THE DOORS OF MY HEART ARE OPEN
1. Libertà di amare
Ginny
scribacchiò frettolosamente gli ultimi appunti di astronomia, fissando in
contemporanea l’orologio.
Tre minuti e
ventisette secondi.
Le domande
erano poche e difficili. Rispose alla prima con il cuore in gola. Forse non
dovreva prendersela così tanto per degli sciocchi compiti. Non era mica
Hermione!
Due minuti e
cinquantatrè secondi.
Fatto! Meno
male che le ultime erano piuttosto semplici, se una aveva studiato. E lei ci
avevo passato la notte, sui libri.
Un minuto e
trentasei secondi.
Lucidatura
della bacchetta. Buttò in un angolo i libri di Astronomia, Aritmanzia e Storia
della Magia e tirò fuori la bacchetta. Sporca, impolverata e... dio, cos’era
quella macchia verde?
Cinque,
quattro, tre, due...
“Ginny!”
Saltò sulla
sedia, voltandosi di scatto.
“Her...
Hermione! Scusa, ma non ho tempo...”
“Che
succede?” l’amica fissò con approvazione il suo Piano di Lavoro appuntato sul
muro e fece una smorfia accortasi dei libri gettati a terra.
“Che ti
succede, eh?” domandò sedendosi sul mio letto disfatto.
“A cosa ti
riferisci?” Ginny lanciò un’occhiata all’orologio: iniziava lo Studio Sei. Non
poteva perdere tempo; aveva quaranta minuti e cinquanta secondi contati per
fare Pozioni, Incantesimi ed allenarsi a Quidditch.
“A... a
questo!” indicò la sua stanza sottosopra, i libri da ogni parte, i Piani di
Lavoro sulla scrivania.
“Non
capisco.”
“Insomma...
improvvisamente diventi una studiosa accanita, non ti concedi un minuto che sia
uno di pausa... non che questo mi veda contraria” aggiunse sorridendo.
Ginny iniziò
ad attorcigliarsi i capelli, cosa che faceva quando ero agitata; ed Hermione lo
sapeva.
“E’ che,...
quest’anno ho i G.U.F.O., giusto? Voglio impegnarmi al massimo.”
Hermione non
riuscì a trattenere un sorriso. “Tutto qui?”
“Certo.”
“Ginny.”
“Cosa?”
“Mancano
otto mesi.”
Ginny alzò
le spalle guardando da un’altra parte. “E allora? Non è... non fa mica male
studiare un po’ di più, no?”
“In
un’altro ambito ti avrei elogiata” cominciò Hermione incrociando le braccia.
“Ma... Ginny, tu studi troppo! Non hai più un attimo libero! Ti alzi per prima
e vai a letto per ultima!”
“Come fai a
sapere queste cose?”
“Me l’ha
detto Ron... ma si vede benissimo. E’ preoccupato per te... lo siamo tutti.”
“Ma io sto
benissimo! Prendo ottimi voti! Vi state angosciando per niente!”
“Oh, Ginny.”
Sospirò Hermione. “Quando è stata l’ultima volta che hai letto un libro?”
“Un minuto
fa.”
“Intendevo
un libro che non fosse di scuola.”
“Io...”
“Lo vedi? E
adesso ti mostro anche un’altra cosa. Guardati allo specchio.”
Ginny girò
la testa lentamente,... e trattenne un gemito. I capelli erano scompigliati, le
guance paonazze, gli occhi vitrei ed era molto dimagrita.
“Ti stai
facendo del male” mormorò Hermione alzandosi. “E ora ti domando... perchè?”
“Io...
io...” balbettò per qualche secondo, poi scoppiò in lacrime.
Evidentemente
Hermione lo prevedeva, perchè la sostenne abbracciandola senza una parola.
“Non... ce
la... faccio più....” Ginny singhiozzava a dirotto, sussultando, le spalle
tremanti. “E’... è troppo per me...”
“Su,
sfogati, tesoro” mormorò Hermione, accarezzandole i capelli. “Dimmi tutto.”
“Io... non
posso...”
“Parlare con
un’amica fa sempre bene. E ti darò anche qualche consiglio.”
“... ma...”
“Si tratta
di un ragazzo, giusto?”
“Come...
NO!” Ginny si scostò da Hermione, mentre tre lacrime le solcavano le guance, lo
sguardo nuovamente sospettoso e inquieto.
“Su... le
capisco, io, queste cose! Lo vedo dai tuoi occhi” Hermione sorrise di nuovo.
“Non sono mica solo la secchiona del Grifondoro, eh?”
“Beh...”
“Avanti...
chi è lui?”
“L’ho sempre
amato” si arrese Ginny “Ma lui non prova la stessa cosa per me.”
Hermione
restò in silenzio per qualche secondo. La sua espressione era indecifrabile.
“Parli di
Harry... giusto?”
Ginny non
rispose, ma il rossore che le comparve sulle guance parlò per lei.
“Sì, io...
lo guardo sempre e non riesco a fare a meno di pensare a lui. Ho anche tentato
di dimenticarlo mettendomi con Michael o Dean... ma non ce l’ho fatta. Con loro
non era come con Harry. Ogni parola, ogni sguardo, ogni sorriso regalatomi da
lui era prezioso per me... almeno fino a poco fa.” Sospirò frustrata. “Ma ora
non mi basta più. Ho bisogno di più parole, di più sguardi, di più sorrisi. Ho
bisogno del suo amore, dei suoi baci, dei suoi abbracci. E il sapere che non li
avrò mai mi fa impazzire. Così... ho deciso di affogare tutto il malinquore e
la sofferenza nello studio. Ma... ho solo tentato. Per me è impossibile.”
Hermione
rimase in silenzio. Ginny la fissò. Forse aveva fatto un errore a dirglielo?
Forse... Hermione era delusa? Pensava male di lei?
Ma un
secondo dopo l’amica alzò la testa sorridendo.
“Bene,
Ginny.Hai fatto bene a sfogarti. Il tenere tutto dentro, quello fa impazzire.
Non devi per forza dimenticarlo. Continua a sognare, e poi forse... ciò che
vuoi si avvererà.”
Le sfiorò la
guancia con un dito e se ne andò.
Ginny
sorrise in direzione di Hermione. Lei sì che era una vera amica.
Lei era la
migliore.
***
Hermione
camminava a passi veloci, ansimando, lungo il corridoio. Voleva allontanarsi il
prima possibile dalla stanza di Ginny.
Non era
possibile.
Perchè a
lei? Perchè tutto a lei? Emise un gemito di rabbia e tristezza.
Perchè?
Perchè Ginny
Weasley, la sua migliore amica, doveva innamorarsi proprio di Harry Potter, il
suo amore? Si fermo appoggiandosi al muro, gli occhi stretti a fermare le
lacrime.
Com’era duro
tutto quello.
E com’era
ingiusto.
Aveva
sperato che Ginny se lo fosse tolta dalla testa, e che Michael e Dean
l’avessero aiutata a dimenticarlo, e invece ora saltava fuori che si era
fidanzata con loro solo perchè amava Harry... e lo amava ancora.
E perchè lei
doveva essere sempre così altruista? Era andata da Ginny solo per consolarla, e
ora invece toccava a lei essere consolata.
E come se
non bastasse, Hermione non aveva nessuna possibilità con Harry. Lui, famoso,
ricco, ma chiuso in un mondo lontano da lei, e lei, la secchiona, noiosa,
rompi. Troppo diversi.
Non avrebbe
funzionato.
Quando si
era messo con Cho, aveva sofferto. Enormemente. Non c’era praticamente sfida
tra lei e quella bellissima e dolce Corvonero. Harry era talmente innamorato
della Chang! E quella stupida se l’era lasciato scappare solo perchè non
riusciva a trattenere i ricordi (e le lacrime) per Cedric. Ma aveva vicino un
ragazzo talmente dolce come Harry! Ma no, no, lei doveva fare la parte del
rubinetto, della povera disgraziata che ha perso il suo vero amore! Ma intanto
non si preoccupava di ferire Harry.
E adesso si
ritrovava a competere con la sua migliore amica.
Lei pure era
stupida: aveva fatto notare a Ginny quanto si fosse poco curata, in quel
periodo. Negli anni, quello soprattutto, la rossa era diventata uno schianto:
più alta, i capelli lunghi e brillanti, gli occhi profondi, il corpo perfetto
in confronto ad Hermione che era rimasta la stessa, solo un po’ più allungata e
con i denti a posto.
No, non
avrebbe potuto competere con Ginny, sia perchè era sua amica, sia per la
profonda differenza fisica e caratteriale che le distingueva.
Harry, se
mai avesse dovuto scegliere, non ci avrebbe pensato su neanche un momento.
E allora
tanto valeva soffrire in silenzio, e fare come Ginny: esattamente come Ginny,
tuffarsi nello studio. Perchè lei, Hermione, proprio lei, predicava bene e
razzolava male.
Perchè lei,
dal momento in cui si era resa conto d’essere innamorata di Harry, si era
buttata nello studio: e così era sempre stato, perciò era esperta in Studio
Interessato. Si era accorta subito che Ginny aveva qualche problema di cuore.
Ma, se
avesse saputo che c’entrava Harry, l’avrebbe aiutata?
...Sì! Sì,
certo che sì. L’amore non era più importante dell’amicizia, specie quello
corrisposto.
Lei non
avrebbe ostacolato Ginny. L’avrebbe aiutata. Tanto, a Harry non sarebbe
importato di lei e, se era riuscita ad andare avanti per sei anni, ce l’avrebbe
fatta anche con questo.
Dopotutto,
era quello che sapeva fare meglio.
*Ehi, ciao! Ho voluto provare a scrivere una mielosa ff romantica, di quelle che piacciono a me: ingarbugliata, fitta di equivoci e fraintendimenti. E se siete arrivati/e fino a qui... non vi costerà niente cliccare sulla scritta più in basso...
Thanks!*
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