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Autore: blu992    22/06/2016    12 recensioni
[AU Tutti umani] [Famiglia Hale] [Text!Fic] [Direct Speech]
Stiles frequenta l'ultimo anno delle superiori e lo sceriffo gli chiede di fare da babysitter ai nipoti di Talia Hale.
Derek è un padre single, stressato.
Laura e Cora sono due sorelle premurose.
Il ritorno dalle vacanze è uno shock per tutti.
[Sterek. All the way.]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Sorpresa, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Io e l'allergia vi auguriamo una buona lettura...





31 Ottobre
 

 

(Ore 10:04)  

 

“Allora? Hai deciso o no se vieni stasera?” 

“Scott, tu ci vai con Allison, io mi scoccio” 

“E dai, ci sarà tutta la scuola. Non puoi mancare alla festa di Halloween, amico!” 

Già ci passo troppo tempo qui dentro, non voglio venirci pure ad una festa durante la quale farò da decorazione” 

“Dai deve esserci qualcuno che puoi invitare! Un ragazzo, una ragazza. Anche solo un amico” 

“Scott, sei un genio!” 

“Eh?” 

“Ho trovato chi invitare!” 

“Chi?” 

“Te lo dirò se accetta” 

“Stiles non vorrai mica invitare il pro-“ 

“Ma sei idiota? Nemmeno se non l'avessi mandato a quel paese sarei stato così stupido” 

“Chiedevo…” 

 

 

 

“Io. Tu. Festa di Halloween” 

“Non ci penso proprio” 

“E dai Cora!” 

“No, ci saranno persone. Persone appiccicate” 

Giuro che non ti costringerò a ballare” 

“Mi da fastidio la gente, non il ballare” 

“E balleremo ai bordi della pista” 

“Ma non ho nemmeno un costume. La festa è tra qualche ora, dove lo prendo?” 

“Lo affitteremo, nemmeno io ce l'ho” 

Mi devi un favore, Stilinski” 

 

 

(Ore 20:40) ~ Villa Hale 

 

“Nonna! Ci stavano un sacco di zucche!” “E un sacco di mostri!” 

“Davvero? E avete preso tante caramelle?” 

“Siiii” “Un sacco un sacco! Ma papà ci ha detto che ne dobbiamo mangiare poche alla volta” 

“Ha ragione, altrimenti vi farà male il pancino. Ora andiamo a fare un bel bagnetto? Credo che zia Cora ha liberato il bagno. Der tu ora che devi fare?” 

“Ho solo qualche minuto per cambiarmi” 

“Ok, va in camera di tua sorella e controlla cosa si è messa, ti prego. Non ha voluto farmi vedere nella scatola. È andata ad affittare il costume nel pomeriggio” 

“Cora andrà alla festa?” 

“Strano, eh? 

 

 

“Cora? Posso entrare?” 

“Mh” 

“Ehi, sei pronta gi- Wow” 

“Lo so, sono ridicola. Ora lo tolgo e metro i jeans. Non mi sento per niente a mio ag-“ 

“Invece stai benissimo. Sei una bellissima Cleopatra” 

“Non sono ridicola? Sono bassa e quest'abito lungo…boh” 

“Stai bene. Marco Antonio sarà felice di vederti” 

“Mi aiuti? Non riesco a chiudere questa collana” 

“Certo. Simon e David hanno messo da parte delle caramelle per te e Laura” 

“Davvero? Quei bambini mi adorano troppo” 

“Vero. Tra quanto esci? Passano a prenderti?” 

“Si, spero di non strappare il vestito in quell'auto” 

“Quale auto? Chi ti accompagna?” 

“Stiles con la sua Jeep” 

“Ah, è lui l'altra parte del tuo costume?” 

“Si. Lui voleva vestirsi da lanterna verde, ma col cavolo che mi vestivo da supereroe. Per fortuna questi erano gli unici due costumi di coppia rimasti” 

“State attenti” 

“Certo, fratellone. Ora esci da questa stanza, sciò!” 

 

 

 

(Ore 21:02) ~ Scuola  

 

 

“Ora capisco perché Scott non ha voluto dirmi da cosa l'avrebbe costretto a travestirsi Allison!” 

“Dov'è?” 

“Eccoli, stanno venendo! AMICO, SEI PRATICAMENTE NUDO!” 

“Stiles, risparmiami 

“AHAHAHAH. ALLISON, TU INVECE STAI BENISSIMO, SOLO LUI È ORRIBILE” 

“Dai, Stiles, ci ho messo secoli per convincerlo. E poi è una tuta color carne, non è nudo” 

“Allison, lo vedo che stai cercando di non ridere. Scott travestito da Adamo non si può guardare! Comunque…Conoscete tutti e due Cora?” 

“Ciao! Si, seguiamo storia insieme. Comunque voi due siete splendidi” 

“Tutto merito di Cleopatra che risplende. Ho sete, beviamo qualcosa?” 

“Noi andiamo a cercare prima Lydia e Jackson, voi andate” 

 

 

 

“Non c'è tanta gente, no?” 

“Stiles, un tipo mi ha calpestato i piedi prima” 

“Dai! Sorridi e divertiti!” 

Ok! Vado un attimo in bagno e quando torno andiamo a ballare!” 

“Ti aspetto qui, mia cara!” 

“Idiota” 

 

 

 

 

(Ore 22:45)  

 

 

“Stiles, senti c'è un ragazzo…” 

“Puoi andare a ballarci, non mi offendo mica” 

“Davvero? È che siamo venuti quo insieme e-“ 

“Marco Antonio concede volentieri la sua Cleopatra a quel biondo pirata. Che, detto tra noi, non gli sta proprio bene quel costume. Chiedigli perché non si è vestito da angelo cherubino” 

Non è vero che gli sta male! Pensa a te” 

“Calma, calma! Va e divertiti!” 

“Torniamo insieme a casa tra un'ora però, eh!” 

“Mi troverai tra un'ora alla Jeep, Cenerentola 

 

 

 

(Ore 23:58)  

 

“La carrozza diventa zucca a mezzanotte, questa cosa non parte già dalle undici e quarantacinque!” 

“Ehi! Questa cosa è la mia bambina. E non hai diritto di lamentarti, hai appena ballato con il ragazzo che ti piace!” 

“Non è vero che mi piace” 

“Eri al centro della pista ammassata insieme ad altre cento persone. Deve piacerti per forza. Te l'avrei presentato prima se me l'avessi detto” 

“Conosci Isaac?” 

“Praticamente vive a casa di Scott e siamo in squadra insieme” 

“E perché non me l'hai mai- Oh, cavolo, mi sta chiamando mio fratello!” 

“E che vuole? Non era lì dentro?” 

Si, ma vorrà accertarsi che sono a casa!” 

“Non rispondere” 

“Si, certo, cosi restiamo qui per tutta la notte perché questa cosa non parte- Pronto? Der?” 

“Cora, sei a casa?” 

“Ehm, no. La Jeep di Stiles non ne vuole sapere di mettersi in moto e siamo ancora fuori scuola” 

E non potevi chiamarmi? Dico agli altri professori che vado via e vi raggiungo. A dopo” 

 

 

“Sta venendo” 

“Sarebbe ripartita” 

“Ho sonno e mi fanno male i piedi, voglio andare a casa” 

 

 

 

“Scendete, vi riporto a casa con la mia auto. Poi ritorno qui e chiamo il carroattrezzi” 

“Ma se do un'occhiata magari ripar-“ 

“È tardi, salite” 

 

 

“Va tu avanti, Stiles. Ho troppo sonno, Der, accompagna prima me, ti prego” 

“Ok” 

 

 

“Ciao, Stiles. Ci sentiamo domani” 

“Ciao Cora, si, a domani” 

 

 

 

“Stiles? Stiles siamo arrivati a casa tua, svegliati” 

“Mhhh” 

“Su, tuo padre ti starà aspettando” 

“Ncè” 

“Eh?” 

“Papà non c'è” 

“Beh, vai dentro lo stesso, mi stai sbavando sui sedili” 

“Sino comodi. Aspetta!” 

“Eh?” 

“Io non devo parlarti. L'ultima volta ti ho mandato a quel paese” 

Ok, allora scendi e va a casa” 

Non parlarmi come a un bambino!” 

Devo parlarvi come ad un antico romano?” 

“E io devo chiederti di salvarmi, Superman?” 

Mi ero quasi dimenticato di avere questa maglia ridicola” 

Ti sta molto meglio che alla professoressa Broth. Sembra essere stata cucita addosso a te” 

Non mi parli e mi fai i complimenti?” 

“Dopo mezzanotte non controllo il cervello. Da domani sarò ancora arrabbiato con te” 

“È già domani” 

“Da quando sorge il sole!” 

“Va a casa, stai delirand- Cosa diavolo fai?” 

“Shhh, non c'è nessuno. Al massimo puoi dire che ti sono collassato sulla spalla e dato che sei un mio professore dovevi accertarti che stessi bene e non hai voluto interrompere il mio sonno profondo. Io farò finta di dormire, tranquillo” 

“Stiles” 

“Ho solo la testa sulla tua spalla, non sto facendo nulla, rilassati” 

“Tu stai quasi dormendo e comunque non sei rilassato” 

“Quello è perché sono iperattivo. E perché ci sei tu. Sono solo dettagli. Ora sta zitto” 

“Non dirmi di stare zitto” 

“Shhh!” 

 

 

“Ah, grazie al cielo” 

“Cosa?” 

“Hai rilassato i muscoli, ora sono più comodo. I muscoli sotto la guancia sono scomodi” 

“Idiota” 

 

 

“Ricordi quando ci siamo svegliati con il torcicollo e dolori ovunque perché abbiamo dormito sul lettino al bordo piscina?” 

“Mh” 

“Era estate e faceva freddissimo. Tutta quella umidità appiccicata addosso! Bleah!” 

“È stato peggio sentire le urla del proprietario” 

“CHI SIETE? ANDATE VIA! VI FACCIO SPARARE DA MIO FIGLIO!” 

Figlio che non abbiamo mai visto lontano dalla sua poltrona” 

“Vero! Da quel giorno non ci ha più guardati con lo stesso sguardo, il vecchio. E meno male che ci eravamo rivestiti” 

 

 

 

“Stai per addormentarti” 

“Cazzo, il tuo profumo” 

“Stiles” 

“Quando chiuderò la portiera, tutto questo non sarà successo, ma lascialo durare un po' di più. Solo un po'” 

“Dopo sarà peggio” 

“Sopporterò, tranquillo” 

“Sarà peggio per entrambi 

“Se tu fossi tornato davvero a New York, non mi sarebbe passata lo stesso. Ho annoiato Scott con i racconti, controllavo il cellulare ogni ora 

“Devi uscire con persone della tua età, che non siano tuoi insegnanti e che non abbiano due figli a carico” 

“Lo so, lo so. Eccome se lo so. Credo sia arrivato il momento della buonanotte. Grazie per il passaggio, fammi sapere della Jeep, puoi anche farmi chiamare da Cora” 

“Ok 

“Buonanotte, Der-“ 

 

Non parlare. Dovevo” 

Nppssoplaremsfdchi” 

“Cosa?” 

“Non potevo parlare, avevo un principio di soffocamento. Ma ho apprezzato, eh. Mi mancavano i tuoi abbracci schiaccia polmoni 

“Va, Stilinski” 

“Ah, Professore?” 

“Mh?” 

“Cosa mi toccherà leggere domani? 

“Nessun favoritismo, vada a dormire” 

“Pff, leggerò comunque benissimo” 

 

 

 

1 Novembre 

 

 

(Ore 11:03)  

 

“Quindi ti ha accompagnato a casa” 

“Mh” 

“E ti ha abbracciato” 

“Mh” 

“E prima o poi smetterai di sorridere in modo così inquietante, vero?” 

“Uff. Dai, entriamo in aula, Scottie!” 

 

 

 

 

“Bene, oggi cominciamo con Shakespeare” 

“Ma professore, non dovevamo procedere cronologicamente? Con Shakespeare torniamo indietro di duecento anni” 

“Si, signorina Martin, ha ragione. Ma ieri c'erano almeno quattro coppie con i costumi di Romeo e Giulietta. Uno mi ha chiesto se somigliasse a Leonardo di Caprio, una ragazza mi ha chiesto se avesse dovuto disegnarsi un buco di proiettile in fronte e un altro vostro compagno mi ha detto che era vestito così solo perché era stato obbligato dalla fidanzata” 

“Davvero esistono idioti del genere? Spero che in quest'aula non ci sia nessuno che non conosca quella tragedia” 

“Lo spero anch'io, Martin. Dicevo, dato che manca anche il professor Fray, possiamo fare una pausa dal programma. Qualcuno non sa di cosa sto parlando? Ok, bene. Qualcuno ha letto, oltre che aver visto il film?” 

Professore?” 

“Si, Stilinski?” 

Posso uscire?” 

“Certo. Si sente bene?” 

“Si, si. Devo andare in bagno” 

 

 

“Quindi non le è piaciuto, signorina Argent?” 

“Mh, la storia no. Alcune parti prese da sole si, per esempio quella della buonanotte, ma le tragedie non fanno per me” 

“Capisco. McCall, Stilinski stava bene? È fuori da dieci minuti” 

“Credo di si. Posso andare a controllare?” 

Si, chiami me se ci sono problemi. Allora, dicevamo, qualcuno la pensa come Argent?” 

Beh, è una tragedia, non può piacere del tutto. Finisce comunque male, no?” 

“Beh, qualcuno può apprezzare anche i finali tragici Yukimur-“ 

“Professore?” 

“Che succede McCall?” 

“Stiles, dice che non respira” 

“Portami da lui” 

 

 

 

“Ehi, amico, dai, togli le mani dalla faccia. C'è il professore” 

“No!” 

“Stiles, non sapevo chi chiamare. Dai, respira piano” 

“Stiles? Ehi, dai guardaci, va tutto bene” 

“Vvia” 

“No, non ce ne andiamo. Ci dici cosa succede? 

“Non riesce a parlare, non respira bene. Cosa facciamo, professore?” 

“Va alla macchinetta e prendigli una camomilla. Porta anche un po' d'acqua. Non è nulla di grave, non preoccuparti” 

 

 

“Ehi, Scott non c'è. Mi guardi? Hai le mani freddissime e stare seduto per terra non migliora le cos-“ 

“Derek!” 

“Vieni qui. Shh, va tutto bene” 

“Mi-mi-mi dispiace” 

“E per cosa? Calmati, poi mi spieghi cosa ti è successo. Respira con me” 

 

 

“Ok, basta con questa cosa im-imbarazzante” 

“Va meglio?” 

“Mh mh” 

“Tieni, ti cola il naso” 

“Grazie. Scott?” 

“A prenderti una camomilla” 

“Il distributore è rotto” 

“Lo so” 

“Professore, mi stupisce” 

“Idiota. Mi dici cosa è successo? 

“Niente, possiamo pure tornate in classe” 

“Sei uscito dalla mia aula e hai avuto un attacco di panico. Credo proprio di doverlo sapere 

“Non c'entri tu” 

Lo so” 

“Mh?” 

“Hai detto mamma” 

“Odio perdere il controllo, cazzo” 

“Se non ne vuoi parlare, ok. Ma parlane con Scott o che ne so con mia sorella” 

“Non è nulla di grave, davvero” 

“Qualsiasi cosa sia, non sarà mai imbarazzante quanto il fatto che sono seduto sul pavimento di un bagno del liceo dove insegno e sento di avere i pantaloni bagnati. Immagina quando mi vedranno i tuoi compagni” 

“Romeo e Giulietta. Mamma teneva sempre quel libro sul comodino, lo metteva in borsa. Aveva le pagine gialle e la copertina consumata” 

“Mi dispiace, io-“ 

“Ma figurati, non potevi mica saperlo. Il fatto è che quando quel giorno tornammo dal cimitero, chiesi a papà dove fosse il libro di mamma, io lo chiamavo il libro vecchissimo. Lui mi disse che mamma lo aveva voluto con lui e io gli chiesi di raccontarmi quello che c'era scritto. Non so perché non l'avessi mai chiesto a mamma, forse mi sembrava una cosa così sua e personale che, boh, non volevo entrarci?” 

Romeo e Giulietta ti ricorda il funerale, quindi” 

“Si, ma non solo. Ricordo pure che leggeva mentre eravamo al parco, una volta il libro era su un ripiano in cucina e ci andò a finire sopra la panna per una torta che le stavo aiutando a fare” 

“E quando ne ho parlato hai ricordato tutto” 

“Mh. Mi dispiace, è stato improvvisoNemmeno mi piace quella storia” 

“Non ti piace?” 

“Per niente! Odio gli imprevisti, mi fanno andare in tilt il cervello. Lei convinta che lui sapesse, lui la crede morta. Dio, mi mette una rabbia! Non so perché a mamma piacesse tanto. Ai miei diciotto anni papà mi regalò una sua a-“ 

“Ehi! Amico! Ti sei ripreso? Stai bene? Vuoi andare in ospedale?”  

Scottie, respira anche tu. Sto meglio, possiamo anche tornare in classe” 

“Se vuoi stare qui, potete stare entrambi fuori per il resto della lezione” 

“No, va bene, professore. Sicuro che non vuole stare lei fuori?” 

“Eh?” 

“Sa, potrebbero notare tutti la sua incontinenza” 

“Fila in aula, Stilinski!” 

 

 

 

(Ore 19:05) ~ Casa Stilinski 

 

 

“ARRIVO! ARRIVO! Chi è- Oh, salve!” 

“STILES!” “STILES, STILES HAI UNA MACCHINA BELLISSIMISSIMA! È COME I PUFFI!” 

“Vero? Anche a me piace per quel motivo! Ma cosa ci fa mezza famiglia Hale a casa mia?” 

“Io sono qui per le tue guanciotte” 

“Laura, smettila. Ti abbiamo portato la macchina, Laura guidava la mia, così dopo non torno a piedi. Loro due si sono infilati in auto appena hanno sentito il tuo nome” 

Grazie! Domani chiamo il meccanico. Potevo prenderla io, comunque, bastava che mi dicess-e dove l'aveva portata” 

“Era a casa nostra. Ho dato un'occhiata, era solo un filo staccato” 

“Oh, beh, grazie. Entrate? Ho la cioccolata calda!” 

“SIIII” “PAPÀ, PAPÀ ENTRIAMO?” 

“Dio, perché urlate così tanto? Der, io vado a piedi in libreria, Stiles fatti vedere più spesso” 

“Ci siamo visti pochi giorni fa” 

“Sempre troppo poco. Ciao!” 

 

 

“Vi piace?” 

“Si! Pure papà ci mette i marshmallow!” 

“Ah si? Ti piacciono tanto, Simon, li hai divorati!” 

“Si, poi si lamenta perché gli fa male la pancia” 

“E dai, papà, erano solo cinque! Pure Daniel li ha mangiati!” 

“Lo so, lo so. Ora salutate Stiles, che dobbiamo andare” 

“”Di già?” 

“Si, Daniel, dobbiamo anche aiutare la nonna per la cena, hai dimenticato?” 

“Ma la nonna è brava pure da sola” 

Chi le aveva promesso di aiutarla?” 

“Io, ma-ma c'è Stiles!” 

“Daniel” 

“Uffa! Volevamo vedere la sua cameretta!” 

“Ma Stiles non ve l'ha chiesto. Non potete entrare in camere altrui senza permesso” 

“Ma- E va bene 

“Mh. Io stavo proprio per chiedervi di salire a vedere il mio magico regno!” 

“Tieni davvero un sacco un sacco di libri con i racconti di lupi?” 

“Certo, Simon. Mica dico le bugie, io. Su, corriamo di sopra, vi faccio vedere” 

“Siiii” “Io, io, entro prima io!” 

“NON CORRETE!” 

SI PAPÀ!” “UAAAU QUELLO È THOR” 

 

 

Tu non Sali?” 

“Posso aspettare qui” 

“Dai, vieni 

“Aspetta” 

“Mh?” 

“Come stai?” 

“Benissimo! Dai, mi staranno smontando i mobili” 

 

 

 

(Ore 20:45) ~ Villa Hale 

 

“E poi ci siamo seduti per terra e ci ha fatto vedere tutti i suoi giochi! Zia Laura, milioni!” 

“Anche papà era seduto con voi?” 

“Nooo! Solo noi tre! Stiles gliel'ha chiesto, ma lui ha detto no. Stava appoggiato vicino alla porta” 

“Mh. E poi?” 

“Poi ha detto che era tardi e siamo venuti a casa. Si stava facendo notte notte” 

“Capito, dai, ora andate a lavare i dentini e poi a nanna” 

 

 

 

(Ore 23:04) 

 

 

“Non hai freddo seduto qui fuori, tesoro?” 

“Mh. Non tanto” 

Tutto bene, Der?” 

“Si, mamma” 

“Il lavoro? Ti trovi bene lontano da New York?” 

“Mi sto ancora riabituando, ma va bene” 

“C'è qualcosa che ti rende pensieroso, però” 

“No, te l'ho detto, devo solo abituarmi” 

“Ok. I bambini sono contenti di aver rivisto Stiles, hanno raccontato a Laura di come hanno giocato in camera sua” 

Sembravano tre bambini” 

“Anche Claudia era così quando era con i bambini. Mi dispiace che non abbia avuto tempo di dare un fratellino o una sorellina a Stiles 

“Non ricordo di quando è morta” 

“Eri già partito, Stiles aveva otto anni 

“Capito” 

 

 

“Non mi hai ancora detto com'è andata la vacanza. Sei tornato molto più rilassato” 

“mh” 

“Era bello? C'era tanta gente?” 

“A volte troppa” 

“E non hai conosciuto nessuno? Sei stato tutto quel tempo da solo?” 

“Mamma, mi conosci” 

“Hai ragione. E vabbè, questa vecchia se ne torna in casa, ti lascio ai tuoi pensieri. Cerca di non arrovellarti troppo il cervello, però. E non prendere freddo” 

“Buonanotte, mamma” 





Ah...Oscar Wilde



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