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Autore: hayley99    11/05/2016    2 recensioni
Nome: Sabaku No Akane
Età: 17
Paese: Vento
Villaggio: Suna
Tipo ninja: ex-jounin
Livello: traditore di rango S
Elementi : Fuoco, vento, fulmine, terra e acqua
Abilità innate/speciali : abilità innata sconosciuta che permette di usare ogni tipo di chakra e può inbobilizzare l'avversario arrivando ad ucciderlo
NINJA MEMBRO DELL'AKATSUKI
Taglia : 190.000.000 ¥
...ecco...questo è quello che tutti sanno di me, il mio nome e la mia taglia...ma nessuno sa davvero niente di me...nessuno mi consoce...nessuno tranne due persone che anche commettendo errori si sono presi cura di me. Itachi e Sasuke Uchiha. Il mio vero nome è Akane Kiryu, ultima superstite del mio clan, portatrice degli occhi maledetti...e questa, è la mia storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Team 7
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 4

KONOHA_VILLAGGIO DELLA FOLGIA

-Akane...- aprii gli occhi trovandomi ancora in quel posto completamente buio che popolava i miei sogni da quando ne avevo memoria. -Akane...- quella voce, in qualche modo mi era famigliare. Mi alzai e mi guardai attorno in cerca di couli che mi chiamava. -Akane- la voce si fece più forte e io cominciai a correre in quella che mi sembrava la direzione da cui provenisse. -Akane!- correvo, correvo senza una meta precisa, dovevo raggiungere quella voce ad ogni costo. Le lacrime cominciarono a prendere strada sul mio viso, ero disperata e stanca di quella tortura dovevo capire una volta per tutte di chi era quella voce e chi fosse quel bambino che stranamente in quel momento non vedevo da nessuna parte. -AKANE!- una luce mi investii in pieno e all'improvviso mi ritrovai in una piccola radura completamente circondata da alberi. Al centro si trovava una grande roccia e sopra vi era seduto un ragazzo che mi dava le spalle. Aveva i capelli abbastanza lunghi, lisci e neri come il carbone raccolti in una coda bassa e indossava dei vestiti altrettanto neri. Sulla maglia c'era disegnato uno strano ventaglio rosso e bianco che io avrei giurato di avere già visto. Le sue grandi e affusolate mani erano portate all'indietro ed insieme alle braccia sostenevano il peso del suo corpo. La testa era leggermente inclinata verso l'alto e si poteva così dedurre che stesse guardando il cielo, che quel giorno era limpidissimo senza tracce di nuvole. -So che sei li...- la sua voce era quella che stavo rincorrendo prima di ritrovarmi in quel posto. Rimasi immobile aspettando un suo movimento. -Yuki...lo sai che non puoi nasconderti da me o da tuo fratello.- disse ancora il ragazzo misterioso. Ma con chi stava parlando? Li non c'era nessuno a parte noi due. Ma con chi ero finita, con un pazzo?! Stavo per parlare quando da un albero vicino a me spuntò fuori la testolina bianca di una bambina sui cinque-sei anni. Era molto arrabbiata e i suoi occhi azzurri ghiaccio lanciavano saette alla schiena del ragazzo. I suoi capelli, bianchi come la neve, erano raccolti in due codine sulla sua piccola testolina, mentre due ciuffi di essi erano intrecciati tra loro nel basso della sua testa. Indossava una canottiera con il collo alto e largo azzurra mentre sotto portava una maglietta a maniche corte nera che arrivava sopra la pancia come la maglia azzurra. Inoltre portava una gonnellina a vita alta sempre azzurra e sotto dei pantaloncini neri e per concludere il tutto indossava dei sandali ninja neri. La bambina era la mia esatta fotocopia se non fosse stato per i vestiti, per l'età, per i capelli troppo corti e per il fatto che non ero io. -Uffa! Non é giusto! Tu e Shisui mi beccate sempre!- il ragazzo si mise a ridere voltandosi a guardare la bambina. -Non prendertela così. Succede anche al mio fratellino, siete ancora troppo piccoli per permettervi di non essere visti da dei ninja come me e Shisui. Ma vedrai che un giorno sarai addirittura più brava e più forte del sottoscritto!- disse il ragazzo sorridendo. Aveva un viso bellissimo che dimostrava i suoi dodici anni d'età. I suoi occhi erano neri come i capelli e anche lui aveva la maglia a collo alto come la bambina. Però lui aveva legato sulla fronte anche un coprifronte con il simbolo del villaggio della foglia. -Si ma io sono stanca di aspettare! Voglio anch'io il coprifronte e voglio essere forte come te anch'io!- d'un tratto i suoi occhi divennero rossi proprio come i miei. "Cosa?! Com'è possibile?!" Pensai guardando la bambina. Aveva i miei stessi occhi! Il mio stesso potere, la mia stessa abilità innata! -Yuki, spegni gli occhi.- la bambina seguì gli ordini del ragazzo facendo tornare i suoi occhi al loro colore naturale. Yuki, perché quel nome non mi era nuovo?! Com'era possibile che quella bambina fosse come me?! All'improvviso vidi che il mio corpo stava svanendo, segno che mi stavo per svegliare da quel sogno. Il ragazzo si alzò e cominciò ad andarsene mentre la bambina lo seguiva chiamandolo. Non sentivo quello che diceva, non sentivo il SUO nome. -No! Aspetta!- cercai di muovermi verso di lui ma non riuscii a raggiungerlo in tempo.
 
La luce del sole colpì il mio viso. Aprii leggermente gli occhi per non venire accecata e mi ritrovai in una stanza d'ospedale. Sulla sedia vicino al mio letto si trovava Temari che dormiva pacificamente. Mi tirai su a sedere e notai che avevo addosso ancora i miei vestiti. In quel momento Temari si svegliò e venne subito accanto a me. -Come ti senti?- mi chiese un po' preoccupata. -Mi sento come ogni volta che fermo Gaara perché sta per commettere una stupidaggine. Sto bene Temari! Non é la prima volta e tu lo sai.- mi alzai dal letto e mi misi i sandali recuperando la mia katana e il mio porta shuriken assicurandomelo attorno alla gamba destra. -Quanto sta volta?- chiesi a mia sorella. -Un giorno. Domani ci saranno le eliminatorie per passare alla terza prova.- stava per uscire dalla stanza quando io dissi: -Eliminatorie?-. -Esatto. Hanno deciso di farle perché secondo loro siamo stati in troppi a passare la seconda prova.- detto ciò uscii dalla stanza lasciandomi sola.
 
***
 
L'indomani mi diressi assieme al resto del Team Baki e del Maestro all'Arena interna dove si,sarebbero tenute le eliminatorie. Quando arrivammo c'erano già gran parte dei team partecipanti così aspettammo gli ultimi team. Quando fummo tutti presenti ci disponemmo in ordine davanti al piccolo "palco" su cui si trovava il Terzo Hokage che avrebbe assistito sia alle eliminatorie che all'ultima prova assieme al Kazekage, il padre di Gaara. L'esaminatore si presentò rivelandosi Gekko Hayate e diede il via alle eliminatorie. I primi a sfidarsi furono Sasuke Uchiha e un certo Yoroi Akado del villaggio dell'erba. Guardai attentamente il combattimento dell'Uchiha e constatai che era uno dei pochi che li dentro se la sapeva cavare. Durante il combattimento Sasuke fu sempre rivolto verso me e quando lui e il suo avversario si scambiarono di posti, cadendo dopo l'uso di una tecnica, rimasi bloccata a guardare ciò che il moro aveva sulla schiena. Sulla sua maglia era disegnato un ventaglio rosso e bianco. Ad un tratto il sogno che avevo fatto il giorno prima ebbe un senso. Il ragazzo e la bambina erano due Uchiha, ma non sapevo ancora perché avessi fatto quel sogno. Lo scontro finì e Sasuke ne uscì vincitore. Passando accanto a me mi guardò lanciandomi una sfida con lo sguardo, ma sapevo che io ci avrei messo molto meno di lui nel mio combattimento, anche se lui era stato davvero bravo. Non prestai molta attenzione agli scontri seguenti nemmeno quando toccò a Temari e prima ancora Kankuro. Ero immersa nei miei pensieri che non facevano altro che riportarmi a quel sogno. Ad un tratto l'esaminatore annunciò gli sfidanti seguenti. -Shinici Akito* e Akane!- il Maestro Baki mi guardò assicurandosi con quello sguardo che non facessi troppi danni al mio avversario. Io saltai giù dagli "spalti" e mi ritrovai esattamente davanti al mio avversario. Era uno strano tipo del villaggio del suono, la sua faccia non si vedeva perché era nascosta da una maschera d'acciaio che ritraeva un "Criceto?! Ah, no scherzavo, una specie di gatto." Dentro me cominciai a ridere pensando con chi avevo a che fare. Il ragazzo (penso) mi guardò e disse: -Intendi combattere anche con quella?-. -Beh, se proprio ci tieni ne faccio a meno, ma a danno tuo.- detto ciò mi tolsi la katana dalla schiena e la lanciai a Temari che la prese al volo. Il ragazzo ghignò e il combattimento ebbe inizio. Lui cominciò da subito a lanciarmi kunai e shuriken che io schivai senza problemi facendo "un passo di qua e uno di là". Il mio avversario allora cominciò ad attaccarmi usando delle tecniche legate al suono, ma che io respinsi usando tecniche d'acqua. -Hai finito con il riscaldamento?!- chiesi gurdandolo annoiata mentre Temari sghignazzava assieme a Kankuro. -Non prenderti gioco di me ragazzina! Tu non sai con chi hai a che fare!- lui partì all'attacco incominciando a suonare una strana melodia da dietro la maschera mentre intanto mi lanciava dei kunai con attaccate delle carte bomba. Cercai di togliermi dalla sua traiettoria ma rimasi ferma. -Ma che diamine...- lui cominciò a ridere mentre i kunai caddero a pochi centimetri da me esplodendo. Mi ritrovai distesa a terra con graffi leggeri e tutta sporca di fuliggine. Mi guardai e mi accorsi che una ciocca di capelli era bruciata come una parte della maglietta. "Oh no bello mio, ora vedi che ti faccio!" Lo guardai infuriata mentre i miei occhi cambiavano colore. -Sai, chi mi conosce sa molto bene cosa NON bisogna fare per non farmi arrabbiare di brutto. Ma evidentemente tu non lo sai, ma non ti posso perdonare!- composi i sigilli velocemente mentre lui rimaneva li fermo a guardarmi sghignazzante. Finito di comporre i sigilli la mia mano e il mio braccio destro si riempirono di fiamme creando una specie di fiaccola tagliente attorno al mio braccio. Lo guardai furente mentre lui si preparava al contrattacco e partii alla carica. Quando gli fui vicino lui cercò di colpirmi ma io veloce come un fulmine gli fui alle spalle e lo colpii con tutta la forza che avevo. Lui su schiantò addosso al muro riducendolo in macerie. La mia mano si "disattivò" ma non i miei occhi furenti. Mi avvicinai piano a lui e quando la polvere se ne andò mi ritrovai la sua bruttissima faccia senza maschera che mi guardava impaurita e sconvolta. -Come...come hai fatto? Nessuno era...era mai riuscito a...a rompere la maschera ne...ne tantomeno a battermi!- lo guardai malissimo e poi dissi: -NESSUNO la passa liscia se mi fa arrabbiare.-. Mi girai e me ne tornai da Temari mentre l'esaminatore decretava me come vincitrice. Gaara mi guardò e disse: -Ci sei andata leggera.-. -Lo so, ma d'altronde non potevo ucciderlo.- sorrisi mentre Sasuke, Naruto e il loro maestro mi guardavano sbalorditi. Ad un tratto il Maestro Baki guardò il loro maestro, un uomo di bell'aspetto, credo dato che indossava una mascherina che gli copriva naso e bocca e il suo coprifronte gli copriva l'occhio sinistro. Aveva dei capelli sparati in aria argentati e lo sguardo perso ma furbo e attento. Era alto e slanciato e indossava la divisa da jounin del villaggio della foglia. Ad un tratto il suo sguardo si poso su di me e sui miei occhi che erano ancora rossi, io li disattivai subito e mi girai dall'altra parte. Ad un tratto i nomi dei seguenti sfidanti vennero annunciati. -Gaara contro Rock Lee!- guardai Gaara che era già pronto allo scontro. Scese con calma i gradini e raggiunse il suo sfidante che era tutto entusiasta di battersi con lui per sconfiggerlo. Poverino, non ce l'avrebbe mai fatta a battere Gaara. L'incontro iniziò e, devo ammetterlo, vidi Gaara molto in difficoltà con quello strano tipo con delle sopracciglia che sembravano due carrarmati. Rock Lee mise alle strette Gaara che per un velocissimo momento cambiò aspetto. Oh bo." Guardai Temari e Kankuro al mio fianco, anche loro erano preoccupati tanto quanto me. Gaara ordinò alla sua sabbia di intrappolare il ragazzo. Il suo braccio e la sua gamba sinistra rimasero intrappolate tra la sabbia. Ad un tratto Gaara pronunciò le fatidiche parole: -Funerale di sabbia.-. La sabbia strinse il braccio e la gamba di Rock Lee facendolo urlare dal dolore mentre le sue ossa si rompevano. Ma per Gaara non era ancora finita, infatti Rock Lee dopo aver sofferto si alzò traballante cercando di sferrare un altro attacco che venne fermato da Gaara che imprigionò completamente il corpo del ragazzo. -NO! GAARA, FERMO!- urali saltando giù e poi dirigendomi verso mio fratello. -Tu non intrometterti!- la sua sabbia mi avvolse la gola sollevandomi da terra e stringendomi forte. -GAARA!- il Maestro Baki lo guardava sconvolto mentre io attivai i miei occhi. Provai a fermarlo ma sia per il combattimento precedente, che per il fatto che la sabbia di Gaara mi assorbiva il chakra non riusii a fermarlo. Ad un tratto il Maestro di Rock Lee si mise tra Gaara e il suo allievo fermando la pazzia di mio fratello. Gaara ritornato in se mi lasciò andare mentre Temari mi raggiungeva per aiutarmi. Rock Lee fu portato subito all'ospedale e Gaara si incamminò pronto ad andarsene. -Hei! Come hai osato a fare del male a mister sopracciglia?!- Naruto cominciò ad andare a passo di carica verso Gaara che si girò dicendo solamente: -Vuoi per caso fare anche tu la sua fine?-. -Gaara ora basta!- lo guardai e lui dopo avermi guardata si girò per poi andarsene. Guardai Temari che mi aiutò ad alzarmi e poi dissi a Naruto: -So che non riuscirai a perdonarlo per quello che ha fatto al tuo amico, ma Gaara ha avuto un passato difficile e tutt'ora combatte contro i suoi demoni. Ti chiedo io perdono a nome suo.-. -Non é un motivo accettabile! Anche io ho avuto e ho tutt'ora molti problemi! Non ho mai incontrato i miei genitori e tutti sin da bambino mi evitavano dandomi del mostro! Ma io non faccio tutto ciò che tuo fratello fa! Quindi non chiedermi scusa al suo posto, lo deve fare lui se vuole essere perdonato, ma non a me! A Rock Lee!- rimasi colpita dalle sue parole. Lo guardai nei suoi occhi color cielo e poi gli dissi: -Allora Naruto fallo ragionare, ti prego! Tu sei come lui, l'ho visto e l'ho capito da come mi hai parlato ora. Tu sei come lui, e sei l'unico come me che riesce a capirlo, ma ormai a me non presta più attenzione, quindi ti prego, fallo tu.-. Sasuke arrivò in quel momento mi guardò attentamente e poi disse: -Forza, andiamo Naruto.-. Si incamminarono assieme a Sakura e al loro maestro, ma mentre uscivano Naruto si girò e annuì.

*é un personaggio che non esiste e che ho inventato io di sana pianta per poter dare un avversario ad Akane

ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti! scusate il super ritardo!!! mi farò perdonare lo giuro!!! questo capitolo l'ho scritto tempo fa su wattpad e non riuscivo a trovare il modo di pubblicarlo qui senza doverlo riscrivere...alla fine ce l'ho fatta!!! la foto che troverete qui sotto è un disegno che ho fatto io...quindi abbiate pietà di me!!!...non ho altro da dirvi...tra poco posterò anche un nuovo capitolo...mi raccomando recensite ecc.
alla prossima!!!
hayley99


 
   
 
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