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Autore: anaiv    13/04/2016    9 recensioni
Sana Kurata ha ventisei anni ed è un'attrice di fama mondiale. Dopo le scuole superiori e un anno di convivenza con il suo fidanzato Akito Hayama, ha deciso di trasferirsi a Londra lasciandosi alle spalle un amore finito male. Ci sarà riuscita?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Akito

 

“Sospensione” condizione in cui si verifica un' interruzione temporanea di un'attività, è così che il dizionario definisce la mia attuale condizione. Non esiste più nulla, il tempo si è dissolto, svanito in una nebulosa evanescente. Le pareti bianche di quest'ospedale ricordano tanto una tela, un tela ancora vergine. Ho provato a disegnare l'immagine di Kurata che apre gli occhi e respira. Ho chiesto al cielo un suo solo respiro, un briciolo di attività celebrale qualcosa che mi faccia sperare di poter dipingere il suo sorriso. Dove sei kurata? Che succede? Te ne andrai per sempre?

 

Sana *

 

- Quindi lei continua a sostenere che io non stia lottando?-

- Sana, cara... non stai lottando. Cosa vedi intorno a noi?-

- Casa sua... gli alberi... ehi! Un momento! Perché diavolo il gelataio infondo alla strada ha chiuso! Amavo il suo gelato!-

- Ecco vedi, non distrarti Sana...-

- Questa storia mi ha stufata, volevo un gelato e nulla più.- stringo i pugni lungo i fianchi, Fuyuki continua a fissarmi con insistenza, ma io non so cosa dirgli. Questo è un bel posto, ho sempre amato la vecchia casa di Hayama, perché stare qui è un errore? Cosa c'è di male?

- Cosa dovrei fare?-

- Devi volerlo-

- Ma io voglio tornare indietro! Lo voglio sul serio!- e lo dico con convinzione, cercando di apparire sicura

- Sana... quell'auto ti ha investita, ma tu non ti sei mossa.-

- Questa è una bugia!- avverto le lacrime scorrermi lungo il viso

- Non ti sei spostata... quando ammetterai che questa sia la verità, tornerai indietro-

- Sentiamo... perché mi sarei lasciata investire da un auto in corsa?-

- Perchè soffrivi. Sana la vita è dura... quando mia moglie è morta ho creduto che il mondo potesse crollare, che non avrei mai potuto crescere due bambini da solo, senza il suo sorriso a farmi forza. Ma tu sei fortunata, Akito è vivo e ti ama... se dovesse perdere anche te... lui non sarebbe più lo stesso. Sei la parte più importante di lui. È testardo, cocciuto e un po' musone, ma darebbe la vita per te. Torna da lui. -

le lacrime scorrono sempre più copiose, ho la vista appannata e le gambe continuano a tremare.

Akito.

Lo sto perdendo per sempre, se non torno indietro non lo rivedrò mai più.

Il respiro...io non respiro.

Il panico mi invade e non riesco più a muovere neanche un muscolo.

- A-akito-

- Ora hai capito. Sta tranquilla Sana... il panico svanirà.-

- Ho ancora tempo?- chiedo tra i singhiozzi in preda al panico più totale

- Io non lo so... ma devi provarci, Sana ammetti a te stessa che il modo migliore per sopravvivere sia affrontare il dolore e la delusione.-

- I-io....-

 

 

Akito

- Cazzo Bill dove sei finito! Fatemi entrare, quella lì dentro è Sana Kurata!-

- Aki stai tranquillo...-

- kayla va via dannazione!- le rivolgo uno sguardo di ghiaccio, so bene che voglia aiutarmi, ma io non ci vedo più. Sana Kurata è lì dentro da sei ore e io …

- Akito Hayama! Chiedi subito scusa e vieni qui!- Natsumi regge il mio sguardo, mia sorella e Kurata sono le uniche persone al mondo capaci di non intimidirsi.

- Va bene, scusa Kayla.- dico rassegnato. Se non lo avessi fatto Natsumi non mi avrebbe dato tregua.

- Cosa c'è?-

- Non se ne andrà. Sana ce la farà... io lo so.- Natsumi mi abbraccia ed è forse la seconda volta nella mia vita che mi lascio andare, la stringo forte a me perché ne ho bisogno, lei è tutto ciò che resta della mia famiglia.

- Akito!- la voce di Bill interrompe il nostro abbraccio. Finalmente, finalmente saprò. Se dovesse dire quelle parole...

- Bill! Allora?-

- Akito sei come un figlio per me, perciò non mentirò. La situazione è critica, continua ad andare in arresto rendendo complicata l'operazione.- Bill sembra atterrito, leggo nei suoi occhi il dolore che solo un grande affetto può sprigionare.

- Cazzo!- ho voglia di prendere a pugni il mondo. Lei non può morire, perché mi sta facendo questo?

- Mi dispiace, farò del mio meglio. Ho preferito dirtelo personalmente, fatti forza- Bill mi stringe una mano e si congeda varcando la soglia del mio inferno... quella dannata sala operatoria. È assurdo, amavo quella sala era l'unico luogo nel quale mi sentivo me stesso, potevo salvare delle vite e pareggiare i conti con l'universo. Ora rappresenta la mia fine, l'unico posto al mondo che possa negarmi la vita.

 

 

Sana*

- Voglio andare via da qui! Basta!-

- Vieni con me Sana... voglio mostrarti una cosa- seguo Fuyuki che cammina sicuro, come se conoscesse a menadito questo limbo.

- Dove mi porta?- chiedo spaventata e sempre più spaesata

- Lo vedrai.-

Camminiamo per un tempo infinito, tutto è così evanescente e lontano. Voglio tornare indietro. Non voglio essere morta.

- Non voglio essere morta!- grido spezzando il silenzio che ci avvolge, Fuyuki mi guarda e sorride

- Eccoci arrivati cara.- di fronte a noi un gazebo. Il gazebo.

- Perchè siamo qui?-

- Perchè qui tu e Akito avete condiviso tanto, ho pensato che vedendolo avresti trovato il coraggio di ammettere di non esserti spostata. Volevi morire Sana... anche Akito voleva morire qui, ma tu l'hai salvato, gli hai dato una seconda vita. -

- Io non volevo morire! Volevo solo... i-io... io volevo solo chiudere gli occhi e non soffrire più.-

- Bene, questo è un passo importante. Io vado, tu resta qui e rifletti. Salutami Natsumi e Akito e dì loro che sono la mia gioia più grande e che veglierò sulle loro vite per sempre.- Fuyuki mi sorride dolcemente poi, come un fantasma, svanisce. È andato via. Sono sola.

Sono morta e sola.

Devo tornare indietro!

- Voglio tornare indietro!- Inconsapevolmente le mie gambe prendono a correre veloci trascinandomi su e giù per il parco. Non c'è una via di fuga, il mio sguardo è fisso sul gazebo ma le mie gambe non ne vogliono sapere di stare ferme. Voglio andare via eppure il gazebo è così... rassicurante....

 

 

Akito

- Ei Aki...-

- Matsui.-

- Stavo andando da lei...- risponde ad una domanda silenziosa

- … ma quando l'ho raggiunta era...lei era...- inizia a singhiozzare e posso solo immaginare come possa sentirsi. Fuka darebbe la vita per Kurata.

- Akito devo dirti una cosa... forse Sana non mi perdonerà mai per questo, ma io voglio che tu sappia tutta la verità.- il mio sguardo incontra quello addolorato di Matsui, deve dirmi qualcosa di grosso, ormai conosco quegli occhi, anche perché somigliano tanto a quelli di... Kurata. Si somigliano, ma Sana brilla, lei è l'alba, ogni giorno avvolge il mondo con le sue speranze e con i buoni propositi, Matsui invece è il crepuscolo, conosce la vita, non crede molto alle velleità dei sogni, è realista... con lei il giorno finisce.

- Cosa devi dirmi?-

- Non è facile. Spero tu sia pronto per questo.-

- Non la fare tanto lunga Matsui, oggi non sopporto queste stronzate.-

- Certo, lo capisco. Tu l'ami, l'hai sempre amata più della tua stessa vita, ma sei cocciuto e tremendamente permaloso. Mi rendo conto che il suo abbandono possa esserti sembrato il gesto più tremendo che potesse fare, ma lo ha fatto per non farti soffrire.-

- Cazzate-

- Zitto! Akito... Sana era incinta. La notte in cui tuo padre è andato via, Sana aveva intenzione di comunicartelo.- ed ecco che arriva. Il gelo si è impossessato di ogni parte di me. Kurata aspettava un bambino. Kurata ad un metro da me sta combattendo per sopravvivere.

- Avrebbe voluto dirtelo ma non ha avuto cuore di darti una tale notizia con la morte di tuo padre.-

- Perchè non me lo ha detto dopo? E perché è sparita?- chiedo con un filo di voce

- Perchè ha perso il bambino e dirtelo in un momento tanto tremendo per te, non sarebbe stato il massimo. Era convinta di aver ucciso il vostro bambino. Il medico le aveva detto che la causa dell'aborto era stato un forte stress, un'emozione troppo grande. Sana soffriva per te e per Fuyuki.- Il mondo intorno a me non esiste più.

- Io... io non le ho mai chiesto sul serio perché fosse andata via. io...- senza pensarci su un attimo raccolgo una mascherina e con forza spalanco le porte della sala operatoria. È ora di affrontare l'inferno e di portarla via da qui.

- Akito va fuori-

- Non ci penso nemmeno Bill, quella sul tuo tavolo operatorio è la donna che amo. Io devo stare qui.- Bill accenna un sorriso, poi mi concede il suo assenso. Arraffo uno sgabello e le prendo la mano. Kurata torna da me.

L'operazione procede, ma lei non sembra voler tornare qui, ogni secondo che passa ci divide. Aspettava un bambino e io ho lasciato che soffrisse da sola, questo non potrò mai perdonarmelo.

Adesso deve tornare qui, poi sparirò per sempre. Lei non merita questo, merita un uomo che l' ami incondizionatamente, un uomo che non dubiti del suo cuore. Sarà un addio amore mio, ma adesso torna qui.

  
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