Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: MarieAntoinetteR    01/04/2016    5 recensioni
Era troppo presto per diventare madre, forse un giorno…
Forse un giorno avrebbe rimediato a quello che stava facendo…
Sì, un giorno lo avrebbe fatto.
Non avrebbe mai più nascosto nulla e due bambini separati dal destino si sarebbero finalmente ritrovati.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Gennaio 2013.

Il cielo preannunciava una tempesta.
La temperatura era rigida e alcuni fiocchi di neve cadevano dall’alto. Il vento scuoteva violentemente i loro capelli e i loro abiti.
Le lezioni erano terminate da poco.
André e Oscar camminavano uno affianco all’altro, diretti verso le proprie abitazioni.
Alain li seguiva qualche metro più indietro, intendo a messaggiare con una delle tante ragazze che frequentava. Sorrideva sornione, reggendo con aria soddisfatta lo zaino su una sola spalla.
André lanciava continue occhiate ad Oscar, quel giorno era più silenziosa del solito.
Il gelo aveva reso la sua pelle ancora più chiara, il suo viso sembrava di porcellana, splendida e delicata porcellana.
Il suo cuore era in continuo sussulto quando le era accanto.
Avvolta in un cappotto di finta pelle, Oscar camminava altera e fiera, non degnandolo di un solo sguardo.
Da quando aveva conosciuto Hans Axel di Fersen, un ragazzo svedese, trasferitosi da poco nella loro classe, il loro rapporto era diventato via via sempre più distaccato.
A quanto sembrava, oltre a Maria Antonietta e il novantotto percento delle ragazze della scuola, anche Oscar, la sua Oscar era innamorata di lui.
No, innamorata no.
Forse ne era solo infatuata.
Una cotta passeggera che sarebbe passata così com’era venuta.
André se lo ripeteva di continuo.
Lo sperava.
Lo sperava con tutto il cuore.

“André che hai da guardare?”

La voce di Oscar giunse come uno schiaffo in pieno viso.
André si fermò di colpo, imbarazzato.
Oscar si fermò a sua volta, guardandolo con aria interrogativa, le sopracciglia inarcate e gli occhi azzurri ridotti a due fessure.

Attendeva una risposta.

“Non farti strane idee sorellina, André ti guardava perché assomigli più ad una salma che ad una donna…”

La voce scanzonata di Alain che li aveva raggiunti, risollevò la situazione.
André portò gli occhi al cielo, esasperato.

“Alain!”
Finse di richiamarlo. Guardandolo rosso in viso.
Alain continuò a ridacchiare divertito. Amava punzecchiare la sorella.

Oscar guardò entrambi con aria fredda, inespressiva.
Non rispose alle provocazioni.
Impassibile, aumentò il passo, allontanandosi velocemente da loro.

“Oscar aspetta, ti guardavo… perché… perché ti trovo più dimagrita ultimante ecco…”

André le corse dietro, imbarazzato, ma lei lo ignorò completamente.

“Attento amico mio che a furia di farle i raggi X diventerai cieco…!”

“Alain!”

“Voi tornate pure a casa, io devo passare in biblioteca per comprare un libro… e poi andrò da Rosalie…”

Tagliò corto, attraversando la strada e separandosi da loro.
Camminò per un lungo tratto totalmente isolato.
Malgrado la rigida temperatura, si vide costretta a sbottonarsi il cappotto.
Tastò la sua fronte, era nuovamente calda.
Si sedette su di una panchina. Con sempre più frequenza da alcuni mesi, avvertiva dolori alle ossa e persistente stanchezza. Alcuni lividi erano comparsi inspiegabilmente sulla sua pelle candida.
Intestardita, decise di ignorare quei malesseri, riprendendo a percorrere la direzione per dirigersi alla biblioteca.
Fu questione di pochi attini, e priva di sensi si accosciò a terra.
La neve cominciò a cadere con più insistenza dal cielo.


 
Una freccia sembrò trafiggere violentemente il suo cuore.
André aveva ormai varcato il cancello di casa quando una morsa al petto sembrò togliergli il respiro.  

“Oscar…”

Si ritrovò a sussurrare.
Con ansia afferrò il telefonino, componendo velocemente il suo numero.
Non rispondeva.
Senza attendere oltre, posò lo zaino sugli scalini, correndo velocemente nella stessa direzione della ragazza.
La neve cadeva violenta e numerosa dal cielo, ricoprendo ogni cosa.
Fu con un brivido al cuore e il respiro corto, che André dopo aver corso per molti minuti, la vide accasciata al suolo.

“Oh mio Dio Oscar!”

La raggiunse allarmato, stringendola tra le braccia.
Urlò disperato il suo nome.
Pregò Dio che tutto ciò non fosse vero.
 

 
   
 
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