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Autore: Xhexania    17/05/2016    2 recensioni
Il mondo è pieno di segreti. Magici e Babbani ne hanno uno in comune, uno dimenticato da tempo, che tornerà a galla grazie ad una bambina figlia di profezia. Hortensia Potter, Ragazza-Che-Visse, riporterà le Essenze scomparse con il continente di Atlantide al mondo.
Estratto, Capitolo 1: Avevano però un segreto. La signora Potter era la sorella della signora Dursley, ma non si vedevano da anni. Anzi, la signora Dursley faceva addirittura finta di non avere sorelle, perchè la signora Potter e quel buono a nulla del marito non avrebbero potuto essere più diversi da loro di così.
Estratto, Capitolo 9: «Mi dispiace, professore. Questa bellezza non poteva essere messa in secondo piano.» «Non c'è problema mia cara. Allora, come ti sta trattando Serpeverde?»
Fem!Harry, Slytherin!Harry, Intelligente!Harry, Potente!Harry, Bashing!Weasley, Bashing!Dumbledore, BadManipolativo!Dumbledore.
Prima fanfiction, non betata, abbiate pazienza. Primi capitoli ri-scritti e re-impaginati!
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Fanny/Fawkes, Harry Potter, Salazar Serpeverde, Serpeverde, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Hortensia Potter e la Pietra Filosofale.
Capitolo 2.
Privet Drive numero 4.

« Parlato »
" Pensato "
« Evocazione »
* Magia *
Linguaggio differente. ( l'inglese sarà la lingua standard. )


Erano passati cinque anni in cui le differenze tra Dudley Dursley e Hortensia Potter divennero marcate. Il primo: un biondiccio, grasso, prepotente bambino le cui foto tappezzavano tutta la casa, con due camere da letto e giocattoli infiniti. La seconda: una bambina minuta, sottopeso, con lisci capelli neri lunghi fino alle spalle, pelle olivastra, occhioni verde smeraldo e viso tondeggiante. Detta bambina non la si vedeva o sentiva mai, nascosta nel suo piccolo armadio sotto le scale che le faceva da camera da letto. 

A tre anni, Hortensia, già parlava troppo bene per una bambina della sua età. Menzionò solo un paio di volte un tale Animus e per questo ricevette i suoi primi schiaffi perchè « non esistono persone invisibili, freak! ». Imparò velocemente a non menzionare mai niente che le passasse per la testa, nessun pensiero. La piacevole voce familiare, nella sua testa, la incitava nel distaccarsi completamente dai suoi parenti, di non fidarsi di loro, di essere furba. 
Secondo l'intelligente logica del signore e la signora Dursley, se il bambino sa parlare allora dovrà fare anche altre cose da adulto. Ha iniziato Petunia, la zia, recuperando uno sgabello traballante dalla soffitta e ponendolo davanti alla stufa. 
« Ragazza, vieni qui! Prepara la colazione per tuo zio e il mio Duddykins. »
Pochi mesi dopo era lo Zio Vernon a far sentire le sue urla sputacchianti. 
« Freak, vai ad aiutare tua zia a riordinare la casa! »
E nessuno dice di no a Vernon Dursley se non vuole un manrovescio di ottanta chili in faccia.
Ogni pochi mesi il carico di lavoro aumentava senza remore. Zia Petunia divenne sempre più vanitosa sulla sua casa splendente e il giardino curato. Nonostante la sua assoluta solitudine, Hortensia aveva la Voce che le teneva compagnia e le dava consigli per migliorare la sua vita domestica. 

A sei anni, Animus - così la Voce disse di chiamarlo - non le spiegò esattamente il motivo per cui ogni livido sparisse nella notte. O il motivo per cui non si sentiva timorosa dei suoi parenti. Tuttavia, forse per compensare, le parlò ampiamente di Essenze, di poteri elementali, di luoghi speciali, di storie avventurose e intriganti. La bibliotecaria del Surrey non sapeva niente di Troni di potere. La sua professoressa di storia liquidò velocemente le sue richieste su Atlantide. Ma soprattutto, il suo professore di religione le rise in faccia quando chiese informazioni su Animus. Ovviamente, ogni domanda portò ripercussioni una volta che i signori Dursley avrebbero saputo. Ma non era importante. 
Un anno dopo, con grande sforzo e concentrazione, riusciva ad avere un assaggio di ciò che il signor Animus le insegnava. In quel periodo iniziarono le voci della bambina del numero quattro di Privet Drive, dai luminosi occhi verdi in grado di vederti l'anima. 

Da allora, molte poche persone videro o addirittura interagirono con la giovane ragazza. Sapevano che fosse una nipote di Petunia Dursley, che era una bambina problematica, dispendiosa e fin troppo cattiva. A scuola frequentava il minimo obbligatorio, spesso esausta per il lavoro domestico, e i suoi voti erano alti quanto bastasse per superare l'anno, senza nessuna eccezione di brillantezza. Mattina scuola, pomeriggio faccende domestiche, notte giardinaggio e bricolage. In tempo due anni, Hortensia non parlava più, non sollevava la testa, era malnutrita ed era immensamente stanca. Solo nella sua testa si permetteva di essere felice, parlando con il suo unico amico. 

Il 31 luglio del suo nono compleanno, Hortensia ricevette un regalo. Niente di concreto, nono, ma qualcosa di immensamente più importante: conoscenza. Animus, l'essenza dello spirito e delle anime, le rivelò di magia, mondi magici, incantesimi, pozioni e bacchette magiche. Scoprì dei suoi genitori, del loro sacrificio, di una guerra che lei terminò, di un mago disperato chiamato Lord Voldemort, di Hogwarts, di fantasmi, di poteri magici! Da quel giorno, Hortensia Potter non fece più nessuna magia accidentale. Con fatica ma ampie soddisfazioni, incanalò il suo vibrante potere magico in esplosioni di magia senza bacchetta. Insieme al suo tutore, studiò con cura tutto il materiale del primo anno, imparando valanghe di incantesimi, movimenti della bacchetta, pozioni e reazioni, ingredienti rari e metodi di preparazione. E insieme a questo, iniziò a preparare un vasto, vastissimo copione con l'intenzione di scuotere completamente il mondo magico. 

La prima scossa la ricevette lei. Il 23 giugno dell'anno dopo, osannato undicesimo compleanno del piccolo - si fa per dire - Diddydums, la Signora Figg - che era l'unica che accettasse di tenerla qualche tempo nei momenti di bisogno - si era rotta una gamba. 
« Zitta, non toccare niente, non guardare nessuno e non osare rovinare il compleanno di Dudley! » 
Il diretto ordine di Zio Vernon le scivolo addosso come acqua ma annuì obbediente. La gita allo Zoo stava andando piuttosto bene, Pier Polkiss e Dudley se la godevano bulleggiando i più piccoli e dando fastidio a tutti i poveri animali ma lei non poteva lamentarsi. Ha anche ottenuto una pallina di gelato grazie alla donna del carretto. Fino al Rettilario. Lì, le cose andarono in malora. Parlare con un serpente non la spaventava, dopotutto era consapevole di essere magica. Ma Pier l'aveva vista! E Dudley subito corse a riferire tutto a mammina e papino. Rimase senza cibo per una settimana. 

Il 31 luglio sapeva ampiamente di abilità magiche ereditarie, come il parseltongue e la metamorphomagia. Sapeva anche di Merlino e Asclepio, le cui abilità ereditarie erano dimenticate da secoli. Raccolse distrattamente la posta, quella mattina, ma una gomitata mentale di Animus le disse di nascondere l'ultima busta della pila. Obbedì senza nemmeno pensare, porgendo poi il resto a Zio Vernon e tornando a cucinare la colazione. Un'ora dopo, nel suo armadio, aprì la lettera e venne sommersa di eccitazione. La sua lettera per Hogwarts! Era finalmente arrivata! Con un mozzicone di matita scrisse sul retro 'Ci sarò' e arrotolò la pergamena, scoppiando poi fuori dall'armadio e andando dritta da sua zia. 
« Zia Petunia, ho ricevuto la mia lettera per Hogwarts. Andrò a fare shopping da sola e non mi rivedrete più. » 
La donna aprì più volte la bocca, come un pesce, cercando qualcosa da dire. Alla fine si stabilì su un urlo stridulo.
« Tu! Ingrata freak! Come osi! Fuori, FUORI, vattene! Non voglio vederti mai più! » 
Hortensia non se lo fece dire due volte. Rubò velocemente qualche moneta dal bicchiere posto all'ingresso, quello degli spiccioli avanzati, e corse fuori di casa. L'unica sosta che fece era per spedire la sua lettera per Hogwarts con la sua risposta, dopodichè era fuori. 



edit 20/05/16: re-impaginazione e poche correzioni.


   
 
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