tempo non hai fatto altro che insistere perché io gli stessi vicino e lo aiutassi a superare un errore che tu avevi commesso.”

“Credevo che ora non fosse più un problema per te stargli accanto.”

“Non lo è infatti, anzi.” aggiunge in un sussurro, sentendo la gola seccarglisi “Quello che voglio dire è che ti stupisci tanto che Kurt reagisca così ai tuoi patetici approcci, Anderson, ma non hai pensato che forse, dopo aver sofferto a tal punto per te, ora si sente disorientato da queste tue improvvise attenzioni? Non lo negherò: io tengo molto a lui e tengo da morire anche te. Sei come un fratello per me, lo sai, ma questa volta non sono dalla tua parte, amico.”

“Ti ricordi alla festa di Jackson? Quando mi arrabbiai con te per averlo baciato?”

Sebastian annuisce, sentendo un peso in mezzo al petto “Certo che me lo ricordo.”

“Ricordi anche cosa mi hai detto? Di correre da lui e dirgli che lo amavo. Non ho neanche mai tentato di farlo da quel giorno e mi sono pentito da morire quando ho saputo che aveva voltato pagina e si era messo assieme a quel ragazzo. Potrò sembrarti un egoista insensibile, ma ero al settimo cielo quando mi ha detto che si erano lasciati. Sapevo di avere un'altra occasione ed ho organizzato questa vacanza per poter stare con lui.” gli dice con un sorriso amaro, facendo crescere per la prima volta in Sebastian dei veri e propri sensi di colpa “Quando ha accettato il mio cuore è letteralmente scoppiato di gioia e sapere che avevo qui anche te mi ha dato sicurezza.”

A quelle parole Sebastian deglutisce rumorosamente, ed è certo di essere impallidito ancora.

“Sapevo di poter contare sul tuo appoggio ed è per questo che ti ho spinto a stare in camera con lui. Ho sperato che potessi parlarci e scoprire se provava ancora qualcosa per me, perché ho troppa paura di affrontarlo in prima persona. Credevo che qualche gesto fosse sufficiente a fargli capire che tengo a lui più di ogni altra cosa al mondo, ma a giudicare da come ha reagito prima, non la pensa allo stesso modo. Forse ha solo paura anche lui di affrontare ogni cosa d'accapo visto che è passato tanto tempo. Per esempio, non mi hai mai detto perché lui e Rick si sono lasciati. C'entravo io per caso?”

Sebastian scuote la testa “Rick aveva un altro.” biascica, riuscendo a fatica a guardarlo negli occhi “Kurt è stato molto male e ti giuro che mi ha ucciso vederlo così sconvolto. Aveva da poco affrontato una rottura con te e quello è stato solo un ulteriore colpo per lui. Non credo c'entrassi tu Blaine...”

“Mi stai dicendo che pensi non sia più innamorato di me?”

“Blaine, ascoltami. Io sono sicuro al cento per cento che proverà per sempre un forte sentimento per te, ma se mi chiedi se questo è amore... allora non lo so. Non penso di essere la persona giusta per dirtelo. F-forse prova dei sentimenti per un'altra persona. Non ne ho idea.” farfuglia, il cuore che è sul punto di scoppiargli.

“Dici che c'è già un altro? Ma lui e Rick si sono lasciati da poco, magari-”

“Non lo so!” urla Sebastian, esasperato, certo che lo abbiano sentito fino in cucina “Non so più niente, okay? Voglio essere escluso da questa storia. Se lo ami così tanto allora tira fuori le palle ed affrontalo. Non sei tu che devi decidere, né tantomeno io! È una scelta che spetta a lui.”

“Una scelta tra cosa?”

Sebastian si rende conto di essersi esposto troppo, e cerca di rimediare “Tra il tornare o il non tornare con te. Non voglio fargli il terzo grado per capire cosa prova per te perché non è giusto che le cose vadano così. Lo ami davvero tanto? Parlagli. E se nonostante questo ti respingerà, potrai essere pronto finalmente ad andare avanti. So che al momento non ti sembra una scelta possibile, ma devi farlo. E poi forse potrò--”

“Ragazzi, cosa fate ancora qui? Ho appena convinto gli altri ad una partitina a tennis, vi aspettiamo al campo o avete intenzione di venire con noi?” li interrompe Colin.

“No, arriviamo.” sussurra Sebastian, tornando in cucina a testa bassa.

E' appena entrato quando Kurt lo afferra per il polso, avvicinandosi al suo orecchio “Che ti ha detto? Bas! Non gli avrai per caso parlato... di quella cosa, voglio sperare! Avevamo accordato che lo avremmo fatto assieme.”

“Non gli ho detto niente.” mormora affranto “Ti ama.” aggiunge seguendo gli altri sconfortato.


 

Al campo da tennis le cose non migliorano. Sebastian ha deciso di rimanere in panchina e segnare il punteggio assieme a Santana, mentre gli altri si sono divisi a squadre e si danno il cambio per scontrarsi.

Kurt è assieme a Blaine, ma non può fare a meno che rivolgere a Sebastian degli sguardi dispiaciuti, perché sa quanto la cosa lo faccia star male. Vorrebbe solo che le cose tornassero semplici come un tempo, quando non doveva preoccuparsi di dire o fare qualsiasi cosa, quando riusciva ancora a guardare entrambi negli occhi senza sentirsi vulnerabile.

Quello che è successo la notte prima con Sebastian è stato un errore, un errore che non avrebbe mai dovuto commettere. Non che si sia realmente pentito di aver fatto l'amore con lui (anzi, non era mai stato tanto bene in vita sua), ma non poteva scegliere momento peggiore per decidere di lasciarsi andare alle sue pulsioni.

Non sa di preciso cosa si siano detti lui e Blaine quella mattina, ma gli sono bastate quelle due semplicissime parole per rendersi conto di non avere più alcuna via di scampo. Sa che Blaine lo ama e continua a pretendere che la cosa non lo tanga minimamente quando in realtà vorrebbe solo fargli , nel modo più delicato possibile, che quello che prova per lui è solo puro e semplice affetto, ma sa che finirà col ferirlo; per questo non si sente ancora pronto a dirgli di Sebastian. Rifiutarlo per lui sarebbe già un duro colpo e non ha di certo bisogno di sconvolgerlo rivelandogli anche di essersi innamorato del suo migliore amico. Aveva sempre pensato che gli ex fossero off-limits per i migliori amici ma, ritrovandosi in quella situazione, si rende conto che si trattava solo di parole al vento, perché non aveva programmato di vivere in prima persona la stessa identica storia.

Guarda Blaine e non sente più le farfalle allo stomaco, il cuore battere all'impazzata come se fosse sul punto di esplodere in una miriade di fuochi di artificio, e soprattutto guarda Sebastian e sente di provare tutto quello.

Sebastian è diverso da tutte le altre persone che ha conosciuto e ci sono almeno un milione di motivi per cui la loro storia potrebbe risultare sbagliata. Hanno passato così tanto tempo ad odiarsi e ferirsi a vicenda che Kurt non avrebbe mai potuto neanche lontanamente immaginare che un giorno il suo cuore sarebbe appartenuto a lui.


 

“Che hai pulcino?” chiede Santana dando un buffetto a Sebastian “Stai almeno tenendo il conto dei punti? Guarda che Blaine ne ha appena segnato uno.”

Sebastian fa girare il cartello dei punteggi, disinteressato “Sono solo un po' stanco.”

“Ci credo, dopo esserti ripassato-”

“Santana.” la interrompe lui brusco “Non è il momento, per piacere. Sto cercando di rendere ogni cosa normale, come se niente fosse successo. Prima Anderson quando mi ha chiamato in disparte mi ha già fatto sentire abbastanza di merda senza che ora ti ci metta anche tu. In ogni caso vince lui.”

“Che vuoi dire?”

“Se non gli dico niente e continuo a vedermi di nascosto con Kurt, vivrò coi sensi di colpa e finiranno per logorarmi dentro. Se non gli dico niente e smetto questa cosa con Kurt allora finirò per soffrire ed avere il cuore spezzato. Se glielo dico invece rischio di perdere lui che fa parte della mia vita da sempre. In ogni caso non sarà una vittoria per me.”

Santana gli fa una carezza sulla gamba e si stupisce lei stessa di provare un briciolo di pietà per lui “Tu cosa vuoi veramente?”

“Vorrei solo che non ci fossero complicazioni e che Blaine non mi odiasse. Non voglio rinunciare a Kurt e alla mia felicità. Ti sembrò egoista, ma voglio stare con lui indipendentemente da quello che prova Blaine. Non voglio farlo soffrire ma non posso neanche negare che lo amo e...”

“Oh mio dio.” sussurra Santana corrugando la fronte “Lo ami davvero davvero? Perdona la franchezza, ma credevo che una volta toltoti lo sfizio non te ne sarebbe importato più nulla.”

“Grazie, sono molto felice di sapere che hai quest'opinione di me. Che poi, in fondo, è quella che hanno un po' tutti no? Beh, per tua informazione Lopez, che tu ci creda o no, ho un cuore anche io e in questo momento è come se venisse calpestato più e più volte da una mandria inferocita. Oh, prova a fare battute a riguardo e alla prima occasione ti striscio la macchina.”

“Ricevuto.” risponde seriosa “Non prenderla così. Kurt ti ama, state assieme.. Dovete solo parlarne con lui. So che sembra più facile a dirsi che a farsi, ma più aspettate più state male entrambi. Al novantanove virgola nove per cento si incazzerà, ma vedrai che nell'arco di una settimana tornerà da voi strisciando, implorandovi di perdonare la sua reazione eccessiva.”

“Sarebbe un sogno se le cose andassero così.”


 

*


 

La sera, dopo cena, Sebastian e Kurt si congedano dagli altri decidendo di salire assieme. Si sono rivolti appena la parola durante il giorno ed è palese che siano entrambi un po' impacciati ed imbarazzati per quello che è successo durante la notte. Sembrano tutti aver notato il loro strano comportamento, tutti eccetto Blaine. Il fatto che sembri non accorgersi di nulla e che continui a sorridere e a guardare Kurt come se fosse l'unica cosa che gli resta da fare nella vita, non li aiuta a sentirsi meglio.

Sebastian si spoglia in tutta fretta, rimanendo in boxer, infilandosi poi sotto le coperte intenzionato a dormire presto per evitare qualsiasi tipo di conversazione. È già stato abbastanza difficile dover affrontare quel discorso con Blaine e vedere il suo migliore amico provare a farsi notare in ogni modo da quello che -teoricamente- dovrebbe essere il suo ragazzo.

Kurt però è ancora ai piedi del letto quando Sebastian si posiziona nella sua metà di materasso e lo sta fissando pensieroso, appoggiato ad uno dei bastoni del letto a baldacchino.

“Sei silenzioso.” constata mordicchiandosi un'unghia nervoso.

“Abbiamo qualcosa da dirci forse?” risponde acido mettendosi a sedere ed appoggiandosi con la schiena alla testiera del letto.

“Perché sei così aggressivo? È per quello che ti ha detto Blaine, non è così? Pensavo che non fosse una novità il fatto che sia innamorato di me.”

“Si, ma tu non hai visto il modo in cui me lo ha detto. Penso di non essermi mai sentito così da schifo come questa mattina. E poi se non ricordo male sei stato tu a fermarmi quando ho provato a baciarti.” gli ricorda imbronciato.

“Mi hai baciato.” lo corregge Kurt indietreggiando un poco per potersi spogliare “Sai Bas, ci ho pensato molto” inizia sollevandosi lentamente la maglietta fino a farla ricadere dietro di lui “e sono arrivato alla conclusione che io non voglio rinunciare a tutto questo.”

“Tutto questo?”

“Noi. Oggi al campo da tennis, quando mi fissavi, sentivo le gambe come gelatina.” continua facendo scivolare i pantaloncini fino a terra, sotto lo sguardo attento di Sebastian “Ed è questo l'effetto che mi fai tu.”

“Ti si vede ancora il succhiotto.” sogghigna Sebastian, leccandosi poi le labbra squadrandolo da capo a piedi “Che stai cercando di dirmi comunque?”

Kurt si avvicina ai piedi del letto, appoggiandosi con le ginocchia “Abbiamo avuto entrambi mille occasioni solo oggi per dirglielo e non abbiamo avuto il coraggio per farlo. Forse dobbiamo davvero aspettare che passi questa vacanza, ed io cercherò di essere il più chiaro possibile per fargli capire che non voglio quel tipo di attenzioni da parte sua. Sarebbe inappropriato. Non solo perché le desidero da qualcun altro, ma anche perché non voglio far star male anche te.”

“Non sto male.” mente Sebastian “Non so nemmeno perché ho detto che ti amo. Davvero, non ho idea di cosa mi sia preso.” incespica ammirando il suo corpo “N-non ti metti qualcosa addosso? O vieni sotto le coperte?”

“No.” risponde secco “Non finché non ritiri quello che hai appena detto. Sai, facendo così non renderai le cose più semplici. E penso che avevi ragione quando dicevi che potevamo avere questi momenti per noi. Quindi perché ora fai un passo indietro?”

“Te l'ho detto, tu non hai visto il modo in cui mi ha parlato oggi. Non era così aperto con me da un po' e ribadirmi i sentimenti che prova per te mi ha fatto riflettere. Ed ora tu sei qui così- così... No, sai cosa? Non mi incanterai un'altra volta e non mi farai cedere mostrandoti in tutto il tuo- ah, in fondo non sei un granché.”

“Ah, grazie.”

“Senti Hummel, sto cercando di auto convincermene, non rendere il tutto più complicato.”

“Io credo che il problema non sia solo Blaine. Sei anche spaventato perché non hai mai provato tutto questo e realizzare che sei innamorato di me ha destabilizzato tutti gli equilibri che pensavi di aver creato. Beh, Sebastian, voglio mettere in chiaro una cosa. Se c'è una piccolissima parte di te che non è sicura di tutto questo, ti conviene dirmelo adesso.” continua gattonando sul letto verso di lui.

“Kurt, non farlo...”

“Se c'è una minuscola, quasi impercettibile parte di te che non mi desidera, allora fermami.” aggiunge in un sussurro ormai praticamente sopra di lui.

“Hummel, smettila. Vuoi chiudere la bocca per almeno un secondo?”

Kurt ormai è a pochi centimetri di distanza dal suo viso, e sente il respiro di Sebastian sulle sue labbra. Lo sta fissando intensamente, per una volta senza alcuna paura o titubanza, deciso a non cedere ancora “Chiudimela tu.” dice non scomponendosi minimamente.

Sebastian sospira, sentendo il cuore scalpitare di nuovo “Da quando sei diventato quello più irrazionale tra i due?” risponde avvolgendo con la mano a coppa la sua guancia “Ah, ce ne pentiremo di nuovo domani.” aggiunge prima di attirarlo a sé baciandolo.

Rotolano sul letto, avvinghiati, le bocche che si scontrano l'una contro l'altra sempre con più vigore e desiderio, intrecciando le loro mani e cercando di smorzare il loro ansimare donandosi altri baci.


 


 


 


 

 

N/A

Um, bene. Non so esattamente cosa dire dopo questo capitolo, se non che spero vi sia piaciuto! Mi diverto troppo a scrivere di Santana e Sebastian -e posso anticiparvi che avranno altri momenti negli ultimi capitoli! :D

Dal prossimo, però, inizieranno i veri problemi, ci tengo ad avvisarvi lol (Blaine doveva scoprirlo prima o poi...)

A sabato! :*


 

   
 
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