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Autore: Valerie Leyl Alekxandre    18/05/2016    4 recensioni
LongFic dedicata alla mia migliore amica Gaia :3
Buon compleanno tesoro, so che è a dir poco in ritardo, ma spero di essermi fatta perdonare con questo :P
Eccoti una NaLu nuova di zecca ;)
*^*
Lui, il Principe del Mondo dei Draghi e Lei, una Principessa appartenente al Mondo degli Umani.
La Magia e l'Amore li uniscono fin dall'infanzia.
Ma l'Odio divide le loro razze.
Riusciranno loro due a superare la guerra imminente e tutto ciò che verrà causato da esso?
La speranza vacilla, i traditori si fanno avanti, la Discendenza tornerà e le Creature Leggendarie ricompariranno dopo secoli di vuoto e solitudine, il male si è risvegliato pronto a spazzare via tutto ciò che è bello e buono per portare morte e disperazione in ogni dove.
Riuscirà il Bene, rappresentato dalla nuova generazione, a riuscire dove i loro antenati hanno fallito?

*^*
[Storia completamente revisionata]
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'Albero delle Fate
~Capitolo I~
**°**

Nel Regno di Acalypha, quello era un giorno come un altro: il ciel sereno con qualche nuvola bianca che lo cavalcava in solitudine, il caldo primaverile, il frusciare dolce degli alberi sotto la leggera forza del vento e i brevi e armoniosi canti di uccellini, il brusio della gente lungo le strade dei piccoli paesini e della capitale del regno, quest'ultime ravvivate dallo schiamazzo dei bambini che correvano giocosi ancora ignari del lato duro e faticoso della vita. 

Solo una bambina se ne stava seduta dondolando le gambe, lontano dalle strade, senza né ridere né giocare, a osservare la danza dei fiori, attirata dai loro colori e dai loro profumi con lo sguardo e la mente assorta tra i mille e mille pensieri in cui tutti i bambini qualche volta si immergevano in un momento di tristezza. 

A osservarla vigili vi erano due uomini in armatura e armati di lancia che se ne stavano dritti di guardia a una delle sontuose porte dell'enorme palazzo che faceva da dimora alla famiglia reale. 

Lucy sospirò trasformando la sua espressione atona in un broncio che quasi fece intenerire le guardie, le quali si guardarono entrambi confusi dal comportamento lunatico della piccola principessina. 

Questa scese dalla panca saltellando e biascicando un << Mi sto annoiando >> mentre si apprestava a correre con le sue piccole gambette in mezzo al giardino, schivando le aiuole e immergendosi nei piccoli campi di fiore fino a sparire di volta in volta dagli sguardi per nulla preoccupati dei due uomini, nonostante in quel momento avessero il compito di sorvegliarla, dato che la piccola trascorreva quasi tutti i suoi pomeriggi a cercare di scacciare la noia in quel modo. 

Fu così che correndo per i grandi giardini la piccola si diresse verso un'altra delle tante guardie all'interno della proprietà, entusiasta dell'idea che le era appena venuta in mente per potersi divertire un po'. 

<< Ehi! Giochiamo insieme? >> chiese raggiante all'uomo, il quale inizialmente si chinò un poco su di lei per poterla osservare meglio e sospirare dispiaciuto. 

<< Non posso giocare con lei >> le rispose con rammarico << Mi spiace principessa >> 

A quelle parole Lucy mise il broncio stringendo i pugni << Ti prego, ti prego, ti prego! >> chiese subito dopo congiungendo le mani e avvicinandosi ancor di più al suo interlocutore, per poi spalancare gli occhi e sorridere << Giochiamo a nascondino! >> esclamò e senza dargli il tempo controbattere, scappò via ridendo e aprendo le braccia nel tentativo di imitare un uccellino che volava. 

La guardia rimase per un attimo interdetta nell'osservare quella piccola furia bionda correre e sparire tra i fiori nel tentativo di nascondersi dalla sua vista << Principessa Lucy! Non può uscire! >> esclamò lui dopo essersi ripreso cominciando a rincorrerla, ma non fece in tempo a raggiungerla che la perse subito di vista. 

**°**

La piccola si nascose nel giardino Est, quello sempre pieno di fiori dalle tonalità di ogni tipo, di fatto era stato grazie a questo che fu in grado di nascondersi più facilmente tra le piante per non farsi trovare. 

Ma fu quando una farfalla azzurra le si posò sul naso che la bambina si incantò nel vederla battere lentamente le sue maestose e brillanti ali, ma non fece in tempo ad afferrarla che questa si rimise in volo insieme ad altre piccole creature come lei. 

E senza che i soldati se ne accorgessero, la principessa passò le alti siepi che separavano il grande prato dal bosco, intrufolandosi tra i rami e seguendo le piccole colorate passò in uno stretto buco nel cancello causato dalla rottura di una delle solide sbarre corrosa dal tempo. 

Continuò a seguire le farfalle e in poco tempo si ritrovò a camminare per il bosco: quella fu la prima volta che la piccola Lucy si trovava a passeggiare fuori da palazzo, soprattutto senza qualche guardia a farle da balia. 

Contenta ed eccitata dalla situazione, si guardò attorno senza mai distogliere l'attenzione dalle farfalle, esplorando e scoprendo piante e animali che ancora non aveva avuto l'opportunità di vedere sia per la sua giovane età che per le limitazioni che i genitori le avevano imposto. 

In altrettanto poco tempo si ritrovò a passeggiare nei pressi di un lago non molto grande, tra tantissimi salici piangenti, i quali rendevano il luogo speciale, particolare per quanto rendevano quel posto così tranquillo e magico

Si nascose dietro un tronco per poter osservare gli animali rinfrescarsi bevendo e facendosi il bagno nelle acque limpide, ignari della sua presenza e immersi in quella loro atmosfera sicura e quotidiana. 

Vide i cigni nuotare seguiti dai loro piccoli, che tra sguazzate e versi emessi dai loro becchi, piano si allontanavano alla ricerca di cibo e di altrettanta tranquillità solo per loro, mentre alla riva le onde si infrangevano silenziose accarezzando la sabbia e bagnandola a loro volta fin dove riuscivano ad arrivare. 

A quel punto Lucy non poté fare a meno di correre verso il lago perdendo di vista le farfalle. Si tolse le scarpette e scalciandole tra i sassi che limitavano la spiaggia si bagnò i piedini sussultando quando entrò in contatto con l'acqua leggermente fredda. 

Camminò andando fino a dove l'acqua le arrivava al ginocchio e lì notò con stupore che i pesciolini colorati avevano cominciato a nuotarle tra le gambe facendole alle volte il solletico quando questi la sfioravano. Accompagnata da una risata cristallina si mise a correre calpestando l'acqua nel tentativo di togliersi quella sensazione di solletico che le avvolgeva le piccole gambette anche quando ormai i pesci erano scappati dallo spavento. 

Stanca di correre e mezza bagnata decise di camminare lungo la riva quando vide le farfalle nuotare sul pelo dell'acqua e si rattristì nel vederle scomparire quando toccarono quel liquido fresco e trasparente. Di quest'ultime ne rimase solo una: quella azzurra che poco prima si era posata sul suo naso quando ancora si trovavano nei giardini reali.  

Ma non ci volle molto che anche questa la lasciasse: Lucy la vide scomparire quando la farfalla cominciò a volare verso un albero, il più strano tra tutti per la sua grandezza, e la principessa, essendo dotata di una grande e inguaribile curiosità, decise di avvicinarsi anch'ella per poter osservare meglio quella pianta. 

Quando le si fu avvicinata abbastanza, la bambina provò tante sensazioni a lei bizzarre: qualcosa di strano le aveva stretto il cuore in una dolce e piacevole morsa, qualcosa che all'inizio la privò di energia per poi riempirla subito fino a scoppiare, un energia, un allegria, un buon umore che la rendeva carica nelle vicinanze di quell'albero. Respirò a fondo quell'aria strana e sorrise. 

Fu quando si ritrovò sotto i suoi rami che con immenso stupore vide la pianta mutare di colore: assunse un colore quasi argenteo, il quale l'affascinò talmente tanto da farle raggiungere in pochi secondi la grande corteccia, un po' nascosta dal muschio, dall'edera e da qualche cespuglio ai suoi piedi, tra le maestose radici che uscivano e rientravano serpentinate dal terreno. 

Poggiò la mano sul tronco sentendolo appiccicoso, la ritrasse lentamente e notò una polverina argentea colorarle la pelle: ne rimase incuriosita ancor più di prima. Perciò si guardò attorno, fu con occhio più attento che notò la polverina posata quasi ovunque: un po' sull'albero, sui cespugli, sul terreno, sui fiori nelle vicinanze, quasi ovunque tranne che lontano da quella grande pianta. 

Poggiando nuovamente la mano sulla corteccia, la sua attenzione tornò di nuovo lì, incantata ancora una volta da quella piacevole e ambigua consistenza. Dopo di che cominciò a girarvi attorno seguita dalla mano la quale non osò mai staccarsi da lì. 

Sotto le piccole dita affusolate, Lucy sentiva la ruvida corteccia, coperta a chiazze dal muschio leggermente umido, che continuava a solleticarle il palmo e i polpastrelli ogni volta che faceva strisciare la mano su di essa. 

Il girare attorno all'enorme salice le veniva così naturale che inizialmente non si accorse nemmeno di farlo, ma quando si ritrovò nello stesso punto in cui aveva toccato la prima volta il tronco dell'albero, lo sentì ammorbidirsi fino a farle quasi immergere la mano in quell'argento che sembrava ormai fuso anche se fresco. 

Si spaventò subito, tolse la mano di scatto ma non poté fare a meno di riappoggiarla, ancor più curiosa di quella pianta e di quale segreto nascondesse al suo interno. 

Premette quella superficie provando la sensazione di quando ci si immergeva in acqua, anche se non percepiva in essa il solito freddo. 

Divertita decise si spingere un poco più forte per poter varcare l'albero con tutto il corpo, ma prima che potesse cominciare sentì la mano venir presa da qualcosa e tirarla forte. Presa dal panico urlò e cercò di indietreggiare ma non servì a nulla poiché ciò che la stava trascinando era nettamente più forte di lei. 

Cedette e subito attraversò l'albero e nel momento stesso in cui vi entrò si sentì sottosopra, la testa girarle, l'aria mancarle e il terreno sparirle da sotto i piedi, ma tutto ciò non durò che un secondo poiché subito dopo ruzzolò a terra rovinosamente fortunatamente senza farsi tanto male. 

Emise qualche gemito di dolore e si prese la testa fra le mani per massaggiarsela dal dolore e strinse gli occhi per potersi concentrare e fare mente locale. 

<< Ahi che male, che male, che male, che male >> ripeté velocemente la principessina, ma quando sentì qualcuno tossicchiare, alzò di scatto lo sguardo, dipingendo il suo viso di stupore nel vedere chi in quel momento le stava davanti, in piedi con le mani sui fianchi e con uno sguardo sorpreso, divertito e confuso a illuminargli il viso. 

Lucy sorrise nel constatare che quello fosse un bambino all'incirca della sua età, si rallegrò anche se quel piccoletto sembrava avere qualcosa di strano, oltre che i capelli rosa. 

Corrugò la fronte e lo osservò meglio scoprendo solo in quel momento la coda rossa e squamata muoversi dietro il ragazzino, le piccole ali nascoste leggermente dalla schiena e dalla sciarpa bianca, delle piccole corna nere spuntare dai capelli sbarazzini e quegli occhi verdi a mo' di rettile circondati da qualche altra squama rossastra tendente a un rosa scuro. 

Entrambi si guardarono per un attimo negli occhi finché lo stesso bambino non decise di rompere il silenzio. Si grattò la nuca evidentemente incuriosito e stranito << Ma tu chi sei? >> chiese e a quel punto la bambina si fece montare da un'ondata di aspettative e di felicità: non le importava se colui che le si era parato davanti fosse un Drago, non le importava se questo fosse pericoloso o meno, perché Lucy non stava aspettando altro che questo: forse finalmente aveva trovato un amico. 

**°**
 

Angolo dell'autrice
Ed eccomi qui in orario stranamente! Ve lo avevo detto due settimane fa che avrei aggiornato in tempo ;)
Beh per coloro che conoscono già la storia spero che la correzione e l'aggiunta di parti e le modifiche riportate a questa parte della storia vi siano piaciute c: invece per quelli che hanno appena cominciato spero di avervi intrigato almeno un pochino.
Mi scuso per non aver potuto rispondere alle recensioni, ma maggio e la scuola insieme non dovrebbero esistere D: non avete idea (o forse sì) di quante valutazioni ho solamente in tre settimane da questo sabato in poi! Mi sono presa una piccola pausa per poter pubblicare e vi giuro mi stavo quasi dimenticando si farlo ahah lo studio mi ha presa troppo .-.
Da come avete notato la storia procede a rilento, ma tranquilli non sarà noioso (almeno credo) perchè non pubblicherò i cap tali e quali, ma aggiungerò molteplici scene prima di arrivare al punto in cui mi sono interrotta precedentemente ;)
Vorrei ringraziare coloro che stanno già seguendo la mia storia e di averla aggiunta tra i preferiti e le ricordate ❤ e anche quelli che si sono presi la briga di farmi sapere le proprie opinioni, grazie di cuore! Risponderò appena la scuola avrà pietà di me, promesso!
A questo punto... credo vi debba lasciare .-. devo tornare a studiare a memoria due pagine intere del libro de I promessi sposi D: ditemi: come si può?!?
Un bacione a tutti e alla prossima c: (se sopravvivo❤)
Quì Mary

Prossimo aggiornamento: Mercoledì 1 Giugno:)

 

   
 
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