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Autore: twilight98    20/08/2016    3 recensioni
Sans stavano camminando con passo furioso e con lo sguardo per terra. Era arrabbiato con Frisk. Non riusciva a crederci che lei non gli avesse detto niente, dopotutto era la sua migliore amica e lei non gli aveva detto niente riguardo alla relazione con quel ragazzo. Ma forse non era solo questo: lui amava Frisk, l'amava con tutto se stesso e si conoscevano da tanto tempo ma, a quanto pare, questo non aveva cambiato niente......
Salve a tutti ragazzi e si anche io ho deciso di fare una Sans x Frisk . Comunque in questa storia Sans non sarà più grande di Frisk, ma avrà la sua stessa età. Sarà una storia di circa tre capitoli che parlerà di come una grande amicizia si trasformerà in un grande amore a partire dall'infanzia fino all'età adulta.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk, Sans, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ETÀ ADULTA:

DOLORE E AMORE

 

Frisk continuò a gridare il suo nome per un tempo che a lei sembrò un'eternità, ma non ci fu mai nessuna risposta da parte dello scheletro. Comunque Frisk non ci mise molto a capire che c'era qualcosa di strano: i mostri quando morivano diventavano subito polvere e se Sans era realmente morto perché non era diventato polvere? Cosi la ragazza si asciugò le lacrime, fece apparire davanti a se la schermata di combattimento, premette il pulsante “check” e vide che gli HP dello scheletro salivano e scendevano ad un ritmo costante e veloce. Dopo che la schermata sparì decise di chiedere aiuto a Papyrus, forse lui ed Alphis sapevano cosa fare, cosi infilò la mano nella tasca del suo giubbotto per prendere il cellulare, ma quando la mano entrò nella tasca toccò solamente il tessuto di quest'ultima, del cellulare non c'era nessuna traccia.

<< i-il mio cellulare! Dov'è finito? >> Frisk prese la sua borsa ed iniziò a perquisirla da cima a fondo senza riuscire a trovarlo. Poco male avrebbe potuto chiedere aiuto a qualche passante. Cosi uscì dal parco e cominciò a gridare aiuto con tutto il fiato che aveva in corpo, ma in strada non c'era quasi nessuno e cosi rimase ad aspettare che qualcuno passasse di lì, dopo qualche minuto la sua pazienza fu ripagata, infatti passò davanti a lei un uomo con un impermeabile, lei gli corse incontro e lo prese per il braccio per fermarlo, l'uomo si girò e la guardò con sguardo interrogativo << c'è qualcosa che non va signorina? >>

<< Il mio amico ha bisogno di aiuto >> disse lei indicando l'interno del parco con il dito indice

<< portami da lui >>

Frisk fece strada all'uomo fino al punto dove si trovava Sans ma, contro ogni aspettativa della ragazza, quando l'uomo in impermeabile vide che il suddetto amico della ragazza non era altro che un mostro si irrigidì e fece per ritornare sui suoi passi.

<< aspetti dove sta andando? >> chiese Frisk non capendo perché il signore se ne stesse andando

<< senti ragazzina: io non sono un medico e tanto meno ne capisco di mostri, quindi mi dispiace ma non posso aiutarti e non posso perdere tempo con voi >>

Frisk fece finta di non sentire l'ultima frase dell'uomo e cercò di trovare un'altra soluzione << se proprio non vuole aiutarmi potrebbe prestarmi il suo cellulare cosi che possa chiamare aiuto? >>

<< non l'ho portato con me >> tagliò corto l'uomo andandosene e lasciando sola Frisk.

<< dannazione! Dannazione! Dannazione! Dannazione!!! >> prendendo a calci una lattina che si trovava nel prato. A distrarla dalla sua rabbia fu un gemito di Sans, lei si avvicino e lo mosse lievemente << Sans! Sans stai bene? >>

Lo scheletro aprì lentamente gli occhi e le accarezzo la guancia tentando di rassicurarla

<< S-Sans? >>

<< m-mi dispiace! >> disse lui con la bocca contratta in una smorfia di dolore.

Frisk accarezzò la mano con la quale Sans le stava accarezzando la guancia e la baciò << e per cosa idiota? >> chiese con un sorriso triste

<< forse sono davvero un idiota...come va il braccio? >>

<< il braccio!? Tu sei qui steso a terra gravemente ferito e ti preoccupi del mio braccio? >>

Sans fece una risata quasi impercettibile e con l'altro braccio prese il cellulare di Frisk dalla tasca della sua felpa blu e glielo porse allungando il braccio tremolante << ero venuto fin qui per restituirtelo - Frisk prese il cellulare

lasciando andare con malavoglia la mano di Sans – e-ed anche per dirti che l'unico motivo per cui mi sono comportato cosi è stato perché avevo paura che... >> Sans tossì violentemente e tremò dal freddo, Frisk riuscì ad abbracciarlo con l'aiuto delle gambe e di tutte e due le braccia, nonostante quello destro le facesse un male cane tentò comunque di scaldare il suo amico << Sans non ti sforzare, cerca di risparmiare le forze >>

<< n-no! Risparmierò le forze la prossima volta che avrò il test di latino – fece un respiro profondo e riprese a parlare – tu per me sei troppo importante Frisk ed io non voglio che qualcuno ti faccia del male o si approfitti di te come ha fatto quell'idiota quando avevamo sedici anni >>

<< è per questo che ti sei comportato cosi? >>

<< si e mi dispiace! >> lo sguardo di Sans si posò sul cellulare di Frisk << c-chiama Papyrus! Sono certo che lui ed Alphys sapranno cosa fare >> disse Sans con gli occhi che stavano per richiudersi.

<< cerca di rimanere sveglio >> disse lei per poi chiamare Papyrus

<< Sans? >>

<< Papyrus sono io Frisk! >>

<< Frisk ma dove diavolo siete finiti? Io e gli altri eravamo pre… >>

<< siamo al parco vicino alla scuola. Ti prego vieni subito che Sans sta male! >>

<< c-che cosa? Cosa è successo? >> chiese lo scheletro più grande allarmato

<< è una lunga storia e so solo che i suoi HP continuano a salire e scendere continuamente >>

<< sto venendo…non muovetevi da lì >>

Papyrus chiuse la telefonata e arrivò circa venti minuti dopo.

<< Frisk sono qui!!! >> gridò Papyrus avvicinandosi e per poco non gli mancò un battito nel vedere il fratello riverso a terra << Sans!! >> lo scheletro si catapultò su Sans ed esaminò la brutta spaccatura che aveva nel cranio << Sans prova a dire qualcosa >> Sans provò a parlare, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono e il suo corpo aveva ricominciato a tremare. Papyrus poggiò la mano sulla sua fronte << è caldissimo: dobbiamo portarlo da Alphys >> disse infine prendendo in braccio il fratello e dirigendosi verso la macchina insieme a Frisk.

<< Frisk mettiti dietro con Sans mentre io guido >> Frisk fece quello che le era stato ordinato e per tutto il viaggio nessuno osò dire una parola, lo sguardo preoccupato e serio di Papyrus diceva già tutto, se Sans fosse morto lei non se lo sarebbe mai perdonato.

Quando arrivarono a casa di Alphys ed Undyne Papyrus entrò aprendo la porta con un potente calcio e si precipitò nel laboratorio di Alphys seguito da quest'ultima. Intanto Frisk era rimasta ferma davanti alla porta non sapendo cosa fare e in quel momento Toriel le andò incontro visibilmente preoccupata << Frisk cos'è successo? >>

<< siamo stati attaccati da due ragazzi >> tagliò corto Frisk non avendo voglia di parlarne, per il momento tutto quello che le interessava era Sans

<< oh mio Dio il tuo braccio ha bisogno di cure >>

<< per ora Alphys deve occuparsi di Sans, penseremo più tardi al mio braccio >>

<< Frisk è gonfissimo >> insistette Toriel indicando il braccio della ragazza,

Frisk fece per ribattere, ma le parole le morirono in bocca quando sentì dei rumori dal laboratorio della scienziata. Toriel guardò la figlia con compassione e decise di non continuare la discussione << va bene Frisk! Ma non appena Alphys e Papyrus avranno finito con Sans ti farai gessare il braccio >> disse andando a sedersi sul divano con Undyne, che intanto augurava le peggiori disgrazie a coloro che avevano osato fare del male al suo amico. Le tre donne passarono la notte completamente in bianco e con la preoccupazione che Sans potesse non farcela.

Quando Papyrus ed Alphys riuscirono a stabilizzare gli HP dello scheletro erano già le dieci e mezza del mattino, Papyrus uscì dal laboratorio della scienziata con la fronte imperlata di sudore e Frisk lo guardava speranzosa << allora? >>

<< siamo riusciti a stabilizzarlo ma… >> lo scheletro si fermò con un'espressione grave e ciò non fece che aumentare la preoccupazione delle tre << ma? >> chiese Toriel ansiosa

<< ma le probabilità che si risvegli sono ancora incerte >> rispose infine Papyrus mentre si asciugava il sudore con un fazzoletto di carta.

In quel momento arrivò anche Alphys che li invitò ad entrare nel laboratorio, la prima ad entrare fu Frisk, seguita a ruota da Toriel, Undyne e Papyrus; il laboratorio era una piccola stanza quadrata con al centro un lungo tavolo rettangolare d'acciaio con sopra una seria di strumenti molto usati dagli scienziati, invece messo tangente al muro c'era una specie di lettino da ospedale con sopra Sans e a lato del letto c'erano dei macchinari con lo scopo di monitorare i segni vitali dello scheletro. Frisk rimase a guardare Sans con gli occhi languidi, non riusciva a sopportare l'immagine del suo amico disteso su quel letto in mezzo a tutti quei fili e coperto da fasciature in varie parti del corpo, cosi si mise la mano davanti alla bocca per evitare di far sentire i suoi singhiozzi e uscì dalla stanza dicendo che aveva delle cose urgenti da sbrigare,

ma venne fermata da Toriel che, intuendo ciò che la figlia in quel momento stesse provando, decise di non farle domande sull'argomento Sans, ma come minimo le impose di farsi ingessare quel braccio, cosa alla quale Frisk non potette dire di no, dato che il braccio le faceva un male cane.

Nei giorni che seguirono iniziarono ad arrivare tutti i loro amici per sapere di più sulle condizioni dello scheletro più giovane, l'unica che non andava mai a trovarlo era Frisk e questa cosa stava iniziando a dare veramente fastidio alla famiglia, cosi Toriel decise di chiamare Anna, ovvero l'unica che era in grado di farsi ascoltare dall'ambasciatrice dei mostri. Infatti una sera la nostra ragazza campagnola andò a bussare alla porta della casa di Toriel, il quale le andò ad aprire con un enorme sorriso stampato in faccia << Anna tesoro, finalmente sei arrivata, stavo iniziando a pensare che non saresti venuta >> disse Toriel facendola accomodare

<< per Frisk questo ed altro signora >> rispose lei togliendosi il suo fidato cappello da cowgirl << comunque adesso dov'è? >>

<< in camera sua! Vedrai quanto sarà felice quando ti vedrà >>

<< lo spero! >>

Toriel si diresse verso le scale per andare nella camera della figlia ed Anna la seguì a ruota << comunque dimmi: come vanno gli studi a New York? >> chiese Toriel mentre salivano le scale

<< molto bene, ma la vita nelle grandi città non fa proprio per me >>

<< capisco! Ma Alex è rimasto a New York? >> chiese ancora la donna notando l'assenza del mostro verde

<< è rimasto all'aeroporto a causa di alcuni problemi con i bagagli >>

Toriel arrivò davanti alla porta della camera di Frisk e bussò, ma non ci fu nessuna risposta dalla ragazza.

<< Frisk, tesoro, apri, c'è una sorpresa per te >> ancora nessuna risposta

<< Frisk sono io, Anna >> gridò la rossa cercando di persuadere l'amica ad aprire, ma non accadde nulla.

Toriel iniziò a preoccuparsi seriamente ed incominciò a prendere a pugni la porta << Frisk mi stai facendo preoccupare!! Ti prego apri!!! >>

<< Toriel calmati! Sono convinta che Frisk non lì dentro >>

<< Allora dov'è!!? >>

<< Penso di sapere dove sia >> dopo aver detto ciò Anna uscì dalla casa e andò a cercare Frisk.

La ricerca non durò molto, infatti la trovò nel primo luogo in cui cercò: ovvero accanto una casa diroccata in una delle zone più isolate della città e dove la natura aveva ripreso il sopravvento su alcuni edifici costruiti dagli esseri umani. Anna si avvicinò a Frisk, che era poggiata con la schiena al prospetto dell'edificio con le braccia intorno alle gambe e lo sguardo perso nel vuoto.

<< cioè lo so che ti sono mancata, ma questo mi pare un comportamento esagerato >> quasi urlò Anna per attirare l'attenzione di Frisk.

<< Anna? Ma non eri a New York? >> chiese lei riprendendosi dal suo stato di trans e mettendosi in posizione eretta.

<< si, ma tua madre mi ha chiamata per parlarti >>

<< come hai fatto a trovarmi >>

<< questa qui era la casa dove da piccole andavamo a giocare ed era anche il luogo che usavamo per nasconderci quando facevamo arrabbiare i nostri genitori: quindi era sottinteso che tu fossi qui >>

<< capito! >> rispose Frisk con la sua famosa espressione apatica

<< comunque perché sei qui? Pensi che Sans si possa risvegliare stando qui? >>

chiese Anna andando dritta al punto con la sua lingua tagliente e con la sua voce autoritaria.

<< volevo stare un po' da sola, tutto qui >>
<< capisco...ma non pensi che tu sia stata già abbastanza per conto tuo!? Non pensi che sia arrivato il momento di fare una visitina a Sans!? >> chiese lei quasi sfottendola.

<< fare una visita a Sans non migliorerà certo la sua situazione >> disse lei molto infastidita dalla sfrontatezza della rossa

<< si…ma mi sembra il minimo che tu possa fare dato che ti ha salvato la vita!? >>

Forse molti di voi adesso si staranno chiedendo come abbia fatto Anna a sapere che Sans aveva salvato la vita a Frisk, dato che quest'ultima non aveva detto una parola a nessuno, la verità è che le due ragazze avevano avuto altre discussioni per telefono su quell'argomento ed Anna utilizzava un tono cosi cattivo e strafottente perché stava iniziando davvero a stufarsi della sua indifferenza.

<< non mi va di parlarne >> quasi urlò Frisk allontanandosi.

<< ah si!!!? e allora di cosa vuoi parlare!!!? di quanto sia una bella giornata!!? dello sport!!? oppure vuoi spiegarmi perché ti ostini a nascondere i tuoi sentimenti per Sans!!? >> gridò la rossa per poi fermare Frisk che aveva intenzione di andarsene << smettila di scappare dai tuoi problemi >>

<< e tu smettila di dire che io sento qualcosa per Sans, perché siamo soltanto amici? >>

<< e tu gli amici che stanno male non li vai a trovare? Quindi se fossi stata io al posto di Sans tu non saresti venuta a trovarmi? >> disse infine Anna riuscendo ad ottenere ciò che da tempo desiderava: il silenzio e l'attenzione di Frisk. Cosi prese un respiro profondo, mise una mano sopra la spalla dell'ambasciatrice e ricominciò a parlare << senti Frisk: io ho capito perché tu non vuoi andare a trovare Sans, non perché non ti importa, ma perché tu in realtà hai paura... – Anna prese una pausa aspettandosi un contrattacco di Frisk, ma grazie al cielo non ci fu – tu hai paura di vedere Sans disteso su quel lettino perché ti senti in colpa di quanto gli è successo, ho ragione? >>

<< I-Io… >> ad interrompere Frisk fu una chiamata di Asgore e, nonostante la titubanza, rispose.

<< P-pronto? >>

<< Frisk ma dove sei? >> urlò Asgore dall'altro capo del telefono

<< sono con Anna >>

<< capito, ma adesso va a casa di Alphys che Sans si è svegliato, io, Toriel e gli altri siamo già lì >>

<< che cosa? >> chiese Frisk con un sorriso a trentadue denti

<< si vieni!!! >>

<< ok arrivo!! >> Frisk chiuse la chiamata saltellando dalla gioia

<< Anna! Sans si è svegliato >>

<< finalmente! >> disse la ragazza facendo un sospiro di sollievo

Le due amiche corsero a casa di Alphys e quando entrarono nell'ufficio di quest'ultima videro Sans seduto sul lettino con il lenzuolo che gli copriva le gambe ed era circondato da tutti i membri della famiglia tra cui anche Alex e Samantha. Quando lo scheletro notò la presenza delle due donne le accolse con un raggiante sorriso e la prima ad avvicinarsi fu Anna, che fece un sorriso di rimando a Sans, invece Frisk rimase davanti alla porta non avendo il coraggio di avvicinarsi.

<< hey Frisk come va il braccio? >> chiese Sans notando perfettamente l'esitazione di Frisk, il quale, destata dai propri pensieri, si avvicinò con passo svelto << s-sto bene! Tu invece? >>

<< bene! >> rispose secco lo scheletro ricreando cosi il ghiaccio che prima c'era tra loro.

Ad interrompere quel silenzio imbarazzante fu Alphys, che arrivò con in mano una specie di cartella medica << in effetti i tuoi valori sono normali e stai indubbiamente molto meglio rispetto agli altri giorni, ma ti consiglio un po' di riposo per i prossimi giorni >> disse staccando gli occhi dalla cartella.

<< quindi mi stai dicendo che posso oziare senza che mio fratello si lamenti!!?? >> gli occhi di Sans brillavano dall'emozione e Papyrus gli diede una sberla dietro la nuca, provocandogli non poco dolore.

<< Hey! Piano bestia!! >>

<< bestia a chi!!? giuro che se ricapita una cosa del genere ti ci mando io in coma >> gridò Papyrus con rabbia mista a preoccupazione

<< va bene ragazzi ora basta, che Sans ha bisogno di riposo >> disse Alex facendo uscire tutti e prendendo in braccio la fidanzata

<< guarda che so ancora camminare >> disse Anna dimenandosi e dando dei leggeri pugni alla schiena del ragazzo

<< prendila come punizione per avermi mollato all'aeroporto >> disse infine Alex uscendo con Anna in braccio.

L'unica a rimanere in quella stanza fu Frisk, che intanto aveva lo sguardo fisso sul pavimento. Sans la squadrò per bene in cerca di qualche altro segno o livido e rimase rincuorato nel vedere che non c'era niente << sono contento di essere arrivato in tempo e che quei due non sono arrivati a farti del male >>

<< lo stesso non si può dire per te >> rispose lei alzando leggermente lo sguardo.

<< si, ma adesso è acqua passata giusto? >>

<< si...beh... – Frisk si avvicinò alla porta e girò la manopola – tu cerca di rimetterti presto >> disse infine uscendo dalla stanza e chiudendo la porta alle sue spalle.

Passarono giorni, settimane e mesi prima che la vita dei nostri protagonisti riprendesse il ritmo di prima tra università, esami e quant'altro, ma il rapporto tra Sans e Frisk non era stato più lo stesso: lei era sempre fuori ed impegnata nel lavoro e cercava di parlare il meno possibile con Sans, che invece cercava di fare tutto il possibile per far tornare il loro rapporto come prima, ma ogni tentativo di approccio da parte dello scheletro veniva sempre respinto con una scusa. Ciò continuò per settimane, finché un giorno non arrivò una notizia molto importante per le loro vite, forse di più quella di Sans.

<< ragazzi ho una bella notizia per voi >> disse Mettaton distraendo Toriel, Sans e Frisk dalle loro attività.

<< tu e mio fratello avete rotto? >> chiese Sans speranzoso e con un sorriso da ebete.

<< Sans!!! >> gridò Papyrus dalla cucina per mettere a tacere l'insolenza del fratello.

<< nei tuoi sogni tappo >>

<< hey!!! >>

<< comunque la notizia è un'altra >> disse Papyrus uscendo dalla cucina con in mano una pezza per asciugare i piatti ed andando vicino a Mettaton

<< beh perché non ce la dite? >> chiese Toriel incuriosita

<< infatti! Anche io sto iniziando ad incuriosirmi >> intervenne Frisk, che un minuto prima stava guardando una telenovela con la madre.

<< ok – disse la robot per poi prendere un bel respiro – io e Papyrus abbiamo deciso di sposarci >> disse infine gridando e saltellando dall'emozione.

<< oh mio Dio è meraviglioso Mettaton >> gridarono le due donne andando ad l'amica.

Intanto Sans era rimasto pietrificato, nel vero senso della parola, dalla notizia.

<< fratello stai bene? >> chiese Papyrus guardandolo accigliato.

<< io sto bene… tu stai bene? >> chiese Sans con un'espressione indecifrabile

<< si! >>

<< ah...ok! >> disse chiudendo la questione

<< Undyne, Alphys ed Asgore lo sanno? >> chiese Frisk

<< si gliel'ho già detto >> rispose Mettaton senza smettere di sorridere.

Da quel momento in poi iniziarono i preparativi per il matrimonio, ai quali parteciparono tutti tranne Sans, che era rimasto profondamente traumatizzato dalla notizia. Il matrimonio si celebrò in una piccola chiesa alle porte della città e a sposare i due innamorati era un prete che conosceva molto bene Asgore e Toriel.

<< vuoi tu Papyrus prendere questa robot come tua legittima sposa? >>

<< lo voglio! >>

<< e vuoi tu Mettaton prendere questo scheletro come tuo legittimo sposo? >>

<< lo voglio! >>

<< chi è contro questa unione parli adesso o taccia per sempre >>

quando il prete finì la frase ovviamente Sans non si fece perdere l'occasione di dire la sua, cosi alzò leggermente la mano e fece per aprire la bocca, ma venne fulminato dallo sguardo omicida di Undyne

<< quello sguardo significa che mi vuoi bene giusto? >>

<< significa che se solo osi dire una parola, giuro che non arriverai ad assaggiare la torta >> inutile dire che lo scheletro rimase pietrificato in quella posizione per qualche secondo per poi rassegnarsi all'idea che suo fratello si stava sposando con un robot irresponsabile e, secondo lui, pericoloso.

Alla fine della cerimonia andarono a festeggiare in un ristorante a cinque stelle con un grande giardino diviso dal piazzale da una siepe e l'interno era in stile medievale. La cena non durò molto perché la maggior parte degli invitati, soprattutto le coppie sposate, preferì ballare a fianco agli sposi anziché mangiare. Intanto Frisk e Sans passarono la maggior parte della serata a bere e a parlare con gli altri invitati, ma senza incontrarsi mai e questa cosa diede molto fastidio allo scheletro, adesso che avevano la possibilità di parlare Frisk faceva di tutto per ignorarlo e cosi decise di andare in fondo a quella storia una volta per tutte, cosi si avvicinò a Frisk, che intanto stava parlando con Anna ed interruppe il loro discorso << Frisk! >>

<< si? - la ragazza si girò in direzione della voce ed il sorriso che aveva disegnato prima sul volto si spense, forse aveva capito cosa volesse Sans – che c'è Sans? >>

<< dobbiamo parlare! >> rispose lui in tono autoritario che, secondo la mia opinione, non gli apparteneva per niente.

<< non vedi che sto parlando con Anna!? >> disse Frisk indicando la rossa dietro di lei con tutte e due le mani ed incurvando leggermente il busto, ma per sua sfortuna la rossa aveva capito tutto e decise di stare al gioco dello scheletro << non fa niente Frisk, tanto aveva finito gli argomenti e comunque avevo intenzione di andare a ballare con Alex >> disse infine andandosene.

<< beh...a quanto pare adesso sei costretta a parlare con me >> disse lo scheletro con un sorrisetto vittorioso

<< che cosa vuoi? >>

<< spiegami il perché non fai altro che ignorarmi >>

<< se voglio ignorarti sono affari miei! >> disse Frisk uscendo dal ristorante seguita a ruota da Sans, deciso a non arrendersi << mi spieghi perché ti comporti cosi? >>

<< Sans… >>

<< sei per caso arrabbiata con me? >>

<< Sans… >>

<< mi odi per qualcosa che ho fatto? >>

In quel momento Frisk scoppiò ed urlò a Sans parole che non si sarebbe mai immaginata di dire << si ti odio ok? Ti odio e vorrei che adesso tu mi lasciassi da sola!!! >>

Sans rimase immobile e guardò Frisk sconvolto e rattristato << buono a sapersi!! >> disse uscendo dal cancello del ristorante e sedendosi su una piccola collina lì vicino. Rimase seduto e con gli occhi chiusi per circa dieci minuti, al massimo quindici, finché non sentì dei passi dietro di lui, si girò e vide che era Samantha << oh...emh...ciao Sam >> disse con un sorriso appena accennato.

<< c-ciao – la ragazza rimase in silenzio per qualche secondo e poi riprese a parlare – posso sedermi? >>

<< si certo! >> disse lui spostandosi per dare spazio alla ragazza

<< allora...ehm...è da un po' che non parliamo, come va la vita? >>

<< ho visto giorni migliori >>

<< ti riferisci a Frisk? >> chiese lei intuendo il problema, ma Sans non rispose alla domanda, sapeva dove volesse arrivare Samantha, infatti era da qualche mese che quella ragazza ci stava provando con lui, ma lui aveva sempre fatto finta di niente.

<< ti va di fare due passi? >> chiese ancora Samantha sperando un si da parte dello scheletro, che questa volta acconsentì. Cosi si alzarono e cominciarono a camminare.

<< sai secondo me dovresti smetterla di farti ferire cosi da lei, è chiaro che non ti merita e che non vede ciò che vedo io in te >> disse la ragazza di colore completamente rossa in faccia. Sans pensò che Samantha aveva ragione: perché soffrire cosi tanto per una ragazza che a quanto pare non l'amava? Perché se l'avesse amato sarebbe almeno venuto a trovarlo al laboratorio di Alphys giusto? Oppure c'era qualcosa che gli stava nascondendo? Dopotutto Frisk aveva la brutta abitudine di nascondere i suoi sentimenti, un po' come lui in effetti. Rimase a pensare su questo fatto finché non decise di fare una domanda alla ragazza << Sam secondo cos'è il vero amore? >>

<< beh amare significa desiderare il bene di una persona e dimostrarle il tuo amore ogni giorno di più >> disse la ragazza mettendo le braccia intorno al collo dello scheletro e avvicinandosi sempre di più al viso di quest'ultimo. All'inizio Sans non oppose resistenza, ma quando le labbra della ragazza furono a qualche centimetro dalla sua bocca prese le braccia della ragazza e si liberò gentilmente dalla sua stretta. Samantha rimase a guardarlo confusa e rattristata << davvero consideri una ragazza che ti ha fatto soffrire cosi tanto migliore di me? >> la bocca di Sans si incurvò in un dolce sorriso e poi parlò << tu mi hai appena detto che amare significa desiderare il bene di una persona e dimostrarle il tuo amore ogni giorno di più, beh...io amo Frisk, la amo con tutto me stesso ed per questo che non posso stare con te, ma purtroppo ho paura di non averle dimostrato il mio amore nel modo in cui avrei dovuto e tu hai pure detto che lei mi ha fatto soffrire tanto, ma continuo a pensare che in realtà lei mi stia nascondendo qualcosa, quindi...beh… >> Sans abbassò leggermente il capo non sapendo come continuare, ma alla fine fu Samantha a continuare per lui << quindi hai intenzione di andare da lei vero? >> Sans rialzò lo sguardo e fece cenno di si con la testa.

<< spero un giorno anch'io di trovare un uomo che mi ami cosi e lasciati dire che Frisk sarebbe una pazza a lasciarsi scappare uno come te >>

Sans fece un sorriso di ringraziamento ed iniziò una corsa affannata verso il ristorante. Quando arrivò al ristorante vide Frisk seduta sopra gli scalini davanti alla porta principale e vide anche che stava piangendo, quando i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza , quest'ultima si alzò ad andò verso di lui con gli occhi rossi di pianto << S-Sans ti prego basta! Sp-spiegami perché continui a voler star con me dopo tutte le cose brutte che ti ho fatto, io non ti merito e non posso nemmeno considerami tua amica… >>

<< Frisk… >> Sans si avvicinò di qualche centimetro a lei, che aveva riprese a piangere come una disperata.

<< e come se non bastasse mi hai anche salvato la vita mettendo a grave rischio la tua, ti rendi conto di quanto mi hai fatto soffrire? Di quanto mi hai fatto sentire in colpa?…perché l'hai fatto? Perché mi hai salvato la vita?… >> in quel preciso momento Sans corse incontro a Frisk ed andò ad abbracciarla, poi la prese per le spalle e lo guardò con lo sguardo più serio che riuscì a fare.

<< come ti vengono in mente certi pensieri? Come puoi dire che non meritavi di essere salvata? Pensavi veramente che io ti avrei lasciata morire solo per quattro parole dette in un momento di rabbia? Lo vuoi capire che tu sei importantissima per me? Che un tuo sorriso è un mio sorriso? Che ogni tua lacrima per me è come un macigno impossibile da sopportare? Le vuoi capire che ogni volta che ti sento ridere per una mia battuta io mi sento il mostro più felice al mondo? Lo vuoi capire che io ti amo incondizionatamente e che l'unica cosa che io voglio sapere da te adesso è se ricambi o meno il mio amore? >> urlò lo scheletro in faccia alla ragazza, che rimase scioccata da ciò che sentì. Frisk rimase ferma in quella posizione per poi mettersi in punta di più, Sans non era certo alto quanto il fratello ma abbastanza alto per Frisk, e gli diede un leggero bacio sulla bocca << questa ti basta come risposta? >>

Sans fece un sorriso malizioso << non lo so, sai è stata una cosa troppo improvvisa e quindi non è che l'abbia proprio sentito, forse con un altro… >>

Frisk rise e gli diede un altro bacio << e adesso? >>

<< diciamo che un altro non sarebbe male >>

<< non ti do un altro bacio >> disse lei dandogli un leggero pugno sul braccio

<< la verità è che ti secca metterti sempre in punta di piedi la mia cara tappa >>

disse lui ridendo

<< e tu saresti un gentiluomo? >> disse lei facendo la finta offesa, fece anche per allontanarsi ma venne presa in braccio dallo scheletro, che le diede un bacio più appassionato << vedi questo è il bacio di cui parlavo >>

<< certo che non ti accontenti mai >>

<< nella vita accontentarsi è sbagliato, bisogna sempre desiderare il meglio >> disse lui con aria filosofica

<< ma che perla di saggezza >>

In quel momento arrivò Anna che li guardò in modo strano << ho interrotto qualcosa? >>

<< no! Direi di no! >> disse Sans completamente blu e facendo scendere Frisk, anche lei rossa

<< ok! Ma adesso entrate che sta per piovere >> disse con voce maliziosa.

Da quel giorno in poi il loro legame divenne sempre più forte fino al giorno in cui decisero di passare la loro vita insieme, ma questa è un'altra storia.

Nota dell'autrice:
ABBIAMO FINITOOOOOO!!!! "prende un bel respiro e si lascia cadere sul divano" finalmenteee!!!
Mi dispiace avervi fatto aspettare, ma questo capitolo mi ha preso davvero tanto tanto tempo, ma alla fine Sans è rimasto in vita no? ;)
va be adesso vado.
Baci baci
Twilight98!!!

 

 
   
 
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