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Autore: Ayana    10/04/2009    2 recensioni
Quindici amici la notte di Halloween si inoltrarono in un castello abbandonato alla ricerca di nuove emozioni.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ma ciao!

Innanzitutto mi scuso…sì è vero che questa fan fiction è nata come one-shot ma mi venne l’ispirazione e solo ora ho avuto la possibilità di completare il primo capitolo,diciamo che quella che io credevo una storia conclusa in sé ora è solo una sorta di prologo.

Ho cambiato  il rating da verde ad arancio perché essendo in costruzione non so come si evolverà >.<

Ah spero di postare prima del 26 il capitolo successivo,dato che partirò e quindi non scriverò nulla ^^’

Ringrazio chi ha letto e messo nei preferiti la storia e le 4 commentatrici:

ryanforever: ecco il seguito dopo due mesi ò.ò ma ce l’ho fatta!

Il problema è che sto scrivendo altre ff e non mi veniva mai l’ispirazione giusta >___<

Spero ti piaccia^^Grazie per il commento >*<

yaoilove: ukA cara sai che io amo Naruto e non amo Sas’ke ma insieme li adoro era ovvio per me far dire una cosa del genere a Naruto-kun *ò*

Arwen88: Arigatou!Ho scritto tante ff che quando ho voglia posterò ò.ò’’’ sono tremendamente annoiata ultimamente X3

Spero seguirai il seguito^^

ballerinaclassica: Ah io e te amiamo recensire *zizi* grazie *__*

L’ho continuata! Spero di metterci Haru *ò* quando avrò l’ispirazione .-.

 

 



1.L’angelo e il demone.

 

Erano passati mesi dalla notte di Halloween.

Avevano passati giorni indimenticabili insieme.

 

Sasuke approfittava di ogni situazione per baciare o palpare il biondino,che oltraggiato cacciava urla o lo prendeva a pugni.

 

Naruto non riusciva ancora a capire cosa fosse ciò che sentiva, per quanto ne sapeva lui fino ad Halloween era pazzamente innamorato della sua Sakura-chan, ma da quella notte … da quella notte nel suo cuore Sakura appariva solo come una cara amica e niente di più.

Sasuke, invece Sasuke, era il suo amico da sempre, legati dai drammi familiari e a scuola legati dal loro rapporto di competizione fra amore e odio, erano opposti, uno il polo negativo e uno quello positivo ma a volte erano talmente simili da far paura.

Sasuke nella sua mente era solo il teme che ne approfittava per stare da solo con lui,era solo un hentai, ma nonostante cercasse di capirci qualcosa la sua povera testolina andava nel pallone.

Era steso sul letto del suo monolocale, costantemente disordinato, aveva già studiato per i giorni successivi e si godeva il tempo libero rilassandosi ascoltando musica e ripensando a come la sua vita stava cambiando nell’arco di pochi mesi.

Sorrise rammentandosi che era colpa del teme hentai, che ultimamente era ancora più bastardo con le sue ammiratrici e molto possessivo nei suoi confronti nonostante non avesse mai detto di star con lui o cose simili.

Si ridestò sentendo un qualcosa vibrargli sulla coscia, estrasse distrattamente il cellulare dalla tasca e abbassò il volume dello stereo.

-Pronto?-

“Naruto sono Kiba!”

-Si -.- che vuoi Kiba?- chiese stanco.

“E daaai un po’ di vitalità hai 15 anni amico! Comunque t’ho chiamato perchè martedì di Carnevale ci sarà una festa a casa degli Hyuuga, in maschera e siamo stati invitati tutti u.u”

-Ah!-scattò in piedi esultando.

-Grazie Kiba!!!- e staccò la chiamata.

Alzò il volume cantando a squarcia gola e ignorando le telefonate di Kiba che sicuramente voleva insultarlo per aver chiuso la chiamata all’improvviso.

Si avvicinò al suo piccolo e zeppo armadio,lo aprì e una valanga di vestiti attorcigliati lo travolse.

- ‘ttebayo >.<-disse solamente mentre rilanciava uno ad uno i suoi vestiti nell’armadio.

Dopo prese un paio di jeans scuri, a vita bassa e che gli fasciavano bene cosce e sedere e una maglia larga arancione con dei decori neri.

Si chiuse in bagno e si fece una lunga doccia, dopo si asciugò e si vestì per poi uscire, dopo essersi infilate le sue care All star nere e il cappotto arancione e dimenticare lo stereo acceso.

 

 

 

Camminava per le strade di Konoha  ammirando ogni vetrina, soprattutto quelle delle pasticcerie.

Salutava di tanto in tanto qualche conoscente.

Dopo una dozzina di minuti si fermò fuori da un negozio d’abbigliamento, la grande vetrina era addobbata con maschere colorate e buffe.

Fra pochi giorni era Carnevale, più precisamente ne mancavano cinque al Martedì.

Osservò ammirato tutte quelle decorazioni colorate, amava le feste, soprattutto quelle che portavano allegria.

Poi i suoi occhi azzurri si posarono sui i vestiti esposti in vetrina.

C’erano svariate maschere, dalle più classiche come quelle delle principesse e dei re a quelle più moderne come quelle dei nuovi eroi degli anime e cartoon o dei robot.

Ma lo sguardo del biondino si posò su tridente grande, rosso e lungo, percorse il braccio del manichino e notò il completo nero con decori rossi, le corna rossa e la coda che spuntava dietro al vestito.

Osservando quel vestito da diavolo sorrise trovandolo perfetto addosso a Sasuke.

Quando realizzò di star pensando al moro si diede qualche pugno in testa accompagnato da qualche “baka!”

-Oh finalmente l’hai capito dobe … - rispose una voce alle sue spalle.

Naruto si voltò verso la voce, sapendo a chi appartenesse ed indurì lo sguardo.

-Ne teme avvisa >.<-  s’era preso un colpo.

Sasuke lo fissò dal basso in alto, con uno sguardo indecifrabile e con il suo ghigno beffardo stampato sul suo bel volto.

-Tsk usuratonkachi … - rispose molto coinciso.

Naruto fremette dalla rabbia e si voltò entrando a passo di marcia nel negozio di abbigliamento, per comprarsi il suo costume per la festa.

E il moro lo seguì, visto che era lì per lo stesso motivo del biondino.

 

Entrato nel negozio si guardò attorno con interesse.

Scorse da lontano il reparto per i ragazzi/adulti e subito si avvicinò ai manichini vestiti con i tipici costumi carnevaleschi.

Naruto era affascinato da  tutti quei costumi ma sapeva che costavano tanto e che inoltre doveva sceglierne solo uno.

Perché se avesse potuto avrebbe comprato il costume di volpe,poi quello di supereroe, di principe, di ladro, di angelo e tanti altri ancora…

Sospirò confuso.                                                     

Il moretto che intento era entrato tranquillamente,sotto lo sguardo ammirato delle commesse, che avevano all’incirca 5 anni in più di lui, s’era avvicinato al biondino.

-Dobe che hai?- chiese con un cipiglio interrogativo.

-Teme niente!- esclamò, -non so scegliere…- ammise borbottando.

E Sasuke ghignò.

-Mmh vediamo…- il moro si guardò attorno sotto lo sguardo interrogativo del biondo.

-…quello…- indicò il costume da diavolo che c’era in vetrina.

 

Naruto sgranò gli occhi.

Lui con un costume da diavolo?!?

Ma era un qualcosa di assurdo in partenza, insomma uno con gli occhi grandi e azzurri e con i capelli biondi non può essere un diavolo…

-Teme ti sembra che io … - si indicò, - … possa vestirmi da diavolo?- lo guardò inarcando un sopracciglio.

-Si- fece ovvio il moro.

-Ma come si?!?- alzò il tono di voce.

-Posso esservi utile?- chiese una ragazza alle sue spalle sentendolo urlare.

Il moro ghignò e prese parola.

-Si, noi due stiamo cercando dei costumi per una festa in maschera … -

 

Il biondo lo guardò astioso : quella ragazza gli pendeva dalle labbra solo perché manteneva la sua aria indecifrabile e la ammaliava con lo sguardo.

Sbuffò imbronciato.

 

-…possibilmente qualcosa che evidenzi il fatto che siamo una coppia … - concluse con un ghigno il moro.

La commessa arrossì e il biondo sgranò gli occhi arrossendo.

Il suo “siamo una coppia” gli risuonava nella testa come un’eco profonda.

-Ma che coppia!?!- urlò.

-Sas’ke -teme ma che dici ?!?- continuò urlando e attirando tutta l’attenzione su di sé.

-Ci scusi, intanto veda cosa possa andare bene per noi - disse il moro alla ragazza mentre afferrava Naruto per il braccio e se lo portava in un camerino angusto.

 

-Sas’ke lasciami!- riuscì a strattonarsi il biondo sbattendo la testa contro la parete di fronte la porta.

- Ahio! - si massaggiò la testolina.

-Tutta colpa tua!- disse ruotando su sé stesso per fronteggiare il moro che ghignava.

-Teme!- urlò oltraggiato.

E il moro non poté non sciogliersi alla visione di quel faccino che piano prendeva ogni tonalità di rosso, dalla più chiara perché oltraggiato, media perché doveva sgridarlo e rosso accesa quando constatò di stare in un camerino un metro per un metro con il teme hentai.

-Che ci facciamo qui dattebayo?- chiese portando il viso imbarazzato verso destra e trovando uno specchio quindi imbarazzato ancora di più per aver visto il suo viso arrossato guardò verso sinistra.

Sasuke affilò lo sguardo rapendo ogni suo movimento.

Lo amava semplicemente perchè per quanto spavaldo fosse era un inguaribile idiota, dal sorriso stupendo e che si imbarazzava per poco, inoltre era fisicamente bello anche con le sue imperfezioni, tipo le sei cicatrici che tre alla volta gli segnavano parallelamente e orizzontalmente le guance.

Sospirò.

-Diamo tempo a quella di scegliere qualcosa per noi – rispose.

Stranamente il biondo si appoggiò mogio alla parete, quel “noi” era stato detto con poca enfasi, con il suo solito tono quindi non sembrava richiamare a doppi o terzi fini.

Il moro lo guardò serafico, lo amava anche per il suo costante essere imprevedibile, non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere, anche se il rossore non abbandonava il suo viso.

 

Passarono minuti silenti, nei quali il biondo si sentì osservato, troppo e iniziava a mancargli l’aria in quel camerino angusto.

-Sas’ke quando possiamo uscire?- chiese sbottando e fissandolo negli occhi.

-Ora…ma anche prima…-

Il biondo guardò il moro con uno sguardo che diceva: ”E tu mi hai tenuto qui tutto questo tempo!”, in realtà erano passati 2 minuti.

Sasuke aprì la porta e uscì dal camerino seguito da un Uzumaki imbronciato.

 

 

 

Quando i due ragazzi raggiunsero la commessa la videro guardarsi attorno con sguardo critico.

Per quel bel moretto affascinante avrebbe scelto un vestito magnifico oltre che costoso e  anche per il biondino urlatore, gliel’aveva chiesto l’amico.

Naruto urlò entusiasta all’improvviso avendo visto un costume da volpe, sembrava un peluches da volpe in formato gigante.

-Io voglio quello!- urlò puntando con l’indice il costume in questione.

Sasuke inarcò un sopracciglio portando lo sguardo dove indicava il biondino, sì che a Naruto starebbe stato divinamente e che forse assomigliava ad una volpe, forse perché non era molto furbo, ma non poteva indossare quel coso per la festa!

Lui voleva far coppia con Naruto, non gliel’avrebbe chiesto, tanto s’era dichiarato ad Halloween e anche la richiesta alla commessa non nascondeva il suo interesse, indi se il biondo si travestiva da volpe lui dove essere un gatto?!?

-Dobe è orribile!-

Non sia mai che Sasuke Uchiha si travesta da gatto, come uno di quei animaletti lascivi e frivoli, eleganti e dispettosi, maledettamente dispettosi, quasi vendicativi.

Va bhè lui somigliava ad un gatto ma non ad uno versione peluches gigante/pupazzo dei luna park.

-Teme ma a te che importa dattebayo!- ringhiò l’Uzumaki nella sua direzione.

-Tsk!- fece rumorosamente Sasuke, cosa che alterò non poco il biondo.

-SIGNORINA!SIGNORINA!- urlò il biondo in direzione della commessa che aveva preso dagli appositi reparti due costumi.

La ragazza si avvicinò ai due fissando con un sorriso smagliante l’Uchiha.

-Ho i vestiti per voi- riferì mentre mostrava i due costumi ai ragazzi.

-Ma…- al biondo morirono le parole di protesta in gola.

La ragazza si avvicinò al bancone posandovi sopra i costumi uno nero con un tocco di rosso e l’altro bianco con decori argento.

-Allora direi che per voi sia perfetta l’accoppiata angelo e demone…- esordì mostrando il costume da angelo costituito da un pantalone bianco in raso, stretto e che avrebbe fasciato bene le membra dell’indossatore, una camicia bianca di cotone e la giacca lunga in raso con due soli bottoni argentati.

Il costume era di un candore accecante.

-…si dice che gli angeli siano biondi,occhi azzurri e dalla pelle chiara…perché la pelle scura in antichità era sinonimo di chi lavorava i campi…-

Il biondino fissò ammaliato quel vestito semplice e candido e fu attirato anche dal dire della giovane donna.

-…credo che per te moretto sia perfetto, in fondo hai la pelle chiarissima e una bellezza straordinaria-  aggiunse obiettivamente mentre prendeva un paio di ali grandi,candide e piumate  da sembrar vere.

Naruto le toccò attirato e constatò che fossero anche soffici.

Sasuke rimase impassibile al racconto della ragazza e capì quasi subito che quel vestito era stato scelto per lui.

-Le scarpe?- chiese fermandola dal continuare,sapeva di essere bello poteva anche evitare di elogiarlo per motivare la scelta del costume.

-Eh?- la commessa guardò l’Uchiha, -Si certo ora vi mostro l’altro vestito e le prendo!- si affrettò a dire.

Mostrò per bene il costume da diavolo che era in vetrina.

-Biondino ti starebbe bene, anche se credo che non dovresti sorridere sempre ed in più dovresti truccarti un po’ gli occhi…- suggerì

Naruto la guardò shockato.

-Io voglio il costume da volpe dattebayo!- sbottò incrociando le braccia al petto, era infantile, ma non voleva darla vinta a Sasuke inoltre quel vestito costava troppo e non aveva tanti soldi…

Il moro sospirò, lo conosceva troppo bene e aveva capito il suo atteggiamento.

-Va bene prenda le scarpe che li prendiamo!-

Al sentire la voce di Sasuke la commessa si allontanò a prendere le scarpe,dopo aver chiesto il numero di scarpe di entrambi, ma rispose solo l’Uchiha.

-Sas’ke teme io non voglio indossare quel…quel vestito!- ruggì il biondo.

-Zitto dobe - e gli cinse la vita avvicinando il viso al suo.

Il biondo lo spintonò e alzò il mento oltraggiato.

Pure in pubblico ora ci si metteva, Sasuke era impazzito!

 

Restarono silenti, ovvero Sasuke silente con sguardo indecifrabile e Naruto borbottante, per minuti.

La ragazza li raggiunse e mostrò loro le scarpe, perlate per Sasuke e nere di pelle per Naruto.

“Il ranocchio si svuoterà >.<” pensò il biondo, troppo ottimista.

- Quant’è ?- chiese il moro.

La commessa imbustò tutto e rivelò il prezzo, con molti zeri, al moro.

Naruto era sotto shock, con i soldi che aveva non poteva pagare neanche la camicia del suo costume.

Il giovane Uchiha tirò fuori dal portafogli la carta di credito e pagò azzittendo il biondino che stava prendendo parola.

Sasuke prese le buste e s’avviò all’uscita tirando per un braccio l’altro che salutò frettolosamente.

 

Quando uscirono dal negozio il biondo impuntò i piedi a terra.

-Sas’ke perché l’hai fatto?!?- chiese alzando il tono di voce Naruto.

-Dobe tu i soldi non ce l’hai e io sì … non vedo perché non posso farti un regalo … - lo guardò con il suo tipico sguardo indecifrabile,ma che ad un attento osservatore era diverso, l’attento osservatore di certo non era l’Uzumaki.

Alla sua affermazione il biondo arrossì un po’, il moro gli era sempre vicino, il loro rapporto era particolare ma si aiutavano a vicenda inconsapevolmente.

- Arigatou Sas’ke!- esclamò con un sorriso raggiante Naruto strizzando gli occhi per non incontrare quelli onice dell’altro.

-I soldi non mi mancano dobe – rispose il moro, non poteva sciogliersi davanti al biondo aveva pur sempre la sua reputazione di freddo e impassibile/impossibile da mantenere.

 

La famiglia di Sasuke era una delle più ricche del paese.

Possedeva molte tenute in ogni parte del mondo e varie aziende, ma la loro vita non era facile.

L’invidia li aveva sempre fatti trasparire come persone austere e superbe, gli Uchiha avevano tanti nemici e un’azienda rivale un giorno pensò bene di farli fuori, di farli fuori tutti, ma Sasuke quel giorno era in un campo scuola e si salvò dalla morte …

In un incendio morirono tutti gli Uchiha che risiedevano nella villa di Konoha e l’unico sopravvissuto era stato affidato ad un amico di famiglia, Kakashi Hatake,un ottimo avvocato, ma non era molto presente perché sempre impegnato col lavoro e lasciava nelle mani del piccolo Uchiha tanti soldi, così da poter gestire le sue cose come un adulto.

 

Gli diede una busta.

-Non ti faccio da facchino – disse con nonchalance.

-Teme!- borbottò ridente il biondo.

 

Camminarono per un tratto di strada in silenzio.

-Sas’ke vuoi venire a casa mia…ti offro…- arricciò le labbra pensieroso, cosa poteva offrirgli? Cosa non gli mancava in casa?

-…ti offro del RAMEN!- esclamò soddisfatto.

-Non la mangio quella robaccia – ammise il moro guadagnandosi un’occhiataccia da Naruto,  -ma ci vengo…- finì con un ghigno.

E il biondo appena lo vide si maledì, cosa gli era saltato in mente?

Aveva portato il lupo nella tana…nella tana della lepre…in poche parole gli si era offerto su un piatto d’argento!

Ma Naruto Uzumaki non si lascia intimorire! L’Uchiha non ha nessun ascendente su di lui,ovvio,magari viceversa,dunque non ha da temere nulla!

“Al massimo lo prendo a calci in culo >.<”pensò il biondo.

  
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