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Autore: Strega_Mogana    15/04/2009    6 recensioni
Ecco qua, anch'io alla fine non ho resistito ed ecco la mia Big Damn Table é mia, non sono iscritta a nessuna community, é solo un esperimento. Una sfida in più alla mia fantasia.
Ovviamente tutto rigorosamente sulla coppia Severus / Hermione!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Big Damn Table
# 033 Troppo


Il professore osservò divertito la scena.
Hermione Jane Granger si era presentata nella sua stanza come un Pixie impazzito; rossa in volto e con il fiato corto.
Senza dare spiegazioni e senza scusarsi per l’ora tarda, che l’aveva costretto a lasciare a metà un delizioso libro che aveva preso in prestito dalla Sezione Proibita, aveva iniziato ad urlare frasi che per lui non avevano un senso logico.
Rendendosi conto che la questione non si sarebbe risolta tanto in fretta si era seduto sulla sedia dello scrittoio. Aveva incrociato le braccia al petto e aveva iniziato ad osservarla mentre camminava nervosamente su e giù per la sua stanza gesticolando e biasciando stralci di frasi sullo studio e sul poco tempo che aveva a disposizione.
- Non ci riesco! – urlò inviperita i capelli deliziosamente in disordine – Io studio ogni minuto libero, dormo poco la notte, poi ricomincio a studiare e quando smetto riprendo tutto da capo perché ho paura di aver dimenticato qualcosa. Ci sono gli incantesimi, le pozioni, le erbe e i calcoli da fare e non riesco più a tenere il ritmo. Senza contare tutti gli altri pensieri che mi passano per la testa. Non sopporto più Ron e Harry. Inizio ad odiare anche la Sala Comune. Tutto quel rosso ed oro mi fanno venire mal di testa. Quale mente bacata può scegliere come colori della propria Casa il rosso e l’oro? Siamo solo a Novembre io… - si voltò a guardarlo e si bloccò di scatto come se si fosse resa conto troppo tardi del luogo dove si trovava – non posso farcela fino a Giugno. – finì improvvisamente triste.
Severus sorrise o fece quello che più si avvicinava ad un sorriso e si alzò dalla sedia.
Hemione indietreggiò di un passo come se fosse spaventata da quella inaspettata reazione.
Lui non ci badò valutando quel gesto innocente come la conseguenza dell’imbarazzo che stava provando al momento e si avvicinò.
- Non dovrei essere qui…- mormorò forse più a se stessa che all’altro osservandosi attorno come se cercasse una via di fuga– sei un mio professore io…
- Sono un tuo amico. – la corresse – E sei qui perché non sapevi con chi sfogarti.
La strega sospirò passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
- Sono un disastro.
Severus ebbe, per qualche istante, la sensazione che non si riferisse allo studio.
- Stai solo studiando troppo, Hermione. – cercò di calmarla posando le mani sulle sue spalle, era sempre stupito di vedere come il suo corpo sembrasse così piccolo paragonato a lui, a volte aveva il terrore di romperla – Devi solo gestire meglio il tempo che hai a disposizione.
Hermione lo fissava, la luce del fuoco si rifletteva sulle iridi nocciola.
La strega abbassò improvvisamente gli occhi, le gote leggermente arrossate.
Non capì se per l’imbarazzo dovuto alla sfuriata o per il calore proveniente dal camino.
- Tu… - iniziò esitante fissando il tappeto blu che copriva parte del pavimento – come hai fatto?
- Ho suddiviso le ore di lavoro e le materie. Ho dato la precedenza a quelle dov’ero più preparato così mi portavano via meno tempo e poi mi sono concentrato su quelle in cui avevo più difficoltà.
Hermione sorrise e alzò lo sguardo.
- C’erano materie in cui avevi difficoltà?
Il mago si avvicinò al suo orecchio come se stesse per confidarle un segreto di vitale importanza.
- Ho sempre trovato Trasfigurazione noiosa. Ma non dirlo alla McGranitt.
La ragazza sgranò gli occhi stupita poi scoppiò a ridere; il suono della risata riempì la stanza.
Severus la fissava, le mani sempre ferme sulle sue spalle, il cuore che, inspiegabilmente, batteva più forte nel petto.
Una ciocca ribelle le scivolò dalla coda approssimativa che aveva fatto e le sfiorò le labbra dischiuse.
Avrebbe voluto sistemargliela dietro l’orecchio ma decise di non fare nulla, rimanendo solo a guardarla.
La strega si asciugò gli occhi dove alcune lacrime avevano iniziato a fare capolino.
- Scusami se sono piombata qui. – gli disse più serena – Non volevo disturbarti.
- Se dirai a qualcuno che ti ho fatto ridere dovrò ucciderti e farlo passare per un incidente. – rispose Severus facendo scivolare le mani dalle sue spalle – Ora torna in camera, dormi e non pensare allo studio per qualche ora. Svagati, passa un pomeriggio con i tuoi amici ma non studiare.
La ragazza annuì avvicinandosi alla porta.
- Grazie, Severus.
- Va via Granger.
Hermione tornò a sorridere e uscì dalla stanza.
Severus Piton riprese in mano il suo libro e si guardò attorno, gli sembrava che la stanza fosse più luminosa.



E come sempre vi invito qui: www.ellyson.forumcommunity.net.
Possiamo parlare di tutto, un'oasi felice dove rilassarsi!
   
 
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