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Autore: Takeshi Inazuma    02/08/2016    0 recensioni
Mi chiamo Takeshi Inazuma (稲妻 武), maestro ninja dell'Ordine Dei Cinque Elementi.
Quello che sto per descrivervi qui è un ordine antichissimo, risalente probabilmente alla nascita dei primi ninja, e dell'arte del ninjitsu.
Cercherò di descrivere approfonditamente l'Ordine, aggiungendo anche parecchie mie avventure con i miei compagni.
Se credete mi stia inventando tutto, bhe, sappiate che è così. Sono solo le storie fittizie di un pazzo esaltato che crede di far parte di chissà quale fantomatico ordine segreto.
Ma se vi capitano cose strane, se siete in grado di fare cose come camminare sui muri, o battere un bullo in un solo colpo, cercate l'uomo dall'occhio rosso. E ricordatevi che, la fiamma più brillante non è visibile a chiunque...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Ordine Dei Cinque Elementi.
L'Ordine che protegge gli umani dagli yokai ostili, e nasconde alla loro vista quelli benevoli o neutrali...
Ma parleremo più avanti del'Ordine, ora vorrei parlarvi invece del codice d'onore dei ninja dell'Ordine.
Molti credono che i ninja non avessero onore. Che non fossero altro che spie, o spietati assassini. Meglio che pensino sia così, allontana i sospetti.
Ma adesso mi rivolgo a voi, che siete venuti qui, avete scelto questa storia non tanto, pensando ad una mera favola per bambini, ma perché vi risveglia qualcosa. Questa guida vi aiuterà a trovare l'uomo dall'occhio rosso, o a non spaventarvi se sarà lui a trovare voi.
Per prima cosa, in questo primo capitolo, vi narrerò una leggenda.
Un giorno, tanto tempo fa, un ninja e un samurai si ritrovarono a passare su uno stretto ponte, ma da direzioni opposte. Uno dei due avrebbe dovuto per forza strisciare lungo il bordo, rischiando anche di cadere nelle tortuose acque del fiume.
Il ninja si stava già preparando ad estrarre la spada, quando il samurai si accostò per lasciarlo passare.
Il ninja quindi, si stupì, e chiese confuso al nobile guerriero -perché mi lasci passare senza combattere. Non hai un onore da difendere?-
Il samurai sorrise, e con voce gentile disse -oh, ma è; proprio così. Ho un codice d'onore, il bushido, e il codice dice chiaramente che bisogna essere gentili con tutti. La gentile cortesia, il rei (礼). Il miglior combattimento è quello evitato.- e così dicendo, passò sul ponte accostato al bordo, permettendo al ninja di passare al centro in tutta sicurezza.
La risposta del samurai lo aveva fatto riflettere.
Lui non aveva un codice d'onore. Lui uccideva, rubava, commetteva atti che (detto fra noi) preferirei non descrivere.
Si sentì malissimo. Si sentì sporco, senza onore. Un codardo.
Voleva espiare le sue colpe, mettersi al servizio dell'umanità, ma come?
In paese si narrava di un saggio dragone che viveva in una fonte alle pendici del monte Fuji. Il drago si chiamava Kaze To Kasai (風と火災), che vuol dire vento e fuoco
Il ninja intraprese un lungo viaggio per arrivare a questa fonte. Chiamo a gran voce il drago
-Oh grande Kaze To Kasai- urlava -ho bisogno della tua saggezza. Ti prego, aiutami maestosa creatura celeste-
Il drago rispose alla sua chiamata, e spuntò fuori dalle acque della fonte. Era lungo, privo di ali, sebbene volasse ugualmente, ed era ricoperto di squame dorate di carpa. Egli parlò.
-Ponimi la tua domanda dunque, e riceverai la mia risposta.-
-Ho conosciuto un samurai il cui codice d'onore, il bushido, gli impone la gentilezza, e non so quali altri valori. Io ho disonorato me stesso, e la mia famiglia. Ti prego, dimmi cosa fare per rimediare.-
-Cerca una casa, da qualche parte nel bosco, sii gentile e cortese, fatti ospitare per la notte.- rispose la saggia creatura.
-Tutto qui? Sul serio?- chiese confuso il ninja, ma Kaze To Kasai si stava giù inabissando.
Allora il ninja si mise alla ricerca della casa, e la trovò il giorno dopo.
Quando bussò alla porta, gli aprì una dolce fanciulla. La sua bellezza era straordinaria.
Non portava gioielli, tranne per una grande collana che le copriva gran parte del collo.
La fanciulla lo invitò ad entrare e gli offrì da bere e da mangiare.
Oramai il sole stava calando, così il ninja chiese se poteva restare per la notte. Lei acconsentì con un caldo sorriso.
Nella notte, il ninja sentì dei rumori. Pensò si trattasse di intrusi, così prese la sua spada e uscì dalla camera.
Quando vide cosa facesse quei rumori impallidì. La testa della giovane donna fluttuava nella stanza, con un ghigno malefico che ne deturpava la bellezza. Dunque ella era una nukekubi!
Una creatura assimilabile in alcuni aspetti al vampiro occidentale, in quanto ella succhia il sangue delle sue vittime dormienti. Anche se la sua testa di notte si stacca dal corpo e fluttua alla ricerca di vittime.
Il ninja tentò di attaccare la testa, ma era invulnerabile. Corse allora nella sua camera, sbarrandola con la spada. La stanza non aveva finestre, e quando la nukekubi si accorse di non poter entrare uscì dalla casa, alla ricerca di altre vittime.
Quando il ninja fu certo che se ne fosse andata uscì. Sapeva come uccidere quel tipo di yokai (perché è così che vengono chiamati gli spiriti).
Entrò nella camera della fanciulla e vi trovò il suo corpo decapitato. Lo prese, lo portò fuori e lo nascose in mezzo a dei cespugli. Poi rientrò nel suo rifugio. Passarono diverse ore, poi si sentirono dei rumori. La testa della nukekubi era tornata.
La sentì entrare nella stanza vicina, e non trovandone il corpo doveva essersi agitata. Sbatteva ai mobili e alle pareti. Uscì fuori a cercarlo, ma era nascosto bene. Poi, a salvarlo fu Amaterasu, la dea del sole. Vide i raggi del giorno filtrare attraverso la porta del suo nascondiglio. I rumori della testa erano spariti. Uscì dal suo rifugio e andò a cercare il corpo della fanciulla. Non c'era più. Al suo posto c'era solo un cumulo di cenere. Non distante c'era un altro cumulo più piccolo, la testa. Ancora un po' e l'avrebbe trovato.
Tornà dal drago, ma al suo posto trovò una fanciulla bellissima con un kimono dorato.
Si avvicinò a lui, e parlò con voce gentile.
-Mi chiamo Taiyōkō-sen- disse. Per la precisione,Taiyōkō-sen vuol dire "raggio di sole" -Kaze To Kasai è tornato a servire gli dei, come faceva prima che quella strega gli impedisse di ritornare in paradiso. Ti ringrazia, e vuole farti un dono- toccò con la sua mano esile la fronte del ninja.
-Cosa mi hai fatto- chiese il ninja stordito
-Ora conosci un arte marziale mai insegnata ai mortali. Ora tu hai l'hono (炎) la fiamma. Quest'arte si chiama Ninjutsu.
Insegnala a nuovi allievi, cerca coloro che come te, hanno ricevuto l'hono per aver aiutato gli dei-
Il ninja sentì un rumore in un cespuglio, e per questo si girò. Quando tornò a guardare la fanciulla, quella era sparita.
Che fosse Amaterasu in persona? Il ninja non lo seppe mai, ma fondò un ordine, che si sarebbe chiamato Ordine Dei Cinque Elementi. Sia perché l'hono permetteva di controllare i cinque elementi fondamentali (fuoco, acqua, terra, aria, fulmine), sia perché colore che accolse, i primi possessori dell'hono, erano cinque.
Incise su tavole di pietra un codice d'onore che, in onore del saggio drago che lo aveva aiutato a redimersi, chiamò Kaze To Kasai.

Voglio riportarvi qui sotto il codice, che io stesso ho tradotto dall'antico alfabeto kanji:

1. Non rivelare mai a nessuna creatura senziente il tuo stato di ninja, eccetto i possessori dell'hono e le creature del mondo degli spiriti.
2. Non usare mai un qualsivoglia oggetto di offesa contro un innocente, eccetto per legittima difesa, o se la sua morte garantirebbe la vita a tante altre persone.
3. Non familiarizzare mai con una creatura per natura ostile, per quanto essa possa apparire docile e benevola, poiché essa neanche volendo potrebbe mai alterare la propria natura. Ricordati che l'apparenza inganna. (questo l'ha imparato dalla sua esperienza con la nukekubi)
4. Non rivelare mai agli umani l'esistenza degli yokai e del mondo degli spiriti.
5. Dai la vita per salvarne altre, ma non buttarla senza ragione. Non c'è disonore nella fuga, se fatta per salvare altre vite.
6. Che il tuo elemento sia il fuoco o il fulmine, che il tuo protettore sia Amaterasu o Susanoo, ricordati di usare i tuoi poteri solo a fin di bene. Onora l'hono. Non è fatto per mietere vite, ma per proteggerle.
7. Onora il tuo maestro, poiché solo la sua esperienza saprà condurti sulla via della luce, ma onora il tuo allievo, poiché soltanto la sua memoria potrà portare avanti il tuo ricordo.
8. Non lasciare che il cuore ti ostacoli, fatti guidare dal cervello. Congela le emozioni in battaglia, non lasciarti guidare da loro nella pace.

Che dire? Una leggenda bella, anche se alcune cose non le ho capite. Ad esempio, perché la nukekubi sarebbe stata così stupida da mettere il ninja in una stanza senza finestre. Sarebbe stato più facile per lei mangiarlo, se avesse dormite nel salotto.
Forse non sarete d'accordo su alcuni punti del codice. Io per esempio non riesco mai a ricordarmi del punto otto. Sebbene abbia giurato, più di una volta sono andato molto vicino a infrangere il codice.
Nel prossimo capitolo vi racconterò della mia prima volta nell'Ordine. Avevo otto anni e...

   
 
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