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Autore: giovannigintoli1985    06/06/2016    1 recensioni
Ogni 50 anni nasce un Asa, un essere potentissimo che dovrà scontrarsi con il temibile Re nero
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                  Prologo

Nel 2016 il nostro pianeta venne colpito da una terribile catastrofe. Erano le undici e un quarto, di un martedì terribilmente freddo di gennaio, e si iniziarono a sentire, in diverse città del mondo varie scosse telluriche. All'inizio leggere, ma con il passare delle ore divennero così violente da distruggere il sessanta per cento delle città del pianeta. Intere città che l'uomo aveva costruito in centinaia di anni, furono buttate giù in meno di tre ore. Miliardi furono i morti, e i sopravvisuti furono presi di mira e cacciati da una creatura sigillata millenni prima nelle profondità della terra, il Re nero.
Il Re nero, uccise innumerevoli esseri umani, e coloro che erano ancora vivi si nascosero, fuggirono, sempre in fuga per non farsi rintracciare dal Sovrano e dagli esseri umani che lui aveva trasformato in mostri, "gli Insiders".
In seguito sette fonti piene d'acqua apparvero in tutto il mondo, nate in seguito al cataclisma.
Gli uomini provarono a bere l'acqua della fonte e se non morivano, si trasformavano in terribili mostri. Ma non tutti facevano una brutta fine attingendo dalle fonti, perché molti uomini dopo aver bevuto o essersi bagnati in esse iniziarono ad acquisire poteri straordinari molto utili per difendersi dagli Insiders e fuggire dal Re nero. 

                                                              Capitolo 1

La nostra storia inizia sulle coste di quella che un tempo era la gran Bretagna, a Myriam, un villaggio di pescatori.
Dopo sei lunghi giorni passati in mare, la barca di Ferytral giunse finalmente a casa, dove il fratello e altri tre uomini lo aspettavano. 
Ferytral era un trentenne vigoroso e vitale,con penetranti occhi blu e un corpo di tutto riguardo. La mascella squadrata e i lineamenti decisi ricordavano, lontanamente, il marmo scolpito. Alto più di un metro e novanta, Ferytral appena sceso dalla barca si avvicinò di tutta fretta al fratello Tyroll, che al contrario di lui era tozzo e muscoloso con profondi occhi scuri e un viso stanco e scavato dagli anni.
<< Come sta Axl? >> Ferytral era preoccupato per il figlio malato, che lasciava alle cure della moglie del capo villaggio ogni volta che partiva.
<< Axl sta benone, non preoccuparti. Oggi è uno dei suoi giorni buoni. >> Tyroll rassicurò il fratello, che nonostante tutto sembrava ancora preoccupato. 
<< Che succede? Non sembri angosciato solo per Axl. >>
L'uomo sudava freddo << Alcuni giorni fa siamo sbarcati a Balinor ed era stato raso al suolo. Sembra sia stato.... >> Ferytral abbassò la voce.
<< Sembra sia stato lui. Sta arrivando! >>
Tyroll cercò di sdrammatizzare << Impossibile! Non si vede più da sedici anni. >>
<< Dicono che cavalca un drago e brucia interi villaggi e città. È diretto qui, ne sono sicuro. >>
Tyroll rassicurò il fratello. << Stasera faremo una riunione del villaggio e parleremo di questa situazione con tutti gli altri. Tu, adesso pensa a riposare e vai a fare visita ad Axl, è da giorni che chiede di te. >>
Ferytral annuì e si voltò verso la barca ma Tyroll lo anticipò. 
<< Non preoccuparti, ci pensiamo noi qui. Tu vai. >>
Ferytral si recò subito dal figlio mentre Tyroll si domandava, che se era tutto vero, cosa ne sarebbe stato di loro?
Presto lo avrebbero scoperto.

Axl sedeva in un angolo della stanza a guardare il fuoco che crepitava e danzava di fronte ai suoi occhi. Aveva sedici anni ma da quando ne aveva tredici lottava con tutte le forze contro il cancro che stava devastando il suo corpo.
Era pallido di natura ma la malattia lo aveva reso trasparente, tanto da sembrare un pallido fantasma dai capelli rossicci e con un accenno di lentiggini. 
Ferytral non si era ancora abituato a vederlo in quello stato. Ricordava ancora quando il figlio saltava da un albero all'altro con quel suo brutto kilt a righe nere e gialle, che lui tanto odiava. Aveva perso tutta la vitalità ma i suoi occhi color ghiaccio erano ancora luminosi e pieni di speranza.
Appena Ferytral entrò, la donna che si prendeva cura del ragazzo, lasciò subito la casa. << Grazie Yness >> Ferytral gli era molto riconoscente.
Il viso di Axl si illuminò non appena vide il padre.
<< Sono tornato >>.
<< Papà, ma quanti giorni sei stato via stavolta? >>
Ferytral abbassò lo sguardo. << Ci sono stati dei problemi, ma non preoccuparti li risolveremo. Anzi, forse faremo tutti una bella gita. >>.
La bocca di Axl si aprì in un enorme sorriso.
<< Vuoi dire che finalmente posso uscire? Potrò camminare,correre... >>
Poi il ragazzo guardò la sua gamba e subito il suo umore fu pessimo.
<< Ma come farò a camminare. Non posso alzarmi neanche per andare in bagno. >>
Ferytral diede un bacio ad Axl sulla testa e lo rassicurò.
<< Ci penso io. Forse ho trovato una soluzione. Guarda. >>
L'uomo uscì dalla tasca una boccetta con del liquido trasparente all'interno.
<< L'acqua della fonte. Ma come sei riuscito ad avvicinarti? >>
<< Il guardiano non c'era e io ne ho approfittato. Non dovrebbe causarti particolari problemi, ma può curare la tua malattia. >>
Axl abbracciò il padre ed iniziò a piangere e il padre lo seguì a ruota.
Poi Ferytral si diede una ripulita e prima di uscire di casa, fece bere il contenuto della boccettina al figlio.
<< Vedrai, funzionerà. >> Poi lo baciò nuovamente sulla testa.
<< Ci vediamo in un attimo. >>
Quelle furono le ultime parole che Axl sentì dal padre.

Axl iniziò a sentire tutto il corpo intorpidito, e un lieve bruciore dietro gli occhi e per tutta la gamba,lo iniziarono a preoccupare, ma si fidava del padre e lui avrebbe ricominciato a saltare e correre entro poche ore. Ne era sicuro.
Tyroll avvisò il vecchio capo villaggio Sylar, che a sua volta indì una riunione generale di tutto il villaggio. Si riunirono di fronte alla casa del vecchio Sylar. 
Quando tutti gli abitanti del borgo, compreso Ferytral, furono presenti, l'assemblea iniziò. 
<< Cari abitanti del villaggio. >> Il vecchio Sylar era bassissimo, quindi dovette salire su una vecchia cassetta di legno capovolta. 
<< Ferytral è tornato poche ore fa con una notizia preoccupante, ma prima di entrare nel panico, ascoltatelo >>
Tutti i presenti trattennero il fiato come se già sapessero, la bomba che Sylar e Ferytral stavano sganciando su di loro.
<< Il Re Nero. >>
A sentire questo nome un brusio si alzò per tutta la strada. Voci agitate, spaventate, alcuni stavano già andando via per fuggire dal villaggio.
<< Fermi tutti. Ascoltiamo cosa ha da dirci Ferytral e poi prenderemo una decisione. >> 

Ferytral prese il posto di Sylar << Qualche giorno fa sono stato a Balinor e mi sono ritrovato di fronte ad un massacro vero e proprio. Balinor e le città circostanti sono state bruciate e rase al suolo, mentre i loro abitanti sono stati smenbrati e messi in bella vista per le strade. >>
Sylar notò che Ferytral mise di più in agitazione i presenti e spostandolo prese nuovamente la parola. << Grazie Ferytral, sei stato di grande aiuto nel rassicurare la nostra gente >>. disse il vecchio con aria di rimprovero. 
<< Ma è la verità. Dobbiamo andarcene subito. >>
<< E tuo figlio come farà a spostarsi? >>
Ferytral si infastidì << Ci penserò io a mio figlio. >>
Una persona dall'altro lato della strada inveì contro di loro << Dobbiamo andarcene. Cosa aspettiamo, che ci uccida come ha fatto con quella povera gente? >>
<< Calmatevi. Avete ragione. Ognuno di noi prepari un solo bagaglio e domani partiremo verso est. >>
Voci di dissenso si fecero sentire più forti che mai. Finalmente Tyroll prese la parola << È troppo tardi. Dobbiamo andarcene stasera. All'inizio non volevo credere a quello che aveva visto mio fratello ma dopo aver sentito tutta la storia, sono costretto a credergli. C'è un motivo se il Re Nero è tornato ed io, forse ne conosco la ragione. >>
Sì propagò il panico generale, poi un rumore assordante provenì dal cielo.
Ferytral e Tyroll riconobbero il rumore. Le ali di un drago. 
I presenti iniziarono ad urlare e scappare in tutte le direzioni e poi, in un attimo un enorme drago nero atterrò vicino a Ferytral, distruggendo la casa del capo villaggio.
Il drago era cavalcato dal Nero Sovrano. Il nemico indossava un'armatura di acciaio nero e il volto era coperto da una maschera di porcellana semi-incrinata, e in cima all testa, una corona nera come la notte.
Axl era ancora pieno di bruciori. Si sforzò di muovere la gamba destra e finalmente l'arto sembrò aver ripreso a funzionare.
Non riusciva a credere l'acqua della fonte lo aveva davvero curato. Iniziò a saltare come una scimmietta impazzita e non appena sfogò tutta la sua gioia, si vestì. 
Indossò la sua felpa grigia preferita, il kilt a righe nere e gialle e le scarpe beige con i calzini bianchi, e subito uscì per andare incontro al padre.
Non appena uscì notò persone che correvano spaventate e un rumore assordante che proveniva dalla casa del capo villaggio. Axl corse subito a vedere e si ritrovò di fronte ad un enorme drago nero. 
Suo padre si trovava ad un tiro di schioppo dalle fameliche fauci della creatura.
Accadde in un lampo, Ferytral si girò non appena vide Axl ma fu troppo tardi, la mascella del drago aveva gia dato il primo morso staccando di netto la testa e parte delle spalle dell'uomo, il resto cadde a terra, come una marionetta a cui erano stati tagliati i fili, senza vita.
Tyroll afferrò il nipote per un polso strattonandolo ma il ragazzo rimase lì, immobile, a guardare il corpo senza vita del padre, che giaceva a pochi passi da lui.
Poteva sentire il fetido alito del drago sul suo volto, Tyroll lo spronò << Axl dobbiamo andarcene. Non lasciare che tuo padre sia morto invano >>. Gli occhi del ragazzo divennero di un giallo intenso e Tyroll mollò la presa e si allontanò da lui, poi il nero sovrano scese dal drago e capì che, forse, dopo decenni aveva trovato un avversario degno del suo interesse.
Il potere della fonte stava iniziando a fare effetto e il giovane non riuscì a trattenere gemiti di dolore; i suoi occhi prima di un giallo accecante ora sembravano bruciare come il fuoco, << È stato tuo padre, vero? Credeva di salvarti,ma quell'acqua, sarà una condanna peggiore della morte stessa, ragazzo mio. >>
Tyroll brandì la sua ascia e si lanciò all' attacco per dare possibilità al nipote di riprendersi e scappare.
Il Re nero non prese nemmeno in considerazione l'uomo che si era appena avventato su di lui, ma aveva occhi solo per il ragazzo, che cercava di controllare quel potere, che sgorgava da lui come acqua che trabocca da un contenitore troppo piccolo.
Il colpo che gli inflisse Tyroll al pettorale non gli arreccò nessun danno, anzi bastò una sola mano al Re per metterlo fuori gioco, poi si avvicinò al ragazzo.
Axl non sapeva cosa fare, il Re nero era a pochi passi da lui, quindi, decise di cedere al potere della fonte. Il suo braccio divenne incandescente; il Re nero tentò di afferrare il su collo, ma Axl lo bloccò afferrandolo per il polso, a quel punto vene nere e rosse iniziarono a salire dalla mano di Axl ,per tutto il braccio fino al deltoide, dove, il potere nero si concentrò trasformandosi in un'occhio chiuso. Quell'occhio iniziò a pulsare e non appena si aprì il Re nero si polverizzò lasciando a terra solo cenere e gli abiti da battaglia che indossava. Poi Axl cadde a terra privo di sensi e l'occhio sul suo braccio si richiuse.
Il drago perse ogni interesse per Axl o per il villaggio e volò via smuovendo un enorme polverone con le sue gigantesche ali. 
Tyroll che, stordito, aveva assistito alla scena, si rialzò e andò a soccorrere il nipote ,portandolo dentro vicino al fuoco, poi gli abitanti del villaggio sopravvissuti uscirono tutti dalle loro case e iniziarono ad ammassare tutte le vittime di quella sera, compreso Ferytral, e le bruciarono. Tyroll assistette inerme a quell'enorme falò di corpi.
<< C'è anche mio fratello li dentro, Sylar? >>. Il vecchio Sylar abbassò lo sguardo e rispose con un fil di voce << Mi dispiace Tyroll! Ferytral era un brav'uomo e un buon padre >>.
Tyroll annuì poi rimase ancora lì fermo, immobile, a pensare a quello che era successo quella sera.
Axl sognò il suo villaggio in fiamme e le urla di chi andava in fiamme riecheggiavano dappertutto come un eco mortale, insopportabile, straziante. Axl si svegliò bagnato fradicio con il braccio che gli doleva terribilmente e bastò un attimo per accorgersi che, bensì avesse gli occhi aperti non riusciva più a vedere. Sentiva il fuoco che crepitava lì vicino al suo letto, caldo, confortante, poi le sue mani si tastarono gli occhi e un dolore lancinante, persino superiore a quello del braccio gli percosse tutto il corpo. Il ragazzo cadde dal letto e nel tentativo di orientarsi usando il tatto, la sua mano toccò il fuoco ma non si scottò. << Cosa mi sta succedendo? >>, poi con tutto il fiato che aveva in corpo urlò per chiamare il padre. Desiderò dentro di sé che quello che era appena successo fosse stato solo un incubo ma quando la porta si aprì ed udì la voce dello zio la speranza svanì. " Che ci fai lì per terra? ", Axl si rialzò e si appoggiò al letto << Zio non ci vedo più, i miei occhi....I miei occhi è come se non li avessi più >>. Tyroll si avvicinò al nipote preoccupato e si abbassò per guardare meglio la sua faccia. << Chi ti ha dato l'acqua della fonte? Non tutti gli uomini sopravvivono al cambiamento ci sono 
più di due miliardi di persone là fuori che ora non sono più ne uomini e ne mostri per colpa di questo potere infernale. >>
Axl abbassò lo sguardo " Mio padre voleva salvarmi dalla malattia che mi stava uccidendo ", Tyroll prese un pezzo di legno e lo lanciò nel fuoco per ravvivare le fiamme, si pulì le mani sulla sua giacca, già logora, e si rivolge al nipote. << Beh.... Quell'occhio sul tuo braccio e la tua vista scomparsa non mi sembrano buoni segni cioè io...io non ho mai visto niente del genere,potrebbe essere un problema per tutto il villaggio, stai mettendo a rischio la vita di tutti oltre che la tua >>.
Axl rimase in silenzio poi iniziò a intravedere delle ombre. La vista stava tornando. << Sai come è crollata la vecchia civiltà? >> Axl scosse il capo. 
<< Si dice che ci fu un terribile terremoto che devastò il nostro pianeta, liberando dalla sua prigionia il Re nero e gli Insiders, dopodichè sette enormi pozze apparvero dal nulla. Pozze che contenevano acqua magica, potente. 
Molti hanno detto che quest'acqua, fosse un dono di speranza da parte degli dei, altri dicevano che era una punizione per aver chiesto troppo al nostro pianeta ed altri ancora che era il preludio alla fine dei tempi. 
Una cosa sola era certa, il potere di tali fonti era pericoloso ed instabile, ai puri di cuore ed a persone con buone intenzioni dava la speranza di ricreare il futuro, tramite poteri che non si erano mai visti in questo mondo, ma a chi aveva un cuore nero o era motivato da cattive intenzioni, dava la morte o ancora peggio, lo trasformava in un qualcosa peggiore di un mostro ,gli Insiders, demoni che indossano la pelle umana come noi generalmente indossiamo i vestiti. Gli Insiders vengono generati direttamente dalla nostra anima e quando sono pronti per uscire, lo fanno dalla bocca, uscendo da essa come un neonato esce dalla vagina di una donna e alla fine buttano la tua pelle come fosse un abito dismesso. >> 
Axl iniziò a piangere, forse per la paura forse perché non aveva pianto ancora la morte del padre ma tirò fuori tutto quello che si era accumulato dentro di lui quella sera, e suo zio Tyroll fu vicino a lui e lo abbracciò forte fino a quando non si addormentò, poi capì che era giunto il momento di andare da Cyrus e parlare del futuro di suo nipote.
Il maestro viveva in una tenda in fondo al bosco, isolata dalle altre case del villaggio.
Tyroll aveva una torcia con lui ma riusciva a vedere a stento, poi riuscì a sentire attraverso il tocco la stoffa ruvida e consunta dell'abitazione di Cyrus. 
<< Maestro Cyrus è in casa? >> Gli occhi di Tyroll non riuscivano ad abituarsi all'oscurita sempre più fitta in cui si stava avventurando. 
Poi un fiammifero si accese nel buio ed una lampada ad olio iniziò a far luce.
<< Tyroll cosa ti porta fin qui nelle profondità del bosco? >> disse il maestro, evitando di guardare negli occhi l'uomo appena entrato nella tenda.
<< Maestro deve usare il suo potere su di me per sapere tutto quello che è successo oggi al villaggio, deve darmi consiglio. >>.
Cyrus alzò lo sguardo e i suoi occhi erano coperti da due monete d'oro, poi le tolse ed un vortice bluastro uscì dalle due cavità, dove un tempo ospitava gli occhi,e rapì i pensieri e i ricordi di Tyroll, li scandagliò e li assaporò uno ad uno ,poi li rimise lì dove erano e il vortice ritornò al suo posto sigillato nuovamente dalle monete d'oro.
Il maestro era un tipo bassino con capelli lunghissimi e una barba ancora più lunga, ma in gioventù era stato un grande uomo. Cyrus fu uno dei primi uomini a sperimentare il potere della fonte, e questo all'inizio fu visto come una maledizione ma Cyrus usò quel potere per aiutare e proteggere le persone del suo villaggio, poi divenne troppo vecchio anche per muoversi e si sistemò in una tenda in fondo al bosco per non essere di peso per nessuno. Il suo potere consisteva in un vortice color blu elettrico che fuoriusciva dai suoi bulbi oculari e scandagliava le menti di chiunque fosse nei paraggi. In parole povere riusciva a leggere le menti ed era molto utile riuscire a leggere quelle dei nemici quando si era sotto attacco. Ma il potere era troppo potente ed incontrollabile quindi attraverso esperienza ed esperimenti il maestro riuscì a capire che il potere della fonte poteva essere tenuto sotto controllo dall'oro, per questo quando non usava il suo potere metteva delle monete d'oro dove un tempo c'erano i suoi occhi. Ma torniamo al presente a quando il maestro aveva appena scandagliato la mente di Tyroll.
Il maestro iniziò con una domanda << Sai che succede quando si ama troppo? >>
Tyroll non riusciva a capire ma stette al gioco. 
Cyrus continuò << Quando si ama troppo è inevitabile che quello stesso amore si trasformi, con il tempo, in odio o dolore e alla fine inizi ad avvelenare l'anima, senza possibilità di poter tornare indietro.
Un'animo buono può diventare il più temibile di tutti, ricordalo sempre >>.
<< Che vuoi dire? >> Il maestro abbozzò un sorriso << Ho visto Axl in viaggio.....uno dei suoi amici lo tradirà e gli porterà via la persona di cui si innamorerà follemente...ma non posso dirti altro .L'unica cosa che importa al momento è che la mutazione di Axl è incompleta, quelle poche gocce d'acqua non sono bastate. Dovrete andare alla fonte più vicina e lì, completare la sua trasformazione. Ormai non può più tornare indietro quindi o il processo viene completato o Axl muterà in un Insid...... >>
Prima che potesse finire la frase la testa di Cyrus si stacco di netto dal collo e cadde a terra con un tonfo sordo.
Tyroll indietreggiò spaventato, poi vide un'ombra dietro il cadavere del maestro.
Colui che aveva ucciso Cyrus si avvicinò e Tyroll non ebbe più dubbi sull'identità dell'aggressore. 
<< Il folle Oscuro! Tu sei la guardia del corpo del Re Nero, che ci fai qui? >>.
Il folle ridacchiò e a Tyroll si accapponò la pelle.
<< Il Re Nero ora è al sicuro eh eh eh eh eh eh! Io sono qui per evitare che il vecchio ti dicesse troppo eh eh eh eh eh, e stavo per arrivare pure in ritardo eheheheheheheh >>.
Il folle oltre ad essere la guardia del corpo del Re era il suo emissario di morte. Come si evince dal nome aveva l'aspetto di un giullare, di quelli che neanche nei vostri peggiori incubi avreste pensato di incontrare. Oltre al solito cappello da giullare aveva una maschera di ceramica mezza incrinata e un vestito sporco e malmesso. 
<< Ora ucciderai anche me? >> Tyroll si sforzava di vedere in quel buio.
<< Non stasera eheheheheheheh eheheheheheheh! >> Il folle rinfoderò la sua spada fece un inchino al cadavere del maestro e passando accanto a Tyroll gli diede una pacca sulla spalla poi uscì dalla tenda ridendo.
<< eheheheheheheh eheheheheheheh eheheheheheheh eheheheheheheh >>
Tyroll rimase immobile ad osservare il cadavere del povero vecchietto.
Arrivò l'alba e con essa importanti decisioni si dovettero prendere. Fu indetta una riunione e si decise di far mettere in viaggio tutti gli abitanti del villaggio per fuggire da un eventuale nuovo massacro. Tyroll decise, invece,di partire insieme ad Axl alla volta di Stonhenge e completare il suo processo di trasformazione. 
Axl non aveva chiuso granché occhio, anzi voleva provare a controllare i poteri dell'occhio che da poco aveva ricevuto. Poi entrò Tyroll << Fermati! Il tuo processo di trasformazione non è ancora completo potresti farti del male e poi......... >>
Axl ora poteva vedere, si alzò in piedi e si mise di fronte allo zio << Parla. >>
<< Quell'occhio non è legato al potere della fonte. Quello è il segno di un portatore oscuro. A quanto pare il Re nero vuole farti entrare nella sua grande famiglia e non sappiamo il perché >>
<< Cosa? Perché io? Cosa vuole da me? >> Axl sembrò spaventato. 
<< Non importa al momento. Finché il tuo cuore rimarrà puro quel potere non si attiverà mai completamente. Ora preparati abbiamo un giorno di viaggio che ci attende >>
Axl si incupì << Dove andiamo Zio? >>
<< Andremo a Stonhenge, devi completare la tua trasformazione prima di mutare in un Insiders >>.
Il ragazzo ubbidi senza fare domande, quelle se le risparmiò per ciò che sarebbe successo dopo quel viaggio.
Poi venne il momento di dire addio al villaggio e ai suoi abitanti. Axl e Tyroll partirono per primi. << È stato bello finché è durato >>. Axl diede un ultimo sguardo al villaggio in cui aveva vissuto per quattro anni circondato dall'amore del padre, dello zio e di tutta la gente del villaggio ma era tempo di dire addio << Addio, Padre! >> poi si mise lo zaino in spalla e silenziosamente partirono alla volta di Stonhenge. 
Un tempo da quella zona a Stonhenge ci si poteva mettere un massimo diciotto ore a piedi ma i tempi erano cambiati e bisognava nascondersi dagli Insiders e dalla stirpe oscura, quindi forse in un giorno sarebbero arrivati alla meta. E poi? Cosa sarebbe successo dopo? Avrebbero raggiunto la loro gente o altro? Mille domande ronzavano nella mente di Tyroll ma voleva riuscire ad essere positivo per Axl, comunque sarebbe andata sarebbero stati insieme.
Calò il buio ed arrivati nei pressi di Wedmore dovettero fermarsi ed accendere il fuoco in un luogo riparato, in modo da non essere visti. In quel periodo la gran Bretagna, come quasi tutto il globo era una distesa di rovine della vecchia civiltà ricoperta dal verde che ormai aveva inghiottito tutto. Si fermarono per la notte tra le rovine, sommerse dal verde, di una fattoria. 
Cercarono di essere più prudenti possibile, poi attorno al fuoco iniziarono ad uscire le cibarie per la cena. Mangiarono pane, salsiccie unte e formaggio fresco e quando si furono rimpizzati per bene si distesero per terra.
<< Come va quell'occhio che hai sul braccio? >> Tyroll si girò verso il nipote per fare un pò di conversazione ma Axl si era già tolto le scarpe, perché amava stare scalzo, e gia dormiva della grossa. Tyroll sorrise poi alzò gli occhi al cielo per ammirare le stelle e piano piano cadde in un sonno profondo.
Axl urlò e si agitò per tutta la notte ma a Tyroll sembrò una reazione normale visto quello che aveva appena passato il ragazzo. Si era visto uccidere il padre di fronte e un simbolo oscuro gli era stato passato dal Re nero e per non finire, se non completava il suo processo di mutazione, rischiava di trasformarsi in un Insiders. A quel punto era normale che il suo subconscio si ribellasse.
Il mattino seguente fecero colazione con una bottiglietta di latte e il pane rimasto dalla sera prima. Poi si incamminarono e il viaggio proseguì sereno, senza intoppi, e prima che la sera scendesse riuscirono a intravedere in lontananza, quello che rimaneva dei megaliti di Stonhenge.
Finalmente erano arrivati.
Si dice che ogni fonte avesse un guardiano che la proteggeva, ma quando furono li Axl e Tyroll non videro nessuno. La fonte si era formata proprio dove sorgeva il circolo di grosse pietre erette, chiamate anche megaliti; di conseguenza, solamente due pietre rimasero del sito orginario, le altre andarono perdute. La fonte era enorme più grande di quanto mai Axl aveva potuto immaginare, era grande quanto un campo di calcio. 
<< Bene, ora devi solamente... >> Tyroll non aveva finito la frase che gli arrivarono dei calzini in faccia e vide il nipote nudo tuffarsi dentro la fonte.
Tyroll prese i calzini sporchi e li lanciò verso Axl << Non c'era bisogno di fartici il bagno ma forse è meglio visto quanto puzzavano quei calzini >>.
<< Zio io non sento nessun cambiamento >> Axl nuotava tranquillo dentro la fonte quando si fermò e la sua pelle iniziò a bruciare. Sentiva la faccia, le braccia e il fondoschiena che bruciavano tremendamente. Uscì dall'acqua e cominciò a rotolarsi nudo, a terra per il dolore. Poi tutto passò e Axl si rimise in piedi e vide lo zio che lo guardava stupito. 
<< Dai un'occhiata al tuo aspetto >>. Axl non capica cosa gli era successo poi sentì una cosa che si agitava sul suo fondoschiena e appena la toccò capì << Ma ho una coda >>, poi di tutta fretta si specchiò sull'acqua. 
Il suo aspetto era cambiato, invece del ragazzino dai capelli rossi che tutti prendevano in giro ora sembrava un ragazzo-scimmia. Aveva la coda. Le braccia e la pancia erano diventate pelose e la sua faccia aveva assunto un'aspetto scimmiesco. Le sue braccia adesso erano adatte per arrampicarsi. Era diventato un ibrido, metà uomo e metà scimmia. Più uomo che scimmia.
<< Come sei carino adesso >> Suo zio rise.
<< Ma perché.....perché una scimmia? >> Axl si sedette a terra sconfortato e per di più l'occhio che aveva sul braccio non era sparito. 
Poi si sentì osservato e guardando nell'acqua vide apparire il riflesso di una bellissima ragazza dalla carnagione chiara che lo stava fissando e i loro sguardi si incontrarono, ma durò un attimo perché una freccia si conficcò vicino ad Axl.
<< Rivestiti siamo sotto attacco >> Tyroll sfoderò la sua ascia ed un'altra freccia gli sfiorò l'orecchio, facendolo sanguinare. 
<< Chi siete voi e cosa ci fate qui? >> era la voce di un ragazzo. 
Axl riuscì a localizzare il loro aggressore, era sopra un albero con un'arco tra le mani, pronto a scoccare la terza freccia. 
<< Chi sei? Perché ci attacchi? >> 
Il ragazzo scese giù dall'albero sempre con la freccia incoccata sull'arco.
<< Mi chiamo Dalion e sono il guardiano di questa fonte. Ve lo domando per l'ultima volta, voi chi siete e cosa ci fate qui? >>.
   
 
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