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Autore: L1107    16/05/2016    3 recensioni
“In che cosa non sarei brava, Malfoy?” stavolta la voce le uscì ferma e adirata, il disprezzo per quel Serpeverde le aveva dato la forza necessaria.
“Non sei brava nel Quidditch, non sei brava nell’evocare un Patronus, e non sei brava…” e qui si avvicinò lentamente a lei, costringendola ad indietreggiare contro il muro, bloccandola con il proprio corpo.
“… a fingere” concluse.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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EXTRA 2: Narcissa
 
Hermione e Draco Malfoy passeggiavano mano nella mano, ignorando gli sguardi che spesso si soffermavano su di loro, sguardi sorpresi ed alcuni disgustati. Draco camminava dritto e fiero, con un portamento da vero nobile, mostrando la sua solita sicurezza, mentre Hermione inciampava dietro di lui, con il viso in fiamme per le occhiate indiscrete che riceveva. Era stato Draco ad insistere perché rendessero la loro storia pubblica, lei invece ne era meno convinta, spaventata da quello che avrebbero detto i suoi compagni di casa.
“Sei sicuro di volerlo fare?”
Gli aveva chiesto guardandolo negli occhi, quasi tremando quando lui si era avvicinato a lei nel cortile in cui stavano.
“Mezzosangue, io non ho problemi, sono un Malfoy, piuttosto ammetti che sei tu ad aver problemi” aveva replicato lui, spostandole dolcemente una ciocca di capelli dagli occhi.
Lei aveva abbassato lo sguardo, vergognandosi per essere stata scoperta, e quel semplice gesto era bastato per far rinascere le solite insicurezze in Malfoy, sebbene entrambi avevano affrontato mille cose per poter stare insieme, entrambi continuavano a dubitare del loro amore.
“Ti vergogni di me?”le chiese infatti.
La ragazza aveva rapidamente scosso la testa, alzando immediatamente gli occhi per incatenarli in quelli di lui, che le erano sempre sembrati così freddi e distaccati, quando in verità ardevano di fuoco per lei, doveva solo imparare a osservare.
“No, come potrei vergognarmi di te?”
“E allora qual è il problema?” le aveva chiesto lui, sospirando leggermente quando quel piccolo dubbio aveva lasciato il suo cuore.
“Ne sei sicuro di volerlo fare? Insomma… sono una Mezzosangue, che figura ci faresti?”
Finalmente si era convinta a confidargli le sue paure, il timore che lui non la volesse per il suo sangue, come era sempre stato fin dall’inizio.
“Hermione, guardami”
La ragazza non si era neppure accorta di aver nuovamente abbassato lo sguardo, sentendo il sangue salirle alle guance. Draco le poggiò delicatamente le mani su quelle guance infuocate, accarezzando il rossore.
“Non me ne potrebbe importare di meno degli altri, che dicano quello che vogliono, l’unica cosa che m’importa sei tu”
Glielo aveva sempre detto in quei giorni, incapace di separarsi da lei anche solo per un istante. Lei, dall’altra parte, era stata felicissima di trascorrere ogni minuto con lui, recuperando appieno il tempo che avevano perso e scacciando la sensazione di dolore che la colpiva quando rivedeva, nei suoi sogni, il cadavere di Draco. Si risvegliava in lacrime, confusa, turbata dall’incubo che ricorreva nella sua mente, rivedendo gli occhi di Draco spenti e senza vita. La sua mano correva accanto al ragazzo che le dormiva accanto, assicurandosi che stesse respirando e inevitabilmente finiva per svegliarlo. Draco, ormai abituato, non diceva nulla limitandosi a stringerla tra le sue braccia, a baciarle i capelli dolcemente, e a ripeterle che non l’avrebbe mai più lasciata.
“Lo so ma… i miei amici cosa diranno?” si preoccupò ancora lei, senza accorgersi del cambiamento nell’atteggiamento di Draco.
Il suo corpo, infatti, s’irrigidì mentre il suo sguardo la guardava severo, strinse i pugni cercando di controllare la rabbia e la gelosia che era solito provare quando lei parlava dei suoi amici, di Potter e soprattutto di quel Weasley. Gli avrebbe volentieri dato una lezione per aver tentato di approfittare di lei, ma lei era riuscita a fermarlo e a distrarlo, senza però evitare uno scambio di battute abbastanza violente tra i due.
“Quindi ti preoccupa cosa diranno i tuoi amici e non di quello che penso io?” non poté evitare di usare quel tono di accusa contro la ragazza. Hermione sussultò leggermente, rendendosi conto di quello che aveva detto e pentendosi immediatamente, soprattutto dopo aver incrociato lo sguardo ferito del ragazzo.
“Ma certo che m’importa di te, Draco, e come potrebbe non importarmene? Io ti amo”
Era diventata piuttosto brava a scacciare la rabbia da Draco, sapeva maneggiarla tra le mani, riconoscendola immediatamente. Si avvicinò alle labbra del ragazzo lasciandogli un bacio soffice sulle labbra, prima di accucciarsi contro di lui. Sapeva bene che era il punto debole del ragazzo, non poteva evitare di abbracciarla e stringerla a sé, in un riflesso che lo spingeva a proteggerla sempre.
“Non mi sembrava, dato che ti sei subito preoccupata di quello che avrebbero pensato i tuoi amici Grifondoro”
Tuttavia, da brava Serpe e da orgoglioso Malfoy, rimaneva sempre restio nel concederle la vittoria così facilmente, anche se il suo corpo si addolciva sotto le carezze e il calore confortevole della riccia.
“Non voglio ferirli Draco, non voglio che pensino male di me… che dicano…”
La voce le si spezzò portando il ragazzo a osservarla, notando le lacrime che cominciavano a riempirle gli occhi, sebbene lei cercasse di trattenerle. Doveva davvero avere paura.
“Non permetterò loro di dire nessuna cosa malevola su di te, gli schianterei immediatamente, ti ho promesso che ti avrei protetta sempre Granger, devi fidarti di me”
La ragazza aveva allora sorriso, rassicurata dalle parole spontanee del ragazzo, così aveva sciolto il loro abbraccio e aveva afferrato la mano del ragazzo, preparandosi ad affrontare i bisbigli ed eventuali insulti, ma non le importava, l’importante era stare con lui. Non aveva avuto problemi, solo un leggero imbarazzo ma Draco aveva cercato di metterla a proprio agio mentre camminavano per i corridoi, le aveva circondato le spalle con un braccio stringendola leggermente a sé e lanciando occhiatacce a chiunque la guardasse male.
Erano poi giunti ad avere un dialogo civile con Ginevra e con Harry Potter, e Ginny aveva rivelato loro cos’era successo quando Hermione era svenuta dopo la battaglia con Lucius e di come Narcissa l’avesse soccorsa. Da quel giorno Hermione aveva notato un certo turbamento nello sguardo di Draco, un certo nervosismo nei suoi gesti, una certa preoccupazione che si ostinava a nasconderle, per non farla preoccupare ulteriormente. Hermione, da brava studentessa, aveva messo insieme i pezzi e aveva immediatamente capito a cos’era dovuto quel turbamento: Draco era preoccupato per la madre. Così si era data da fare, chiedendo aiuto anche al professore Piton che stranamente non aveva obiettato nulla offrendole subito il suo aiuto. Era quindi riuscita a mettersi in contatto con Narcissa e aveva deciso di spedirle una lettera formale, raccontandole cos’era successo e che suo figlio Draco era miracolosamente vivo. La donna però non aveva risposto ed Hermione aveva notato la preoccupazione di Draco aumentare ogni giorno di più, sebbene non sapesse quello che la sua ragazza aveva architettato, rammaricandosi di non poterlo aiutare e chiedendosi perché la donna non aveva risposto, aveva sperato che Voldemort non l’avesse trovata prima di lei. Era un sabato mattina, mentre Hermione era in biblioteca con Draco, che si ostinava a stuzzicarla e a disturbare il suo studio, la porta si era aperta ed entrambi avevano alzato gli occhi dai libri. Davanti a loro stava Narcissa, con un sorriso radioso sul volto, mentre osservava il volto di Draco, beandosi di lui. Draco era scattato in piedi come fulminato, mentre Hermione era rimasta in silenzio senza muoversi, comprendendo che forse era meglio togliere il disturbo. Ma quando aveva tentato di andarsene sorprendentemente Narcissa Black e Draco Malfoy le avevano chiesto di restare, così si era riseduta in silenzio guardando la scena.
Narcissa era avanzata verso il figlio a braccia spalancate ma si era poi fermata a metà percorso, consapevole di aver forse osato troppo dato che Draco non era il tipo da lasciarsi abbracciare dalla madre, soprattutto davanti alla sua ragazza. Tuttavia il figlio l’aveva sorpresa, avanzando di qualche passo verso di lei, fissandola attentamente.
“Madre, stai bene?” le aveva chiesto allora preoccupato, cercando di contenere le proprie emozioni e il proprio contegno, anche se la sua voce suonava preoccupata.
Narcissa non era riuscita a trattenersi oltre e l’aveva avvolto nel suo abbraccio, stringendolo forte come solo una madre poteva fare e suscitando ovviamente le proteste del ragazzo che era arrossito, sebbene sorridesse felice.
“Sono così contenta che tu sia vivo!” aveva esclamato la donna sorridendogli.
“Come hai fatto a saperlo?” le aveva allora chiesto il figlio, guardandola curioso.
Narcissa aveva rivolto un sorriso sincero e pieno di affetto ad Hermione, la quale, titubante, aveva ricambiato.
“La tua ragazza si è data da fare per rintracciarmi e non solo, ha trovato anche il modo perché io non mi allontani da te, fuggendo dal Signore oscuro” aveva risposto la donna.
E Draco aveva rivolto alle due donne che più amava al mondo uno sguardo puro di affetto, soprattutto per Hermione, soprattutto dopo aver saputo che la ragazza aveva accettato di essere la custode segreta dell’incanto Fidelius riguardo l’abitazione della donna, sapeva che lei non ne avrebbe mai fatto parola con nessuno, non l’avrebbe mai tradito e non perché fosse una Grifondoro, ma perché lo amava, e lui amava lei.

Ok, questa è davvero la fine ormai, ho analizzato tutto (spero almeno) quello che andava attenzionato, per ultimo il rapporto tra Draco e Narcissa. Spero che vi sia piaciuto seguirmi fin qui e di non avervi deluso, devo confessarvi che mi mancherà questa FF ma ne sto già scrivendo un'altra, più drammatica e che s'ispira a qualcosa che mi è successo realmente (ovviamente nella FF ci sono molti dettagli in più e inventati, la mia esperienza era solo uno spunto da cui partire), il titolo della mi FF sarà "Fierobecco" e ho già pubblicato il primo capitolo se v'interessa.
Grazie a tutte quelle che mi hanno seguito,
L1107
   
 
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