Attenzione:Questa FanFic tratta temi
di violenza e sesso,usa un linguaggio volgare. Pertanto sconsiglio di leggerla
se siete sensibili a queste cose. Per chi invece volesse arrischiarsi,eccola
qua.
Capitolo 4.
Aveva giurato di legarsela al dito e così aveva fatto.
Aphrodite,il suo complice,aveva tralasciato la cosa più importate,aveva
tralasciato di dirgli quanto aveva funzionata la sua vendetta. La loro
vendetta.
L’idea era nata così,casualmente,quella notte che Deathmask l’aveva fatto
suo,senza via di scampo,senza alcuna possibilità di scegliere. Anche lui in
realtà provava una certa attrazione per quell’insensibile italiano,ma sapendo
che il suo vicino di casa ci stava,per così dire, “insieme” aveva deciso di mettersi
da parte. Ma a quanto pareva Shura del Capricorno era proprio destinato a star
dentro a quella storia con tutte le scarpe. E così era nato il triangolo.
Triangolo per modo di dire.
Prima che arrivasse Aphrodite,lui e Deathmask non si erano mai parlati
molto,solo scambiati qualche sguardo,e quando ce n’era bisogno un saluto o
qualche “Come stai?”,un rapporto come tanti,tranquillo. Shura si era
preso,sempre per modo di dire “un’infatuazione” per lui.
Aphrodite era arrivato qualche tempo dopo,e un giorno,quando Shura stava
andando proprio da Deathmask a parlargli,Aphrodite gli confida di averci fatto
l’amore.
Una persona che non fosse stata Shura avrebbe odiato Aphrodite,e avrebbe
rivendicato i propri diritti sul grigio,ma Shura era Shura,e nessuno al mondo
avrebbe potuto odiare un Aphrodite in lacrime. Il cavaliere dei pesci gli
confessò che Deathmask era stato violento,non aveva tenuto conto dei suoi
sentimenti e del suo corpo,al quale pareva tenesse molto,e l’aveva mandato via
in malo modo.
Shura l’aveva ascoltato e consolato,dopodiché era tornato alla propria casa,con
l’amaro ancora in bocca.
Ecco,l’idea era nata quando Deathmask,come regalo di compleanno aveva voluto il
didietro del povero capricorno,e l’aveva avuto.
Passando per la casa di Aphrodite gliel’aveva detto,e lui,in tutta risposta
aveva detto:”Dovrebbe passare lui quello che ha fatto passare a noi!”. Shura
non l’aveva preso sul serio,ma aveva iniziato a prendere davvero in
considerazione l’idea quando Deathmask aveva iniziato a prenderlo in giro
pesantemente,per i suoi sentimenti,e per quello che era successo quel 24 di
giugno.
Erano passati quattro mesi da quella notte,e in Shura l’idea aveva preso una
forma e una consistenza,e pi trasformata in un piano diabolico e messo in
atto,semplicemente.
L’unica cosa che aveva trascurato era,appunto la conclusione del piano,e
Aphrodite.
Aphrodite non era stato calcolato affatto.
Visto che gli aveva fatto quello che gli aveva fatto,e comunque aiutato nella
riuscita del piano,Shura aveva deciso di ringraziarlo,e di liberarlo di
Deathmask.
Sapeva che il pesciolino non ne sarebbe stato felice,ma quella era la scusa che
si era preparato.
-E’ per il tuo bene!
Disse tra se e sé,scendendo le scale del tempio e ridendo.
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L’italiano se ne stava seduto sulle scale della propria casa a fumare,con tutta
la tranquillità del pianeta,non conscio del “nemico” che si avvicinava.
Difatti,quando né udì la voce e il saluto rimase immobile.
-Se sei venuto qui per farmi quello che mi fai ormai da giorni vattene..Non ho
voglia.
Shura rise,al solito.
-A parte che l’avrei fatto lo stesso…-Disse,mentre si sedeva.-Ma no,mi dispiace
deluderti,sono venuto per qualcos’altro.
- Oooh,e cosa,di grazia?
Domandò,puntando le iridi rosse in quelle scure del capricorno.
-L’ultima volta che abbiamo parlato non è andata molto bene per me,quindi
no,levati dalla palle.
Lo spagnolo sbuffò,seccato.
-Una cosa seria Deathmask,devo dirti una cosa seria,seria quanto vera.
Deathmask aggrottò le sopracciglia,cos’era di tanto serio che voleva dirgli
quel cazzone? Era davvero una cosa seria? Non sarebbe andato a parlargli se non
lo fosse stata…Sulla veridicità aveva qualche dubbio,ma sapeva che,per quanto
Shura fosse stronzo,era un fermo sostenitore della giustizia e della verità,non
gli avrebbe mai raccontato una bugia,di questo era certo.
Shura sapeva di aver catturato l’attenzione dell’albino* nel momento in cui lui
buttò la sigaretta. Mise su l’espressione più seria che aveva.
-Si tratta di Aphrodite.
Strinse le labbra Deathmask. Incredibile quanto,nonostante tutto,l’italiano si
fidasse di Shura…E così doveva essere,per il bene di Aphrodite ed il suo. E di
chiunque altro.
-Dimmi.
Disse semplicemente. Il moro chiuse gli occhi per un attimo,e prese
fiato,preparandosi ad allargare un po’ la verità.
Era qualche minuto che aveva smesso di parlare ormai. Fissava Deathmask che
fumava silenzioso la terza sigaretta,da quando aveva iniziato il suo racconto.
La storia era breve,ma lui era già alla terza sigaretta. Shura finì per
chiedersi se il granchio sarebbe morto di Cancro ai polmoni,quale ironia
sarebbe stata! Quasi gli scappò un sorriso,ma si trattenne. Doveva.
-Allora…? Che ne pensi?
L’italiano fissava davanti a se,sulle scale che scendevano,e la mano con la
sigaretta in bocca era ferma a mezz’aria,indecisa se andare alla bocca o
abbandonarla.
-Penso che siano un mucchio di minchiate.
Lo guardò,serio.
-Sapevo l’avresti detto. Ma,sai,il mio interesse non riguarda più la vendetta.
Te l’ho detto perché mi sembrava giusto dirtelo. Si,Aphrodite mi ha fatto un
torto,ma l’ha fatto anche a te. Perché restare amico di uno che ha fatto del
male al suo amore? Fidati,non conosci abbastanza Aphrodite.
L’italiano lo guardò per un po’,senza rispondergli. Finché lo spagnolo si alzò
dalle scale.
-Fai come vuoi,adesso la verità la sai.
Ancora nessuna risposta,semplicemente ancora occhi rossi che fissano occhi
neri.
-Non mi scuserò per quello che ho fatto. Giustizia è fatta.
Disse infine Shura,per poi iniziare nuovamente la scalinata verso la sua casa.
-Manda giù Aphrodite.
Lo salutò il cancro,girandosi di nuovo verso l’orizzonte.
A quel punto,Shura non potè più reprimere un ghigno di trionfo.
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Erano
quasi 10 minuti buoni che Deathmask aveva iniziato la distruzione della propria
casa,con le sue stese mani.
Aveva preso a urlare come un pazzo e a
lanciare oggetti ovunque. Aphrodite si era messo silenziosamente
all’angoletto,immobile,aspettando che si calmasse,che si fermasse,e che non lo
uccidesse lì,in quel momento. Magari centrandolo con qualche mobile in faccia.
Stringeva la mascella,in attesa. Dispiaciuto all’angoletto.
Piano piano la rabbia distruttrice
diminuisce,lasciandolo stanco,molto stanco. Si è un pò graffiato le mani,ma se
ne frega,rimane in silenzio,in ascolto,cercando quasi di cogliere qualche
emozione di Aphrodite,una parola,qualsiasi cosa.
Ma Aphrodite tace,ancora,si sente in colpa. Si sente come macchiato di un
crimine,Che però non ha commesso o almeno,non direttamente.
-Non hai nient’altro da dirmi,Aphrodite?
Chiede,la voce più roca del solito,per le troppe urla forse. E' ancora
arrabbiato,ma stavolta è una rabbia molto,molto fredda. Non sua,non di
Deathmask. Il biondo chiude gli occhi,per non incrociare i suoi,rossi,furiosi,e
si morde un labbro.
-Niente?
-Io…COSA DOVREI DIRTI SECONDO TE?
Cerca di trattenere le lacrime il cavaliere dei pesci. Mentre Deathmask si
chiede,cosa effettivamente voglia che gli dica Aphrodite. Magari che non è
vero,magari che Shura abbia detto una menzogna. Che…Ma sarebbe a sua volta una
bugia. Lo sa il cavaliere del cancro,lo sa anche il cavaliere dei pesci,ma
nessuno ha il coraggio di dirlo.
-Vorrei...Vorrei dirti che è non è così ma... – Dice –Ma è così.
Ma è così. La rabbia ribolle dentro il cavaliere dagli occhi rossi. Stringe i
pugni.
-Allora vattene Aphrodite,vattene dal tuo compare,non tornare qui se non per
passare alla casa successiva. Va’ via.
Il cavaliere dei pesci esce dalla casa del cancro correndo. Appena fuori,le
lacrime che fino a quel momento aveva trattenuto iniziano a pizzicargli gli
occhi. Lo bruciano,gli fanno male. Scoppia in un pianto disperato,i singhiozzi
che sembrano quasi convulsioni,la testa che scoppia,la debolezza… Perché deve
far così male? Aphrodite non sapeva spiegarselo.
-Era per il tuo bene,Aphrodite.
-Come scusa?
Aphrodite si ferma,ma non le lacrime,verso il cavaliere appena
apparso,con uno sguardo omicida degno di Deathmask.
-Era per il tuo bene.
Ripete,impassibile. Intanto il cavaliere dei pesci si avvicina a
lui,minaccioso.
-E chi ti a dato l’autorità di scegliere per me??
Il Capricorno sogghigna in direzione dell’ormai ex-Amico.
-...In realtà nessuno,ma purtroppo per te sono libero di fare quello che
voglio,o no?
-No.
-E invece si. Consolati,probabilmente farà bene anche a Deathmask.
Sospira lo spagnolo,spostando il capo di lato,come per scrutare meglio
Aphrodite,che ormai è vicinissimo al suo viso.
-Siamo sicuri che non sia solo per il
Shura ride,quella risata che ormai anche il cavaliere d’oro
dell’ultima casa inizia ad odiare.
-Salvarmi il culo? Ma non farmi ridere...Salvarmi il culo da
cosa?Sentiamo.
Aphrodite si abbandona ad un ghigno inaspettato,che supera anche
quelli d Deathmask e Shura.
- Strano che non c arrivi anche da solo!! Con la tua mente geniale con la quale
hai concepito "tutto questo" è strano che tu non l’abbia capito!
Il moretto aggrotta un sopracciglio,ma pensa che sia tutto un
bluff,quindi non si scompone più di tanto.
-Allora spiegamelo tu. E tra parentesi,è grazie a te che ho concepito tutto
ciò...
Aphrodite non risponde,semplicemente sussulta,per poi arrossire
lievemente e girare i tacchi,allontanarsi da quel marasma. Shura lascia cadere
le braccia sui fianci,sospirando. Vorrebbe che Aphrodite capisse,che anche se
non era davvero così,in un certo senso sarebbe stato per il suo bene…Come
poteva amare quello stronzo?
-Immagino che non sia finta qui,vero?
*Aphrodite procede senza voltarsi indietro. Ormai le lacrime gli offuscano
la vista. Arriva fino alla casa dell'Acquario.
-C-camus - Chiama,tirando su col naso-Posso?
Mh? Si,certo.
Il francese cavaliere dell’acquario lo guarda,è preoccupato,anche
se non lo dà a vedere.
-Grazie. Scusa il disturbo.
Dice il cavaliere,per poi passare quella fredda casa e giungere
fino alla sua. Entra nella sua stanza e si lascia cadere sul
letto,abbandonandosi a un pianto disperato. Per il quale potrebbe anche
morire,secondo il suo cuore.
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DarkArtist:E
ecco qui il quarto capitolo,breve,come al solito... Il prossimo capitolo
probabilmente sarà un altro sul Passato di Deathy,visto che per un bel po’ non
avrò idee.Ah,uso questo font enorme perchè quando scrivo,su word la scrittura viene più che leggibile,visto che sono mezza ciecata,ma su EPF me la ingigantisce.. Spero che questo capitolo sia piaciuto sia a chi
segue questa fic da quando è iniziata sia a chi ha iniziato a leggerla da
poco!Per favore,continuate a seguirmi!Scriverò e aggiornerò il più presto
possibile!
Grazie ancora a Rem-Chan che mi ha aiutato nella scrittura di questo
capitolo! Arigatou Gozaymasou!