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Autore: LanceTheWolf    29/03/2016    2 recensioni
Questa storia è svolta nell'universo di "Avatar: la leggenda di Korra". Si svolge dopo la saga televisiva e comprende personaggi conosciuti e inventati. Il protagonista del secondo libro è Wei, che decide di trarre di impiccio una ragazza conosciuta da poco, ma che sembra apprezzare particolarmente, soprattutto per il suo carattere forte e determinato.
Ogni libro chiude la trama principale, ma ne introduce un'altra.
Come per il primo libro ci tengo a precisare che questa storia è stata scritta da una mia carissima amica (Mokuren, della quale pubblicherò anche altre storie. In pratica siamo in due sotto questo profilo ;-).) che per motivi di tempo e disponibilità non ha potuto pubblicarla direttamente.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Suyin Beifong
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draghi, Metallo e Cavalieri'
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Capitolo 05


 
"Mia cara Korra,
So che ora sei terribilmente arrabbiata con me ma lasciami spiegare perché me ne sono andato senza dirti nulla. La verità è che sapevo che eri l'unica persona che poteva convincermi a non andare. Si lo so: ora stai pensando "ma dove diavolo è andato quel cretino!" ma lascia che ti spieghi perché me ne sono andato, prima. Ancora una volta mi ritrovo il cuore spezzato, ancora una volta mi sono trovato a chiedermi che cosa avrei potuto fare perché le cose andassero in altri modi. Qualcuno mi ha fatto notare che questo non solo era inutile, ma dannoso in quanto mi impediva di riguardare al futuro. Questo, ed alcuni mie pensieri troppo lunghi e contorti da starti a spiegare, mi hanno fatto rendere conto che in questi anni ho trascurato una parte di me che era sempre stata per me importantissima: il mio dominio. Non ho mosso un solo muscolo per allenarmi con la lava, non ho mosso un solo muscolo per sviluppare il metallo ne, come mi ha sgridato più volte Mokuren, per sviluppare il fuoco. Mi sento pessimo. Il dominio è stato per me sempre una fonte di orgoglio e lo stavo trascurando. Ho deciso di accettare l'offerta fattami da Toph. Ferma lì! Non ti azzardare a partire armi e bagagli per la palude! Ti prego, Korra. Questa è una cosa che devo fare da solo. Cerca di capirmi almeno tu, per me è importante come è importante capire e credere che posso fare qualcosa per me stesso e per te. Sono il tuo cavaliere, Korra, non sviluppando le mie capacità indebolisco l'Avatar ed è l'ultima cosa che mi perdonerei. Partire senza salutarti e poterti dire queste cose di persona mi distrugge, credimi, ma non sarei riuscito ad andare altrimenti. Ti prometto che sarai la prima persona che contatto non appena ritorno, te lo giuro. Ti voglio bene,
Tuo Bolin
P.S. Ti vuole bene anche Pabu"
 
Korra aveva pianto dopo aver letto quella lettera ma aveva dovuto dare credito al suo amico. Lei sapeva come si sentiva, oh se lo sapeva. Inoltre non le era mai riuscito di rimanere arrabbiata a lungo con Bolin. Lei ed Asami si erano preparate una cioccolata calda e poi si erano bevute la bevanda calda per un po’, prima che una delle due parlasse. << Certo che ne sono successe di cose in questi mesi. >> Korra annuì alle parole dell'amica << Molte...alcune sono felice siano accadute, Mei e Mokuren sono due persone che sono felice di aver conosciuto, ma altre... >> Asami sospirò ben capendo la piega dei pensieri dell'altra. << Stai parlando di Opal, vero? >> L'avatar sbuffò. << Non capisco, Sami... sembra completamente un'altra persona. >> Asami annuì << Mi è fin troppo facile detestarla, Korra. Io e lei non siamo mai state amiche mentre Bo è una delle persone a me più care...io non la perdonerò mai per averlo ferito così. >> Korra rimase in silenzio per alcuni attimi per poi guardarla negli occhi << Stai meditando vendetta? >> L'altra le sorrise dolcemente. << Oh, Korra...come puoi pensare così male di me? >> << Quindi non le farai nulla? >> << Non le farò nulla...te lo giuro Korra. >> L'interpellata parve titubare al sorriso placido che aleggiava sulle belle labbra dell'amica. << Quindi Opal non ha nulla da temere da te...vero? >> Il sorriso dolce di Asami si allargò. << Nulla. A parte un determinato discorsetto se mai dovessi trovarmela davanti, ma mi fermerò alle parole e ti prometto che non me la andrò a cercare, contenta? >> Le due rimasero in silenzio per altri secondi finché Korra non sbottò << Ok, Asami: cos'hai fatto? >> Il sorriso sulle labbra di Asami non scomparve mentre ridacchiava, << Ti ricordi quella conversazione tra Eska e Bolin di cui ti ho riferito il contenuto? >> << Quella in cui Bolin spiegava cosa si erano esattamente detti con Opal? Certo, se non fosse perché li hai sentiti non avremmo mai saputo quello che era successo. >> << Credo di essermi lasciata sfuggire con poche e selezionate amiche di Bolin il contenuto di quella conversazione. >>   Korra si sentì sbiancare << Con chi? >> Asami tirò su la mano mostrando un ditino, come a contarle. << Mokuren. >> Annunciò con fare fanciullesco che fece rabbrividire Korra tanto quanto il nome pronunciato. La dominatrice del fuoco era dolcissima e protettiva coi suoi amici, e Bolin era decisamente tra questi. << Mei. >> "Ouch!" Pensò l'avatar. "Quella che di tutte le amiche di Bolin ha accesso ad Opal in questo momento." << Ed ovviamente Jinora ed Ikki. >> Le Autoproclamate sorelline minori sia sue che di Bolin, il che significava che tutto il tempio dell'aria, Kai primo tra tutti, sapeva di quella conversazione. Ora capiva perché Asami non aveva avuto problemi a giurarle che non le avrebbe fatto nulla: non ne aveva bisogno. Ricapitolando Opal si era guadagnata l'inimicizia della moglie di suo fratello, la futura signora del fuoco, la regina del Nord ed almeno un buon quarto degli erranti, quelli che erano più vicini al dominatore della lava. << Non conoscevo questo tuo lato sadico, Sami. >> << Lo tiro fuori solo con chi fa del male a chi mi è caro, Korra, voglio ben sperare che tu non lo conosca. >> Poi innocentemente << Altro the? >> << No grazie. >> << Piuttosto...ti sei mai fermata a riflettere su cosa sarebbe successo se nessuna di noi due si fosse mai innamorata di Mako? Tu probabilmente ti saresti messa con Bolin ed io, chissà...forse l'affascinante Iroh? >> L'altra inclinò il capo a guardarla. << Come mai questi pensieri? >> L'altra sospirò. << Sono felice che le cose per i nostri amici stiano andando bene, ma mi sento sola, Korra. Mi sono stufata di aspettare Mako. Non credo che si aprirà mai con una delle due come entrambe stavamo sperando. Se ne io ne te ci siamo riuscite in tutto questo tempo comincio a pensare che non faremmo male a decidere di rimanere tre buoni amici e null'altro. >> L’avatar sospirò a sua volta << Non ti nego di capire il tuo punto di vista. Come amici saremo sempre una famiglia, non ci lasceremo mai. Se insistiamo a sperare in qualcosa che probabilmente non accadrà mai rischiamo di farci il sangue cattivo e rovinare del tutto i rapporti. >> Asami annuì << La nostra amicizia è troppo importante, Korra. Tu, Bolin e Mako siete state le mie colonne quando non sapevo dove sbattere la testa. Guardandomi indietro ora mi rendo conto che abbiamo rischiato di rovinare questa meravigliosa amicizia. Non voglio. Non voglio provare risentimento per Mako, non voglio rimanere la tua eterna rivale...e non voglio che Bolin si trovi al centro di tutto questo spettatore di come siamo bravi a farci del male da soli. >> Korra annuì. << Sono d’accordo. Mako come amico è fantastico...ma come fidanzato è da lasciar perdere. >> Il tono era volutamente esagerato e le due ragazze si fecero una risata liberatoria. << Dimmi una cosa, Asami...ma c'è qualcuno che ti interessa? >> << Si. >> Quell'uscita sorprese perfino la ragazza che si rese conto di avere pronunciato quell'assenso e si affrettò a precisare. << Non ho intenzione di buttarmi di nuovo a capofitto con qualcuno, Korra. C'è una persona che mi potrebbe interessare ma prima di esserne certa voglio frequentarlo e conoscerlo. Inoltre è un mio collaboratore in un progetto che sto portando avanti e se le cose non andassero bene tra noi due sarebbe poi pesante continuare a lavorarci insieme, non credi? >> La ragazza annuì << Si, lo sarebbe. >> Sorrise con un'espressione dolce amara e l'amica le passò un braccio intorno le spalle. << C'è stato un momento in cui mi sono ritrovata ad aspettare ancora che Mako facesse qualcosa di incredibilmente romantico e dolce e mi facesse dimenticare tutte le cose brutte del passato. Poi ho visto Mokuren ed Iroh insieme...e mi sono resa conto che è quello il rapporto che voglio con una persona al mio fianco. >> << Lo so...ho pensato la stessa cosa. Quindi? Che facciamo? >> Korra le sorrise. << Ci recheremo nel regno della terra per presenziare alla sfida in cui Wei batterà il rappresentante di quel nobilastro... ed al ritorno a città della repubblica io te e Mako faremo una lunga chiacchierata. >> Asami sorrise e non poté che essere d’accordo.
 
L'arena era avvolta nel caos più completo mentre il rappresentante di Lord Cho scendeva in campo. Era un dominatore di una certa fama, più volte campione in quella stessa arena, e fissava Wei con sdegno, sicuramente sicuro, come molti, che la nuova generazione di Beifong stesse vivendo sugli allori della loro matriarca Toph, e non per loro reali meriti. Il ragazzo lo sapeva bene perché non era la prima volta che qualcuno lo fissava con quell'espressione carica di "tu sei solo un fottuto privilegiato mentre io sono quello che si è fatto il mazzo per arrivare dov'è". Quel dominatore gli faceva quasi pena perché, contrariamente al passato, oggi poteva finalmente togliersi i proverbiali guanti ed aveva carta bianca per fargli rimangiare le sue convinzioni. L'intero clan, compresa sua zia ed il ramo della famiglia del regno della Terra, erano dalla sua parte, schierati a fronteggiare il pubblico avverso. Spettacolare era stata l'entrata in scena in loro appoggio del Signore del Fuoco Zuko, accompagnato da Iroh e Mokuren, i due regnanti dell'Acqua del Nord, la Magnate dell'industria Asami Sato, il Granmaestro dell'Aria Tenzin, accompagnato da Sua figlia Jinora e da Kai, ed infine L'Avatar Korra accompagnata da Mako. L'arrivo di tanti visi celebri a sostegno della famiglia Beifong aveva fatto impallidire di rabbia Lord Cho e d'invidia Lord Bai, soprattutto quando Mei aveva salutato calorosamente molti di loro. Quest'ultimo in particolare aveva cercato di avvicinare la figlia che con aperta freddezza gli aveva risposto di essere Mei Lin Beifong, e di non avere altri padri se non Baatar, genitore di suo marito. Una furiosa occhiata da molti degli spalti Beifong aveva fatto fuggire l'anziano nobiluomo e Wei si trovò ad ammirare ancora una volta il sangue freddo della moglie, beandosi della visione delle sue curve piene rivestite dagli abiti del clan del metallo. Le sorrise << Ti vedo tranquilla mogliettina. >> Lei sorrise dolce << So già che vincerai, maritino. Oltre a conoscere le tue vere capacità quell'idiota ti sottovaluterà fin dall'inizio. Lo sta già facendo. >> << Allora vado a distruggerlo. >> La folla stava acclamando il suo favorito e Wei già immaginava che sarebbe stata molto più freddina con lui, ma non gli importava. Li avrebbe fatti ricredere. Mei ghignò avvicinandosi a lui quel che bastava per sussurrargli << Umilialo e stanotte puoi mettermi al collare. >> Un gemello ghigno si allargò sul viso del ragazzo. << Promesso? >> << Promesso. >> Wei la strinse a se cercando le sue labbra in un bacio al limitare dello scandaloso per il pubblico della terra e mentre scendeva nell'arena fu soddisfatto di notare che Lord Cho aveva spezzato il suo ventaglio in un attacco di rabbia a quello spettacolo. Il ragazzo sorrise divertito per tutta la lunga presentazione infastidendo non poco il suo avversario. << Hai fatto due grandi errori stasera. >> Gli disse con voce noncurante << E sarebbero? >> Wei scrocchiò il collo << Il primo è stato accettare di rappresentare quel nobilastro nel portarmi via la donna che amo. >> L'altro non perse baldanza << Ed il secondo? >> << Pensare di poter battere facilmente un avversario di cui non sai nulla. >>
 
<< Maestra Toph...come va lo scontro? >> Chiese Bolin entusiasta solo per poi beccarsi una pedata in faccia. << Zitto, zuccone di un allievo! Sto guardando mio nipote che trancia quel dominatore da quattro soldi! >> Il ragazzo non se la prese. << Ma chi c'è sugli spalti? >> << Mm...quel gran buontempone di Zuko con nipote e sua moglie, l'avatar, con due che non conosco, quella bella figliola dell’amica dell’avatar ed uno del fuoco alto. >> << Ah, Asami e Mako! >> << Ci sono anche i gemelli del Nord. Ora mi lasci guardare in pace l'incontro. >> << Ma voglio sapere come va! >> Un'altra pedata in piena faccia. << Se sviluppavi prima la tua spiritualità ora potevi guardarlo con me. Ora taci! >> Bolin mise il broncio. << Maestra... >> Quando non arrivarono ne commenti ne botte tentò ancora << Maestra... >> << Accidenti! >> Sbottò la donna << Non me lo lascerai guardare in pace questo incontro vero? >> Poi più ingrugnita. << E va bene, ma solo perché parteggi anche tu per mio nipote. >> Davanti ai loro occhi una piccola arena di terra si formò completa di due piccole figure che lottavano tra loro << Ed ora taci sciocco allievo! >> << Si maestra, grazie. >> Ma Toph già non l'ascoltava più. << Sii! Così nipotino! Fagli vedere chi sei! Maciullalo! Umilialo. >> Urlò la donna mentre una delle due figure inciampava su misteriosi effetti del dominio assumendo pose ridicole. Bolin pensò ridacchiando che Wei era proprio degno nipote di Toph.
 
La folla che prima aveva accolto freddamente Wei ora lo acclamava, impazzita ed entusiasta, sommergendo il ragazzo di applausi ed inneggiamenti a cui lui non diede peso mentre tornava al fianco di sua moglie che lo abbracciò stretto ridendo. << Sei stato eccezionale! L'hai praticamente umiliato davanti ad un pubblico che lo favoriva tirandoli tutti dalla tua parte. >> << Stavo combattendo anche per te, non potevo fare di meno. Lo sai che non ti considero da meno di me in Battaglia, vero? Se ho dovuto combattere io per te è stata pura politica. >> Lei annuì ed il sorriso del giovane si allargò << Oggi sei stata la mia principessa da difendere. >> << Per questa volta, Wei. >> Concesse e lui si fece più vicino a sussurrarle a fil di labbra. << Che ne dici di sparire tra la folla, trovarci un posticino appartato e scaricare l'adrenalina? >> << Adesso? >> Gli chiese lei sorpresa facendolo ridacchiare. << Mei, io ho un'erezione e tu non mi negare che ti sei bagnata a guardarmi umiliarlo per te. >> Lei arrossì appena, reprimendo a stento un brivido, non certo di freddo. << Stronzo… mi conosci fin troppo bene. >> Lui sorrise per poi spostare appena il capo ad incontrare gli occhi pieni di approvazione di sua madre. Mentre si perdeva come promesso tra la folla con sua moglie sussurrò << Spero ti sia piaciuto l'incontro, nonna. >>
 
Seduta davanti al grande albero Toph si concesse un sorriso dolcissimo. << Certo che mi è piaciuto. >> Bolin si volse a guardarla. << Maestra? >> << Zitto e torna a meditare...o ti faccio incontrare il signore dei cocomeri! >> << Eh? >> Chiese il ragazzo perplesso per poi beccarsi un'altra pedata << Ho detto medita! >>
 
Al ritorno a città della repubblica Mako, Korra ed Asami ebbero la loro chiacchierata. Non ci furono tensioni ne rabbia, solo un sapore dolceamaro che aleggiò nei cuori dei tre ragazzi che sapevano di stare facendo la cosa giusta preservando la loro amicizia. Quando si separarono ognuno prese la propria strada, bisognoso di stare un po’ da solo, e Korra si recò a casa di Bolin, per poter rimanere in pace con i propri pensieri. "20 giorni e mi manca già da morire." Si trovò a pensare mentre apriva la porta d'ingresso. << Bolin, sono a casa. >> affermò ben sapendo che nessuno le avrebbe risposto, men che mai Bolin. Si chiuse la porta alle spalle avanzando poi nell'ambiente in penombra, constatando che senza la presenza del suo proprietario a scaldarla, la casa sembrava molto meno accogliente. Posò sul tavolo il cartoccio con la propria cena, un tramezzino appena sbocconcellato, ed andò a farsi una doccia. Quando però, avvolta da un'enorme asciugamano, fece per prendere i vestiti dalla borsa che si era portata apposta, il suo sguardo cadde sul grande armadio della camera ed ignorò le proprie cose per aprire uno dei cassetti traendone poi una maglia che indossò come un vestitino, tanto le era grande. Soddisfatta spense la luce infilandosi poi nel lettone, avvolta completamente dal sentore del suo proprietario. Fissò la luna dalla finestra ed il suo pensiero tornò al dominatore della lava. << Vedi di tornarmi dominatore del metallo, zuccone. >> Bofonchiò << Perché se tutto questo tempo sarà stato inutile te lo faccio vedere io dove te lo metto il metallo. >> Sollevata in qualche modo da quella minaccia proferita si girò di fianco, abbracciò il cuscino che sapeva di Bolin e si addormentò quasi subito con un sorriso sulle labbra.
 
Fine Secondo Libro
   
 
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