“Diario del capitano. Stiamo per ospitare sull’enterprise due dei più rissosi ambasciatori del quadrante: l’andoriano Th'iqysrith e il tellarita Dvorggin Donsh . I due vengono col fermo proposito di litigare sulla mia astronave, in quanto non riescono a trovare un altro territorio neutrale per farlo. Il loro problema è che alcune ‘astronavi mercantile tellariti sono state attaccate, in diverse occasione, da quello che sembra un incrociatore andoriano , fuggito dopo averle depredate. Questo rischia di minare l’alleanza tra andoriani e tellariti ,che insieme ai vulcaniani e ai terrestri, sono membri fondatori della federazione . Per fortuna a dirimere la questione ci sarà una celebrità nel mondo della diplomazia : l’ambasciatore Sarek. Per la felicità di suo figlio,il mio primo ufficiale Spock che adora averlo intorno! Vanno così d’accordo ! Un quadretto commovente....uhm computer cancella l’ultima frase.”
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“Capitano ,attracchiamo!” La voce di Sulu proveniva dall’interfono e lo avvertiva che erano entrati in orbita a Vulcano.
Lui e Spock erano sala teletrasporto due, e stavano per prendere a bordo l’ambasciatore Sarek. Erano entrambi molto infelici.Spock non era mai andato d’accordo con suo padre, ma da un pò lo detestava doppiamente. Esattamente da quando aveva scoperto che gli aveva nascosto per decenni l’esistenza di un fratello. Kirk invece sopportava a malapena l’arroganza dell’anziano vulcaniano. Inoltre avvertiva la palpabile tensione del suo primo uffciale . Non sapeva cosa lo preoccupasse, ma non c’era un rapporto di confidenza tale tra i due, perchè glielo potesse chiedere apertamente. L’unico che poteva farlo era Loki. Gliene avrebbe parlato alla prima occasione. Spock se ne stava rigido come un palo alla consolle quando ricevette il segnale dal pianeta. Gli comunicavano che qualcuno era pronto a salire a bordo. Quando il trasporto fu ricevuto dal computer dell’enterprise premette i comandi che permettevano di ricomporre la persona e attese di vedere suo padre materializzarsi sulla piattaforma. Ma con sua enorme sorpresa, già mentre il corpo si solidificava ,comprese che quella era una donna. Una donna che conosceva molto bene: Amanda ,sua madre! Gli andò incontro e le allungò un mano per aiutarla a scendere.
”Papà , è in ritardo?” Le chiese perplesso. Lei lo guardò esitante. Poi i suoi occhi parvero farsi acquosi di lacrime.
”Papà è scomparso!”