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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    14/05/2016    1 recensioni
In un mondo dominato dalla neve e dal ghiaccio, gli umani sopravvivono grazie alle reliquie di fuoco, uniche fonti di vero calore che permettono loro di resistere anche durante i periodi più freddi.
Tuttavia, queste zone non bastano più per tutti e nuove reliquie devono essere trovate per permettere agli umani di continuare a vivere. I fuochi fatui sono coloro che rischiano la vita nel ghiaccio per trovare questi antichi oggetti ma i pericoli del mondo ghiacciato sono sempre in agguato e tra di essi vi sono le Ceneri, gli incubi più antichi.
Quello che però gli uomini non sanno, è che i pericoli non si trovano solo in mezzo al ghiaccio ma anche nel calore delle loro città.
*
Spero che questa intro vi abbia ispirato e ringrazio di cuore tutti quelli che leggeranno questa fic che è scritta con una 'struttura' simile ad un libro se vogliamo perciò potrebbe non essere il massimo (è anche la prima volta che scrivo in questo modo...)
Ad ogni modo, buona lettura!
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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IL VOLERE DEL RE

Il sole si era finalmente mostrato di nuovo dopo quasi nove giorni di pioggia incessante. Le vie della città di Rafaels erano piene di vita e i banchi del mercato venivano assediati dai cittadini desiderosi di comprare cibo, libri, abiti e tutto ciò che potevano desiderare.
    Nessuno si lamentava del terreno fangoso né delle grosse pozzanghere al centro della strada perché il calore del sole li stava accarezzando e ciò era sufficiente a mettere tutti di buon umore.
    Tutti tranne i membri del circolo privato di re Odeom, convocati all'improvviso per una riunione a cui avrebbe preso parte il re in persona.
    «Una sorpresa dopo l'altra.» vi era una leggera nota di divertimento nella voce di ser Alluen Ermion. «Al mio risveglio il sole è ben visibile nel cielo e durante la colazione vengo informato di questa riunione. Di certo questa non sarà una giornata noiosa».
    Uno sbuffo si udì di fianco a lui. «Sembrate molto entusiasta di tutto ciò, ser Alluen.» disse Jolie camminando con passo svelto. Non le erano mai piaciute quelle riunioni ma era l'assistente del medico di corte e, per sua sfortuna, Lewanel odiava le riunioni più di lei.
    «Lo sono, senza alcun dubbio.» convenne Alluen piegando le labbra in un sorriso. «Durante l'ultima riunione a cui ha presenziato il re si è deciso il destino delle nostre terre, perciò sono curioso di sapere quale sarà l'argomento del dibattito di oggi».
    «Dibattito. Ottima parola per sintetizzare la quantità di parole inutili che sentiremo tra poco.» bofonchiò Jolie dandosi poi una sistemata ai lunghi capelli scuri. Non appena aveva ricevuto l'ordine di presentarsi a quella riunione si era lasciata andare ad un breve impeto di rabbia con relativa discussione vinta, ovviamente, da Lewanel che le aveva comunque concesso di andare con gli abiti da lavoro, ovvero dei semplici pantaloni di lana con camicia e stivaletti.
    Avendo appena finito di operare una brutta ferita ad una gamba, aveva deciso di togliersi la tunica bianca sporca di sangue così da non indispettire nessuno.
    «Fai attenzione a ciò che dici. Qualcuno potrebbe anche accusarti per il semplice fatto che non sopporti il nostro re quando si lancia in uno dei suoi discorsi.» la avvertì l'uomo al suo fianco facendo ondeggiare lo sfarzoso mantello rosso sulla sua schiena. Al centro vi era ricamato un sole dorato con diverse spade che formavano i suoi raggi.
    «Tutti sanno del mio odio per queste cose, non rischio nulla.» Jolie si chiese quanto potesse risultare odioso Alluen. Non lo aveva mai sopportato così come non sopportava quasi tutti i membri del circolo del re. Troppo attaccati alle loro posizioni e senza un vero e proprio interesse per il popolo.
    Prima che Alluen potesse aprir nuovamente bocca per dar voce ai suoi pensieri, la porta di legno che li separava dalla sala delle riunioni si mostrò a loro. Fu comunque lui a bussare tre volte attendendo poi con compostezza di fronte alla porta.
    Dopo alcuni secondi, qualcuno l'aprì e i due fecero il loro ingresso in quella piccola stanza. Molte persone si immaginavano la sala delle riunioni come un enorme salone pieno di candelabri, stendardi, scaffali pieni di libri e servitori pronti ad esaudire ogni singolo desiderio del re e dei suoi alleati.
    Niente di più lontano dalla realtà.
    Una semplice stanza con un tavolo di legno e delle sedie intorno ad esso. Ecco com'era in realtà quel fantomatico posto. Vi erano giusto un paio di candelabri appoggiati sul tavolo per illuminare i volti delle persone sedute ma niente di più.
    «Ser Alluen, madame Jolie, grazie di essere venuti.» Roven, generale in capo dell'esercito del re, li accolse con un semplice cenno di saluto ed entrambi ricambiarono con un ampio inchino.
    «Direi che ora manca solo Linnian. Spero solo che il sole l'abbia motivata ad alzarsi prima di mezzodì.» Harmos incrociò le braccia al petto facendo raschiare il metallo della sua armatura con noncuranza. Una riga in più su quella vecchia corazza non avrebbe fatto molta differenza.
    «Giurerei di averla vista poco fa nei pressi delle stalle.» commentò Alluen prendendo posto al fianco di Harmos. Il capo delle guardie non sembrò gradire ma si limitò a restare in silenzio, riservando un cenno del capo a Jolie.
    «Allora c'è speranza. Arrivare dopo il re non le farebbe fare una bella figura.» ipotizzò l'ultima persona seduta a quel tavolo, un vecchio uomo privo dell'occhio destro e con una folta barba bianca.
    «Maestro Geryn, sono certo che non tarderà così tanto. Anche lei sa bene quanto sia importante una riunione con il re.» lo rassicurò Alluen con un sorriso sincero. «Piuttosto mi chiedo ancora come mai non venga servito del vino durante questi incontri».
    «La sai già la storia.» sibilò Jolie con sguardo duro. «L'alcool offusca la mente e impedisce di prendere decisioni importanti con lucidità».
    «Dimentico sempre che tu sei un'esperta in materia.» Alluen aveva già lanciato il primo amo e la cosa non prometteva nulla di buono. Era famoso per le sue provocazioni. «Tuo padre ci ha lasciati a causa del suo amore per l'alcool, no?»
    Fu il generale Roven a chiudere la faccenda sbattendo con violenza un pugno sul tavolo. Il silenzio calò nella stanza all'istante e per diversi secondi nessuno osò fiatare. «Non siamo qui per riaprire vecchie ferite o per parlare delle nostre vite. Tutto ciò che dobbiamo fare è attendere il re e sentire cos'ha da dirci. Sono stato chiaro?»
    «Cristallino, generale.» Alluen chinò il capo in segno di assenso.
    «Molto bene. Voglio inoltre sperare che la smetterete di stuzzicare madame Jolie in futuro».
    «Mi assicurerò di tenere la bocca chiusa riguardo alla sua vita passata. Non avrete più motivo di rimettermi in riga e sono sinceramente costernato. Chiedo scusa ad entrambi per il mio comportamento.» l'erede della famiglia Ermion mantenne lo sguardo basso senza muoversi di un centimetro.
    «Non faccia così, ser Alluen. E' acqua passata ormai.» lo rassicurò Jolie ma con lo sguardo ringraziò il generale, l'unica persona in grado di capirla appieno insieme a Linnian.
    Qualcuno bussò alla porta tre volte e il maestro Geryn sospirò con sollievo. «Ecco qua la ritardataria...» dopo essersi alzato, andò ad aprire la porta e una giovane donna dai corti capelli rossi entrò nella stanza, inchinandosi di fronte agli altri.
    «Chiedo venia per il mio ritardo. Sono passata alle stalle per alcuni controlli e ho perso la cognizione del tempo».
    «Il re non è ancora arrivato perciò non hai motivo di scusarti, né ha motivo il nostro sovrano di venire a sapere del tuo ritardo.» Roven non si curò minimamente della cosa e la salutò con un cenno del capo come tutti gli altri.
    Linnian annuì e andò a sedersi alla sinistra della sedia riservata al re. Infondo era colei che gestiva le ricchezze del sovrano da quando era salito al trono mentre Roven era stato il fido braccio destro di Odeom fin dai primi giorni del suo regno.
    «Allora... cosa credete che ci dirà il re?» la domanda di Geryn era più che legittima. «Non mi è giunta voce di ribellioni né di epidemie e stando agli ultimi rapporti di Linnian, l'economia non sta avendo alcun problema malgrado l'invasione di locuste di due mesi fa».
    «Confermo. I bilanci sono risultati tutti positivi e i cittadini sembrano di ottimo umore. Ora che il sole è tornato saranno ancora più rilassati e sereni.» Linnian era l'unica di loro che passava più tempo per le strade che nel suo studio e Jolie amava quel suo lato così spensierato.
    «Potrebbe riguardare la scoperta di una nuova reliquia? Mio fratello milita nei fuochi fatui e mi ha detto che è arrivata una notizia riguardo una pattuglia che si era spinta ad est.» spiegò Harmos con voce dura. «Se così fosse ci parlerebbe del suo piano per creare una nuova città entro la fine dell'anno».
    La porta d'ingresso si aprì lentamente senza che nessuno avesse bussato e due figure vestite di nero entrarono velocemente, andando a spostare la sedia destinata al re.
    «Qualcosa mi dice che lo scopriremo adesso.» sussurrò Jolie e Linnian annuì alzandosi poi in piedi come tutti gli altri, così da potersi inchinare al cospetto di re Odeom, colui che aveva preso il controllo su quel regno di ghiaccio spargendo sangue come il peggiore dei barbari.
    «Sedetevi pure amici miei.» la voce del re era calda e profonda. «Oggi sono di buon umore perciò possiamo astenerci dal rispettare l'etichetta!»
    «Maestà, non credo che...» Roven fu interrotto da un'occhiataccia del re, venendo quindi costretto a riformulare la frase «Ody... non credi che sarebbe meglio fare come al solito? E' pur sempre una riunione indetta da te».
    «Come ho detto, Rovy, oggi sono di buon umore perciò prendi l'etichetta e gettala in pasto alle Ceneri!» ribatté il re facendo ridacchiare le due donne sedute al tavolo. Tutti erano a conoscenza del legame fraterno tra Roven e Odeom ma ogni volta che sentivano i loro soprannomi non potevano fare a meno di esprimere il loro divertimento.
    Il generale alzò le mani in segno di resa e si sedette di nuovo. «D'accordo, allora perché non ci dici il motivo di questo tuo buon umore?»
    «Semplice, mi è giunto un rapporto da parte del comandante dei fuochi fatui. Una nuova reliquia è stata trovata.» sedendosi, il re decise di togliersi la corona d'oro rosso, posandola delicatamente sul tavolo. «Tre dei suoi uomini sono morti, tra di essi vi era il duca Wal Dunofain».
    «Che tragica notizia. La loro famiglia era particolarmente legata alla mia.» commentò Alluen con tranquillità, ignorando le occhiatacce di fuoco di Roven e delle guardie del re, il quale però sorrise leggermente.
    «La tua nobile famiglia è la più potente tra quelle del regno. Ogni famiglia è legata alla tua, Alluen».
    L'uomo sorrise di rimando «Diretto come sempre, mio re. Chiedo scusa per la formalità».
    «I compagni del duca chi erano?» Jolie colse un lampo di paura negli occhi del comandante delle guardie mentre poneva quella domanda.
    «Tanek Wiopel e Mellon Shariv.» disse la guardia del corpo alla destra del re con voce fredda e Harmos annuì in silenzio sospirando. Nessuno dei due era suo fratello.
    «Come sappiamo che è stata trovata una nuova reliquia? I fuochi fatui lo hanno comunicato agli altri prima di morire?» domandò Linnian ma non fu il re a darle una risposta, bensì il maestro Geryn.
    «Tutte le volte che abbiamo incontrato delle Ceneri, una reliquia è sempre stata trovata nella zona e non credo che questa sarà un'eccezione. Quelle cose cercano costantemente di spegnere il fuoco che alimenta quegli antichi manufatti e questo le porta a raggrupparsi vicino ad essi».
    «Esattamente!» il re sorrise alla spiegazione del vecchio bibliotecario. «I fuochi fatui che sono andati a cercarli hanno trovato il corpo del duca in mezzo alla strada mentre gli altri due erano poco distanti, in mezzo al bosco. L'assenza di tracce nei dintorni conferma la presenza di Ceneri».
    «Potrebbero essere stati uccisi da qualcos'altro. Ad est ci sono molti banditi e anche svariate creature pericolose.» osservò Jolie sapendo bene che cosa potevano fare quelle bestie.
    «Normalmente la penserei come te, Jolie, ma i due compagni del duca sono stati ridotti ad un mucchio di carne e ossa. Nessun bandito si spingerebbe a tanto, inoltre i fuochi fatui sono abili combattenti e possono tranquillamente gestire qualche sbandato.» re Odeom fissò intensamente l'assistente del suo medico. «E' per questo che vi ho convocati qui oggi. Dobbiamo organizzare una spedizione per trovare questa reliquia e metterla in sicurezza prima che le Ceneri possano danneggiarla!»
    «Ci affideremo di nuovo ai fuochi fatui?» Roven sperava di cuore di essere assegnato a quella spedizione così da poter spezzare la noia che ormai regnava sovrana a corte. «Potrei andare io stesso a rivendicare quella reliquia insieme ai miei migliori soldati».
    «Non affideremo la missione solo a loro. Questa volta manderemo soldati e fuochi fatui ma anche carpentieri, medici, cacciatori e civili.» notando gli sguardi confusi dei suoi sottoposti, il re si schiarì la voce per continuare. «La reliquia pare essere stata individuata verso est e ciò sembrerebbe a nostro vantaggio ma voglio essere sicuro al cento per cento di rivendicarla prima di quel bastardo di re Weras!»
    «Maestà, non crede di esagerare? Il regno di Uonne è a sud mentre questa reliquia è ad est. I loro esploratori non potrebbero mai essersi spinti così a nord, soprattutto nel cuore del nostro regno.» le parole di Harmos erano piene di verità ma il re non volle sentire scuse.
    «Esagerazione o meno, voglio che un villaggio sia costruito quanto prima così da poter offrire protezione ai civili e questo è il mio volere.» con quelle ultime parole chiuse del tutto la questione. «Ora ho un incontro con il sovrintendente dell'est per decidere alcune cose. Se volete proporre qualcuno per la spedizione, fatemelo sapere. Cercherò di accontentarvi.» Si alzò in piedi insieme a tutti gli altri e dopo un cenno del capo, uscì dalla stanza, lasciando che una delle sue guardie chiudesse la porta.
    «Una notizia assai interessante. Come previsto questa sarà una giornata tutt'altro che noiosa.» l'ennesimo sorriso si formò sulle labbra di Alluen che si inchinò prima di avviarsi verso la porta. «Buona giornata e che le antiche reliquie possano indicarvi la via in mezzo al ghiaccio».
    Gli altri cinque membri del circolo uscirono insieme dividendosi poco dopo i saluti necessari. Solo Jolie e Geryn presero a camminare lungo lo stesso corridoio e il vecchio bibliotecario si accorse subito dello sguardo della donna. «Cosa ti turba?»
    «Cosa ti fa pensare che qualcosa mi turbi?»
    «Durante la mia lunga vita ho avuto modo di sposarmi. Per ben due volte. Ormai so riconoscere lo sguardo turbato di una donna.» un leggero sorriso si formò sotto la barba dell'uomo che continuò comunque a camminare guardando avanti a sé.
    Jolie si appuntò mentalmente di non restare mai troppo tempo vicino a lui. Capiva certe cose troppo in fretta. «La reliquia si troverebbe ad est... ma quella regione è già stata esplorata. E' stata pure costruita una strada».
    «Ho pensato la stessa cosa ed è per questo che ora tornerò ai miei libri per consultarli e scoprire tutto ciò che c'è da sapere sull'est.» spiegò Geryn dandosi mentalmente dello stolto. Era conscio del fatto che i suoi libri gli avrebbero rivelato qualcosa di terribile ma non poteva fare a meno di attingere a quella conoscenza che molte volte aveva corrotto la mente degli uomini.

















Angolo dell'autore:

Ed eccoci qui con il primo capitolo, in largo anticipo direi! Questa fic ho deciso di isolarla dal mio giro di aggiornamenti perché quando l'ispirazione prende non c'è niente da fare. Spero comunque che vi sia piaciuto questo breve capitolo dove abbiamo avuto modo di vedere il re e i membri del suo circolo privato che non sembrano proprio andare d'amore e d'accordo.
Il prossimo capitolo, che non so quando uscirà, vedrà come protagonisti alcuni membri di questa spedizione che partirà alla volta della reliquia!
Come sempre ringrazio chi legge e chi recensisce. Un particolare ringraziamento va a Cygnus per avermi dato dei consigli dopo il prologo!
See you around and have a good night!
  
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