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Autore: Sly_monica    16/04/2009    2 recensioni
Si tratta di una Draco/Hermione abbastanza lieve.
Tre anni fa Draco ha tradito la causa è per vivere è stato costretto a fuggire, Hermione è con lui per proteggerlo.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Desclamer: I personaggi di Harry Potter, Hermione Granger e Draco Malfoy sono di invenzione di J.K.Roowling, gli altri sono misera farina del mio sacco. Questa storia NON è assolutamente scritta a scopo di lucro. Parte dal sesto libro della saga di Harry Potter, cambiando poi il corso degli eventi.

È una Draco/Hermione anche se più che altro accennata, durerà tre capitoli (già scritti, quindi solo da pubblicare).

L’isola su cui è ambientata esiste realmente nel Golfo della California (Messico)

 

Al fondo ho messo le risposte alle recensioni delle mie shot approfittandone un po’...

 

CAPITOLO 1

 

31 maggio ****; Messico, Angel de la Guarda (Isola)

 

La ragazza camminava lentamente sulla strada polverosa, il sacchetto stretto nella mano destra emanava un dolce profumo.

I pantaloni larghi, legati in vita da una spessa cintura, e lunghi fino ai piedi, nascondevano delle infradito sbiadite e consumate, mentre la canottiera dal taglio maschile, ma attillata, metteva in mostra l’abbronzatura ormai permanente. I capelli lunghissimi erano raccolti in un’acconciatura tipica del luogo e nascosti da un particolare copricapo cucito a mano. Per finire aveva degli occhiali a goccia dalle lenti verdi, come ciò che nascondevano, che riparavano gli occhi dal sole forte anche di prima mattina.

Avvicinandosi al negozio, sentì le solite voci e sorrise prima di entrare in quella fresca penombra.

 

-Ma possibile che siate sempre qui a cazzeggiare anche di mattina?-

Esclamò mentre scostava la tenda posta invece della porta per far entrare quel poco di venticello mattutino.

Tre ragazzi messicani stravaccati sulle basse poltrone messe a semicerchio della zona d’attesa la guardarono col sorriso negli occhi, mentre l’unico straniero come lei le dava le spalle.

-Vedi di trattare bene dei possibili clienti!- a rispondere era stato il ragazzo più lontano dall’entrata, era alto, carnagione scura e lineamenti marcati e occhi piccoli e scuri. Aveva parlato con tono ironico e la guardava con aria canzonatoria.

-Sono due anni che venite qui tutti i giorni e l’unico che si sia mai fatto un tatuaggio è Féli!-

Sentendosi chiamato in causa, il più piccolo dei tre la guardò con i suoi enormi occhi dolci, sembrava un cucciolo e faceva tenerezza ed era proprio per colpa di quegli occhioni se ora tutti i giorni si ritrovava quei tre scansafatiche tra i piedi.

-A dire la verità..- eccolo il terzo perdigiorno, il più mascalzone che, per paradosso, chiamavano Bene (abbreviativo di Benedict) –stavo giusto chiedendo a Chris se ti eri decisa a lasciarlo e stare con me, visto che non ti avevamo trovata qui sta mattina…-

-In realtà speravo di evitare la razione di stronzate mattutine!- quella ragazza aveva sempre la risposta pronta, ma quel giorno il suo tono era stanco. Bene la buttò sullo scherzoso seguendo il solito copione.

-Oh Jenny, luce della mia vita, lo so che in realtà sono parole d’amore le tue!-

La ragazza fece una smorfia divertita finché il ragazzo dietro al bancone non si decise a dire la sua.

-Aqui – e il primo che aveva parlato si girò verso di lui, che ancora dava le spalle a tutti – tu non dovresti essere a recuperare qualcuno?-

I tre ragazzi si guardarono a vicenda sgranando gli occhi.

-Cazzo, oggi è sabato…-

Jenny alzò gli occhi al cielo –Oh andiamo Aqui, come fai a dimenticartelo ogni volta? Hai da fare solo in questo giorno della settimana!-

-Io mi chiedo piuttosto- aggiunse Benedict con la sua solita faccia supponente –come si possa essere così stupidi da venire qua in vacanza di questo periodo, vogliono per caso provare l’ebbrezza di morire per l’arsura??-

-Dai Bene, magari non lo sapevano che qua faceva così caldo…- Féli con la sua solita dolcezza cercava di rabbonire gli animi… ma non sempre funzionava.

-Tzè, europei!-

Appunto.

-Vabbè ragazzi io vado, altrimenti mi licenziano.-

-Ti accompagno, magari Marcelo ha bisogno di una mano-

-Oh Bene, non ti credevo così carino da aiutare un povero vecchio pescatore-

-Taci donna- e Jenny lo incenerì con lo sguardo – quel povero vecchietto come lo chiami tu, ha una barca che vale un bel po’ di pesos e sono sicuro che se riesco ad entrare nelle sue grazie, la lascerà a me!-

-El prostituto de Angel- lo prese in giro Aquiles –ok, ma datti una mossa o arriviamo che i turisti sono già stecchiti-

Féli guardò i suoi compagni ridere e scrollando la testa disse –Vado anche io…-

Jenny si girò verso di lui e il sorriso le sorse spontaneo –Stai dando una mano a tua sorella all’alimentari?-

E annuendo con la testa Féli si meritò un bacio sulla guancia.

Mentre Aquiles si trascinava dietro Bene, per non tardare ulteriormente, quello ancora urlava –Jenita tesoro, perché a me niente bacio??-

 

Il negozio libero dai soliti avventori (che portavano solo disordine!) tornò silenzioso, ma nell’aria si poteva cogliere una certa tensione. Jennifer fissò le spalle del ragazzo castano che lavorava con lei in quel piccolo esercizio, che tirava avanti grazie ai soldi dei giovani turisti che volevano imprimere indelebilmente sulla loro pelle il ricordo di una vacanza unica.

Non si era ancora girato a guardarla.

Cercò di fare finta di niente e si mise a trafficare con la macchina del caffè che tenevano su un mobiletto adibito ad altare della grande dea Caffeina.

-Sei stata mattutina oggi, non ti ho sentita alzarti.-

Non era una domanda. I muscoli di Jenny si irrigidirono mentre era lei ora a dargli le spalle.

-Sì, mi sono svegliata per il caldo e non sono più riuscita a riaddormentarmi…- Lo sentì avvicinarsi e per evitare la discussione, che sarebbe sicuramente sfociata in qualcosa di più grosso, si girò col sorriso sulle labbra, piazzandogli sotto il naso un croissant –Al cioccolato, era l’ultimo-

Lui strinse gli occhi come a farle capire che non se la sarebbe cavata con così poco

-Oh beh, se non lo vuoi…- Jenny fece per dare un morso alla brioche, ma Christopher le afferrò il polso tirandosela vicina e senza darle tempo di reagire, si scagliò sulla sua bocca, baciandola con forza e stringendola ancora più a sé con la mano libera.

Stava quasi per cedere e stringergli le braccia ormai libere al collo, buttandosi su di lui, in lui, cercando di dimenticare. Ma non quel giorno.

Poggiò le mani sulle spalle del ragazzo spingendolo via con forza.

Non lo guardava negli occhi, quegli occhi di un colore non suo, un colore che non credeva le sarebbe mancato.

Sapeva di farlo soffrire, di farlo sentire in colpa per decisioni non sue, ma aveva bisogno di stare sola… come ogni 31 maggio.

Con le lacrime sulle guance si allontanò di un passo mormorando un -Mi dispiace, scusa…- e scappò su per la scaletta a chiocciola che stava in un angolo della stanza.

Lui la guardò sparire con un stretta allo stomaco che non aveva nulla a che fare con la colazione mancata, strinse le palpebre lasciandosi sfuggire un’imprecazione dalle labbra serrate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                        31 maggio ****

Cara Hermione,

sono 3 anni ormai che non ti vedo e questa è la seconda lettera che ti scrivo. So già che non la leggerai, semplicemente perché non te la spedirò, non saprei dove spedirla per farla arrivare a te

Se tu avessi ricevuto la mia scorsa lettera, sapresti quanto ero arrabbiato.

Non capivo e non accettavo.

Ora vorrei che tu sapessi che non è più così.

Io… ho riflettuto a lungo e credo di essere arrivato a comprendere i motivi della tua decisione.

Tu sei sempre stata un passo avanti a noi, ogni tua mossa è sempre stata frutto di profondi ragionamenti e sono sicuro che anche questa volta è stato così. So che hai ritenuto che qui non ci fosse bisogno di te per allontanarti così tanto e così è stato. Non sono stato solo, sono stato protetto e ho vinto, anche senza di te, ma… nonostante sappia che ci sono validi motivi se non sei ancora tornata, non posso fare a meno di soffrirne.

La vittoria su Voldemort dopo un’intera vita passata a combatterlo, non è stata completa senza vedere il tuo splendido sorriso. E non poterti avere qui accanto, come è stato per anni, mi fa sentire un senso di vuoto che non mi abbandona mai.

Non ho combattuto per una vendetta personale, ma per tutto il mondo magico, per liberarlo dall’oppressione di quella folle guerra per il sangue, ma che senso ha avuto se tu ancora ti devi nascondere??

Vorrei poterti dire che se solo tornassi, saremmo in grado di proteggervi, ma non è così e tu devi saperlo, normale, tu hai sempre saputo tutto, e quindi saprai che pur avendo sconfitto Lord Voldemort, il lavoro da fare è ancora tanto, troppo…

La cosa che mi fa più male è saperti sola, ma so che te la saprai cavare.

 

Spero che ovunque tu sia riesca a sentire questo mio pensiero e capisca quanto bene ancora ti voglio.

Farò il possibile per far sì che tu possa tornare presto da noi..

 

Con amore,

         Harry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risposte alle Recensioni delle shot che ho scritto, perché siete state molto gentili a lasciarle, nella speranza che passiate di qua e le vediate.

 

Salvato dal nemico:

TINAX86 grazie! Agghiacciante è una descrizione che mi è piaciuta un sacco! Sì, ho voluto essere il più realista possibile, in fondo è una storia ambientata in guerra “o io o te”...

 

Alaide Ormai sono convinta che capisca più tu le mie fanfiction che io che le scrivo! Sono contenta ti sia piaciuta così tanto! Per il finale, ci hai abbastanza preso, nel senso, era impossibile un avvicinamento [esatto!] e il fatto di Draco/angelo, l’ho visto proprio così, angelo portatore di morte, e forse è vero che le ha fatto un favore, per quanto riguarda il marchio... mettiamola così: non poteva fare altro che ciò che ha fatto, o lui o loro, ma ha voluto evitare lo sfregio, è stato quasi un ringraziamento per ciò che avevano fatto per lui. Ancora grazie per la magnifica recensione, mi crogiolo sempre nella bambagia quando le leggo!! Baci

 

Selphyn: Waa, grazie grazie!! Sono arrossita! “Draco tormentato e malvagio” sì sì sì!

 

Piove:

Selphyn: Sono felice che ti abbia trasmesso delle emozioni, per me questa storia in particolare (anche se ripeto, totalmente inventata, se non il fatto a cui è dedicata) è molto importante.

 

  
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