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Autore: Violet Tyrell    04/07/2016    1 recensioni
Appena giunta ad Hogwarts, Victoria Windsor viene smistata a Corvonero, ma il Cappello Parlante pensa che potrebbe essere adatta pure alle altre Case, Serpeverde in particolare.
Severus Piton, colui che l'ha introdotta nel mondo della magia, la osserva negli anni di scuola e ne comprende la ragione: la ragazza non ha pregiudizi ed è disposta ad essere amica di tutti coloro che l'accettano.
Assieme ai suoi migliori amici, Cedric Diggory, Percy Weasley ed altri come Oliver Baston e pure Marcus Flitt, vive la propria vita di studentessa commette errori, scopre di avere determinati talenti, e ha le proprie cotte.
Il futuro brillante aspetta solamente di essere vissuto, ma l'oscurità è pronta ad inghiottirla inaspettatamente: la ricerca della luce potrebbe logorarla e spezzarne la vita proprio nel momento peggiore. Riuscirà a rialzarsi e a non cedere all'oblio dell'oscurità?
attualmente al 7 ° anno di studi, quello del Prigioniero di Azkaban secondo la Rowling
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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immagine allo specchio 38 Angolo Autrice _


ciao! ho optato per un drastico salto temporale piuttosto di un altro capitolo sul niente... perchè effettivamente non accade granchè, le prove le conosciamo e quindi siamo giunti alla conclusione del Tremaghi
le cose che accadono le sapete, solo che ho variato alcune cosucce in vista di sorprese future u.u che spero saranno gradite xd come ho detto, un po' più di spazio a questi poveri Auror  che tecnicamente sono dei gran maghi e invece la nostra Queen Jo li tratta un po' come dei pirlottidi in quanto a risolvere le cose più complesse ci pensano i minorenni u.u
un'altra cosa: sono di questi giorni gli spoiler di The Cursed Child, l'opera teatrale basata appunto sul fandom Potteriano. La sottoscritta non ne terrà conto per la storia nè rivelerà altro così iamo tutti felici, in quanto a me non è mai piaciuto granchè come trama xd


Immagine allo specchio


38 – Oblio




Quando la piuma della ragazza venne posata sul banco e la pergamena consegnata all'esaminatore, Sven seppe che era definitivamente finita: niente più illusioni o altro, Victoria aveva terminato gli esami M.A.G.O. e come tale presto sarebbe stata una strega adulta e diplomata con solo la scelta di cosa fare nel suo futuro. Il loro lavoro come suoi custodi - se così si potevano definire - era pertanto terminato; Sven aveva immaginato mille volte quel momento l'anno precedente, prima che la ragazza mutasse così drasticamente la sua condizione... e no, non era per nulla andata come aveva ipotizzato. Aveva mille domande su cosa sarebbe successo ora, ma non poteva porgliele perchè in fondo neppure lei lo sapeva; oh aveva sentito i suoi progetti, tutti uno più vago dell'altro e non aveva poi così desiderio di scoprire se avesse poi deciso per qualcosa.
I mesi erano trascorsi in modo lento, quasi apatico, senza nessun risultato concreto: lui non aveva trovato  Bertha Jorkins, Sirius Black ancora latitava facendosi beffe di loro e Victoria... era sempre la stessa fredda e apatica ragazza e niente era in fondo cambiato. Persino il torneo non era più una grande novità, anche se ormai sarebbe infine terminato: di lì a poche ore, difatti, avrebbe avuto luogo l'ultima prova e bene o male anche quello sarebbe stato soltanto un ricordo, almeno per loro Auror, dato che gli studenti e i professori sicuramente non lo avrebbero scordato tanto presto.
Seguì Victoria mentre usciva dall'aula dove aveva svolto con gli altri lo scritto finale di Rune Antiche, cercando di non farsi travolgere dagli studenti fin troppo felici di essere liberi dalla fine degli esami, ma si rese subito conto che qualcosa non andava perchè la ragazza sembrava quasi esitante, come incerta su dove volesse dirigersi. Sven era sicuro che sarebbe andata nella Sala Grande per il pranzo, ma sembrava muoversi a scatti, come un'automa. "Sicura di sentirti bene? Mi sembri strana" le disse schiettamente avvicinandosi e, inaspettatamente, lei si fermò e lo considerò; solitamente tendeva a ignorarlo, a rifilargli uno sguardo vuoto o anche una risposta poco gentile, ma di certo mai rallentava. La cosa lo insospettì subito, specialmente perchè gli parve che stesse aspettando che il corridoio fosse vuoto prima di parlare. "Non so come ne sono sicura, ma so che stanotte ho fatto qualcosa di sbagliato: mi ero chiusa in biblioteca - senza permesso, chiaro, ma era solo per un ripasso dell'ultimo momento - e mi sono ritrovata poi a camminare verso la torre senza sapere cosa ho fatto in mezzo".
Sven rimase sorpreso perchè non si aspettava nulla di simile; era già raro che Victoria trascorresse la notte fuori dal dormitorio, ma che fosse stata al di fuori della biblioteca era ancora più bizzarro. Sorvolò sull'essere senza permesso, ma la storia gli sembrava curiosa e la incitò a continuare: aveva imparato a non sottovalutare niente, anche se magari poteva essere solo la tensione da esami che aveva colpito anche la vuota e indifferente Corvonero. La vide guardare fuori dalla grande finestra prima di riprendere a parlare. "Sono sicura che c'entra qualcosa l'ufficio del professor Piton... e il professor Moody. Ho un distinto ricordo di lui, ma non so perchè, ho come un vuoto di memoria subito dopo e poi ricordo di aver percorso la scala che porta alla torre di Corvonero. Sospetto che sia implicato anche nella mia trasgressione di due settimane fa, quando sono entrata nell'aula di Pozioni del professor Piton senza ricordarmi perchè lo facevo, sempre di notte".
Sven avrebbe voluto alzare gli occhi al cielo: in qualche modo Moody era sempre nominato quando accadeva qualcosa di strano a scuola, ma era la prima volta che Victoria glielo diceva in quel modo e gli bastò osservarla per capire che non gli stava mentendo. Magari Moody non aveva nessuna relazione in merito però la ragazza di sicuro gli raccontava quello che riteneva essere vero; era però vero che nell'ultimo periodo era stata severamente punita da Piton per avere rubato degli ingredienti dall'aula e anche una volta per aver tentato di forzare l'ufficio dell'insegnante di Pozioni. Perchè? C'erano dei collegamenti? Tonks aveva detto che probabilmente era solo il suo desiderio di rendergli la vita complicata, ma ora non ne era sicuro. "Non ricordi niente? Magari eri solo stanca e hai sognato che... non intendo dire che tu menta, solo che sai, gli esami.... cosa avevi rubato nell'aula di Pozioni la volta scorsa?" Glielo chiese perchè effettivamente non era in possesso di quell'informazione: sapeva che Piton aveva punito la ragazza, ma il perchè gli era sfuggito e poi non era da lui discutere i metodi degli insegnanti, neppure quelli più duri. Ma quando sentì la risposta di Victoria cominciò a credere che ci fosse un filo conduttore in tutta quella storia: l'erba fondente era molto rara e di sicuro Piton la usava ben di rado, e di recente sapeva che una delle sue ultime lezioni agli studenti del sesto anno era proprio sulla preparazione della pozione Polisucco.
"Che cosa dici di una piccola avventura per chiudere in bellezza il tuo percorso qui a Hogwarts?" le chiese quasi con un luccichio diabolico negli occhi: una visitina all'ufficio di Moody era una cosa che di solito nessuno si sarebbe mai sognato di fare, tuttavia non poteva neppure ignorare dettagli come quello. Poi perchè no, magari alla ragazza avrebbe proprio fatto piacere essere coinvolta: non si lamentava sempre di quanto lui e il suo lavoro fosse inutile? Ed ecco una buona occasione per mostrarle che gli Auror non erano poi così inetti come sembrava, oltre a risolvere il problema che si presentava di capire cosa passasse nella testa del suo mentore di quei tempi. "Ma prima meglio se vai in Sala Grande, l'ho visto prima nel suo ufficio, ci assicureremo che non ci sia nessuno e più tardi sarà l'ideale".


Se fosse stato per lui avrebbero atteso la fine della terza prova, solo che la ragazza gli aveva detto che non intendeva uscire dalla scuola per vederla; a dire il vero quella mattina Victoria aveva asserito che ci sarebbe andata, anche perchè avrebbe avuto modo di vedere i Diggory in quanto presenti come parenti di uno dei Campioni... solo che era andato a rotoli la cosa quando Amos Diggory l'aveva vista da vicino. Sven aveva visto la catastrofe incombere quando il mago si era allontanato da lei di un paio di passi, questo dopo averla osservata con attenzione, per poi allontanarsi in fretta nonostante le proteste del figlio. Sven non aveva detto nulla, ma in fondo si era aspettato una reazione simile considerando che a tutti gli effetti i Diggory non avevano più incontrato Victoria da oltre un anno, era solo dispiaciuto... forse dopo la fine di quel torneo avrebbe parlato con Amos, magari avrebbe ricavato qualcosa in più anche perchè ora che ci pensava non ricordava proprio che la ragazza gli avesse detto cosa intendeva fare in concreto dopo aver lasciato la scuola.
"Non ti facevo proprio capace di violare l'ufficio di un insegnante, nonchè tuo collega e mentore". La voce atona di Victoria lo riportò alla realtà: la scuola era deserta, tutti fuori per l'ultima prova e loro erano lì, a violare qualche regola, ma Sven sentiva di non sbagliare assicurandosi che fosse tutto a posto. E lei aveva ragione, di norma non si sarebbe permesso - non senza un'autorizzazione o un motivo più concreto - ma in caso di problemi con Silente avrebbe spiegato il perchè; l'istinto gli suggeriva di controllare e lui si fidava di quel suo sesto senso, già in passato gli era stato utile, anche e soporattutto quando la ragione diceva che era tutto a posto. Aveva fatto qualche piccola indagine di suo mentre girava per la scuola, precisamente dall'ufficio del professor Piton: loro Auror conoscevano un incantesimo molto complesso che veniva in qualche modo tramandato tra di loro e non tutti erano in grado di eseguirlo, e che gli consentiva di sapere cos'era accaduto in una zona. La portata della magia era limitata alla zona circoscritta e che non poteva essere troppo estesa per evitare di ritrovarsi senza forze, ma dava comunque un'idea su quello che era accaduto per poter ricostruire gli avvenimenti in modo quasi corretto. Era comunque riuscito a risalire a quello che era successo durante la notte e aveva saputo che la ragazza aveva intuito il vero: era stata proprio lì e assieme a lei c'era Moody, che si comportava come se la controllasse. Purtroppo non era riuscito a vedere tutto, l'incantesimo era potente, ma spesso se trascorreva troppo tempo le immagini si mescolavano, tendendo a risultare sfocate e meno precise.
Tuttavia era rimasto un po' a riflettere e alla fine si era deciso a chiedere a Severus una lista degli ultimi furti: quella notte in verità non era stato rubato niente, ma quando Sven guardò l'elenco che l'insegnante gli aveva dato, aveva capito che c'era qualcosa di strano. Tutti ingredienti per la pozione Polisucco... perchè? Cosa stava combinando Moody? Però non era andato a chiedergli spiegazioni, qualcosa l'aveva spinto a non farlo e ora era lì, a cercare una spiegazione che lo aiutasse a capire cosa diavolo stava succedendo.
"non mi piace farlo, ma forse troveremo qualcosa per aiutarti a ricordare e... non buttare tutto all'aria se puoi, preferisco evitare di destare sospetti" le disse mentre con la bacchetta apriva e chiudeva cassetti, ma senza arrecare disordine. Moody era molto protettivo sulle sue cose, lo aveva riscontrato anche solo per forzare gli incantesimi che impedivano a chiunque di entrare. In apparenza comunque non cera nulla che non andasse, a parte qualche oggetto strano, ma non vi era traccia di cose strane o fuori posto; stava quasi decidendo di lasciar perdere quando Victoria parlò di nuovo. "Ho detto a Cedric di non andare. Alla prova, intendo: ho avuto uno strano sentore stamattina, ho sognato vicino a me la Morte che mi guardava, ma non era lì per me. Sento che sta succedendo qualcosa, solo che non so cosa o come posso percepirlo".
Sven si voltò a osservarla, con un'espressione sorpresa: di solito non gli parlava troppo a lungo e quello era il discorso più lungo per lei fino a quel momento e anche l'argomento era strano. Aveva più o meno ignorato il torneo, preferendo concentrarsi sugli studi e probabilmente conosceva a memoria ogni nozione contenuta nel reparto proibito, ma sul torneo niente. Almeno fino a quel momento; l'Auror riteneva comunque che quella fosse un'esagerazione, era la prova meno difficile in quanto le altre due erano state molto più ardue da affrontare. Un labirinto a confronto era quasi una sciocchezza secondo lui; che ci potessero essere dei feriti non era comunque da escludere, forse era solo la tensione ad animarla e a farla parlare così. Stava per risponderle che non era il caso di avere preoccupazioni quando sfiorò con la mano una boccetta in apparenza vuota; la prese in mano e vide che sul fondo conteneva ancora qualcosa e cercò di estrarlo.
Scuro, sembrava quasi simile a fango. Pozione Polisucco... e cosa se ne fa? Era forse una domanda sciocca da farsi a proposito del suo mentore, conosciuto per essere estremamente sospettoso, tuttavia lui sapeva che Moody non era molto portato per servirsi delle pozioni. Preferiva utilizare i mantelli dell'invisibilità o qualche incantesimo... glielo aveva detto molte volte e trovare quel residuo di pozione nascosta... beh, cominciava a farsi qualche domanda. Vide che Victoria stava trafficando a sua volta con delle fiale, tutte contenenti ingredienti rari e guardandoli, vide che erano alcuni necessari proprio per la Polisucco. Non c'erano tutti e dopo un'approfondita ricerca, dedusse che probabilmente mancavano; trovò comunque - celati sotto alcuni incantesimi protettivi - il nascondiglio delle scorte proprio della pozione in questione che decise di requisire. Rubare non era una gran cosa, solo che cominciava a sospettare che vi fosse qualcosa di strano in tutta quella storia e non intendeva per nessuna ragione far finta di non avere visto. Cosa farci rimaneva un problema perchè affrontare direttamente Moody senza alcuna prova - in quanto non era illegale prepararla, o almeno non tanto visto che era un ex Auror - era pressocchè inutile: che genere di accusa poteva muovergli?
Lanciò uno sguardo a Victoria: che cosa aveva visto e che ora non ricordava? Se avesse voluto avrebbe potuto forzare la sua memoria e scavare, ma erano incantesimi dannosi, potevano lasciare tracce e soprattutto, fare del male non da poco. Tuttavia che fosse successo qualcosa era ovvio e tutta quella segretezza... no, non era da Moody, sembrava quasi un'altra persona.
Ma no, assurdo... ma lo era poi tanto? In quegli ultimi tempi c'era stato qualcosa di strani, segnali di cui soltanto ora si accorgeva e si chiedeva come mai non vi avesse prestato attenzione più di tanto. Non era da lui commettere certe ingenuità, si era fidato del fatto che si trattava di Moody e non aveva approfondito. "Direi che possiamo andare, ci penso io a..." si interruppe dopo aver estratto la bacchetta; aveva posto un incanto rivelatore prima di chiudere la porta e ora stava appunto dicendogli che qualcuno stava per entrare. Non un qualcuno a caso, Moody stesso... o chi per lui. Continuava a sembrargli assurdo, eppure più guardava quella situazione e meno si sentiva sicuro di quale fosse più assurda.
"Non una parola" ammonì la ragazza trascinandola in un angolo rendendola invisibile, cosa che fece anche per sè stesso; non avevano il tempo di uscire senza essere notati e di certo non potevano farsi trovare lì in quanto il mago non era da solo. Questo lo sorprendeva, ma l'incantesimo indicava chiaramente due persone in arrivo e non c'era ragione di pensare a un errore; forse non era stata una buona idea portarsi la ragazza lì, ma non poteva di certo fare qualche stupidaggine come mandarla via con una passaporta e credeva che potesse rimanere tranquilla. Trasecolò vedendo che si trattava di Harry Potter e si sentì gelare: il ragazzo era in pessime condizioni, chiaramente ferito, non sembrava neppure mentalmente lucido ed era lì per chissà quale ragione. Quindi il Torneo si era concluso? O magari si era ritirato?
Si aspettava tutto, ma non quello che sentì.

Un impostore! E io ho permesso che gli studenti gli stessero vicino... Sven non sapeva chi fosse, ma più lo sentiva parlare e più ne era convinto: quello non era Alastor Moody, nè nei modi e tantomeno nelle parole rabbiose che rivelavano un fanatico amore per il Signore Oscuro che a quanto sembrava era tornato. Non ci aveva badato più di tanto, semmai avrebbe riflettuto dopo... e poi la notizia terrificante, quella che sperava non fosse vera. Cedric Diggory morto, aveva i brividi solo al pensiero di cosa doveva essere accaduto in quel cimitero di cui Harry aveva parlato; non riusciva a guardare Victoria per scoprirne la reazione, in quel momento fu quasi felice che non potesse provare emozioni o forse sarebbe scoppiata a piangere oppure qualcosa di simile. Invece quel freddo silenzio, per quanto pesante, era più tollerabile e gli permetteva di restare lucido e concentrato, per quanto si stava arrabbiando non poco; ogni parola che usciva dalle labbra dell'impostore sembrava innescare in lui la voglia di colpire qualcuno, di fargli del male.
Sciolse l'incantesimo dell'invisibilità e impose con lo sguardo a Victoria di non muoversi e non muoversi in alcun modo; non poteva più rimanere lì ad ascoltare anche perchè la situazione sarebbe potuta degenerare rapidamente. Fu comunque abbastanza furbo da avvalersi del fattore sorpresa: difatti l'impostore non sapeva che era lì e venne scagliato dall'altra parte della stanza, finendo sbattuto contro il muro. Sven sentiva un fuoco avvolgerlo che avrebbe potuto scatenare il suo lato peggiore, alcune volte era pure successo, ma sapeva di non potersi permettere questo: per brutto che fosse, doveva consegnarlo vivo di modo che rispondesse alle domande di tutti, non poteva cavarsela a buon mercato.
"Che ne dici di prendertela con chi può tenerti testa?" gli ringhiò contro dopo che l'altro lo aveva finalmente visto e riconosciuto; lo sentì ridacchiare e non la prese bene tanto che lo attaccò di nuovo, venendo però sorpreso dalla rapidità d'azione dell'avversario. "Non vedo proprio nessuno capace di tenermi testa, anche se confesso di non averti visto..." Sven sapeva che l'altro si chiedeva come potesse essere riuscito a violare i suoi incantesimi difenssivi; l'Auror era però dell'idea che non avrebbe perso troppo tempo in quello, difatti lo scontro non accennò a diminuire. Al contrario, sembrava fosse l'altro a incalzarlo, forse convinto di riuscire ad abbassare le sue difese: un serio errore di valutazione, Sven poteva essere più cauto nel lanciare incantesimi - in fondo era fondamentale che rimanesse vivo e incapace di nuocere  agli altri - ma in quanto a difesa era ben difficile riuscire a coglierlo in fallo.
Eppure una parte di lui era desiderosa di esplodere, di sfogare sul suo avversario tutta la rabbia che aveva  represso in quei mesi e che rischiava di emergere da quando aveva iniziato a sentire dell'inganno. Non meritava affatto di vivere, avrebbe dovuto essere torturato come forse era toccato al povero Harry, in quel cimitero cui aveva accennato,  o anche a Cedric Diggory; sperava che il ragazzo non avesse avuto alcun sentore di quanto stava per accadergli. Un lampo verde lo sfiorò, andando a infrangersi contro uno degli innumerevoli oggetti nella stanza, distruggendolo, e Sven decise che aveva peprso fin troppo tempo; il suo avversario non ebbe neanche il sentore di ciò che lo colpì, la la luce rossa lo investì in pieno tempo facendolo stramazzare al suolo, proprio mentre la porta si spalancava lasciando entrare un furente Preside seguito dalla vice preside.


Sven si sedette dopo quelle che probabilmente erano ore: non ricordava più cosa avesse fatto, ma sapeva che erano successe le cose più strane che aveva vissuto in tutti i suoi anni da Auror. Per iniziare aveva dovuto consegnare Victoria all'infermiera della scuola in quanto, nel momento in cui si erano accertati che l'impostore era domato, avevano trovato la ragazza a terra, rigida e con l'espressione più vuota che lui avesse mai visto. Appurato che non era stata colpita durante il cruento duello appena avvenuto, il Preside aveva suggerito che fossero state le emozioni violente appena visuto... ma quali, se non poteva provarne? L'Auror aveva però capito, Silente si riferiva più alla portata gigantesca di quanto sentito che di ciò che poteva aver provato, pertanto aveva fatto in modo che se ne occupasse madama Chips visto che anche lui voleva scoprire chi fosse l'impostore.
Aveva fatto anche quello: ascoltare era stato meno semplice di quanto non avesse creduto, ma in un certo senso scoprire tutto era meglio che altre interminabili ricerche e indagini... per quanto avrebbe preferito aver potuto in qualche modo anticipare e scongiurare gli eventi. Il ritorno di Voldemort era qualcosa che faceva congelare il sangue anche ai più coraggiosi, era stato forse troppo giovane per combattere apertamente la volta precendete, ma non aveva dimenticato il terrore in cui si viveva, l'ansia e la paura dominavano in un crescendo esplosivo di violenza.
Alla fine era arrivato Caramell. Purtroppo. Lui non era stato presente da impedire che potesse entrare con un Dissennatore in quanto si trovava assieme al professor Vitious, ma in seguito aveva avuto da ridire proprio con lui riguardo a quella decisione, presa senza nemmeno fargli sapere la cosa. La legge lo diceva chiaramente, anche il Ministro della Magia doveva passare per l'ufficio Auror - cioè tramite lui - per prelevare un Dissennatore da Azkaban, in fondo poteva comunque essere rischioso se la situazione sfuggiva di mano... e niente, o meglio sì aveva avuto il permesso da un Auror... ma si era servito di Dawlish, il quale non poteva certo dire di no davanti a implicite minacce.
Sven aveva avuto voglia di schiaffeggiarlo, ma si erano limitati a urlarsi contro per un bel po': a lui era servito per sfogarsi un po' e poi vedere la pressione di  Caramell alzarsi era sempre gratificante.
Tuttavia aveva pagato il suo gesto poco tollerante con una "vacanza" o così l'aveva chiamata: aveva la bellezza di una settimana apparentemente di tranquillità, peccato che Sven sapesse alla perfezione che si trattava solo di un modo per dirgli che doveva stare calmo e non intralciarlo. Sospirò pensando che bene o male lì non aveva più niente da fare; difatti l'idea di lasciare Hogwarts non era stata solo del Ministro, ma anche la stessa Victoria sembrava incline a premere su quel  tasto, ricordandogli quanto lui fosse incapace di fare qualunque cosa, dal catturare criminali al preservare la sicurezza di loro studenti. Il nome di Cedric Diggory era anche stato pronunciato, tuttavia Sven non aveva ribattuto.
Non lo voleva ricordare, ecco. Nè aveva risposto, forse sapendo che non sarebbe servito a nulla e poi tutto sommato la giovane aveva ragione, nulla era andato bene da quando era lì pertanto fu con un certo dispiacere che lasciò la scuola in quel momento.

"Avremo bisogno anche di lei, signor Dietrich, ma andare contro Cornelius non le sarà di alcun aiuto: si prenda qualche giorno con la sua famiglia per riprendersi, la signorina Windsor starà benissimo in questi ultimi giorni e ormai la scuola per lei è terminata, deve solo attendere l'esito dei M.A.G.O.. In caso di qualunque problema la farò avvisare".

Così gli aveva detto Silente in un breve colloquio, avvenuto dopo tutto il macello, in una atmosfera per nulla gradevole; però aveva ragione, Sven era il primo a rendersi conto che bene o male il suo compito era finito e che mostrarsi teso e nervoso sarebbe stato di intralcio e basta. Avrebbe preso del tempo per riposarsi, non ricordava neppure più l'ultima volta che l'aveva fatto in modo serio; tuttavia quando varcò i cancelli della scuola oltre i quali si sarebbe Smaterializzato, sentiva comunque un grosso peso sul cuore, ma lo avrebbe accantonato per alcuni giorni.


Note:

benissimo eccoci u.u esami finiti, scuola conclusa... e Cedric defunto ç___ç quanto odio sta cosa, ho pure più volte pensato di cambiare la cosa... ma niente, io cerco di attenermi agli eventi canon, con solo qualche cambiamento qua e la

ora vi dirò che l'aggiornamento sarà più regolare, ho intenzione di avviarmi verso la conclusione che è ancora lontana, spero nei vostri commenti^^
   
 
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