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Autore: Oo_Alice_oO    15/03/2016    3 recensioni
La storia segue le vicende dell'anime a partire dall'ultimo episodio. Superato l'esame di Karate, Sana ed Heric riusciranno a parlarsi veramente a cuore aperto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Sana 
Aver passato la notte in bianco non ha di certo giovato alla mia faccia. Mi guardo allo specchio e penso che l’unica vera maschera di bellezza, che eliminerebbe queste terribili occhiaie e correggerebbe questo viso abbattuto, sarebbe una bella dormita. Peccato che la mia testa sia così impegnata a pensare, ultimamente, che il mio cervello si dovrà far pagare gli straordinari e la mia pelle chiedere un risarcimento. Tuttavia, mi ritrovo a sorridere come un ebete e il mio cuore a battere velocemente, le mie guance avvampare, a sentirmi una stupida. Una stupida innamorata.
Perché sì, la verità è che, dopo il bacio di ieri, i miei neuroni sono andati in tilt o in vacanza in una bella isola tropicale, e la sola idea che qualcosa oggi possa andare storto mi agita, mi manda in iperventilazione, mi fa camminare avanti e indietro per questa casa, suscitando una certa perplessità in un Robbie, timoroso ormai della mia salute mentale. Mia madre se la ride, lei ha capito tutto, ancor prima di me. Come sempre, d’altronde, il famoso sesto senso delle mamme.
Decido di prendere carta e penna e riportare nero su bianco i miei dubbi: Heric oggi ha l’esame di karate. Se Heric ottiene l’ambita cintura nera mi vorrà parlare. E a quel punto vorrei parlargli pure io. E se dovesse perdere l’incontro? E se non avesse il coraggio di dirmi quello che vorrebbe dirmi? E se alla fine non ne avessi il coraggio io? Ahhhhh, che confusione! Anche se sul foglio sembra tutto abbastanza chiaro, nella mia testa è ancora tutto molto complicato. Uff, a volte vorrei avere il coraggio di Funny, lei sì che è determinata, lei sì che sa come ottenere quello che vuole. Voleva Heric e ci si era fidanzata. Voleva Takaishi e se l’è ripreso. Voleva vincere i campionati di ginnastica e li ha vinti. Voleva ambire al massimo dei voti e li hai ottenuti. Sono certa che il giorno che desidererà vincere la lotteria sbancherà! Ed io, invece? Credo di avere un pessimo ascendente che mi porta controcorrente.
Heric mi direbbe di smetterla con tutte queste baggianate: “Ognuno è artefice del proprio destino!” e aggiungerebbe un “Sciocca!” particolarmente sentito alla fine della frase. Credo che seguirò il suo consiglio, anche perché, a furia di rimuginare, non ho dormito e invece perso solo tempo utile. Ma che ci posso fare? Non riesco a non pensare, anche se non tutti sarebbero d’accordo con la mia affermazione…  secondo Tsu, per fare un nome a caso, io la testa non la uso pressoché mai.
Sana, sei un’attrice, ripeti un’ultima volta la tua battuta ed esci di casa! << Heric, tiandrebbediuscireconme? >> Sì, direi che così è perfetto. Perfetto perché tanto non devo sostenere un vero provino. Per sicurezza ripeterò la battuta altre 50 volte strada facendo, giusto per sicurezza, giusto per disconnettere il cervello per un po’.
Anche se è arrivata la primavera, fuori fa ancora freschino, perciò sopra il mio vestito azzurro indosso il trench giallo, una sciarpina leggera e mi dirigo verso il gazebo. In realtà io e Lui non ci siamo dati un appuntamento, ma non so perché, ogni volta che ci dobbiamo parlare o abbiamo voglia di vederci…  eccoci lì, senza preavviso, in quel posto per noi così magico!
È quasi mezzogiorno. Chissà se ha già sostenuto l’esame. Sto ripensando, la smetto subito, e - come avevo deciso - ripeto il mio breve discorso.
<< Heric, ti andrebbe di uscire con me? >> Dire che così è perfetto, ma visto che ho tempo provo delle varianti. << Scimmione che non sei altro, cosa aspetti ad invitarmi ad uscire? >> No, conoscendolo si arrabbierebbe. << Tu, cosino biondo, hai impegni per domani pomeriggio? >> oppure << Che diamine, quanto vuoi farmi aspettare prima di invitarmi ad uscire? >>
<< E cosa ti fa pensare che ti inviterò mai ad uscire? Non ti sembra un po’ presuntuoso da parte tua? >> A furia di pensare, il mio cervello mi sta dando le risposte con la voce di Heric. La mancanza di sonno gioca brutti scherzi.
<< Dio, quanto non lo sopporto! Ma perché mi faccio pure queste domande? Tanto qualunque cosa io decida di dire, lui avrà sempre e a prescindere qualcosa da obiettare >>
<< Tu vaneggi! Non avrai mica la febbre? >> Porto la mia mano sulla fronte, forse la mia testa mi sta avvisando che le allucinazioni sono date dall’influenza. Certo, la mia fronte è un po’ calda, ma perché tra rabbia e arrossamenti vari mi scaldo facilmente! << Hey, sto parlando con te! >> Qualcosa mi tocca la spalla, oserei dire con un dito, e d’istinto mi giro.
Ed Heric eccolo qua (quello vero, o almeno credo); il mio viso si ridipinge di rosso e prego tutti i numi che si tratti solo di un’allucinazione bella e propria o un sogno, un sogno in cui faccio l’ennesima figura di merda.
 
POV Akito
<< Ehm… da quanto tempo sei qui? >> mi chiede. Se le dicessi la verità ci sarebbe troppo poco gusto, così decido di fare il vago.
<< Chissà, tre minuti, due, qualche secondo… >>
<< E sentiamo, tu cosa ci faresti qui? >> Cerca di mettersi sulla difensiva, forse con l’intento di recuperare qualche punto a suo favore in fatto di reputazione.
<< Potrei farti la stessa domanda >>
<< Eh? Ma tu rispondi mai come si deve? >> Se la conosco bene, scoppierà tra qualche secondo.
<< Dipende… >> 3,2,1…
<< Lo sai che è da maleducati? >> BOOM! Il suo tono di voce più alto di tre ottave. Inizio a divertirmi.
<< E tu sai che fai un sacco di domande? >> rispondo stavolta sollevando il sopracciglio.
Rimane a bocca aperta, le braccia tese e i pugni chiusi lungo i fianchi, i nervi scoperti sulla fronte che si fanno sempre più evidenti mentre cambia espressione emettendo un’aria minacciosa.
<< Come osi! >> scandisce. Cerca con forza di mantenere il contegno, si mette a braccia conserte, chiude gli occhi offesa e volta lo sguardo. Così è troppo facile, perché sa che quando è indifesa o distratta non posso resisterle. Sorrido. Sorrido un sacco quando lei ha gli occhi chiusi, ma questo non lo sa. Faccio un passo verso lei, con un braccio le stringo la vita e la bacio con passione. Non fa resistenza, sento le sue braccia strette al petto sciogliersi, per poi posarsi sulle mie spalle e dietro il mio collo.
Dopo non so quanto tempo le nostre labbra si separano, restiamo abbracciati fronte a fronte; tiene gli occhi chiusi, come per riassaporare il bacio e riviverlo nella mentre, e questo pensiero solleva automaticamente gli angoli della mia bocca.
<< Vedi, quando stai zitta sei quasi piacevole >> non potevo resistere, ma me ne pento subito dopo perché Sana ha appena preso il suo piko e me lo sta già picchiando in testa. Proprio mentre ero pronto a ricevere l’ennesimo colpo si ferma, tutto ad un tratto si calma, appoggia il dito indice sulle sue labbra e riprende lucidità:
<< Hey, ma questo vuol dire che hai ottenuto la cintura nera? >>
<< Eh già! >> La tolgo dalla mia sacca per mostrargliela fiero.
<< Oh, che bella! Congratulazioni Heric! >> dice sorridendomi. Emetto un verso e non so perché il mio cuore inizia a battere più veloce. Butto giù la saliva. Faccio una smorfia perché le parole mi sono rimaste in gola. Stringo i pugni e faccio un respiro profondo: so a cosa sta pensando, glielo leggo in quella stellina che ha preso a brillare nei suoi occhi.
<< Ecco… sì! >>
<< Sì? Sì cosa? >> mi chiede confusa e allo stesso tempo curiosa.
<< Sì a tutti i tuoi inviti ad uscire con te >>
Spalanca gli occhi ed emette un piccolo << Oh >>
<< Forza, ti riporto a casa, o resterai lì impalata fino a domani mattina! >> Le prendo la mano e la trascino fuori dal gazebo. Questa ragazza chiaramente non è più in grado di intendere e di volere.
Quasi a metà strada si risveglia dall’incantesimo.
<< Heric, qual era quella cosa che mi volevi dire? >>
<< Sai, Sana, oggi mi sembri particolarmente stupida! >> e le stringo più forte la mano. Non cambierà mai.
 
 

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Angolo dell’autrice
Ciao a tutti! ^^ Ecco il secondo capitolo di questa FF che spero non vi sia dispiaciuto J
Ringrazio ninedda89 ed eleCorti per aver recensito il primo e tutti voi che vi siete comunque fermati a leggerlo!
Un abbraccio e a presto!
Alice
   
 
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