Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: AliceMiao    03/05/2016    2 recensioni
Cosa succede se una sera un angelo precipita nel cortile di un palazzo davanti agli occhi di un ragazzo? E se questo palazzo fosse abitato da vampiri? E se tra di loro nascesse qualcosa? E se qualcuno non fosse d'accordo che i due ragazzi passino del tempo insieme?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clan Egiziano, Demetri, Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~1000 d. C. circa, Egitto, Alessandria
Non so come aveva fatto quella vampira a convincermi, fatto sta che quella sera mi ritrovai al palazzo dove ero precipitata. Indossavo un abito semplice, ma al tempo stesso elegante, bianco e dorato. La vampira (credo si chiamasse Kebi) mi aveva convinto a danzare a palazzo alla festa di quella sera.
Ero nervosa, non solo perchè dovevo esibirmi davanti a dei vampiri che avrebbero potuto papparmi in un secondo, ma anche perchè tra quei vampiri c'era Demetri, quello che mi aveva salvata.
Quando entrai nella sala della festa mi guardai attorno meravigliata. L'intera stanza era dipinta e decorata con ghirigori dorati. Tutti mi guardavano incuriositi, così li accontentai iniziando a ballare.
Mentre ballavo scorsi il viso di Demetri: era sorpreso di vedermi lì, ma al tempo stesso felice. Gli sorrisi e continuai a ballare. Incrociai anche lo sguardo furioso del vampiro che mi aveva cacciata, ma non ci feci caso. Se non gli piacevo non poteva interessarmi più di tanto.
Credo di aver ballato per un'oretta buona, quando sentii un rumore, uno strisciare, arrivare dall'entrata della stanza.
All'improvviso entrarono degli strani esseri, senza zampe, ricoperti di squame e sibilanti. Non ne avevo mai visti del genere e urlai. Dalla paura. Senza rendermene conto ero fuori dalla finestra, mentre tutti gli altri vampiri ridevano. Eccetto Demetri.
Lo guarda8i negli occhi prima di volare via. Doveva essere stato quel vampiro odioso a organizzare tutto. Ma come faceva a sapere che mi sarei spaventata? Forse nemmeno lui se l'aspettava. Volai fino al tetto del palazzo e mi misi ad osservare le stelle. Erano così belle! Una più luminosa dell'altra e di tanti colori diversi. La luna poi, era magnifica!
Rimasi lì tutta la notte a osservarle, anche se non potei fare a meno di ascoltare i discorsi avvenuti sotto di me.

(Demetri)

"Come hai potuto farlo?!", urlai ad Amun, una volta che la festa terminò.
"Come ho potuto?! Ho dovuto farlo, se no chissà quando se ne sarebbe andata!".
"Che fastidio ti dava?".
"Possibile che tu non lo capisca?! Poteva essere una spia nemica!".
Sbuffai e tirai un pugno al muro, dove si formò una crepa.
"Stai diventando sempre più paranoico! Quando aprirai gli occhi e vedrai che non tutti sono nemici?!".
"Non sto diventando paranoico! Sono realista! I nemici sono dappertutto!".
Ringhiai. "Sai cosa penso? Che dovresti darti una calmata e iniziare a guardare il tutto con occhi diversi!". E corsi fuori.
Arrivai in cortile. Davanti a me si trovava il muro del giardino. Fu allora che capii che non potevo essere tenuto in gabbia per sempre. Saltai e iniziai a correre libero.

(Rosy)

Lo vidi saltare fuori dal palazzo. Lo seguii volando; quel ragazzo mi metteva curiosità, lo ammetto. Lo seguii fino al porto e quando si fermò scesi dietro di lui.
"Grazie per ieri" dissi nel momento stesso in cui lui si girò.
"Prego...". Era imbarazzo quello che udivo nella sua voce?
Sorrisi e mi sedetti sulla sabbia. "Non è male qui sai?".
"Sì lo so. Ho una gran voglia di esplorarlo tutto!", disse ridendo.
Potevo immaginare perchè avesse quella voglia, anch'io ce l'avrei dopo aver passato tutta la mia vita chiusa in un palazzo.
"Da dove vieni?".
"Grecia. A proposito, non mi ha ancora detto cosa sei".
Accidenti, non se n'era dimenticato. Sospirai e feci comparire le ali. "Sono un angelo".
Allungò una mano e ne accarezzò una. Era fredda, tanto che mi procurò un brivido di freddo, cosa assurda considerato il caldo che faceva lì.
"Sono molto belle. Ma sono piume?".
Annuii. Evidentemente non sapeva cosa fosse un angelo, altrimenti sapeva che erano piume.
Lui sorrise. "Sono perfette, non belle".
Ricambiai il sorriso e insieme ci mettemmo a guardare il sole sorgere sul mare.

Note: spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: AliceMiao