Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    25/07/2016    2 recensioni
Cosa potrebbe mai accadere se un Angelo si innamorasse di un Demone? E se il Demone ricambiasse?
Non è impossibile.
A Gabriele e Lilith è successo. E sono disposti a tutto per proteggere il loro amore proibito.
Anche a costo della vita.
Saranno messi a dura prova dagli Inferi e il Paradiso.
Il loro amore riuscirà a scalfire le avversità e perdurare in eterno? O sarà sconfitto condannandoli a un'eterna divisione?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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Capitolo 64

parte 1


Paradiso, Primo Cielo
Quando aprì gli occhi nella sua stanza, capi subito che qualcosa non quadrava.
Miguel avvertiva nel profondo del suo animo che era successo qualcosa di terribile, ma non sapeva spiegarsi cosa.
Per questo, dopo essersi preparato velocemente, era uscito di corsa dalla sua stanza dirigendosi in quella di Gabriele.
La prima cosa che imparavano loro Angeli Comuni era che se c'erano problemi bisognava riferire il prima possibile all'Arcangelo che amministrava il Cielo nel quale risiedevi.
Fino a neanche pochi giorni prima non avevano un Arcangelo a capo del Primo Cielo, e per quello facevano riferimento a quelli degli altri Cieli.
Ma in quel caso, era da Gabriele che doveva ricevere istruzioni.
Per tutto il tragitto cercó di formulare un discorso vagamente di senso compiuto che gli facessecapirei suoi timori, seppur privi di qualsiasi prova concreta. Bussó alla porta titubante.
Era presto per i canoni di Gabriele, lo sapeva. Eppure non poteva attendere oltre, altrimenti sarebbe impazzito.
Bussó di nuovo, stavolta un po' piú forte, pensando che l'Arcangelo non avesse sentito.
Nulla.
Arduamente abbassó la maniglia e la porta di aprí sotto il suo tocco con un leggero cigolio.
Sorpreso, trovó la stanza completamente vuota, come se Gabriele non ci avvesse soggiornato un po'.
Uno strano dubbio gli attraversò la mente, ma decise di scacciarlo in fretta. Magari aveva messo tutto in ordine ed era uscito a fare roba da Arcangeli.
Sapeva che gli altri sei erano ancora nel Cielo, e per questo si affrettó a raggiungere il luogo dove di solito si trovavano.
Percorse a passo svelto i diversi cunicoli degli Alloggi, sotto lo sguardo incuriosito dei suoi compagni, che evitò accuratamente.
Non aveva tempo da perdere.
Infatti,come aveva dedotto li trovò nella piazza principale, sotto il Consiglio, intenti a discutere.
Con sorpresa peró non scorse Gabriele tra gli altri Arcangeli.
Michael fu il primo a notarlo.
«Buongiorno Miguel»lo salutó cordialmente.
Michael aveva modi di fare nei suoi confronti molto fraterni, che scatenavano sempre in Gabriele un moto di gelosia, che li aveva sempre tenuti separati in tutti quegli anni.
Miguel rispose con un cenno frettoloso del capo.«Sto cercando Gabriele, l'hai per caso visto?»
L'Arcangelo agrottò le sopracciglia pensoso.«Per la verità é da un po' che non lo vedo».
Miguel ebbe un moto di stizza. Cosí proprio non andava. E adesso?
«Se posso esserti d'aiuto...»cominció Michael.
«Dovevo discutere con lui di una cosa»disse Mighel senza indugi.
Si fidava tantissimo di Michael.
«Una cosa che potresti dire anche a noi? Magari possiamo darti una mano».
«É complicato»rispose Miguel, come cercando le parole giuste.
«É da quando mi sono svegliato che ho addosso una strana sensazione di pericolo».
Michael agrottó le sopraciglia.«Di che tipo?»
Solo qualche giorno prima, il Paradiso era stato invaso dai Demoni, e lo stato di allerta era ancora alto, seppur il nemico si fosse ritirato. Miguel scosse la testa.«Non lo so»rispose sconsolato.
Michael si giró verso Raphael.«Prova a contattare Gabriele. Forse lui ci puó dare una mano».
Uriel a fianco di Rapahel sbuffó.«Quell'Angelo ribelle? Credi sul serio che si sia adattato già alla sua nuova vita da Arcangelo, Michael? Hai cosí tanta stima nei suoi confronti?»
Michael gli scoccó un'occhiataccia.«Primo, é un Arcangelo come noi e non piú un Angelo Comune e per questo dobbiamo trattarlo come pari. Due, non conosci come me Gabriele. Ha tutte le qualità che ci si aspetterebbe da un guerriero, e sono sicuro che sarà un ottimo Arcangelo. Per cui, metti da parte questi timori e preoccupazioni prive di fondamento»ribatté, in difesa del fratello.
A quelle parole Uriel non seppe come rispondere, e per questo lasció perdere.
Mike annui soddisfatto e si voltò verso Raphael, che teneva gli occhi chiusi e le mani a pugno, cercando di concentrarsi al meglio per comunicare con Gabe.
«Allora, hai trovato Gabriele?»
Quando Raphael scosse la testa, Michael rimase sorpreso.
«Raph sei sicuro?»domandó in ansia.
Il compagno annuí brevemente.«Non é d'aiuto, ma quando cerco di collegarmi con la mente a Gabe, trovo solo buio e...ecco, provo la stessa sensazione di quando abbiamo a che fare con i Demoni»cercó di spiegare, radunando le sue percezioni.
Michael sbiancó.«Mi stai dicendo che...»provó a ribattere, ma Rapahel, intuendo il suo timore lo prcedette:«Non é morto Mike. Percepisco l'eco dei suoi pensieri».
«Prigioniero dell'Inferno?»
Raphael scosse la testa.«Neanche, ma qualcosa di simile».
Solo allora Michael capí.«Non puó essere»balbettó scosso.
Avrebbe dovuto capirlo dalle sue continue domande sull'ubicazione dei Cancelli infernali.
E invece come uno sciocco, non aveva dato peso alle intenzioni del fratello. Raphael annuí serissimo.
«É sceso nell'Inferno».
Fu come se una cortina di ferro fosse scesa tra i presenti.
Fu Uriel il primo a riprendersi da quella rivelazione shock.«Si farà uccidere per lei!»insorse furente.
«É scenso nell'Inferno per portare indietro lei».
«Elisabeth?»domandó Takiel, prendendo parola pr la prima volta da quando era cominciato tutto il discorso.
«E chi altri potrebbe far perdere la testa a Gabriele? Accidenti, non avrei dovuto dirglielo che era ancora viva, cosí adesso non ci ritroveremmo in questa situazione»continuó.
«Adesso calmatevi. Il danno é fatto. Ora non ci resta che...»
«Che cosa Michael, eh? Scendere anche noi in casa del nemico e farci ammazzare per recuperare uno stupido ragazzino che sta giocando con la morte?»
«É di nostrofratello che stai parlando Uriel»lo ammoní minaccioso Michael.
Uriel si proruppe in una risata amara.«No Michael. Ti sbagli. Io non ho nulla a che vedere con lui. Rimango sempre della mia idea che lui nonsarà mai come noi».
«Non dicevo tuo fratello, ma suo»ribatté indicando Miguel, che lofissó sorpreso.
«Io?»domandó l'Angelo indicandosi con il dito. Michael annuí.
«Credo Miguel che, anche se non é il momento adatto, e che per il momento non possiamofare nulla per Gabriele, sia giunto il momento di raccontarti la verità».







Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti :)
Questo capitolo mi ha fatto penare e per questo l'ho diviso in due (è la seconda parte che mi sta facendo ammattire ^^'). Spero che questa prima parte vi piacca, e mi scuso per eventuali errori :)
Cosa ne pensate?
A presto,
Drachen
   
 
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