Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: hillies    24/06/2016    2 recensioni
Questa storia è ambientata ai giorni nostri e la magia non esiste.
Spero che vi piaccia :)
DAL TERZO CAPITOLO
-Io non ci dormo con lui! – protestò Hermione. – Già non riesco a stare sotto il suo stesso tetto, figuriamoci a stare nella stessa stanza!
-Mi dispiace doverlo dire, ma sono d’accordo con lei. – l’appoggiò Draco. L’idea di dormire nella stessa stanza con Hermione dava fastidio a lui tanto quanto ne dava a lei.
-Su su, lo sappiamo tutti che siete contenti. – esclamò Jean, guardando Narcissa che sorrideva.
-Mamma, smettila. Piuttosto dormo nelle cucce dei cani della mostra. – disse Hermione.
-Ma sai che questa idea non mi dispiacerebbe? Almeno avrei la camera tutta per me. – sorrise Draco.
-Smettila di fare il cretino! Ci sei dentro quanto me in questa storia. – lo zittì Hermione, dandogli un coppino.
DAL QUARTO CAPITOLO
-Oh scusa – aveva detto Hermione dopo aver sciolto l’abbraccio.
Draco le aveva asciugato le lacrime, e poi le aveva dato un bacio. Un bacio breve ma intenso.
Poi si era alzato dal letto:-A domani. – ed era uscito dalla stanza.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 13


 

Ebbene si, non era stato un sogno. Hermione si era veramente fermata a dormire da, o meglio con Draco Malfoy e ora era nel suo bagno.

Uscita scese di sotto dove Draco stava preparando la colazione, ovvero pancakes.

-Sai anche cucinare?- si stupì Hermione, che quasi non riusciva nemmeno a far bollire l'acqua per la pasta.

-Sono pieno di risorse Granger.- rispose Draco facendole l'occhiolino.

Mentre facevano colazione con i buonissimi pancakes che aveva preparato Draco, lui chiese ad Hermione il motivo per cui Harry la avesse chiamata la sera prima.

-Niente di che, voleva chiedermi come andava la serata.- rispose Hermione con noncuranza, mentre tagliava l'ultimo pancake.

-La serata? Quindi vuoi dire che Sfregiato sa di noi?- si allarmò il ragazzo.

-Si, perché?- Hermione non pensava fosse un problema. Harry era il suo migliore amico e sapeva che non avrebbe detto niente a nessuno.

-Fantastico, oltre a Sfregiato lo sa anche Lenticchia?- chiese Draco.

-No, lo sa solo Harry. E smettila di chiamarlo “Sfregiato”. Il suo nome è Harry. Solo perché ha una cicatrice sulla fronte non significa che sia diverso da te. Tu almeno li hai ancora i genitori, lui no. E quella cicatrice glielo ricorda ogni giorno, ogni volta che si guarda allo specchio. È il simbolo che dice “Ehi, tu sei sopravvissuto ad un incidente stradale, ma i tuoi genitori no”. Perciò chiudi quella bocca.- esclamò Hermione.

Draco la guardò stupito. Non aveva mai pensato a quel lato della vita di Harry Potter. Certo, non che gliene fregasse qualcosa, ma si rese conto che forse a Harry dava fastidio. Non disse nulla ma continuò a guardare Hermione, sperando che rompesse quell'imbarazzante silenzio.

Infatti così successe:- Scusami, è solo che Harry è il mio migliore amico, so quello che ha passato e non voglio che qualcuno lo prenda in giro gratuitamente come fai tu.

Appena finita la frase, ad Hermione squillò il telefono.

-Parli del diavolo…- rise Hermione e fece vedere lo schermo del cellulare a Draco con la scritta Harry.

-Herm, ma dove sei? Ho chiamato a casa tua per chiederti se volevi uscire ma Jean mi ha detto che eri a casa di un'amica. Non avrai mica dormito da Malfoy? Ti prego dimmi che non hai fatto cazzate, Hermione!- Harry era preoccupato per l'amica, che subito lo rassicurò.

-Harry tranquillo. Comunque se vuoi ci possiamo vedere tra una mezz'oretta al parco.

I due si diedero appuntamento e si salutarono.


 

***


 

Harry era seduto su una panchina al parco, e quando vide arrivare Hermione in lontananza si alzò per andarle incontro.

Non appena si furono salutati, Harry volle sapere ogni dettaglio della sera e della notte precedente.

E meno male che non è una ragazza, altrimenti non avrei più finito di raccontare. Pensò Hermione una volta concluso.

-Tu non sai quanto mi hai fatto preoccupare. Ho chiamato a casa tua e non c'eri, tua mamma mi ha detto che eri da un'amica. Quindi ho pensato che lei non sapesse che tu fossi da Malfoy e allora mi sono preoccupato. Voglio dire, sappiamo tutti la fama che ha Malfoy a scuola, no? E io pensavo che ti volesse solo usare per… sai no…? Sesso…

Hermione, alle ultime parole dell'amico, scoppiò a ridere, lasciando allibito Harry.

-Si, scusa se mi preoccupo per la mia migliore amica.- aveva risposto Harry a quella risata.

-Harry, ti ringrazio davvero, ma so cavarmela da sola.

-Non lo metto in dubbio, ma detto sinceramente, non voglio che la tua prima volta sia con quel furetto platinato di Draco Malfoy.- disse Harry.

Hermione quasi non si strozzò con la sua stessa saliva: -Di nuovo ti ringrazio, ma non ci sarà questo rischio.

-Quindi con Malfoy non hai intenzione di fare niente?- domandò Harry, quasi con un volto più allegro.

-Si, cioè no. Non so se succederà qualcosa, se andremo avanti bene, ma per ora preferisco aspettare.

-Non capisco allora il senso della tua frase di prima.- il ragazzo si faceva sempre più dubbioso.

-Senti Harry, non so come dirtelo…- disse Hermione.

Ad un certo punto ad Harry sembrò illuminarsi qualcosa nella testa e guardò Hermione stupito.

-Herm, dimmi che non è vero.

-Ma cosa?- chiese Hermione.

-Oddio, vuoi dirmi che tu hai… che non sei più…?- Harry non riusciva concludere una frase.-Quindi la tua camera dei segreti è stata aperta? (1)

Hermione rimase a bocca aperta. Ma che cosa aveva appena detto il suo amico? Certo, il significato lo aveva compreso benissimo, ma perché quel giro di parole barra doppio senso piuttosto imbarazzante?

Il silenzio della ragazza faceva intuire ad Harry che ciò che aveva appena detto fosse vero.

-Scusa e con chi avresti perso la tua signora verginità? Ti rendi conto, Herm!

-Harry, non sei mio padre, rilassati. E poi pure tu non sei esattamente casto e puro, perciò non stressarmi.- Harry abbassò gli occhi. - E comunque è stato con Vicktor, naturalmente.


 


 


 


 


 


 


 

(1) Inutile dire che è un doppio senso ahah però secondo me ci stava troppo, visto che stiamo parlando comunque di Harry Potter anche se un po' tolti dal loro contesto originario.








Ehilà miei prodi seguaci ahah
Come state? Spero che vi faccia piacere il fatto che io stia aggiornando più spesso :)
Non chiedetemi il perchè di questo capitolo alquanto strano ma a me piaceva ahaha spero che piaccia anche a voi :)
Ringrazio anche le ragazze che hanno recensito gli ultimi capitoli e se anche in questo voleste lasciarmi una recensione a me farebbe davvero piacere :)
Eleonora 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: hillies