Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Evans92    02/05/2016    2 recensioni
Jake fa il buttafuori nelle discoteche di notte, è uno dei ragazzi più ambiti di New York, ed essendo dichiaratamente bisex ha davvero una vasta scelta.
Adam studia medicina ed è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle, fidanzato da sempre con la stessa ragazza.
Jake e Adam sono agli antipodi, eppure sono migliori amici da sempre, e nessuno riesce a capire cosa possa legare quei due ragazzi.
Sembrano provenire da due mondi diversi, eppure paralleli, destinati a restare accanto l'uno all'altro per l'eternità senza sfiorarsi mai.. Ma sarà davvero così?
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 9 
 
 
Jake era confuso.
Era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere e non sapeva esattamente cosa fare in uno di quei casi.
Non si era fatto problemi quando aveva scoperto una certa passione per il sesso con altri uomini, né quando si era trattato di scegliere cosa fare dopo le superiori. Non ci aveva messo più di 2 minuti a decidere di partire per New York con Adam e di sicuro non si era fatto problemi a fare un lavoro notturno e pericoloso.  
Eppure ora era confuso. 
Si sentiva sospeso, come in bilico su una fune e sapeva che ogni passo sarebbe stata la fine per lui, perché fondamentalmente non sapeva come muoversi.
In parole povere era in una situazione di merda.
Adam era fantastico, ovviamente lo era. Insomma era Adam.
Ogni volta che lo baciava e lo toccava era come essere schiaffati direttamente in paradiso. Ma c'era giusto un piccolo particolare che lo turbava ogni volta che finivano a rotolarsi nel letto, cosa che negli ultimi tempi accadeva spesso: lui era innamorato di quel ragazzo con la testa bionda. Ne era innamorato da far schifo. Tanto che ogni tanto lo guardava con occhi sognanti, lo fissava per ore mentre dormiva e rideva alle sue stupide battute sulla medicina che non avrebbero fatto ridere nessuno, perché francamente Adam non era mai stato una persona divertente. Ma lui continuava a ridere lo stesso e Adam lo guardava con occhi luminosi e lui si sentiva una merda perché lo amava come non aveva mai amato nessuno prima. Letteralmente.
E qui arrivava la sua confusione.
Cos'era lui per il suo migliore amico?
Un esperimento? Un gioco? Un trastullo?
Che Adam non fosse etero etero l'aveva capito dal momento in cui glielo aveva preso in bocca, ma lui cosa rappresentava? Solo un ponte di passaggio?
Per Jake l'amico era l'arrivo.
Lo aveva aspettato per anni. Solo ora che aveva piena coscienza dei suoi sentimenti se ne rendeva conto. Era stato in un angolo a fingersi suo amico e ad aspettarlo, innamorato di ogni suo singolo passo, in attesa che si accorgesse di lui. Ma anche in quel momento Adam non era con lui. Non era nel suo mondo, perché aveva appena iniziato a capire cosa volesse realmente dalla vita, e Jake sentiva di essere solo un mezzo per farglielo capire. 
Era frustrante.
Adam lo voleva, lo cercava e lo portava a toccare un piacere infinito, ma poi i suoi occhi si perdevano, il suo corpo tornava da Milly e lui tornava nel suo angolo ad aspettarlo. Ma se prima poteva farlo perché non ne era cosciente, ora era diverso. Ora era doloroso aspettarlo. 
Aveva paura di tutti quei cambiamenti.
 
Adam aprì gli occhi e si trovò solo nel suo letto, guardò la parte vuota accanto a se e si sollevò di scatto sorpreso. 
Nell'ultimo mese non era mai successo. Dov'era Jake? Si alzò e in pigiama corse nella stanza dell'amico ma la trovò intatta.
Un nodo alla gola gli impedì di respirare bene per qualche secondo, tornò in camera sua e prese il telefono, forse c'era una spiegazione, un'altra oltre a quella che gli era venuta in mente immediatamente. Ma non lo aveva chiamato ne lasciato messaggi. 
Adam si trovò a fissare il vuoto, con il cuore che pulsava forte nelle vene.
Non era pronto a questo.
Come un'automa fece la doccia e si vestì per andare all'università. 
Stava per uscire quando la porta si aprì ed entrò proprio Jake, e il ragazzo prima sentì le farfalle nello stomaco e poi una voglia matta di urlare. Dov'era stato tutta la notte? 
Jake si passò una mano fra i capelli neri e poi gli sorrise ma i suoi occhi scapparono veloci dai suoi, cattivo segno... Si tolse la giacca e con la sua solita voce roca disse
"Sei già sveglio"
Adam abbassò lo sguardo
"Devo andare all'università" 
Jake evitò di dirgli che lo ricordava benissimo e che era tornato a quell'ora sperando di trovarlo già fuori
"Ah si è vero"
Lo superò togliendosi la giacca di pelle "A dopo allora"
Ma Adam non uscì e lo seguì in camera
"Come è andata questa notte?"
Jake si tolse gli stivali e si buttò sul letto poi disse 
"È stata una serata di merda, un gruppo ha dato fastidio, prima ho dovuto prenderli a calci e poi chiamare la polizia, è stato il delirio"
Adam dimenticò per un istante i suoi problemi e gli chiese preoccupato
"Stai bene?"
Jake gli rivolse quel suo sorriso sghembo che gli piaceva tanto
"Non mi vedi? Sto una meraviglia"
Adam rise e gli alzò il medio, poi tornò serio
"Cos'hai fatto dopo il lavoro?"
Jake esitò e si alzò iniziando a spogliarsi
"Nulla perché?"
Adam osservò la sua schiena e con un filo di voce gli chiese 
"Quindi è finita alle 8 del mattino?"
Jake si tolse i pantaloni e disse 
"No certo che no"
"E allora dove sei stato?"
"In giro"
"Da solo?"
Jake sbuffò e si passò entrambe le mani fra i capelli poi finalmente si voltò verso di lui
"Ma cos'è questo? Una specie di scarso interrogatorio? Parla chiaramente Adam!"
Adam non era sicuro di voler parlare chiaramente, perché non era sicuro di voler sentire la risposta. 
Trattenne il respiro per un instante poi lentamente chiese di nuovo 
"Eri da solo?"
Jake lo guardò inarcando le sopracciglia poi sbuffò e tornando a non guardarlo, usando la scusa di voltarsi per prendere la tuta disse, finalmente
"No"
Adam vacillò e per un istante fu felice che lui fosse di spalle e non potesse vederlo
"Eri con Trisha?"
"Con Ben"
Ben.
Ben il bel barista con gli occhi neri. 
Quel Ben.
Prese un respiro profondo, l'aria bruciò quando entrò nei polmoni. Poi prese e uscì dalla stanza, per non far tardi all'università. Ma non stava pensando, non stava ragionando.
Avrebbe solo voluto che Jake per una volta gli avesse mentito.
 
Jake non aveva mentito ad Adam. 
Era stato veramente con Ben dopo il lavoro, solo non a far sesso, ma a parlare tutta la notte di lui.
Dio, si sentiva così patetico.
Si buttò sul letto stanco e passò le mani sul volto provato dalla mancanza di sonno. Sapeva che Adam aveva pensato a male, in fondo glielo aveva detto apposta. E ora si sarebbe volentieri preso a schiaffi da solo, perché non lo avrebbe visto prima delle 2 del pomeriggio e odiava il pensiero che fosse chissà dove con chissà chi e che fosse arrabbiato con lui.
Si stava ancora maledicendo quando poco prima di pranzo, decisamente in anticipo, sentì il portone aprirsi. 
Jake corse all'ingresso e vide Adam che nervoso si toglieva il cappotto lo lanciava sul divano insieme alla borsa con i libri, per poi marciare come una furia verso di lui e dargli una botta sul petto così forte che lo fece sobbalzare 
"Ma cosa.." 
Jake non fece in tempo a finire la frase che con occhi di fuoco Adam esclamò 
"Ti odio!" Si morse il labbro inferiore e poi lo colpì ancora "come puoi tornare a casa, dopo che mi sono preoccupato a morte per te e sbattermi in faccia che sei stato con un altro?" Gli arrivò un'altra spinta e Jake questa volta barcollò mentre lo fissava in silenzio, Adam affannato avanzò verso di lui "Forse per te è normale tutto questo! Ma per me... Come cavolo hai potuto Jake! Se non per... Insomma siamo ancora amici no? Come hai potuto fare questo a un amico! Io.. Io ti odio!" Ormai affaticato le sue frasi non avevano più un filo logico, continuava ad urlare e a colpirlo mentre il suo volto acceso lo fissava con rabbia e tristezza. Era deluso probabilmente, probabilmente voleva una risposta, ma Jake era ancora troppo sconvolto per riuscire a dire una parola. Adam lo guardò e urlando esclamò "Di qualcosa maledizione!" 
Jake preferì agire.
Passò una mano dietro il suo collo e lo attirò a se baciandolo quasi con violenza, Adam s'irrigidì, chiuse gli occhi e strinse nei pugni chiusi la maglietta dei Nirvana dell'altro attirandolo e respingendolo contemporaneamente. Quando Jake si allontanò di mezzo centimetro sussurrò piano
"Ti odio"
Jake fece un mezzo sorriso
"Non è vero"
Adam arrossì ancora di più
"Non essere troppo sicuro di te" 
Jake lo baciò di nuovo, con più dolcezza accarezzando le sue labbra con le proprie, e mormorò 
"Sono solo sicuro di te"
Adam non capì del tutto quella frase, ma decise di lasciar stare, si sollevò sulle punte e ricambiò il bacio, cercando la sua lingua è presto presero fuoco entrambi.
Le mani iniziarono a cercarsi, i respiri ad affannarsi, i corpi a rincorrersi. 
Adam si trovò disteso sul divano e un brivido di pura eccitazione lo scosse nell'intimo. 
Solo con Jake gli capitava di volere così tanto qualcosa. 
Aprì gli occhi e quando trovò quelli dell'altro di solito così azzurri così puri scuriti dall'eccitazione, sentì un brivido attraversargli il corpo come una scarica elettrica, che potente arrivò dritta al cervello, fino a scuoterlo, svegliarlo.
Era Jake, era sempre stato lui. 
Solo con lui era se stesso, solo con lui era vivo. Era sempre stato così, con lui aveva sempre provato esageratamente tutto, la differenza sostanziale era che adesso voleva esprimere quel sentimento baciandolo, divorandolo quasi, perché odiava il pensiero che altri potessero volerlo, averlo o anche solo guardarlo. Ora Jake era davvero suo.
Non seppe mai cosa Jake avesse visto sul suo viso in quell'attimo, quando la sua espressione cambiò e leggermente preoccupato mormorò  
"Adam..."
Adam lo interruppe prima che potesse dire qualsiasi cosa, prima che rompesse quel momento perfetto riportandolo a una realtà fastidiosa, difficile da accettare ora che era così vicino a lui. Lo afferrò per il retro del suo collo e fece scontrare le loro labbra e subito il bacio divenne famelico, qualcosa di incontrollabile, incontenibile, fuoco puro, si guardavano negli occhi, respiravano ognuno dalla bocca dell'altro e le loro pelli sembravano sul punto di prendere fuoco. 
Finirono per toccarsi, cercarsi, mangiarsi, elettrici ed euforici tanto quanto erano spaventati. Spaventati da ciò che provavano, da chi erano, dal mondo che li circondava e dal mondo che custodivano dentro. 
Quando i loro bacini si scontrarono suscitando un attrito piacevole ma nuovo Adam si scostò come bruciato dal suo migliore amico, senza togliere però le mani dai suoi capelli, senza smettere di guardarlo, con il suo odore ancora addosso.
"Cosa sono io per te?"
La domanda gli uscì fuori spontanea senza dargli il tempo di rifletterci, di ragionarci, di capire cosa stava facendo.
Jake spalancò i suoi occhioni color oceano sorpreso, e poi anche lui decise di essere sincero, di non pensarci troppo, di dire la prima cosa che veniva lui in mente.
"Tutto"
Il cuore di Adam perse un battito ma cercò di non darlo troppo a vedere
"Un po generico non trovi?"
Jake ghignò leggermente
"Potresti accantonare per un attimo la tua mente scientifica?"
Adam rise con il volto in fiamme 
"No mi dispiace, devo capire tutto lo sai"
"Cosa c'è da capire? Siamo io e te, mi chiedi cosa sei? L'unica persona davvero importante della mia vita, semplice, ma è sempre stato così."
Adam non rispose subito, perché sapeva che ciò che Jake stava dicendo era la verità. Era sempre stato l'unico punto fermo di quel ragazzino dalla vita così complicata. Molti gli avevano detto che non poteva sobbarcarsi di un peso tanto grande come era Jake, una persona difficile, incasinata per natura, con un trascorso duro per chiunque, ma a lui non era mai importato perché Jake non era mai stato un peso, e il solo pensiero di voltargli le spalle lo uccideva, perché sapere di essere importante per lui, dava alla sua stessa vita un senso. Era sempre stato così, e allora perché solo adesso se ne rendeva pienamente conto? 
"Non mi fai la stessa domanda?"
Jake lo guardò e poi passò le sue lunghe dita fra i capelli, li accarezzò piano, lentamente e poi mormorò 
"Non siamo pronti per la risposta Adam"
Adam tremò un po per il suo tocco, un po per la vicinanza, un po per la paura che quelle parole gli avevano trasmesso.
"Parla per te"
Jake annuì 
"Ok"
Lo baciò piano, assaporandolo, inghiottendo quelle parole che non voleva dire, non voleva sentire, eppure Adam voleva pronunciarle, egoisticamente voleva renderlo partecipe di ogni suo pensiero, così allontanò per una seconda volta le sue labbra e sussurrò
"Sei tutto per me"
Jake cercò i suoi occhi e Adam sorrise vedendo le sue guance imporporarsi
"Un po troppo generico non trovi?"
Adam rise e gli carezzò la pelle del viso
"Allora sarò più specifico, se sei stato con Ben ti ammazzo"
Aveva provato a scherzare ma un fondo di verità si nascondeva dietro a quella battuta detta per giocare un po con lui, per alleggerire la tensione che si era creata fra loro, la curiosità di sapere alla fine era stata più forte di tutto.
Jake baciò la pelle del suo collo, passò le dita sul suo addome sotto la maglietta lo fece gemere tremare, gli fece scoprire un Adam nuovo, diverso con pochi semplici movimenti, e poi dopo pochi minuti che erano sembrati infiniti mormorò 
"Non sono stato con Ben"
Adam avrebbe voluto sospirare di sollievo e invece si sentì solo in colpa.
Perché lui aveva ancora una ragazza.
Perché lui ancora non aveva avuto il coraggio di dare un nome a tutti quei cambiamenti.
Perché lui pretendeva da Jake cose che non aveva alcun diritto di pretendere. 
Guardò quegli occhi azzurri che gli riempivano l'anima e vide che sapeva, probabilmente quello sguardo aveva sempre saputo tutto, era sempre stato un passo avanti a lui, e ora era lì, sofferente perché era pronto ad accettare ogni cosa pur di stargli accanto, anche ciò che era sbagliato anche senza pretendere nulla.
Adam vide tutto ciò, lo comprese per la prima volta e il silenzio fu l'unica risposta.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Evans92