Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: HadleyTheImpossibleGirl    12/07/2016    4 recensioni
[STORIA INTERATTIVA- STORIA COMPLETA]
1971
Lord Voldemort sta accrescendo rapidamente il suo potere mentre il mondo magico entra sempre più in crisi.
Siamo agli albori di quella che diventerà la Prima Guerra Magica e per contrastare le forze oscure c'è bisogno di Auror.
Una nuova generazione di maghi e streghe è pronta a diventarlo.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Auror Training Program'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 21

Anche Maggio stava scorrendo ad una velocità incredibile, o perlomeno Sadie aveva questa impressione mentre si godeva il pomeriggio libero sdraiata sul prato. Accanto a lei Eveline se ne stava sdraiata a pancia sotto a leggere un libro sulle erbe dell’Amazzonia.
Alla fine del capitolo la ragazza chiuse il libro e si girò sulla schiena.
“Allora, hai deciso cosa farai per le vacanze?” chiese a Sadie
“Beh, ammesso e concesso che riesca a passare al prossimo anno, mi rilasserò, leggerò, farò delle belle passeggiate e mi godrò un po’ di tempo con la mia famiglia”
“Sola? Nessun ragazzo all’orizzonte?”
Sadie arrossì improvvisamente “Beh, veramente Andrew McGuinnes mi ha chiesto di uscire ma…”
“Ma cosa?” Eveline la guardò meglio poi aprì la bocca stupita. “Non mi dire che pensi ancora a Pollux!?!”
“Sì, cioè no, no assolutamente” rispose frettolosamente Sadie
“Cioè… il ragazzo più carino del terzo anno ti chiede di uscire e tu pensi ancora a quel coglione? Scusami tanto tesoro ma tu non stai bene”
“E’ che non riesco a levarmelo dalla testa, mi sembra una questione non conclusa. E da come si atteggia sembra che non sia una cosa chiusa neanche per lui”
“E allora parlaci! Chiudi la questione”
“Il problema è che non so se voglio chiudere la questione”
“Una volta volevi chiudere la questione. L’accademia viene prima, no?”

Era un mercoledì mattina, la quiete avvolgeva l’Accademia mentre il sole sorgeva oltre le verdi colline della campagna inglese. Elias Corner era appena rientrato dopo aver passato un lungo week-end a casa. Aveva ormai raggiunto il primo piano, per poter rientrare prima che tutti si fossero alzati. Sul pianerottolo incrociò Emily che scendeva le scale.
“Elias Corner che rientra di soppiatto alle cinque del mattino… non credevo che avrei assistito a questo momento” scherzò Emily
“Beh mi sembra che anche tu sei stata da qualche altra parte” ammiccò il ragazzo sapendo benissimo che l’amica aveva passato la notte dal suo fidanzato.
I due si incamminarono lungo il corridoio che ospitava le camere degli allievi del primo anno.
“Ultimamente mi sembra che tu sparisca un po’ troppo spesso. Cosa nascondi?” ridacchiò
“Io? Assolutamente niente” mentì spudoratamente il ragazzo
“Dai dimmelo”
“Scordatelo Burkhardt”
Quando voleva chiudere la questione la chiamava sempre per cognome.
“Chiamami di nuovo per cognome e ti affatturo, Corner” lo minacciò la ragazza puntandogli contro il dito indice, con una finta espressione arrabbiata.

Quella mattina a colazione Hayden ascoltava piuttosto irritato la conversazione di James Martin con i propri amici. L’ex-Serpeverde avrebbe voluto fare colazione in pace, ma il gruppetto seduto a qualche posto di distanza faceva una confusione tale che era difficile da ignorare. Ancora una volta il ragazzo si stupì di come facesse l’ex-Grifondoro ad essere così allegro e loquace a quell’ora.
Lo aveva sentito dire che avrebbe passato l’estate nella casa dei suoi nonni, nel sobborgo di Boston. Sia suo fratello gemello, che la sua sorellina, la quale stava per diplomarsi a Hogwarts avevano già invitato un paio di amici, ma lui no, doveva fare il solito pavone e perciò stava invitando praticamente metà del primo anno.
“Mi sembra un’idea grandiosa” aveva detto Sean, poi si era girato verso Eveline per sapere cosa ne pensasse la ragazza.
“Perché no?” sorrise. Il pensiero di passare tutta l’estate lontana da Sean la rattristiva e questa sembrava una buona occasione per stare un po’ con lui e con i suoi compagni di classe. Durante il periodo di Hogwarts non aveva mai passato un periodo di vacanze da qualche amica, il suo carattere intransigente spaventava molta gente, si era fatta solo poche amiche ma le loro strade si erano allontanate con la fine della scuola. Questa era l’occasione perfetta per fraternizzare un po’.
Emily aderì volentieri, convinta che anche a Justin sarebbe piaciuto staccare un po’ la spina prima di iniziare a lavorare sul serio. E poi, la prospettiva di una gita a New York era così eccitante.
Abigail sembrava leggermente a disagio e indecisa su cosa fare. Certo l’idea di andare in America le piaceva un bel po’ ma come fare con Fabian? Il suo ragazzo non sarebbe stato molto contento di quel viaggio e lei non voleva raccontargli nessuna bugia.
La faceva sentire ancora più a disagio il fatto che sembrava che tutti stessero aspettando una sua risposta, in particolar modo la sua migliore amica.
“Io…ehm…non saprei” balbettò imbarazzata
“Oh, dai Abby, non farti pregare” la esortò Emily
“Puoi portare anche Prewett se vuoi…” aggiunse James. Era evidente che la cosa non gli andava propriamente giù ma avrebbe fatto di tutto per permettere anche all’amica di esserci.
“Gliene parlerò” disse Abigail leggermente rincuorata ma ancora incerta sul da farsi. E la sera dopo cena lo fece, e sorprendentemente ebbe da Fabian una risposta positiva.

La stessa sera Zeek chiese a Krystal perché lei avesse rifiutato la proposta di James di unirsi a loro per un paio di settimane da trascorrere negli Stati Uniti.
La ragazza si strinse nelle spalle, scuotendo leggermente la testa, come se la sua risposta fosse una cosa di poco conto. “Beh… tu non ci saresti… e le altre saranno tutte accoppiate”
“Sadie è fidanzata? Non lo sapevo”
“No non lo è, vabè lei è l’unica single per il momento…che cosa facciamo lì in due, reggiamo il moccolo?”
Zeek scoppiò involontariamente a ridere.
“Non volevo dire questo, scusami. Semplicemente non voglio che tu ti faccia condizionare nelle scelte dalla mia assenza o presenza, tutto qui”
Krystal fece una faccia intenerita. “Non ti devi preoccupare per me” sorrise a Ezekiel, accarezzandogli leggermente una guancia.
Lui aggrottò le sopracciglia e rispose “Certo che mi devo preoccupare per te, sei la mia ragazza”
“Sono la tua ragazza” ribadì lei
“Sì e per questo ho deciso che, ad Agosto, io e te ce ne andremo una settimana nel sud della Francia”
Il sorriso di Zeek nel pronunciare quelle parole andava da un orecchio all’altro.
“E Lucian?”
“Ma come, io ti offro una vacanza e tu la prima cosa a cui pensi è mio figlio?”
Il ragazzo si finse offeso, anche se non smetteva di ridere e Krystal si finse ancora più offesa di lui, assottigliò gli occhi e arricciò la bocca.
“Scusa tanto se mi preoccupo per lui!”
Zeek si avvicinò al divano dove la ragazza se ne stava sdraiata, si mise seduto sul bordo del cuscino grigio scuro e si sporse verso il viso della giovane.
“È per questo che ti amo” sussurrò strofinando il naso con quello di lei “E comunque Lucian starà una settimana con i miei genitori”
Krystal si alzò a sedere, questa volta più seria. “Potremmo portarlo con noi…mi piacerebbe conoscerlo lo sai”
Anche Zeek sembrava improvvisamente meno giocoso, anzi aveva un aspetto quasi irritato. “Te l’ho detto: è troppo presto. Lucian ha solo 3 anni e si affeziona molto facilmente. Non vorrei che poi lui ci rimanesse male se le cose…”
“Stai forse insinuando che le cose tra noi non andranno bene?”
La ragazza si era tirata su in piedi, e aveva messo le mani sui fianchi.
“Non volevo dire questo!” ribatté Zeek “E’ solo per precauzione”
Era sincero, non avrebbe mai voluto che qualcosa ferisse Lucian. Una donna era già uscita dalla sua vita, anche se lui non poteva ricordarlo. Non doveva verificarsi di nuovo.
Il ragazzo aveva allungato le braccia verso la vita della ragazza, l’afferrò per attirarla a sé.
“Cerca di capirmi”
Il viso di Krystal si distese in un’espressione più serena, mentre si lasciava attirare verso di lui.

Le settimane seguenti vennero utilizzate per esercitazioni che riguardavano incantesimi di memoria e un’intera lezione venne dedicata al Voto Infrangibile, uno degli incantesimi più potenti, un incantesimo che per certi versi era associato alla magia oscura. Si credeva infatti che esso venisse utilizzato dal Signore Oscuro sui propri fedeli, o almeno su quelli più fidati e più vicini a lui. Era naturale volere assicurarsi la fedeltà di chi conosceva più segreti.
La fine dell’anno accademico era ufficialmente arrivata e come ultima lezione, o meglio come ultima prova, tutti e sei gli istruttori si erano messi d’accordo e avevano organizzato dei giochi a partecipazione volontaria, per gli allievi di tutti e tre gli anni.
“Che ne dici, andiamo?” propose Elias a Ezra
“Noo” si lamentò lui “E’ troppo caldo per fare queste cose, e poi ho promesso ad Elise che più tardi sarei andato a fare il bagno con lei”
“Sii, fare il bagno, chi vuoi che ci creda” fece Hayden “Comunque io ci sto! Anche se spero di non sudare come un animale”
I due amici si alzarono e si avviarono verso il capannello di studenti che si era formato, fin tanto che erano a portata d’orecchio Ezra augurò loro “Buon divertimento” anche se aveva l’impressione che forse lui si sarebbe divertito di più.
Prima di unirsi al gruppo Justin provò a convincere Fabian e Gideon Prewett a partecipare ma i due sembravano più interessati a starsene in panciolle sulle sedie a sdraio che erano state posizionate sul prato e in qualsiasi zona d’ombra disponibile.
“Vorrà dire che farò il beato tra le donne” sorrise prendendo sotto braccio Emily e Abbie, quest’ultima mentre camminava si voltò per fare la linguaccia al proprio fidanzato.
Alla fine si trovarono a giocare solo in una trentina poiché molti preferirono sfuggire a quella strana calura di fine Maggio facendo un tuffo nella piscina dell’Accademia.
“Bene, pochi ma buoni, spero” sorrise l’istruttrice del terzo anno “Venite qui uno alla volta e pescate un cartoncino colorato. Quella sarà la squadra a cui siete assegnati”
La donna evocò un sacchetto di velluto nero ed i partecipanti si avviarono a estrarre la loro squadra: rosso, giallo o verde.
Justin era stato tra i primi a unirsi alla squadra rossa, e poco dopo di lui Emily era andata a pescare il suo cartellino con le dita incrociate, sperando di capitare nella stessa squadra.
Quando tirò fuori dal sacchetto un cartoncino di colore giallo ci rimase un po’ male ma si rincuorò vedendo che anche Elias e un paio di ragazze amiche di Justin facevano parte della sua stessa squadra.
Quando James si rese conto di dover giocare nella squadra verde, stessa squadra di Hayden Fawley, fece un’espressione parecchio contrariata, che suscitò l’ilarità delle due amiche. Emily e Abbie si scambiarono uno sguardo d’intesa, entrambe speravano che magari uccidendosi avrebbero fatto automaticamente fuori la squadra verde.
Le tre squadre sarebbero state trasportate, attraverso passaporta, nei boschi che circondavano l’Accademia e da lì sarebbe partito il loro percorso di ritorno. Lungo la strada avrebbero trovato vari ostacoli da superare. La prima squadra a tornare in Accademia avrebbe vinto.

La squadra rossa si ritrovò a dover affrontare subito una prova di logica, che consisteva in 10 indovinelli. Dovevano indovinarne almeno 8 per andare avanti. Grazie all’intelligenza di alcuni Corvonero non ebbero grossi problemi a superare la prova.

 
A circa un chilometro di distanza la squadra verde stava cercando in tutti i modi di eliminare una pianta che impediva il loro passaggio. Era una specie di rovo, ma molto più grosso, con rami che si muovevano velocemente nel tentativo di aggredirli. Quei tentacoli rosso scuro erano a loro volta pieni di aculei.
“Smettila di guardarla… non è che se la guardi cambia qualcosa” disse James a Hayden
“Allora fatti venire in mente qualcosa, genio!” ribattè l’altro
Un ragazzo del terzo anno li bloccò “O la smettete di battibeccare o do voi in pasto alla pianta”
I due si zittirono ma continuarono a guardarsi in cagnesco.
Alla fine una ragazza riuscì a ricordarsi che si trattava di Tentacula velenosa, e di conseguenza riuscì anche a capire come andare avanti.

 
La squadra gialla invece si  trovò a fronteggiare un vasto incendio, e a dover mediare con un branco di centauri per poter proseguire lungo il percorso. Si dimostrarono una squadra unita, andavano più o meno d’accordo e riuscirono a raggiungere il limitare del bosco prima delle altre squadre.
Arrivati nella radura che ospitava l’Accademia gli istruttori andarono a congratularsi con loro ma gli occhi dei ragazzi si puntarono su una figura che era appena comparsa all’esterno della villa. Era un uomo di media altezza, con i capelli tenuti un po’ lunghi. Sembrava quasi un leone.
Istintivamente anche gli istruttori si voltarono.
“Capo!” lo salutò un istruttore
“Ti unisci a noi, Alastor?” chiese l’istruttrice del secondo anno
L’uomo era tremendamente serio. Si avvicinò e disse semplicemente “Minchum seguimi”
L’istruttrice impallidì ma lo seguì in silenzio, senza esitazione.

 

Hallo!
Oggi mi sento molto crucca ahahhaha
Siamo arrivati al penultimo capitolo (che avrei voluto pubblicare ieri ma non ho fatto in tempo a finire)… ci sarà il prossimo, poi l’epilogo e poi una specie di sequel
Spero di riuscire a pubblicare tutto in tempi brevi, anche se domani dubito che potrò scrivere ;)
Grazie ancora per le recensioni
Baci, anzi liebe Grüße
H.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HadleyTheImpossibleGirl