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Autore: Sofy_Weasley    13/07/2016    0 recensioni
Può un sasso con un biglietto attaccato,lanciato nella finestra di camera sua, essere l'inizio dell'avventura più pericolosa e inaspettata della sua vita?
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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L'inizio.






Mi svegliai circa alle dieci del mattino.

Paige era andata a scuola mentre mamma era di sotto che puliva il tavolo della cucina.
"Ti sei svegliato tardi."
"Già..." dissi grattandomi la nuca.
"Dai, vieni a fare colazione, che poi devi tagliare l'erba."
Sbuffai, tagliare l'erba era una palla.
"Prima devo chiamare Niall, ci metto un minuto."
Lei annuí e io mi diressi verso il bagno di sotto chiudendo la porta.
"Pronto?" Disse lui quasi sussurrando.
"Stronzo, perchè mi lanci i sassi dalla finestra?! L'hai pure rotta."
"Ma che cazzo, si puó sapere di che stai parlando,Harry? Sono a lezione."
Ah già avevo dimenticato questo piccolo particolare insignificante.
"Di al professore che devi andare al bagno."
Sentii lui dire  qualcosa al professore e poi ricominció a parlare.
"Gli ho detto che non mi sentivo bene e ora vado in infermeria."
"Okay, comunque ti ho fatto una domanda."
"Non ho lanciato nessun sasso dalla tua finestra! Per quale motivo avrei dovuto farlo?"
"Davvero? Ne sei sicuro? Alle 2:40 di ieri sera?" Questa cosa mi puzzava.
"Dio, ma secondo te mi sveglio alle 2:40 del mattino e vengo a lanciarti un sasso dalla finestra per divertimento?!" Il suo ragionamento non faceva una piega.
"In effetti...hai ragione, ma oltre a te non saprei proprio chi possa essere stato, c'era un biglietto sotto al sasso..."
"E che cosa c'era scritto?" Chiese con preoccupazione.
"Una cosa tipo guardati sempre le spalle, e un numero con 4 cifre."
Lui fece un grosso respiro.
"Sinceramente, non lo so. Ma quando accade nei film non succede mai nulla di buono." Santo cielo, ed io che pensavo che fosse serio sta volta.
"Niall non è un fottuto film okay?! È la vita reale, non mi chiamo Tom Cruise e non siamo in Mission Impossible." Lo sentí sbuffare.
"D'accordo, quindi...che facciamo?"
"Aspettiamo no? Si farà vivo sicuramente."
"HARRY! Sbrigati devi tagliare il prato!!" Urló mamma dalla cucina.
"Arrivo! Devo andare, ci sentiamo dopo la scuola,Niall." Non aspettai nemmeno che mi salutasse, che spensi subito il telefono.
-----
Dire che ero sudato era poco, grondavo di sudore e non ne potevo più.
La signora Hernandez probabilmente mi aspettava ormai da ore per le faccende di casa ma dovevo riposarmi.
Decisi di andarmi a fare una doccia.
Si, mi lavo spesso, mi piace sentirmi pulito.
Finita la doccia presi il telefono in mano e notai un messaggio da Sconosciuto:
Stai attento, 4805.
Okay, ora basta.
Chi diavolo ero sto tipo? Ma soprattutto che cosa voleva da me?Perchè mi dice di stare attento?!
E dato che le sfighe non vengono mai sole, dovevo ancora andare a casa di quella lí per le sue faccende.
Mi vestii velocemente e uscii di casa per andare dalla Signora Hernandez.
Bussai una, due,tre...venti volte ma lei non mi aprí la porta.
"Signora Hernandez, sono Harry!" Gridai dalla finestra, ma ancora niente.
Passai dalla porta sul retro di casa sua, dato che c'ero stato altre volte con mamma e Paige.
La porta era già stranamente aperta cosí passai dal suo soggiorno per andare in cucina, ma la visione che mi trovai davanti mi spaventò a morte.
La signora Hernandez, stesa per terra piena di sangue, sicuramente priva di sensi.
Le tastai subito il polso e notai che non c'era più alcun battito.
Era morta.
Feci subito il numero della polizia, ma che cazzo stava succedendo?!
"Pronto, centrale di polizia di New York." Disse la voce di una donna al telefono.
"S-salve io, ho ap-pena trovato il corpo della mia vicina di casa in cucina, c-credo sia morta." Non riuscii a non balbettare.
"Non preoccuparti ragazzo invieremo una pattuglia subito, tu intanto resta fermo." Disse lei con calma, ma come si fa a restare calmi in queste situazioni?!
Aspettai 5 minuti e la pattuglia della polizia suonó al campanello della casa della signora Hernandez.
"Aprite, polizia di New York!" Aprii immediatamente la porta e mi ritrovai faccia a faccia con un poliziotto abbastanza basso, pelato con i baffi neri.
Appena li feci entrare mi sorpassarono subito.
"Dove si trova il corpo?" Mi chiese il poliziotto in questione.
"In cucina."dissi passandomi le mani tra i capelli.
Gli altri poliziotti si diressero verso la cucina mentre il poliziotto baffuto rimase fermo vicino alla porta.
"Agente Carter, capo della polizia di New York." Disse presentandosi e tendendomi la mano, gliela strinsi a mia volta.
"Harry Styles."
"Allora Harry...che è successo?" Mi chiese cominciando a scrivere su una cartella con un cipiglio sul viso, questa cosa mi metteva abbastanza ansia.
"Ecco io...non lo so. Sono arrivato a casa sua circa 5 minuti fa per farle dei lavori di casa, ma nessuno mi rispondeva cosí sono passato dalla porta sul retro e l'ho trovata c-cosí."
"Okay." Disse chiudendo la cartella.
"Quindi non sai che cosa è successo prima che tu arrivassi qui."
"No."
"Abbiamo chiamato tua madre ora,dovrebbe essere qui a momenti." Disse un altro poliziotto dalla cucina.
Non dissi nulla, aspettai altri 7 minuti e poi qualcuno bussó alla porta rivelandosi mia madre con mia sorella... Ma che ci faceva qui Paige?
"Harry! Tu stai bene?" Disse venendomi incontro e abbracciandomi.
"S-si tutto bene, ma che ci fa qui lei?"
"Appena ho saputo quello che era successo la sono andata a prendere da scuola." Disse guardandosi in giro.
"Anne." Disse uno dei poliziotti che non avevo ancora notato,si conoscevano?
"Aric!" Disse lei con un sospiro quasi di sollievo.
"Oh, Ragazzi vi presento l'agente Aric Howard."Disse mentre l'uomo mi stringeva la mano sorridendo appena.
"Accidenti, per un attimo l'avevo quasi scambiato per Dane, Anne." Disse lui riferendosi a mio padre.
"Già si somigliano molto.." Lei tenendo la testa bassa.
"Dovrei discutere di alcune cose con vostra madre, ve la ruberó solo per qualche minuto." Dopo di che salirono al piano di sopra.
"Tu ne sai qualcosa?" Chiesi a mia sorella, ma lei mi fece spallucce.
Per passare un po' il tempo dato che mamma ci stava mettendo davvero molto, cominciai a girare per la casa guardando le foto appese alle pareti e successivamente quelle sopra un mobile in salotto.
Alcune foto ritraevano una signora abbastanza giovane in abito da sposa,che supponevo fosse la signora Hernandez,con un uomo in smoking.
In altre invece, lei con alcuni bambini in braccio, i suoi figli.
Cercai di mandare giù il grande groppo che si era formato nella mia gola.
D'un tratto una foto vicino a quella attirò la mia attenzione.
Mia madre e mio padre insieme alla signora Hernandez.
Non sapevo fossero amici, in questa foto ridevano e si abbracciavano come dei grandi amici insieme ad altre persone, tra questi riconobbi l'agente Howard.
Presi in mano la cornice un po' rovinata della fotografia e me la rigirai tra le mani finché non trovai un numero di quattro cifre vicino alla cornice.
Quel numero.
4805.
Sgranai gli occhi, e ripensai al messaggio che avevo ricevuto.
Guardati le spalle.
"4805." Dissi pensando ad alta voce.
"Vedo che hai trovato la foto dove ci sono io con i tuoi genitori,Harry."
Aric Howard era dietro di me attaccato al muro, a braccia conserte che mi fissava.
"Ehm,sì." Dissi rimettendo la foto a posto, questa storia cominciava a farmi paura.
"Eravamo grandi amici,sai? Una grande famiglia."
Annuí a testa bassa."Chi sono le altre persone nella fotografia?"
"Ecco, come ti ho detto eravamo grandi amici, un gruppo." Indugiò molto prima di rispondere.
"Harry, è meglio che torniamo a casa." Mia madre venne in soggiorno insieme a Paige
"D'accordo."
"È stato un piacere conoscerti Harry, anche se avrei preferito farlo in altre circostanze."
"Ti va di venire da noi per un caffè?" Chiese mamma
"Mi piacerebbe molto Anne, ma  devo andare a prendere la mia paperotta alla lezione di Judo." Disse lui divertito, mia madre rise di buon gusto lasciandomi per un attimo spiazzato, non la vedevo ridere da tempo.
"Salutami tua figlia allora, è un sacco che non la vedo."
Lui annuí e poi se ne andò dalla porta principale.
------
"Dimmi che stai scherzando." Disse Niall, stavamo parlando al telefono da ore e gli avevo raccontato tutta la storia, persino quando ho trovato la fotografia.
"Ti sembra uno scherzo? Non so che stia succedendo Niall." Mi misi le mani tra i capelli.
"Secondo te tutto questo c'entra qualcosa con l'omicidio della signora Hernandez?" Chiesi in preda al panico.
"Non lo so...è al quanto strano comunque, cioè, tu ricevi un messaggio di avvertimento con un sasso dalla finestra, poi ti arriva anche il messaggio sul telefono, e ora la signora Hernandez viene uccisa e tu a casa sua trovi casualmente una fotografia con dietro lo stesso numero...tutto questo è davvero.."
"Ridicolo!" Urlò dalla frustrazione.
"Che cosa sta succedendo, io non capisco.."
"Amico, rilassati. Magari se ne parli con Anne e le spieghi che sta succedendo forse.."
"No! Non deve saperlo, non voglio che lei e Paige lo scoprano."
"Che cosa non devo scoprire?"Disse Paige sulla porta della mia camera. Cazzo.
"..ehm, che ti stavo facendo una sorpresa per il tuo compleanno! Ma tu sei un'impicciona scassapalle e l'hai scoperto." Dissi la prima cosa che mi venne in mente.
"Il mio compleanno è tra 8 mesi..."
"Sì ma era...una sorpresa in anticipo, che tu hai rovinato. Dovresti vergognarti per questo." Dissi spingendola fuori dalla mia camera.
"Va a farmi un toast e renditi utile."
"Okay, sono 5 dollari." Bastarda.
"Se te li do, ti levi dalle palle e mi prepari il toast?"
"Uhm..si." Presi 5 dollari dal portafoglio, glieli diedi e lei se ne andò saltellando dalla mia camera.
"Prosciutto e formaggio!" Le urlai quando scese le scale.
  
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