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Autore: Rahion    20/04/2009    17 recensioni
Ginny..attiva, solare energica. Non avrebbe mai pensato che due occhi le avrebbero sconvolto la vita..Hermione..la nuova alunna..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Coppie: Ginny/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tre giorni successivi proseguirono senza grosse novità. Gli studenti erano impegnati, oltre che nelle solite lezioni,anche in dimostrazioni di abilità magiche con gli studenti dell'Augustian e in altre attività collettive. Il resto del tempo era dedicato al divertimento e alla nascita dei primi amori tra gli studenti delle due scuole: Judy e Ron diventavano ogni giorno sempre più diabetici, Viky, compagna di stanza di Ginny, credeva di aver trovato in Matew, un biondo tutto muscoli e niente cervello, il suo uomo ideale. Anche Harry cercava di darsi da fare ma con scarso successo.

Ginny non era ancora riuscita a farsi avanti. Pur avendoci pensato per gran parte del tempo non aveva ancora trovato le parole giuste. Tutte quelle sere, seduta a gambe incrociate sul letto, si era imposta la massima concentrazione per riuscire ad esprimere al meglio quello che le premeva di dire: aveva provato mille incipit, se li era ripetuti ad alta voce, aveva persino provato a scrivere le sue parole, ma tutto ciò che aveva ottenuto era un mucchio di pergamene appallottolate, e i rimproveri di Viky che voleva prender sonno. Fortunatamente gli impegni di quei giorni le fecero incontrare Hermione ben poche volte, e sopratutto mai da sola, cosa che la rattristava e tranquillizzava allo stesso tempo, convinta che potesse cogliere il suo turbamento e fosse costretta a parlare prima di essere pronta. Hermione era più pensierosa del solito. La presenza di Sara, anche se non si erano più parlate, la infastidiva, in più , cosa che la confondeva molto, sentiva la mancanza del tempo passato da sola con Ginny. I momenti in cui si incontravano la rendevano serena, ma i modi frettolosi della rossa, e una strana inclinazione della voce nel parlarle, le dispiacevano e le facevano pensare che fosse successo qualcosa.

"Spero che abbiate avuto modo in questi quattro giorni di approfondire la vostra conoscenza." disse Silente sul finire della cena. "Domani vi aspetta una giornata diversa, andrete in visita ad Hogsmeade" La sala fu percorsa dal brusio contento degli studenti.
"Siiii fantastico!"  esclamarono Ron ed Harry all'unisono quasi saltando in piedi "Mh..deve essere bello questo posto!" disse Judy rivolta a Ginny, guardando sorpresa la reazione dei due. "Beh sì è un villaggio molto carino, ma credo che siano entusiasti per la Burrobirra e per Mielandia!" "Certo! Siamo superentusiasti!" le rispose Harry "Judy credimi ci divertiremo un sacco!" aggiunse Ron, cercando di riacquistare un certo contengno davanti alla ragazza.
Ron e Harry continuarono a descriverle Hogsmeade, ma ormai Ginny non li stava più ad ascoltare. L'indomani sarebbero andati ad Hogsmade e sicuramente si sarebbe presentata l'occasione di stare sola con Hermione. Doveva affrettarsi, era arrivato il momento.

Dopo le lezioni gli studenti si recarono frettolosi in Sala Grande per il pranzo, impazienti di recarsi ad Hogsmeade. Ginny, dal canto suo, non riusciva a tener ferme la gambe. Durante tutte le lezioni non aveva fatto altro che farle sballonzolare freneticamente. Pur avendoci pensato per gran parte della notte, neanche questa volta credeva di aver trovato il modo giusto, ma ormai aveva deciso. Le avrebbe parlato quello stesso giorno. Giunse ad Hogsmeade in compangia di Harry e Ron e dei loro tre compagni dell'Agustian. Carl, il giovane affidato a Ron, non le toglieva gli occhi di dosso. Era un ragazzo di bell'aspetto e molto intelligente, sicuramente il più attraente e ammirato tra quelli del terzo anno. Ma Ginny non erano i suoi occhi che voleva, e faceva finta di non rendersi conto che ci stesse provando con lei.

Hermione era contenta di uscire dalla scuola, di fare qualcosa di diverso che la potesse distrarre dai suoi soliti pensieri. Sperava di trovare qualche posto interessante, o anche solo di scambiare due parole con qualcuno che non fosse della scuola. Sebbene fosse poco socievole, le piaceva parlare con persone che non sarebbe poi stata costretta a rivedere. Nessuna aspettativa, nessuna sofferenza.
Si aggirò per le vie osservandosi attentamente attorno, Zonko e Mielandia era troppo affollati, e comunque non erano dolci o scherzi quello di cui aveva bisogno. Notò quello che le parve un pub. "I Tre Manici di Scopa" recitava l'insegna. Qualche studente di Hogwarts vi stava entrando ma era il posto meno affolato dai compagni tra quelli che aveva attorno. Entrò e si sedette a un tavolo da sola. Si osservò pacatamente attorno, facendo vagare lo sguardo sui presenti. Qualche uomo solitario, un tavolo chiassoso di maghi e maghe, gli studenti che aveva visto entrare poco prima e una sveglia signora che serviva rapidamente ai tavoli. L'atmosfera del posto le piaceva, anche se non vedeva attorno a sé niente di interessante. Si voltò quando sentì qualcuno che a passo sveltò uscì da dietro al bancone che si trovava appena alla sua sinsitra. Era l'altra cameriera. La seguì con lo sguardo. Era Una ragazza che non doveva avere più di 25 anni. Aveva dei lunghi capelli mossi neri, che teneva raccolti in una coda alta. Alcuni ciuffi sfuggivano qua e là, conferendole un'aria che a Hermione sembrava piuttosto sexy. Dal suo tavolo riusciva a scorgerne l'intera figura, il corpo ben fatto, e il viso sorridente mentre serviva un tavolo a cui si trovavano due maghi. Sentendosi forse osservata, si voltò in direzione di Hermione rispondendole un pò imbarazzata al sorriso che le rivolgeva. Poggiati i calici sul tavolo si diresse verso il tavolo di Hermione. "Ciao, cosa posso portarti?"  "Ciao..una Burrobirra grazie". La giovane si allontanò sorridendo timidamente. "Ecco qua" disse la cameriera mentre le poggiava il calice davanti, fece per allontarsi ma Hermione la trattenne. "Scusa, aspetta.." La ragazza si voltò "..è la prima volta che vengo ad Hogsmeade, c'è qualche posto che valga la pena di vedere qua attorno?" le chiese quindi prendendo una sorsata di Burrobirra. "Non so..dipende cosa interessa a te"  "Beh fammi una lista con breve descrizione e penserò a cosa eliminare!" La giovane sorrise  "Beh non so se posso prendermi una pausa.." rispose gettando lo sguardo sulla sala alle sue spalle.  "Dai su..fallo per una povera ragazza che vuole godersi il suo pomeriggio di libertà!" "Mmmh..ok.." rispose sedendosi accanto a lei. "Hermione."  "Lya". Dopo le presentazioni, iniziarono parlare scherzosamente di Hogsmeade, di Hogwarts e i suo studenti, coi i quali Lya aveva spesso avuto a che fare. Nel mentre Ginny stava uscendo da Mielanda con gli altri. Discutendo animatamente su quali fossero i dolci più gustosi tra quelli che aveva comprato, si trovarono a passare proprio davanti ai Tre Manici di Scopa. Ginny non era stata fino a quel momento di grande compagnia, non faceva infatti che guardarsi attorno nella speranza di trovare Hermione. Buttò uno sguardo distratto all'interno della locanda attraverso i vetri. Si fermò all'istante. Hermione era la dentro, a sedere ad un tavolo  chiacchierando  sorridente con una bella ragazza, che sembrava essere la cameriera del pub. Si sentì avvampare dalla gelosia. "Ehi ci prendiamo una Burrobirra?" chiese agli altri che si trovavano poco avanti a lei e, senza attender risposta, preso per mano Carl, aprì la porta ed entrò. Si fermò poco oltre la soglia, guardando verso il tavolo dove le due chiacchieravano. Hermione la vide, e le sorrise contenta di vederla. Avrebbe voluto chiamarla e parlarle, poichè anche se la compagnia di Lya le era piacevole, ora che l'aveva vista sentì di non voler altro che stare con lei. Ma lo sguardo severo con cui Ginny rispose al suo sorriso, la fecero tacere. "Ehi tutto bene?" chiese Lya nel notare lo sguardo stranito di Hermione. "Sì scusa, dicevamo?".
 Mentre le due riprendevano a parlare, Ginny si sedette con gli altri ad uno dei tavoli liberi. Carl, incoraggiato dal gesto della ragazza che lo aveva preso per mano nell'entrare nel pub, le si sedette accanto, ancor più determinato nel suo tentativo di far colpo. Dal suo canto Ginny, decisa a far ingelosire Hermione, rideva sonoramente alle sue battute cercando di farsi sentire dalla ragazza. Pur pensando che il suo atteggiamento fosse esagerato, non poteva sopportare di vederla ridere a quel modo con un'altra ragazza, e ancor meno sopportava lo sguardo con cui la cameriera la guardava. Hermione, nell'udire le risate di Ginny, allungava lo sguardo verso il loro tavolo, osservando sia lei sia il ragazzo che le sedeva accanto. Pensò che forse lo sguardo duro che le aveva rivolto precedentemente, fosse dovuto alla presenza della cameriera lì con lei. Inolte conosceva il modo di ridere di Ginny, e quella che sentiva non era la sua risata naturale e coinvolgente. Si domandò se quello non fosse un tentativo per farla ingelosire, ma fu solo un pensiero fugace. Per quanto stessero bene insieme non credeva che Ginny potesse provare certi sentimenti nei suoi confronti, sopratutto dopo i modi freddi che aveva tenuto in quei giorni.
 "..ma credo  che per la fine dell'anno riuscirò finalmente a muovermi da questo posto.." continuò Lya che le stava parlando dei suoi progetti futuri.
"Ferma, hai qualcosa vicino all'occhio." disse Hermione avvicinandosi con il busto e il viso alla giovane, mentre sfiorandole la guancia con la mano, le passava delicatamente il pollice vicino all'occhio destro dove le si era posato un moscerino.
La porta sbattè. Ginny era uscita dal pub lasciando i suoi amici sorpresi e preoccupati. "Scusa, devo andare mi dispiace". Hermione uscì a sua volta. "Ehi Ginny ferma!" le urlò correndole dietro. "Ehi cosa c'è?" "Niente assolutamente niente. Vattene però!" rispose Ginny continuando a camminare a passo svelto. "Fermati dai!" le disse Hermione prendendola per un braccio. Ginny si fermò. "Senti ho detto che non c'è niente ok?!"  "Ok ok, ho capito. Allora torno dentro, mi ero solo preoccupata per te!" rispose Hermione  "No, ferma!" "Ok, allora dimmi cosa c'è." "No!" "Allora vado." "No!"  "Deciditi allo..". Hermione non fece in tempo a finire la frase. Ginny le si era avvicinata con uno scatto improvviso. In un attimo le aveva preso il volto tra le mani e aveva posato le sue labbra su quelle di Hermione. Fu solo un breve momento. Subito Ginny indietreggiò. Respirando affannosamente cercò di dire qualcosa, ma imbarazzata e sconvolta per quel suo gesto azzardato corse via.
"Stupida, stupida stupida! Ma che mi passa per la testa." Ginny camminava sola per le strade di Hogsemade, continuando a rimproverarsi per quel che aveva fatto. Era decisa a parlarle sì, ma l'averla baciata andava oltre tutto quello che aveva programmato.
 
I ragazzi tornarono ad Hogwarts poco prima di cena. Ginny, che aveva fatto il viaggio di ritorno lontana dai suoi amici, non si recò in Sala Grande. Non aveva appetito e sopratutto non voleva correre il rischio di incontrare Hermione. Si rintanò in camera. "Stupida stupida!" continuava a ripetersi, lanciando sul letto pantaloni e maglietta che si era tolti. "Perchè non ce la faccio?! Cosa penserà di me?! Una pazza, una sclerotica!" continuava a dire camminando su e giù per la stanza. Dopo dieci minuti, sfinita da quella maratona si lasciò cadere sul letto sbuffando. Cercava di pensare ad altro, ma non riusciva ad allontanarsi da quel momento. L'immagine di lei che si avvicinava ad Hermione e le sfiorava le labbra con le sue, le si ripeteva davanti agli occhi facendola ogni volta disperare convinta di aver fatto una figuraccia. "Mmmm..no no no..che ho fatto!" continuava a ripetere affondando la testa nel cuscino e rigirandosi da una parte all'altra del letto. Ad un tratto sentì la porta aprirsi.   
"Vieni entra pure. Ginny, Hermione ti cercava per il libro! Io torno giù!". Ginny balzò giù dal letto. Hermione le stava di fronte, sorridente mentre la squadrava da capo ai piedi. "Che..che ci fai qui?" chiese agguantando con la mano la maglietta che aveva sul letto per coprirsi. "Volevo solo vederti. Ho detto alla tua amica che mi dovevi rendere un libro, e che mi sarei molto arrabbiata se non lo avessi avuto entro stasera. Certe volte fa comodo avere un aria minacciosa." rispose sorridendo. Rimasero entrambe in silenzio  colte dall'imbarazzo. Hermione si avvicinò al comodino accanto al letto di Ginny, intenta ad osservare le foto dei suoi familiari. "Sembra simpatico."  esordì quindi.   "Chi?"   "Quel tipo."   "Quale tipo"  "Quella specie di scimmia con cui eri al pub." rispose Hermione ironicamente. "Ehi! E'..é un bravo ragazzo..e poi parli tu eh? 'Miss simpatia'. A quella sciaquetta deve far proprio schifo il suo lavoro per esser stata lì ad ascoltare te!"  "Beh buon per me! Era una tipa carina no?". "No!" rispose con rabbia e nel tentativo di indossare la maglietta che ancora teneva davanti a coprirsi, rimase incastrata. Quando finalmente riuscì a far passare la testa con i capelli del tutto sconvolti Hermione rise molto divertita, ma Ginny, ancora più imbarazzata, sentì di nuovo salire le lacrime agli occhi. Non erano le parole di Hermione ad averla offesa, si sentiva solo stanca di non aver abbastanza coraggio per esprimere quello che avrebbe voluto dire. "Senti, preferirei che te ne andassi." disse quindi, distogliendo lo sgaurdo da Hermione. A quelle parole la ragazza tornò seria. Quei secondi di silenzio che seguirono sembrarono a Ginny un eternità. Teneva le braccia incrociate davanti al petto e gli occhi incollati al poster sull'armadio di Viky e dentro di sé pregava perchè Hermione non facesse quello che le aveva chiesto. E non lo fece. Le si avvicinò, e sfiorandole delicatamente il braccio con la mano, le si mise davanti. Con l'altra mano le alzò dolcemente il viso perchè la guardasse negli occhi. "Non saresti dovuta scappare." le disse prima di avvinare il volto a quello di Ginny e posare le labbra sulle sue. Si baciarono, in piedi davanti al letto non accorgendosi del tempo che passava, perse in quell'attimo così magico per entrambe.
Tutte le paure di Ginny erano scomparse, la rabbia, l'imbarazzo, tutta se stessa era ora in quel bacio. La dolcezza delle sue labbra, la sensualità dei suoi movimenti, e quella passione che sentiva bruciare dentro il suo petto, la facevano fremere dal desiderio che quel bacio non avesse mai fine. La sua pelle bruciava sotto le mani di Hermione che le accarezzava la pelle nuda al di sotto della maglietta. Quando con la mano le sfiorò la pancia appena sopra i suoi slip, il brivido di piacere che la colse la fece sussultare. Le loro labbra si allontanarono. Hermione le sorrise dolcemente. Con il volto ancora a pochi centrimenti si guardavano in silenzio, respirando affannosamente. Ma quella fu solo una breve tregua. Baciondala dolcemente, Ginny fece un passo indietro, e attirandola ancor più vicina a sé, si sdraiò sul letto che aveva alle spalle.   


Ciao a tutti! Vi chiedo scusa se ci ho messo così tanto tempo per questo capitolo, ma ho avuto un pò di problemi e una conseguente assenza di ispirazione. Non mi entusiasma troppo quello che ho scritto. Spero comunque di non deludervi!Ringrazio per le recensioni, ringrazio chi legge e sopratutto ringrazio per la pazienza!
  
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