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Autore: Tifawow    22/04/2009    1 recensioni
”Senza Nome essi Sono, Devastatori dal Fato scelti. Vite e Regni insieme mietono, più della Morte Sono svelti”. Un'antica ballata, una profezia vecchia come il mondo, canta ciò che l'umanità teme e aspetta da secoli: il Devasto senza nome profetizzato, i seguaci del Caos leggendario che lotta per riemergere dalla Luce della Sfera. E nella notte, Lancaster, un Cavaliere del Vento, viene portato laggiù, dove il Devasto nasce...e sottoposto alla prova peggiore, per qualcuno che è nato libero.
Seconda classificata al concorso di Eylis "la Sfera e...il Matto"
Genere: Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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..::.CAPITOLO 1.::..


Il Prigioniero arrancava, stanco, esausto, lungo il buio corridoio dove lui e i suoi compagni di sventura venivano costretti a camminare da quel sadico elfo, che li aveva prelevati dalla loro casa, in quella strana struttura dov'erano stati spinti in massa e con violenza.
Un passo dopo l'altro si trascinava, cercando disperatamente di ignorare la stanchezza, le fitte di dolore che gli causavano le innumerevoli ferite riportate nel combattimento contro il loro aguzzino, le voci impaurite e stanche dei compagni.
L'elfo, con quegli occhi da Demone dell'inferno, li scortava senza battere ciglio, senza pietà ne commozione, in quello sguardo freddo come il ghiaccio che pareva volerli dilaniare lentamente.
E il Prigioniero non poteva far altro che tenere il capo chino e avanzare, tenendo le labbra strette per non lasciarsi sfuggire alcun lamento, per non dare soddisfazione all'elfo e al suo compagno dai capelli argentati, che li guardava con un sorriso fiducioso al punto tale da essere una palese presa in giro, che continuava a giocare con quella fiammella che continuava ad accendersi e spegnersi nel suo palmo.
-entrate qui, schifosi bastardi- con uno strattone, l'elfo con gli occhi da Demone, aveva tirato le loro catene, quelle che lo legavano ad una decina di persone, spingendoli in una piccola e angusta cella.
Una donna scoppiò in lacrime.
Lamenti di dolore si alzarono dal gruppetto.
-Damon...- il ragazzo dai capelli argentati chiuse il pugno di colpo, spegnendo la brillante fiammella che ivi bruciava -Hai sentito Nathirra? Non dobbiamo distruggerli... sono prigionieri...-.
Prigioniero.
L'unica cosa che era dopo che gli avevano strappato tutto.
Eppure fino a qualche giorno prima così non era stato. Era un guerriero: abile, forte, valoroso, colmo di orgoglio e di nobili ideali.
Combatteva a fianco dei Cavalieri del Vento, senza regole e libero come l'aria, affrontando nemici e proteggendo i deboli. Non aveva rivali, nemmeno tra i suoi compagni... la sua spada abbatteva ogni nemico, parava ogni colpo.
Poi erano arrivati loro.
Damon e Fire.
Devastatori senza nome.
Lo avevano disarmato facilmente con le loro arti diaboliche, lo avevano preso, lo avevano ridotto a un misero corpo spogliato delle armi e dell'armatura, l'avevano incatenato a un gruppo di poveri sfortunati, gente che una volta era stata qualcosa di più di un Prigioniero come era lui ora.
Prima era Lancaster.
Ora era nessuno.
Istintivamente, cercò di mettersi in piedi e ridarsi un minimo di dignità, quando sentì la sorda risata del Demone accompagnare lo stridio metallico della porta della cella che si chiudeva.
-Sono feccia- fu la risposta che egli diede al compagno -Che ti importa di quello che gli faccio? Non muoiono ora sotto le mie mani, ma moriranno domani nella Sfera... credo che il mio sarebbe un fato più misericordioso-.
Fire scosse le spalle, come se poco gli importasse -A me non interessa di certo. Ma Nathirra la prenderebbe bene?- il suo tono si fece improvvisamente basso -Tiene Sensitive in suo potere... né io né te vogliamo che le succeda qualcosa, vero? O a te non importa forse di tua moglie?-.
-Taci!- il tono ringhiante di Damon si fece, se possibile, ancora più minaccioso -Queste parole sanno tanto di tradimento amico. Credi che non sappia cosa si cela nei tuoi pensieri?-.
Fire ridacchiò tra sé e sé, avvicinandosi alle sbarre -Attento a come calibri le parole, amico...- una pausa. I suoi occhi come la brace parvero sfiorare con insistenza la figura del prigioniero, che a fatica stava cercando di rialzarsi, impacciato dalle catene -Ti va di rendere i nostri giochi più interessanti?-.
Il volto del Demone prese una posa vagamente curiosa -In che senso?-.
-Io scommetto che quello lì- la destra si alzò a indicare il Prigioniero -Arriverà alla Sfera sano e salvo-.
Il Prigioniero sentì un brivido salirgli alla schiena quando si accorse che parlavano di lui.
Da Nessuno era passato ed essere il loro Giocattolo.
Damon scosse il capo, dubbioso -Dici che quest'essere riuscirà ad arrivare alla fine?-.
-Ne sono sicuro- Fire guardò il prigioniero ancora per qualche attimo.
Caldo.
Tensione.
Pietà.
I suoi occhi ardenti come le fiamme, di cui era fratello, parevano osservare nell'animo del prigioniero che gli stava davanti, quasi in qualche modo lo sentisse affine. Lui mai aveva avuto le straordinarie doti percettive di Sensitive, non era capace di organizzare un gruppo come faceva Nathirra, non possedeva la straordinaria forza fisica di Damon o l'abilità di confondersi di Mimic, ne tanto meno condivideva gli stranissimi poteri del Matto.
Lui era capace solo di usare il fuoco, di incendiare, di creare fiamme così calde ed elevate da far evaporare laghi interi...e quella sua comunione con il fuoco gli permetteva anche di riconoscere l'intensità delle fiamme dell'animo di una persona.
E quelle del Prigioniero erano altissime.
Fire sorrise, vagamente.
-Io ne dubito, comunque...- con un gesto forzato, Damon porse la mano al Piromane -Cosa ci giochiamo?-.
Fire allungò la mano a sua volta, prendendo quella del compagno. Come sempre, le carni altrui gli risultavano troppo fredde al tatto -Sensitive..- disse dopo qualche attimo di silenzio -Se vinci tu, io non mi avvicinerò più a tua moglie, nemmeno quando lo prevede il rituale. Se vinco io...- una pausa -Tu non ostacolerai più la nostra amicizia. Perché è solo questo che c'è sempre stato tra me e lei-.
Damon parve rifletterci qualche secondo. Poi un sorriso sarcastico si disegnò sulle sue labbra, mentre la stretta alla mano si faceva più solida -E sia. Tanto sono certo che non ce la farà mai...-.
Fire sorrise.
Un lampo di fuoco balenò nei suoi occhi -hei tu!- disse, lasciando la mano del compagno e voltandosi verso la cella.
Il Prigioniero, che tutto aveva ascoltato fino a quel momento senza capirci molto, diresse il proprio sguardo verso il Piromane.
Egli sorrise ammiccante -Cerca di vincere questa partita! Per me è importante sai??- si avvicinò di un passo alle sbarre.
-Farti... un favore?- la voce del Prigioniero suonava stentorea -Preferisco... marcire qui dentro per tutta la vita....- occhi decisi, ribelli. Liberi com'era stato lui tra i Cavalieri del Vento.
Fire scoppiò in una risata, calda e fragorosa -La fiamma di vita che brilla nel tuo corpo è così accecante da darmi certezze...- una battuta forse, o forse la verità -Come ti chiami?-.
-Non sono forse il Prigioniero?-.
-Perfetto Prigioniero, allora come ti chiamavi?-.
-Lancaster...- quel nome era un sussurro, come se avesse paura che loro potessero strappargli di dosso anche il ricordo di quel nome.
Ma così non fu.
-Bene, Lancaster...- sorrise Fire -Tu vinci questa sfida... ed io ti prometto che se raggiungerai la Sfera ti lasceremo andare...-.
Il Prigioniero non abbassò gli occhi, sostenne con forza lo sguardo del Piromane, che quasi sembrava volerlo bruciare dall'interno.
L'aveva chiamato con il suo nome.
Non era un Prigioniero, né un Giocattolo. Era era un Mezzo con il quale l'uomo che aveva di fronte aveva intenzione di prendere quello che desiderava. E come Mezzo aveva diritto ad un nome.
Fire non aggiunse altro, si limitò ad annuire con soddisfazione.
Aveva capito che davanti a se, c'era qualcuno esattamente come lui.


CONTINUA...


Ed ecco il secondo capitolo pubblicato di questa storia^__^ credo che ne pubblicherò uno ogni due giorni, sono troppo ansiosa di metterla su tutta quanta per aspettare *_*

Ringrazio di cuore tutti coloro che nel precedente capitolo hanno commentato, Eylis che ha lasciato la recensione per la partecipazione al concorso, Shnusschen e Ghen che come me vi hanno partecipato, e NightAlchemist93 che mi ha riempita di complimenti^^
Un bacione a tutte quante!!!

E un bacio anche a chi legge senza commentare ^_*

Tifa.



   
 
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