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Autore: Kibbutzkibi_    06/06/2016    2 recensioni
"I nemici sono sempre più numerosi e forti, i nostri schieramenti completamente distrutti, non possiamo più fidarci né di Guren, né tantomeno della famiglia Hiiragi e non sappiamo ancora come controllare il gene che ti alberga dentro. In questa situazione essere uniti è indispensabile."
Ciò che resta della Compagnia demoniaca della luna si sta dirigendo a Sanguinem con l'intento di liberare la sorella di Kimizuki, caduta vittima degli esperimenti condotti dall'Esercito demoniaco imperiale Giapponese su volontà della famiglia Hiiragi. Mikaela si aggiunge al gruppo, deciso a proteggere l'amico d'infanzia sul campo di battaglia e consapevole dell'ineluttabilità degli eventi che porteranno vampiri e umani allo scontro decisivo. La sorte dell'umanità è appesa ad un filo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti, Yūichirō Hyakuya
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Scorgo Mika in lontananza. È seduto a una decina di metri dal mare e stringe le ginocchia fra le braccia. Pare assorto nell'osservare qualcosa all'orizzonte, con il solo ausilio della luce tremolante della luna che danza graziosa sull'acqua.
Non so ancora esattamente cosa dirgli, ma so per certo che Makoto ha ragione: non abbiamo più tempo.
Cammino tagliando la spiaggia per raggiungerlo. I miei piedi affondano leggermente, lasciando piccoli solchi sulla sabbia. Qua e là scanso gli ultimi resti di abitazioni e oggetti d'ogni sorta, mezzi distrutti dalle intemperie atmosferiche e dalle efferatezze della guerra, senza perdere mai di vista la testa biondo cenere di Mika.

"Yuu, non dovresti andare a dormire?" Esordisce lui senza nemmeno voltarsi quando sono a qualche metro di distanza.
"Il mio turno parte tra un'ora, mi riposerò qui con te e poi una volta finito dormirò come si deve per il resto della notte" rispondo di rimando, avvicinandomi ancora di più: "devo parlarti Mika, non ne abbiamo avuto spesso occasione negli ultimi tempi", aggiungo.
Lui continua a rimanere girato, ma stringe ancora di più le ginocchia a sé. Penso che ora con gli abiti civili addosso gli manchi la sensazione del morbido mantello bianco che gli accarezza le spalle, avvolgendo per intero la sua figura.
"So già cosa vuoi dirmi", dice sospirando. "Se pensate che basti una porta a isolare il suono per un vampiro siete veramente illusi."
Fortunatamente non pare eccessivamente contrariato o offeso mentre pronuncia queste parole.
"Bene allora, vorrà dire che risparmierò fiato. Che ne pensi?"
Sono esattamente alle sue spalle ora e mi accovaccio a terra a mia volta, in equilibrio sulle piante dei piedi, guardando dritto davanti a me. Riesco a sentire il profumo dei suoi capelli anche a diversi centimetri di distanza.
"Penso che non abbiano ragioni per non fidarsi di me: ho giurato di prestare loro il mio aiuto sul campo e manterrò la parola data. Li considero miei alleati e li proteggerò in caso di bisogno." Spiega pazientemente, cercando di trasmettermi il suo punto di vista. "Ma questo non cambia il fatto che non li considererò mai parte della mia famiglia. Io ho te. Tu sei l'unica cosa che mi resta. Tu sei l'unica famiglia che voglio avere" ribadisce cocciuto, alzando leggermente il tono della voce.
Cingo le braccia attorno al suo corpo, stringendolo a me e affondando il viso sulla curva della sua spalla sinistra. Mika sobbalza impercettibilmente, ma non tenta di divincolarsi.
Credo che questo lato leggermente infantile del suo carattere si sia ormai cristallizzato del tutto con la trasformazione.
"Mika Mika Mika, sei incorreggibile. Perché non riesco a farti cambiare idea?" Il tono di rimprovero suona fiacco alle mie stesse orecchie. "Una volta non ti saresti mai chiuso a riccio in questo modo. Lo hai verificato tu stesso: sono brave persone. Vogliono solo diventare tuoi amici..."
Vengo interrotto immediatamente: "una volta ero umano ed ero pure un moccioso ingenuo. Ora le cose sono diverse." Sento la sua schiena irrigidirsi, lo stringo più forte di rimando.
"Sei sempre tu, so che sei convinto di essere diventato un mostro, ma ti stai sbagliando. Abbiamo assistito tutti all'ultima battaglia: la linea tra bene e male è sempre più indefinita. Ogni schieramento ha le proprie ragioni per combattere l'altro, più o meno nobili. Ogni fazione è pronta a usare mezzi estremi pur di ottenere potere e ciò che resta dell'umanità ne dovrà pagare il prezzo."
Spero che questo discorso sensato possa farlo ragionare.
"Io voglio solo sapere le persone che più amo al mondo in salvo. Voglio proteggere te, Shinoa e gli altri. Voglio riportare indietro la sorella di Kimizuki. Voglio salvare Guren: so per certo che non ha agito di propria iniziativa." Concludo.
Con l’indice Mika è intento a disegnare cerchi sulla sabbia umida. Di colpo appare ai miei occhi estremamente fragile.
"Vedi Yuu chan, in realtà penso che a questo punto tu non abbia bisogno di me tanto quanto io ne ho di te. In questi anni tu sei andato avanti e hai stretto nuovi legami. Io mi sento svuotato, so di essere cambiato e diventato eccessivamente morboso. Tutto quello che volevo, tutto ciò che mi spingeva a continuare era il pensiero di saperti vivo, all'esterno. Di poter fuggire con te un giorno. Io e te da soli. Rivederti mi ha sconvolto molto più di quanto potessi immaginare, ma ora mi trovo a dover condividerti con altri umani" la sua voce ha un tremito.
"Mika, stringere nuovi legami non cambia quello che sento per te. Sei il mio punto di partenza. Tu mi hai salvato. Mi hai insegnato per la prima volta cosa significhi essere amato. Ho immensamente bisogno di te. Non è forse questo il motivo per cui ti ho chiesto di sopravvivere ad ogni costo?"
Sorrido scivolando al suo fianco e cerco di incrociare i suoi occhi, ma sono inaspettatamente lucidi. Le labbra contratte in una smorfia sofferente.
"Non riesco a resistere, Yuu" reprime un singhiozzo a stento, una lacrima riga la guancia sinistra.
Il suo tono mi allarma improvvisamente: "Hai sete? Non bevi da ieri sera in effetti."
Gli prendo il viso tra le mani, costringendolo a guardarmi.
"Yuu chan, non posso pensare di doverlo fare ogni volta. Non si tratta di una trasfusione o due. Prima o poi attaccherò altri esseri umani: non riesco a controllarmi" le lacrime ora scendono più copiose.
Conduco lentamente il suo viso al mio collo scoperto, lui si divincola, ma le mie braccia sono delicate e ferme al contempo.
"Finché ne avrò la possibilità mi prenderò cura io di te: non devi attaccare altre persone. Non reprimere nemmeno i tuoi istinti. Sono io a desiderarlo Mika."

Ora sta tremando, so che i suoi occhi si stanno riducendo a piccole fessure deliranti. Gli passo le dita fra i capelli morbidi e arruffati, cullandolo.
Inizialmente sento solo un paio di aghi all'altezza del collo che sfregano contro la mia pelle, irritandola. Poi l'ormai familiare sensazione dolce-amara sopraggiunge e sono colto da uno spasmo improvviso: ogni volta che riapre la ferita è sempre più intenso. Mika mi stringe più forte e passa successivamente la lingua sui fori, cercando di attenuare il dolore. I suoi gemiti vicino all'orecchio mi provocano una strana sensazione allo stomaco. Sento caldo. Il mio cuore non accenna a darmi tregua ed è una fortuna perché altrimenti sverrei.
Rimaniamo così, stretti nel buio, per un tempo che non riesco a determinare, ma si stacca prima di quanto pensassi, con mio disappunto.
I suoi occhi sono nuovamente dilatati, il respiro è tornato normale e ha smesso di piangere. Un rivolo di sangue gli cola dal bordo delle labbra ed io mi affretto ad asciugarlo con il dito.
Ci guardiamo fissi per qualche istante. Mentre ripenso ai suoi occhi color blu intenso che probabilmente non rivedrò mai più, vengo assalito da un’ondata di consapevolezza mai provata prima che mi raggela.
Prima che io possa impedirlo, qualcosa dentro di me si muove.
Mi sporgo verso il suo viso e appoggio le labbra sulle sue. 
 
Nota dell'autrice: Saluti a tutti! ^.^ Vi presento un nuovo capitolo della raccolta. Come avrete potuto notare è totalmente incentrato sul dialogo che intercorre fra i due protagonisti principali del manga: Mikaela e Yuichiro Hyakuya. Sono talmente bellini che a parer mio è quasi impossibile non essere conquistati dal loro 'bromance' morboso.  
Ho corretto il dialogo una decina di volte prima di decidermi a pubblicarlo, nell'intento di renderlo il più drammatico possibile, quindi fatemi sapere se gli sforzi hanno dato i loro frutti. 
Grazie per la lettura e al prossimo capitolo~
Bye† 
   
 
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