Qualcosa
in comune
Il
giorno dopo tutti fecero tranquillamente colazione.
“Passami
la marmellata” disse Draco a Ron.
“Per
favore passami la marmellata” ripeté Ron imitando
Draco.
Lui
sbuffò: “Per favore …”. Ron
gli passò un barattolo.
Hermione
li osservava sospettosa.
“Papà
vogliamo andare tutti insieme da qualche parte?” chiese Rose.
“Io e Scorpius
pensavamo di fare una piccola gita in montagna”.
“La
montagna in questo periodo dell’anno non vale le
pena” disse Draco.
“Ha
ragione sai?” intervenne Ron. “C'è
troppa gente in questo periodo dell'anno. Magari potremmo in estate o
in autunno”.
“Io
in estate preferisco andare al mare" osservò Draco.
“Ma
i ragazzi volevano andare in montagna!".
“Ma
che
differenza ti fa, scusa? Il punto è andare tutti insieme ,
no?”.
“Ma
ci sarà un buon motivo se hanno scelto la
montagna!" sbraitò Ron.
“Ma
che
cavolo dici? E’ solo ..”.
“Ok
basta” intervenne Daphne. “Possiamo andare da
qualche altra parte in effetti” disse
prendendo del burro.
“Vero”
disse Rose roteando gli occhi.
Finirono
la colazione senza altri battibecchi.
“Sai
Ron, non pensavo che tu e Draco sareste andati
d’accordo” disse Hermione poi,
quando lei e il marito furono soli.
“Infatti
non siamo andati d’accordo” rispose lui.
“Certo
…”
disse lei con noncuranza.
“Devo
andare un attimo nel paese qua vicino, torno presto” disse
Ron.
“Cosa
devi fare?”.
“Oh
niente. Devo comprare … una cosa”
borbottò lui prima di chiudersi la porta alle
spalle.
“Papà
sei stato grande! Davvero, non so come ringraziarti” disse
Scorpius aiutando il
padre a sparecchiare.
“Di
cosa stai parlando?” chiese Draco mortificato posando un
bicchiere nel
lavandino. Quella mattina Daphne si era rifiutata di pulire
alcunché in cucina
e aveva detto al marito di fare da solo, o i piatti e le pentole
sporche
sarebbero rimasti lì per l’eternità.
“Con
il
padre di Rose, sei stato gentile”.
“Io
non
sono stato gentile” disse lui piccato.
“Ma
…”.
“Lascia
perdere Scorpius e passami il detersivo” disse corrucciato.
“Ok”
disse Scorpius con un vago sorriso sul volto.
Scorpius
andò di sopra ad aiutare Rose a fare le valigie e la
trovò insieme a Daphne che
le mostrava le foto del suo matrimonio con Draco.
“Ok,
adesso basta, metti via mamma”.
“Perché?
E’ così bello!” chiese Rose.
“Perché
so com’è fatta mai madre, dopo queste foto
passerà a quelle di quando ero
piccolo”.
“Davvero
l’avresti fatto?” chiese Rose a Daphne.
“Cominciavo
a farci un pensierino” rispose lei con un sorriso complice.
“Scorpius!
Non dovevi interromperla proprio adesso!”.
“Divertente,
ora vai mamma” disse lui guardandola con eloquenza.
“Non
preoccuparti” disse Daphne alzandosi. “Ho un album
con tutti i suoi costumi di
carnevale! La prossima volta vedrai!” disse uscendo e
chiudendo la porta.
“Non
vedo l’ora di vedere quelle foto, sai?” disse Rose
avvicinandosi a Scorpius e
mettendogli le braccia al collo.
“Non
credo che le vedrai mai, le brucerò quando mia madre non
guarda” rispose lui
cingendola per la vita.
I
saluti durarono circa un quarto d’ora ma alla fine i Weasley
si diressero al
cancello in ferro accompagnati da Scorpius e Daphne.
“Oh,
aspettate, ho dimenticato una cosa” disse Ron.
“Torno subito” e si voltò per
andare verso Draco, fermo sulla soglia.
“Che
ci
fai ancora qui? Ti piace così tanto casa mia?”.
“No,
per quanto ti stupisca preferisco la mia” disse Ron
frugandosi in tasca. “Volevo
darti questo” disse alla fine porgendogli una scatoletta di
cuoio.
“Che
roba è?” chiese Draco prendendola e sollevando un
sopracciglio.
“Come
scoprirai anche io posso permettermi il meglio”.
“Vedremo”
disse Draco osservando la moglie e il figlio, insieme alla futura sposa
e sua
madre parlare allegramente. Ron seguì il suo sguardo e
sospirò.
“Almeno
una cosa c’è l’abbiamo in
comune” disse.
“Sarebbe?”
chiese Draco con voce scettica.
“I
nostri figli si sposano le stesso giorno” disse Ron come se
fosse ovvio. Draco
si lasciò sfuggire un ghigno.
“Hai
ragione” rispose. Poi si strinsero la mano e Ron se ne
andò.
Prima
che varcassero il cancello Draco aprì la scatoletta di
cuoio.
Dentro
c’erano cinque sigari cubani.
Fine
Tutti i personaggi usati in questa fan fiction appartengono a J.K.Rowling, inoltre la storia non è scritta a fini di lucro.