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Autore: Spensieratezza    13/08/2016    7 recensioni
Finalmente è arrivato il giorno del matrimonio tanto atteso per Jared e Jensen. Una celebrazione da sogno per due anime gemelle così speciali!
Sequel della storia Amore e morte - soulmates e Soulmates : un sogno d'amore!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soulmates - un sogno d'amore'
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C’è una cosa di cui dobbiamo discutere prima” disse Rochè e Jared e Jensen boccheggiarono.

“Qualcuno ha fatto casino alla villa ieri? Hanno rotto qualcosa?” chiese Jared.

“Signor Rochè, la rimborseremo di tutto quanto…” disse Jensen, ma Rochè li interruppe con un gran sorriso.

“Dobbiamo parlare della casa, ma tranquilli, nessun danno è successo alla casa. Pensavo più a un cambio.” Disse Rochè, girando in tondo, divertendosi a infondere tanto mistero.

Un…cambio?” chiesero Jared e Jensen instupiditi.
 
“Vedete…io viaggio molto, sono un uomo a cui piace prendere il massimo dalla vita. Avventure, conoscenze, nuove culture, divertimento..non sto mai fermo e mi piace collezionare bene materiali per darmi un’impronta di..come si può dire? Terreno solido, visto che io non sono una persona solida. I beni materiali a cui mi riferisco sono piscine, ville…mi sposto continuamente e mi piace avere qualcosa che so che quando tornerò in quel posto, c’è qualcosa che mi appartiene. Mi piace lasciare un’impronta e anche qualcosa che mi aspetti quando tornerò, mi capite?”

“S-sì…” dissero Jared e Jensen non capendo dove volesse andare a parare.

“Però, ecco, mi sono reso conto che non deve essere per forza così, voglio dire, lasciare un’impronta.. avere qualcosa che ti aspetti…o che, pardon, quando tornerai, ti ricorderà di te e di quello che hai fatto…esiste un altro modo per fare questo…la cosa non deve essere per forza tua.”

Jared e Jensen erano sempre più perplessi. Rochè sorrise ampiamente e disse:

“Lascio la casa. La lascio a voi.
 
Jared e Jensen spalancarono la bocca esterrefatti.

“N-noi non abbiamo capito bene.” disse Jared.

“Lei vuole venderci la casa??”

“Tutt’altro. Non voglio per niente venderla. Ve la voglio regalare.
 
Jared e Jensen erano ancora più sbalorditi.

“Ma…perché??” chiesero.

“Consideratelo il mio regalo di nozze. In fondo il grande latin lover Rochè è anche un romanticone e non trovo niente di più romantico che vivere nella casa dove mi sono sposato! Pensateci. Ogni giorno scenderete in questo giardino e penserete: è qui che come un coglione ho fatto quel tuffo nell’acqua e mi sono fatto spruzzare una grande quantità di latte sopra la testa perché bo…volevo fare una cosa figa e strana!”

“Rochè..sul serio…non è giusto..lasci almeno che la paghiamo..” insistè Jensen.

“Non se ne parla. Che regalo sarebbe altrimenti? Se volevo proporvi una vendita, l’avrei fatto, ma non mi interessa. Sono pieno di soldi, non mi vergogno ad ammetterlo. Una vendita in più non mi gaserebbe o incuriosirebbe al punto da voler vendere questa casa, ma, un qualcosa di assolutamente disinteressato e altruistico, mi spinge a farlo! Non guardatemi così. Capita nella vita di ognuno di noi, che pensiamo in quell’istante: cavolo, questa è davvero una cosa profondamente disinteressata ed altruistica, mi farebbe proprio sentire bene farla. Ecco, quella è stata la mia illuminazione quando voi avete scelto questa casa. Sapete da quanto non percepivo un pensiero che fosse davvero altruistico e non su me stesso? No, non lo sapete, quindi non rovinate tutto.” Disse Rochè completamente gasato.
 
Jared e Jensen erano storditi. Non sapevano che dire.

“Voi mi piacete. Ho sentito di voi sui giornali e in televisione, inutile che stia qui a negare di non sapere chi siete. So cosa avete fatto ma questo non ha niente a che fare con quello che avete fatto. Ha più a che fare con…l’ispirazione.  Ecco. Voi miei cari ragazzi, ispirate  l’amore. Ho pensato che se dei ragazzi sono capaci, solo con la loro esistenza, a ispirare sentimenti tanto grandiosi, meritino come minimo di ricevere un regalo, anche se so che ovviamente per voi il regalo più grande è stare insieme. Lo so questo. Ma volevo anche io fare la mia parte in questa storia. Non ci sono stato, ma volevo comunque fare qualcosa che, alla fine di tutto, segnasse in minima parte anche me e penso con questo di esserci riuscito, no? …quindi tranquilli, alla fine, anche una cosa altruistica, fatta dal sottoscritto, si ricollega alla sua vena narcisistica.”

Jared e Jensen lo guardarono a bocca aperta. Quello sconosciuto non era neanche loro amico ma aveva detto tali belle parole per loro e quello che voleva fare…

“So che vi sentirete in debito con me…non vi dirò di non sentirvicisi, perché a quanto pare posso approfittarne. Vi dirò quindi che se proprio volete sdebitarvi, allora diventiamo amici.”

“Sul serio? La tua unica richiesta è solo questa?” chiese Jensen sorridendo.

“Ma sì! E non abbiate paura.Non mi sono preso una fantasmagorica cotta per voi! Ovviamente sì, ma non romantica, anche se, lo ammetto, sono un tipo a cui piace sperimentare. Questo è il mio numero. Solo aspettate almeno che il mio volo per le Canarie sia atterrato. Sul volo è vietato rispondere ai cellulari. cI vediamo…e godetevi la casa. Sono Sebastian, a proposito.” Disse Seb facendo l’occhiolino.

“Seb, GRAZIE!!” gridarono i due prima che il tizio sparisse.
 
Jared guardò Jensen che era ancora basito come lui.

“Dio mio, Jensen. è nostra. Questa casa è nostra!” disse Jared, abbracciando Jensen.
 
 
 
 

Epilogo



Erano stati Castiel e John i testimoni di Jared e Jensen al loro matrimonio, per un motivo molto semplice. Castiel era stato il migliore amico di entrambi, ma, Sam sapeva, che Castiel aveva fatto per Jensen molto di più. Non era stato solo un amico o un compagno di guerra come si suol dire, visto che erano insieme alla base dell’organizzazione criminale…Castiel c’era stato quando Jensen aveva perso la memoria. Lo sostenne e lo salvò, sia sulla nave, sia quando, l’organizzazione voleva ucciderli e tutto ciò sebbene anche Castiel aveva perso la memoria..e c’è stato anche dopo…li ha aiutati in ogni modo possibile, ma Jared sapeva, che non avrebbe potuto mai avere Jensen con sé, se Castiel non lo avesse aiutato particolarmente quel periodo a Venezia… quindi, sebbene adorasse Cas, aveva voluto lasciare che fosse lui il testimone di Jensen, era più giusto!

E poi lui aveva John. John che era stato per lui un padre in tutti i sensi, anche se non sapeva di esserlo…e perciò aveva avuto per lui delle attenzioni paterne che niente avevano a che vedere con l’obbligatorietà della figura genitoriale e proprio per questo era ancora più bello e più importante per Jared.

Quello che lui provava nei confronti di John era emozionante allo stato puro. Glielo raccontò un giorno a Jensen, prima del matrimonio.
 
Sai, Jensen, quello che provo per mio padre è grandissimo. Naturalmente gli volevo già bene prima, ma non sapevo che fosse mio padre e ora che lo so…quello che ha fatto per me assume un significato ancora più importante per me…ma non è solo questo! Per tutta la mia vita ho avuto un padre…ma continuavo a dimenticarmelo, perché poi tornavo a essere solo un’anima…è stato come una giravolta infinita…quando ci siamo incontrati a Venezia, ero nel periodo in cui sapevo ancora chi fosse, ma senza la benchè minima percezione che mi erano stati portati via dei ricordi e che sarebbe successo di nuovo…
È vero, l'ho vissuto ma nello stesso tempo è stato come non viverlo, come nel paradosso del gatto di Scrodinger  
 
tornare ad essere una persona intera mi ha riportato tutti i ricordi con lui con la sensazione di un uragano…o di una tempesta di sabbia…o d’acqua. È meraviglioso ricordarmi di lui e dei momenti che abbiamo passato insieme.

“Quindi anche con me è come se non mi avessi vissuto?” chiese Jensen baciandogli il collo dolcemente.

Jared si era girato verso di lui e aveva detto.

“Oh, no, Jensen, no…no, perché anche durante i momenti della mia vita in cui io ero separato da te, anche se non avevo memoria di te, è stato come se ti avessi sempre accanto…mi hai amato talmente tanto che questo amore restava con me anche quando tornavo a essere Jared, cioè ora. Per quanto ami mio padre, l’amore per te era infinitamente più potente. Sono una cattiva persona per questo?”chiese poi dubbioso.

“No, sei la mia anima gemella.” Disse Jensen sussurrando e baciandolo con sollievo. Jared era così speciale. Diceva sempre quello che voleva sentire, anche senza bisogno di chiederglielo.

Era speciale il suo Sam.
 
 
 
 
 
 
 
Sam
 
E questa è la vita da sogno che desideravo con te. La vita che immaginavo con le lacrime al cuore, con un pizzico di melanconia, ma quando ci pensavo mi arrecava solo gioia pensarci…e mi dicevo che tutto sommato potevo essere immensamente felice solo immaginandola, che solo il fatto di poterla immaginare con una persona che amavo veramente, mi rendeva così fortunato. Tante persone non hanno questa fortuna. Non devo pretendere altro mi dicevo.

Era questo che sognavo…passeggiare in strada con te mano nella mano…mentre i passanti ci guardavano con tenerezza…fare colazione al bar…farti assaggiare il mio panino…andare a fare spesa insieme o ad acquapark , sapendo che tutti potevano vedere quanto fossimo felici…
Non sarebbe stato possibile tutto questo senza di te.
Perché tu hai continuato ad amarmi e a credere in noi.

Non era facile credere ad una persona che nessuno potesse vedere. Tu l’hai fatto.

Io non avrei mai voluto che finisse

e sapevo

che se tu non avessi creduto in me,

non ci sarebbe stato niente che io avrei potuto fare,

per non farla mai finire…….
 

“Sammy, tesoro…” disse Jensen, scuotendolo dai suoi pensieri.

Erano al lunapark, seduti su delle sedioline.

“Cosa?” disse Sam, asciugandosi un occhio, velocemente. Non erano lacrime di gioia ma di felicità.

“Stavi piangendo.”

“Io…queste canzoni sdolcinate mi fanno venire in mente noi.” disse Sam vergognandosi sulle note di Don’t ever let it end.
 
So che se non fosse per te, non ci sarebbe nulla che potrei fare per non lasciarlo mai finire

Quelle parole che rimbombarono dalla radio, arrivarono proprio a puntino!

Jensen gli sorrise in una maniera dolcissima.

“Tu non puoi fare questo a me.” disse Jensen.

Jared si allarmò subito.

“Cosa? No, non hai capito..”

“Quando fai il romantico, ti amo ancora di più e siccome il mio cuore già ti ama follemente, potrei scoppiare da tanto amore.”

Jared mise il broncio. “Non sia mai..” disse mettendogli le braccia al collo.

“Sei il mio sole.” Eccolo che Jensen diceva quelle parole che ancora riuscivano a fargli tremare il cuore, ancora dopo tanto tempo.

“Andiamo a mangiare una ciambella alla nutella con le patatine?” chiese Jensen tirando fuori la lingua con fare invitante.

A Jared stava venendo l’acquolina in bocca.

“E poi ancora giostre e poi…”

“Fare l’amore in macchina sotto le stelle.” Disse Jensen baciandogli il collo e facendolo correre verso il chiosco.

Sam corse felice con i capelli che gli scompigliavano il viso.

Si chiese se stava correndo verso la felicità.

O con la felicità.
 
Io so che con te non finirà….il sogno di sentirsi dentro un film!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Ragazzi! La frase che Jensen dice a Jared "sei il mio sole" la dice veramente il Jensen reale al Jared reale xd davvero! la frase originale ovviamente è "tu sei un sole, Jared" e no, non è detta in tono ironico, la twittò a Jared quando ha avuto il crollo ed è stato assente mi sembra nel 2014...ha voluto essere di conforto emotivo <333 non è dolce?? - vi giuro che è vero, lo so che sembra strano detto da jensen perchè non si lascia andare mai ad esternazioni così, ma è stato dolcissimo in quell'occasione <3 - e concordiamo tutti che Jared è il SOLE <333

Ragazzi!! Anche questa storia è giunta al termine! Amo questa saga e ho amato scriverla, spero si sia capito da come ho scritto su di loro, quindi è probabile che mi vedrete ancora scrivere su di loro, non ve ne libererete tanto facilmente ahha ma solo se troverò delle idee originali da scrivere, ovvio xd

per esempio mi sono resa conto di non aver scritto della madre di jensen...ed ho una cosuccia carina in mente..ma più avanti ^^

mi dispiace di non aver scritto di Castiel e Jo..ma c'erano!! xd avrei voluto scrivere qualcosa su loro come testimoni ma questa storia è stata pensata principalmente per scrivere il matrimonio dei j2 e della comparsa di rochè che spero abbiate apprezzato <333 non avevo voglia o testa per scrivere altro ahhah

La frase finale "il sogno di sentirsi dentro un film" è di Max Pezzali "COME MAI"

grazie per aver seguito e grazie anche a chi ha recensito anche questa storia <333333   Ps una cosa importante che stavo dimenticando!! Il fatto di aver scritto di Rochè e poi dopo aver scritto i pensieri di Sam /Jared e poi loro due al lunapark...non è stato un errore! Forse per dividere le scene avrei dovuto fare due capitoli separati, ci ho pensato, ma volevo specificare che non è stato per pigrizia che non l'ho fatto! :) ma perchè pensavo che il capitolo finale sarebbe stato proprio perfetto così...

se infatti io stessi vedendo un film, mi immagino la scena finale con rochè che dà a loro la casa e poi subito questo salto in avanti, trovo che ci stia alla perfezione e ho voluto che nella mia ff fosse così ^^

Separare i due momenti non sarebbe stata la stesa cosa, perchè volevo proprio che le scene fossero collegate ^^

a presto!!
   
 
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