premessa: grazie davvero tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, la storia per ora è un pò lenta ma questi capitoli esplicativi mi servono per dopo, spero di non annoiarvi...un beso marty
Capitolo
2
Sembrava
impossibile ma era
riuscito a crescere ancora, poteva benissimo dimostrare più
di vent’anni. Era alto
più di un metro e 90, le spalle si erano allargate
incredibilmente, i capelli
avevano ripreso una bella lunghezza e anche se non più
lunghi come prima, gli
conferivano comunque un’aria sbarazzina, purtroppo nel suo
volto non riconobbi quella
stessa aria serena e spensierata del Jacob che ricordavo. Cattivo
segno. I suoi
occhi erano duri e fissi davanti a se mentre velocemente camminava
borbottando
qualcosa che non riuscii a capire. Bruttissimo segno. I suoi occhi
indugiarono
solo un secondo su di me, in quell’attimo mi si gelo il
sangue, forse era stata
una cattiva idea andare lì. Era evidente che non era per
niente felice di
rivedermi…
-muoviti
e seguimi – quasi non
riconobbi quelle parole, certo la voce non era cambiata, ma il suo tono
così
cupo mi bloccò, mi ci volle un pò per riprendermi
tanto che lui era già ad
almeno una decina di passi più avanti quando feci un respiro
profondo e lo seguii,
ero lì per un motivo e sarei andata fino in fondo, anche
dietro quel velo di
durezza sapevo benissimo chi era realmente Jacob o almeno il mio
Jacob…ed era
per lui che ero lì. Solo quando accelerai il passo per
raggiungerlo, notai che
le sue mani tremavano, possibile che fosse così irritato
solo perche ero lì e
perche diavolo correva a quel modo? Non aveva ancora sentito quello che
avevo
da dirgli e già era furioso! Continuai a stargli dietro a
stento e lui non si
fermò che sulla spiaggia, quando il tremore alle mani era
diminuito, mi
avvicinai a lui e lo raggiunsi solo dopo un po’, cavolo se
correva veloce! Quando
si accorse che ero dietro di lui fece un sospirò e
finalmente si girò, se
possibile la sua carnagione era ancora più scura del normale
e il suo sguardo
era grave, sotto gli occhi aveva due pesanti occhiaie, doveva essere un
po’ che
non dormiva. Mentre per un attimo i suoi occhi incontrarono i miei,
percepii una
scintilla di dolcezza che svanì quasi ancor prima di
colpirmi, questo bastò per
ridarmi coraggio. Lì, dentro di lui, si celava ancora il mio
amico, mi
ricordò perche avevo deciso di parlarci ma proprio mentre
stavo per iniziare il
discorso che mi ero preparata, lui mi precedette –senti la
succhiasangue è ritornata e
cerca te..era andata via al ritorno dei tuoi cari amichetti, ma ora
avrà un
nuovo piano. Ho appena saputo che ha deciso di puntare dritto su forks
intuendo
che non eri piu qui..- si fermò un attimo nel dir questo ma
poi ricominciò più
freddo di prima – non è più compito
nostro respingerla fuori dalla riserva- le sue mani avevano ripreso a
tremare pericolosamente, –quindi dì ai
succhiasangue di stare attenti.. perche se mai dovesse toccare qualche
umano
li considereremo responsabili… e poi..ehm stai attenta anche
tu-
Mentre
parlava si era girato verso il mare, mi sentii schiacciata dalle sue
affermazioni che piano piano si susseguivano nella mia testa... ok
victoria era di nuovo qui, voleva vendetta...voleva me ed era
diretta a forks, l’incubo stava ricominciando, sentii le
gambe molli, la
testa mi girava, ad un certo punto tutto divenne nero..un calore
d'improvviso mi avvolse e poi più nulla.
Correvo
sulla spiaggia ma ad un tratto mi arrestai di
colpo.. Victoria era davanti a me.. felina e selvaggia come non mai..
un ghigno
soddisfatto era dipinto sul suo volto, guardava la sua mano era sporca
di sangue
ma io non sentivo alcuna ferita…posò gli occhi
alla sua desta,giaceva immobile
un grosso animale dal pelo fulvo..oh no Jacob no no no
perché lui? Mi fiondai
sul corpo che si ritrasformò in umano, sapevo
perché..lui era era
-noo noo J..Ja- scattai in
piedi urlando, ma come ero arrivata lì, ma dov’ero
e da quanto ci stavo? l’ultimo
ricordo che avevo era sulla spiaggia con Jacob. Ebbi un brivido quando
quello
che mi aveva detto mi rimbombò in testa, mi sedetti di nuovo
su quello che
ormai avevo riconosciuto come il letto di Jacob, la camera era cambiata
da come
la ricordavo il letto oramai la occupava quasi tutta, era sparita la
scrivania
e le tende dovevano essere più scure.
-ah
sei sveglia.. ti ho
sentito urlare va meglio adesso?- quasi sobbalzai alla voce di Billy
–se vuoi
ti faccio accompagnare all’ospedale Bella, comunque ho
avvisato Charlie tra un po’
sarà qui, allora come ti senti?-
-si
va meglio non c’è bisogno
che venga Charlie sono qui con il mio pik-up, posso..-
La
mia voce decisamente tradiva che non stavo
affatto bene e questo a Billy non sfuggì –no Bella
davvero è meglio così,
quando Jacob torna ti faccio riportare il pik-up-
-ma
perché dov’è andato devo
parlargli..-
-temo
che quello che avesse
da dirti te lo abbia già detto, mi dispiace ma mi ha chiesto
solo di assicurami
che stessi bene..-
-capisco-
in realtà non
capivo per niente…perché farmi questo? Un
clacson, doveva essere Charlie, decisi che andare con lui fosse la cosa
migliore, almeno Jake sarebbe stato costretto a venire a casa per
riportare la macchina. Sentii mio padre che bussava e Billy corse ad
aprire, alzarmi non
fu facile figuriamoci non mi reggevo bene in piedi normalmente! quando
entrò Charlie
però ero abbastanza stabile – come sta Bells? Vuoi
che ti porti all’ospedale? Dio
come sei pallida..- sì come se fosse una novità,
lo rassicurai dicendo che non
c’è n’era bisogno e mi credette. Uscimmo
insieme e diedi le chiavi del pik-up a
Billy, guardai verso gli alberi mentre andavamo via. Lì
nascosto da qualche
parte, ci doveva essere Jacob non potevo credere che mi avesse lasciato
sola
senza neppure preoccuparsi che stessi bene, o almeno lo speravo.
-No
Edward non mi ha fatto
niente ora vuoi ascoltarmi..-
-su
dimmi…ma se ti ha anche solo
sfiorato io giuro che…-
-Edward,
Victoria è tornata! È
tornata e mi sta cercando, è di questo che mi ha avvertito..
ed è questo che
cercavo di dirti-
Eravamo
in camera mia, la sua
espressione cambiò d’improvviso, si
avvicinò come per proteggermi e mi strinse
a sé, non ero preparata ed il cuore sembrò voler
uscire dal mio petto, mentre un velo di rossore si impadroniva delle
mie guance e
mi accorsi che ero in lacrime. Restammo così per non so
quanto, fino a quando
non mi calmai, poi Edward prese il mio viso tra le mani –devi
stare tranquilla
sei al sicuro con noi- mi sussurrò guardandomi negli occhi
-vado a parlare con
Carlisle e poi ti porto con me-
-No
non posso lasciare qui Charlie
e poi che gli racconto…- parve pensarci un attimo ma poi
decise che avevo
ragione –ok allora verrò qui da te stanotte, non
preoccuparti non ti accadrà
niente, questa storia finirà subito una volta per tutte- a
quelle parole ebbi
un fremito, poi mi accarezzò il viso e fece per andarsene
–non andare!-
implorai,
-tornerò
prestissimo devo
solo avvisare gli altri- mi lanciò uno sguardo fiducioso e
mi sentii meglio
così feci segno di sì con la testa e lui scese le
scale, salutò Charlie e andò
via.
Dopo
un minuto sentii un rumore
inconfondibile e di corsa mi precipitai fuori,faceva freddo ormai si
era fatta
sera e una leggera pioggerellina cadeva, Jacob stava giusto
parcheggiando il
mio pik-up nel vialetto, mi avvicinai e aspettai che scendesse.
-ehm
grazie per la macchina..-dissi
timida, -prego,come ti senti?- nonostante guardasse dritto davanti a
sé sembrava
davvero interessato,-meglio grazie-mi affrettai a rispondere per poi
proseguire-devo
parlarti di una cosa importante ti prego ascoltami e poi potrai anche
andartene-
continuò a guardare dritto davanti a sé, ma non
si mosse, lo presi come un
assenso e continuai –devi sapere che..- perché
tutt’un tratto non ricordavo più
quello che mi ero preparata? optai per l’improvvisazione -io
ho deciso, cioè abbiamo
deciso…-
-Bella vieni al dunque, non
ho molto tempo da perdere.- non mi guardava ancora ma il mio nome
pronunciato
da lui mi diede coraggio, un bel respiro –vedi..io.. la
prossima settimana Edward
mi trasformerà in una di loro- attesi che comprendesse bene
le parole, si girò
verso di me mi guardò sconcertato –tu n-non
puoi..come ti viene in mente…Bella
NON PUOI FARLO DAVVERO!- fu scosso da tremende convulsioni in tutto il
corpo –no
Jacob calmati.. ti prego ascoltami..- tremava sempre di più
–ti prego Bella non
farlo!- ormai era caduta ogni barriera che si era imposto, mi prese per
le
spalle e strinse mi faceva male ma non mi mossi, ero immobilizzata
dalla paura,
scesero le lacrime e lasciò la presa, mi rivolse un ultimo
sguardo implorante poi
prese a correre verso la foresta e in un attimo esplose per poi sparire
tra gli
alberi. Appena mi ripresi corsi nel punto in cui era sparito raccolsi
la
maglietta e i pantaloni sbrindellati e fu allora che sentii un lungo
ululato in
lontananza, caddi a terra e restai lì a piangere, non mi
aveva fatto del male
e gli era costato molto, ricordai il viso di Emily, ma ora non era
più il mio
migliore amico, il mio Jacob non esisteva più ed io ero
così sola…
Spazio autrice: un
grazie particolare a sassy86
che ha messo la mia storia tra i preferiti... e poi volevo augurare a
tutti buona Pasqua ma soprattutto buona pasquetta...