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Autore: Ray TD    22/06/2016    4 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Soul…”
“Che c’è, piccola?”
“Ecco…”
[...]
“…sono incinta.”

Soul/Maka. Questa fic avrà la seguente struttura: Un prologo, 3 capitoli slegati l'uno dall'altro che formano 3 alternative con uno stile differente tra di loro e un capitolo finale che contiene gli "afterstory" delle alternative.
Potrebbe contenere accenni a tematiche delicate nel secondo capitolo.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Soul era tranquillo. Sdraiato sul divano, come se nulla potesse turbare la sua tranquillità, stava pensando a quel traumatico mese dove sia lui che Maka erano sconvolti dalla perdita del loro futuro primogenito. Lei era riuscita ad essere sempre meno triste anche grazie all’albino che la consolava e la faceva sentire al sicuro e anche grazie a Spirit che dava una mano alla bionda a superare lo shock. Ma la giovane falce non riuscì a superare il turbamento come la sua ragazza:
Soul, nonostante fossero passate due settimane, era ancora angosciato dalla vicenda e non riusciva a superarla. Una notte Maka lo sentiva che si lamentava e che soffriva nel sonno. Lei, assieme al suo futuro cognato Wes, si prodigò per far superare il trauma al suo fidanzato. Alla fine, con tanta fatica, ci riuscì e decise pure di riprovare ad avere un figlio.
Mentre era immerso in questo treno di pensieri, sentì il suo nome venir gridato dalla camera di Maka. In tre secondi netti, si trovò di fronte alla porta della camera della sua ragazza che spalancò con un calcio. Nella stanza si palesò la seguente situazione: La bionda meister in piedi al centro della stanza con un sorriso sulle labbra.
“Soul, ho una notizia da darti.”
“Maka, mi hai fatto perdere almeno 5 anni di vita per dirmi una notizia?” disse l’albino ansimando.
“Si, è importante.”
“Ma cavolo, io pensavo ti fosse successo qualcosa di grave!”
“Mi vuoi ascoltare o no?”
“Va bene, dammi questa notizia.”
Maka prese un attimo di respiro e poi disse:
“Soul…sono di nuovo incinta!”
L’albino non disse una parola, ma si fiondò sulla sua meister dagli occhi di smeraldo e la abbracciò. Dopo essersi staccato la posò sul suo letto.
“Soul, non possiamo farlo. Ti ho appena detto che aspetto un bambino!”
“Non intendo quello!” rispose prontamente l’albino.
Quest’ultimo poi si fiondò fuori dalla camera di Maka e prese uno specchio. Dopo averlo appannato con il fiato, ci scrisse su: “42-42-564” e, dopo pochi secondi, comparve la figura del Sommo Shinigami.
“Ciao Soul! Come va?”
“Sommo Shinigami, io e la mia meister Maka Albarn chiediamo un anno sabbatico.”
“Come mai?” chiese curioso il Sommo Shinigami.
“Lei è incinta e non voglio che accada l’incidente di un mese fa” rispose Soul.
“D’accordo, Soul. Per un anno siete dispensati dal frequentare le lezioni e dall’effettuare missioni. Ci vediamo!” per poi chiudere il collegamento.
“Come dispensati dal frequentare le lezioni?” si lamentò Maka.
“Forse non hai capito: Tu non ti muoverai da questa casa fino a quando non nascerà il bambino.”
“Ma…ma…”
Soul la zittì con un bacio e la meister non proferì altra parola.
“Mi occuperò io di tutte le faccende, va bene?” chiese l’albino.
La bionda meister annuì e sorrise. Poi pensò:
“Si, sono proprio fortunata ad avere un fidanzato così.”
 
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Soul stava seduto sul divano a rimuginare. Erano passati sette anni dalla morte di Maka e ancora non era riuscito a superarla. Conviveva con Blair per dare a Damon una figura materna in casa durante la sua crescita. La gatta, però, non era fidanzata o sposata con l’albino e chiedeva sempre al bambino di chiamarla “Zia Blair”.
In questi sette anni il bambino era cresciuto sano e saggio come sua madre. Somigliava molto a Soul nell’aspetto, ma aveva il carattere di sua madre e non era albino come il padre. Come i suoi genitori, pure Damon frequentava la Shibusen e come partner aveva il figlio di Black*Star e Tsubaki.
Ad un certo punto, mentre la falce della morte era ancora assorto nei suoi pensieri, la porta di casa sua si aprì. Soul alzò subito la testa dallo spavento per poi trovare alla porta suo figlio e Blair.
“Ciao Damon!” disse l’albino alzandosi per abbracciare il suo figlioletto.
“Soul, vado a fare la spesa” disse la gatta.
“Ok, Blair. Ricordati di prendere il latte.”
Blair uscì di casa e il giovane padre si sedette di nuovo sul divano.
“Papà?” chiese Damon.
“Che c’è, Damon?”
“Blair è mia mamma?”
L’albino ridette per poi rispondere tranquillamente:
“Ma no. Blair non è tua mamma, è semplicemente una mia amica che ha deciso di aiutarmi ad allevarti.”
“Allora chi è mia mamma?”
Lo sguardo della giovane falce della morte si fece buio. Fece cenno al bambino di sedersi accanto a lui mentre tirò fuori un grosso volume.
“Che cos’è, papà?”
“Questo, Damon, è l’album che contiene le foto mie e di tua mamma. Lei era la mia meister. Lei mi ha reso una falce della morte. Lei mi ha fatto scoprire un sentimento che non avevo mai provato prima: L'amore incondizionato verso una persona.” Soul disse questo mentre sfogliava l’album che conteneva le foto: In queste Maka era sempre sorridente. Poi l’albino, con la voce che tremava, riprese:
“Lei è stata l’unica persona che abbia mai amato. Lei mi è sempre stata accanto. Lei ricambiò i miei sentimenti rendendomi l’uomo più felice della terra. Lei mi rese ancor più felice quando mi disse di essere incinta di te. Lei ha dato la sua vita pur di rendermi felice. Lei, c-con le sue ultime forze, d-disse di amarmi…” L’albino a questo punto stava piangendo, macchiando con le sue lacrime l’album fotografico.
“Lei era tutto per me e il destino ha deciso di portarmela via. Lei mi ha dato il regalo migliore che potesse mai darmi: Un figlio come te.” Il giovane ragazzo chiuse l’album: Era evidente che non riusciva più a resistere ai ricordi che lo assalivano e che lo ferivano come coltelli roventi nel cuore.
“Tu sei saggio e intelligente come lei. Sei un meister proprio come lei. Il tuo nome l’ha scelto lei come sua ultima volontà e, per rispettare la sua memoria, io…” Soul cercava di parlare, tra un singhiozzo e l’altro, per poi concludere:
“Ti ho dato il suo cognome, Damon.” L’albino disse questo poco prima di scoppiare in una crisi di pianto.
Damon abbracciò suo padre e disse: “Non piangere, papà. A scuola ci hanno detto che le anime non muoiono e restano sulla Terra fino a quando c’è qualcosa che le lega. Magari mamma è qui con noi adesso.”
Soul, inspiegabilmente, si sentì meno triste alle parole del figliolo e, sorridendo, lo abbracciò.
“Ti voglio bene, Damon. E te ne vorrò sempre.”
Né Soul né Damon potevano vedere quello che si era unito al loro abbraccio: Una ragazza giovane dall’aspetto pallido ed etereo e dai capelli legati in due codine che li accarezzava con un sorriso sulle sue labbra.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Soul sorrideva. La sua vita era fantastica in quel momento: Aveva una ragazza che presto avrebbe sposato, un figlio di sette anni che cresceva sano e intelligente e un posto fisso come insegnante alla Shibusen. Dopo la nascita del figlio, lui e Maka decisero di fare qualche altra missione per poi ritirarsi e fare la carriera di insegnanti. La bionda meister divenne insegnante di letteratura ed era un’insegnante abbastanza apprezzata data la sua bontà d’animo e la sua comprensione.
L’albino era noto per la sua bontà d’animo, la sua comprensione e il fatto che, se qualcuno si distraeva, si trovava una matita conficcata nel banco dietro al suo a un centimetro di distanza dal suo volto con attaccato il biglietto:
“Prova di nuovo a parlare…poi tu e il professor Sid avrete qualcosa in comune” e subito l’alunno distratto si ricomponeva. Con una minaccia del genere, pure l’alunno più pigro dell’intera scuola sarebbe divenuto un degno discepolo di Ox Ford...meno la pelata, ovviamente.
Si diceva sempre che la sua vita non potesse migliorare.
Immerso com’era nel suo treno di pensieri, non notò Maka che si avvicinava cautamente a lui senza farsi notare. Questa, con una risatina sotto i baffi, prese una tromba da stadio e la suonò vicino all’orecchio del suo partner.
“Ma sei scema? Mi hai quasi assordato!” disse quest’ultimo risentito.
“Ti ho chiamato tre volte, dovevi andare a prendere Nakata a scuola!”
“Ah, giusto…Ci vado subito.”
“Lascia stare, ormai ci hanno già pensato Kid e Liz. Tanto dovevano ritirare anche il loro figlio.”
La porta bussò, rivelando un ragazzino dall’aspetto simile a Soul ma con gli occhi e i tratti lineari che ricordavano molto Maka.
“Ciao mamma! Ciao papà!”
“Ciao Nakata!” disse l’albino con un sorriso andando ad abbracciare suo figlio.
“Com’è andata oggi a scuola?” chiese la bionda meister.
“Il professor Sid ci ha fatto fare pratica con il nostro partner! Io, Bonnie e Winchester siamo riusciti a battere Nova e Momoko” rispose Nakata.
“Beh, Kid ne sarà felice di sapere questo!” disse Maka.
“E Black*Star un po’ meno…” disse Soul ridacchiando.
Improvvisamente il telefono squillò. L’albino alzò la cornetta.
“Casa Evans-Albarn, chi parla?”
Chi parla è l’uomo che trascenderà gli dei! Hahahahaha!” rispose una voce dall’altro capo della linea.
“Parli del diavolo…” commentò silenziosamente la giovane falce per poi riprendere:
“Come stai, Black*Star?”
“Benissimo, Soul! Ho appena scoperto che Tsubaki è incinta di altri due gemelli! E saranno dei maschi come il sottoscritto!”
“Ah, che bella notizia!”
“Senti, c’è pure Tsubaki che vuole parlare. Te la passo…Tsubaki! Ecco il telefono!” disse il ragazzo dalla testa blu dall’altro capo.
Dopo qualche attimo di silenzio, una voce più delicata rispose.
“Ciao, Soul! Come va?”
“Tutto ok. Sei di nuovo incinta?” rispose l’albino.
“Si. Black*Star ci teneva tanto ad essere di nuovo padre.”
La bionda meister prese poi la cornetta dalle mani di Soul.
“Ciao Tsubaki, sono Maka! Avete già deciso i nomi?”
“Si! Dato che sono entrambi maschi, abbiamo deciso di chiamare Masamune il primo e Masaru il secondo. Li abbiamo scelti insieme come per i primi due figli.”
“Già…mi ricordo benissimo. Ah, senti...” e poi sussurrò qualcosa di impercettibile all’albino, per poi riattaccare.
“Che vi siete detti?” chiese quest’ultimo.
“Soul…forse è meglio che ti siedi.”
“So sopportare una notizia quando la sento.”
Maka fece spallucce e poi disse queste parole:
“Sarai padre per la seconda volta.”
Soul era preparato a tutto. Tranne che a questo. E infatti collassò come una pera cotta sul pavimento, senza però svenire.
“Ti senti bene?”
“È solo l’emozione.”
Si era sbagliato: La sua vita poteva decisamente migliorare.

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Salve!
Questo era l'ultimo capitolo della fic! E magari ci esce pure un leggero spin-off.
Come al solito, ecco il classico FAQ anticipato. Ma stavolta lo farò su tutti gli after story perché è giusto così.
Ecco le domande (Siate liberi di farmene altre a cui non ho risposto nelle recensioni):
1) Maka non aveva partorito senza problemi?
Nope, quella era l'ultima delle alternative. Questo è il primo degli after story.
2) Non avevamo visto Soul evitare di piangere appunto per non turbare Maka?
Si. Evita di piangere di fronte a Maka. Lui però ne ha sofferto parecchio di questo e quindi è naturale che pianga.
3) Come mai Maka gridava per chiamare Soul?
Gridava dalla sorpresa e dalla gioia, ovviamente.
4) Perché Soul non la vuole far uscire di casa? Capisco le missioni, ma segregarla in casa?
Può accadere di tutto nel mondo esterno. Soul lo sa bene e quindi decide di prendere una precauzione.
5) Perché si prendono una pausa per un anno?
Nove mesi per partorire e il resto dell'anno per stare con il figlio.
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1) Maka non era di nuovo incinta?
No, quello era il primo after story. Questo è il secondo.
2) Soul non riesce a superare la morte dopo sette anni?
Lui ha perso la sua anima gemella. Ha perso parte della sua anima quando è morta Maka e per lui vederla morire di fronte ai suoi occhi è stata un'esperienza straziante.
3) Soul che si mette a piangere? Non sarebbe contrario alla sua natura "Cool"?
Beh, ha dovuto ricordare un evento tragico del passato. Pure Soul non resisterebbe.
4) Damon? Come mai questa scelta per il nome del bambino?
Oh, qui vi volevo. Damon l'ho scelto per un motivo ben preciso. Nell'after story viene specificato che il cognome del bambino non è "Evans" ma "Albarn" come sua mamma. Quindi il nome completo è "Damon Albarn" che è anche il nome dello storico frontman dei Blur e dei Gorillaz.
5) Maka è viva?
No, lei vive come anima. Sta accanto al suo amato per guardare il suo operato e anche perché sente la sua mancanza.
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1) Soul insegna alla Shibusen?
Si, pure lui insegna alla Shibusen. Insegna musica. Scelta ovvia? Si, ma calzante. Insomma...uno come Soul che cazzo può insegnare? Economia domestica?
2) Kid e Liz sono una coppia?
Si. Li ho sempre visti come una coppia e quindi, beh, ho voluto farli stare insieme.
3) Bonnie, Winchester, Nova, Momoko, Masamune e Masaru? Che nomi sono?
Questa è una domanda a cui darò risposta con piacere dato che mi sono scervellato per un bel pò:
Bonnie deriva dalla storica fuorilegge Bonnie Elizabeth Parker, nota per essere la compagna di crimini di Clyde Chestnut Barrow.
Winchester non deriva dal commissario ciccione de I Simpson, ma da una marca di armi. Ho scoperto, facendo una ricerca su Liz, che il suo cognome deriva dalla marca di mitra "Thompson" nota in America come "Tommy Gun" e quindi mi son detto: "Quale nome di armi può stare bene ad un ragazzo?" e, con una ricerca veloce, ho trovato un fucile a pompa marca Winchester.
Nova è un nome che ho scelto per questo motivo: "Black*Star" riconduce, oltre ad uno degli ultimi pezzi di David Bowie, alla nana nera, la forma finale di una stella (Emblematico visto che il protagonista dai capelli azzurri è l'ultimo membro del clan).
Quindi, dato che White*Star era il nome del padre, ho pensato di dare al figlio di Black*Star e Tsubaki il nome "Nova" che è una contrazione del suo nome esteso: "Supernova". Perché contrarre un nome così? Perché Nova è un nome già più credibile.
Momoko è un nome giapponese che deriva da due kanji: "Momo", che è il nome giapponese della pesca, e "Ko" che vuol dire "figlio". Un fatto curioso: Alla figlia di Tsubaki e Black*Star volevo dare il nome "Kaori" che vuol dire "profumo" in giapponese e sarebbe stato alquanto ironico visto che la madre porta il nome di un fiore senza profumo.
Masamune l'ho scelto perché, come tutti i fan di Soul Eater sanno, era il nome del fratello di Tsubaki. Mi è sembrato carino dargli un omaggio visto che è un personaggio abbastanza interessante.
Masaru è un nome giapponese che significa "vittoria". E, senza pensarci, ho fatto pure un riferimento a "Daimon Masaru", protagonista di "Digimon Savers", serie inedita in Italia.
Ora facciamo un giochino: Provate ad indovinare chi ha scelto i nomi dei bambini.
4) Tsubaki è incinta di due gemelli dopo che ha già due figli?
Si. Sono abbastanza grandi per badare a quattro figli.
5) Maka è di nuovo incinta? Ma Soul non poteva usare un preservativo?
Si, Maka è di nuovo incinta. Sette anni dopo il loro primo figlio. Se non ha usato il preservativo ci sarà un motivo.
A voi la sentenza nelle recensioni.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la mia fic.
In ordine alfabetico ringrazio:
AnimeAly
lara_neko_91
Mirai Dragneel_02
E infine Trisha_Elric che, nonostante abbia scritto una sola recensione finora, la voglio ringraziare comunque.
Non dimenticate di recensire questo capitolo!
Alla prossima fic!
Ray

 
  
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