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Autore: Dreamer_19    28/03/2016    0 recensioni
E' una raccolta di racconti contro l'ipocrisia dilagante ai giorni nostri. Protesta, impegno politico, sproloquio filosofico, racconto d'ira? A voi il giudizio, io scrivo solo ciò che mi passa per la mente
Genere: Generale, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Cara Anastasia, sai cos’è la magia? Più che magia, sai cos’è la magica illusione? La risposta non verrà in poco, perché se ti dessi banalmente una frase potresti condividerla o meno, come ogni proposizione che tu possa leggere. Io desidero che tu capisca prima che c’è dietro, poi ti darò una frase che potrai banalmente condividere o non. Comincia tutto con uno specchio in una stanza buia. Nel buio si consuma la magia, nel silenzio l’illusione. Cerchi di tenere allertati i tuoi sensi, ma quelli s’irrigidiscono ‘sì tanto che non spaziano nell’interezza. E qui si consuma la prima fase dell’illusione, quella che trae in inganno solo la parte superficiale delle persone, che però sono comunque tante. Ti sorprenderesti dell’incredibile quantità di dettagli che chiunque non nota quando ha i suoi cinque sensi posti sull'attenti. Cercano tutti l’innaturale, il diverso, ma rimarresti stupita del fatto che sono proprio i gesti definiti “comuni”, “normali” a trarti in inganno. Ecco il colpo scenico: fumo, laser, coreografie, e trucchi semplici, ma che ingannino gli occhi dello spettatore, che verrà soggiogato dalla gestualità corporea dell’illusionista. L’aiutante del mago danza intorno lo specchio mettendo in risalto l’oggetto, così tanto in risalto che non si potrebbe non notare, e la falla sensoriale sta proprio lì: inconsciamente vedi nello specchio una sicurezza, qualcosa di statico e immutabile che non nasconde niente. Su questo torneremo dopo, perché un’illusione non vada sprecata. Il mago poi parla con voce sicura, sincera, da pari a pari, voi iniziate a sciogliervi e notate che il mago nasconde i suoi inganni, ma il mago reagisce e vi colpisce, scuote i vostri sensi, con qualcosa che non vi aspettate: scompare! Se ne va in modo teatrale, o inscenando la sua morte, o semplicemente scomparendo in una botola che voi non avete notato, o può addirittura prendere la porta principale, voi non ve ne accorgereste, il perché è presto svelato. Egli altera la vostra percezione distraendovi con un rumore, un gioco di luci o semplicemente del banale fumo. Dopodiché l’assistente fa riapparire il mago, costringendolo alla gabbia di tutti i vostri sensi, così voi vi possiate riprendere dallo shock, e anzi applaudiate l’apprendista. La seconda parte dell’illusione sta proprio qui: la confusione dei sensi. In genere i tre quarti del pubblico pagante cade a questo punto, non capisce cosa sia successo: perché il mago se ne è andato? Come diavolo ha fatto? Perché il suo apprendista l’ha fatto ricomparire? Non capiscono ancora il fine del mago, ma tu ancora non ti sei persa nel gioco, nelle spire del mago, sei troppo diffidente, così tocca al mago tornare a fare dei trucchi di magia comuni, il pubblico si acquieta e torna a fidarsi di quell’entità così oscura che nasconde mille trame e mille fini. Ecco ciò che spiazza tutti: “Io voglio rubare a te il portafogli!” dice indicando un uomo del pubblico terrorizzato “A te l’anello di fidanzamento” ride indicando una donna che si nasconde il dito con l’ornamento nell’altra mano “E a te…” continua indicandoti “Voglio rubare il cuore” tu ridi, lui ride anche di più. Ecco fatto si spengono le luci. Si riaccendono: il mago di nuovo non c’è più. L’uomo si guarda in tasca e tira un sospiro di sollievo assoluto “Ho ancora il portafogli” dice sorridente stringendolo in una mano, lo stesso fa la donna mostrando l’anello al pubblico. Ti senti sollevata, e magari pensi “ Cosa voleva fare quel ciarlatano!” infatti stai sogghignando, ma ecco si rispengono le luci. Di nuovo un silenzio d’attesa si cala nella stanza. Le luci si riaccendono: il mago è ricomparso! “Sei un ciarlatano” urlano l’uomo e la donna “Guarda, il portafogli è ancora mio!” “E io ho ancora al mo dito l’anello!”. Tu lo guardi con aria di sfida, ti rilassi: il mago si è scavato la fossa da solo! Sai, mia cara Anastasia, di solito gli illusionisti fingono di sbagliare, magari prendendosi delle offese, o degli insulti, solo per far cadere più in trappola la preda. Lui risponde prima al tuo sorriso con uno altrettanto provocatorio, e poi risponde a quegli insulti “Signori permettetemi di continuare con lo spettacolo”; sei scossa forse, o forse divertita: non lo sai che cosa sta per accadere. Il mago prende un grosso martello “Avete visto lo specchio?” domanda l’illusionista “Stai diventando ridicolo” gli urla il pubblico in senso di scherno “Scommettete che romperò un vetro dello specchio lasciando quello centrale intatto?” voi tutti ridete, ma la risata nasce per un’ incomprensione “Risate d’ignoranza” pensa il mago lanciando contro la gigantesca parete dietro lo specchio il martello. La parete si frantuma “ Quello è uno specchio!”avrai pensato allarmata nella confusione prodotta dalla marea di schegge che si riversano al suolo. Il mago dice “Ho vinto la scommessa!” qualcuno gli dice “Ma che trucco era?” il mago esclama “Quella era la perfetta illusione!” poi si accosta alla donna di prima “Ecco a lei il suo anello di fidanzamento mademoiselle!” dice inchinandosi. La donna impallidisce, è impagabile il suo viso “Ehi il mio portafogli!” esclama l’uomo “Ecco a lei!” ride il mago lanciandogli il portafogli “Mi sono tenuto dieci euro perché ho vinto la scommessa." Tutti ridono, ma tu sei preoccupata perché il mago si sta avvicinando a te. Non te lo aspettavi, soprattutto ora ogni suo gesto è per te innaturale “Ehi signorina perché sei così contratta?” dice estraendo i dieci euro appena “guadagnati”. Tu rimani in silenzio “Ehi hai un accendino” chiede il mago alla tua amica Erika. Lei glielo porge, e lui da fuoco, davanti a te, a quella banconota. Tu non ti muovi, non respiri, e non parli, sei arrivata a non sbattere nemmeno le palpebre. “Ah il color fiammingo dei tuoi capelli non è paragonabile a quello di questa fiamma. I soldi non valgono la metà di questi tuoi capelli!” dice sorridendo “Ehi signorina, era un complimento il mio” dice il mago sorridendo, e tu quasi ipnotizzata per riflesso rispondi sorridendo. Ti sarai accorta leggendo queste righe del vero trucco. Il mago aveva sbagliato di proposito. Ti ha lasciato credere di non essere riuscito a rubare quegli oggetti, per ben due volte! Poi nel momento in cui lo hai creduto un falso lui ti ha stupita ancora! Ha cambiato le carte in tavola, e mentre lui ha distratto tutti con un rumore, nessuno si è curato dell’abile mano dell’aiutante che è sgusciato fra le file indisturbate facendo gli interessi del mago. Perché? Perché l’illusione più grande è quella alla luce del sole, dove tutti si sentono protetti. Ti ha dato l’illusione di essere al sicuro, ti sei fidata della sua inettitudine. Solo così è riuscito a entrarti nel cuore, ma aspetta e continua a seguire, così scoprirai questo filo strampalato dove porta. Il mago accartoccia ciò che rimane di quei dieci euro, e quelli, fiaccati dalle fiamme, si dissolvono lasciando un piccolo oggetto in mano dell’uomo: un martellino piccolissimo. “Prendilo” ti dice, tu lo fai. Sei rimasta sbalordita da ciò che ha fatto, sei in trance. “Ora seguimi” e tu gli vai dietro tenendoti stretta il martellino. “Blu fai il bravo padrone di casa e accogli come si deve questa ragazza sul palco!” dice l’illusionista al suo apprendista. Blu risponde “Ma signore è lei il padrone di casa qui!” il mago ride “Ah certo che sciocco! Prego.” Ti dice rivolgendoti un sorriso magnifico, e subito dopo ti prende in braccio come una bambina “C’è troppa confusione qui, non vorrei che ti ferissi con qualche scheggia!” dice ridendo. Ti divincoli, ma ti deposita come se nulla fosse davanti allo specchio “ Ti avrei rubato il cuore, te lo ricordi?” tu annuisci “Se ti dicessi che l’ho già fatto, penseresti che io sia pazzo!” tu annuisci “Usa quel martellino su questo specchio!” tu fai sfiorare l’oggetto su quella superficie riflettente, che inizia a sgretolarsi ai lati, lasciando una forma di cuore fatta con la parte rimanente dello specchio “Ah anche lo specchio ti sta prendendo in giro!” ride dando una gomitata al cuore di vetro che va in frantumi. Ne rimane un piedistallo con una scatolina rossa:” Aprila!” ti intima l’illusionista. Tu sei ancora più dubbiosa e con ritrosia esegui quanto detto. Prendi quella scatolina foderata di stoffa rossa e la apri: dentro c’è una collana! Un ciondolo per la precisione. La catenina in oro bianco, e il pendente è formato da molte stringhe d’oro bianco ripiegate su sé stesse per formare un cuore con al centro un rubino incastonato. “Ma questa non è mia!” tu esclami tirando un sospiro di sollievo “Ora lo è, te l’avevo già regalata dall’inizio, solo che non ti avevo messa al corrente!” lui scoppia in una fragorosa risata “Però per un momento ti ho rubato un battito: mentre stavi aprendo la scatola hai perso dei battiti, e quelli erano tutti per me; puoi negarlo a me, al pubblico, ma non a te stessa. L’illusione è riuscita!” Così cala il sipario. Lo spettacolo finisce con quelle parole. Il mago si gira e il sipario s’intromette fra voi due. Tu rimani ancora lì ferma: sei interdetta “Aveva ragione?” ti chiedi. Eccoci qui dunque, hai capito cos’è la magica illusione? È semplicemente una vera bugia, prodotta da chi dice una cosa, poi circa quell'affermazione dice cinque verità e sette bugie. Solo che io con te mi sono perso nella mia stessa illusione, perché t’ho guardata negli occhi e non ho saputo sorridere mentendo. ____________________________________________________________________________________________________________________ Dedicata ad una ragazza che ha saputo rubarmi un battito e trasformarlo in sorriso
   
 
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